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Revolution | Recensione 2×03 – Love Story

Jules by Jules
11 Ottobre 2013
in Recensioni, Revolution
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Nell’episodio precedente, abbiamo lasciato i nostri rivoluzionari in balia di una serie di eventi. Monroe è riuscito a fuggire dai suoi rapitori, Neville ha messo in moto il suo doppio gioco contro il Governo, Miles è stato costretto dagli uomini di Titus a varcare le soglie della famigerata porta rossa e Rachel è partita da Willoughby per andare a salvarlo. Ce l’avranno fatta i nostri eroi a raggiungere i loro obiettivi?

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L’episodio inizia subito con Miles nella stanza dalla porta rossa. Nella scorsa recensione, avevo dato vita ad una serie di pensieri personali alquanto assurdi, riguardo l’uso che Titus fa del sangue che preleva alle sue vittime. Se ricordate, io per prima avevo ammesso quanto fosse allucinante pensare che avesse a che fare con la resurrezione di Aaron, sebbene avesse un certo senso (almeno nella mia mente!). Infatti, diversamente dal mio strano punto di vista, Titus da una spiegazione molto razionale a Miles. Pensando che il sangue fosse per lui, a malapena avevo notato la donna che vediamo al letto malata alla fine della 2×02; avevo creduto, ingenuamente, che fosse una delle sue vittime quando, invece, agli inizi di questo episodio, scopriamo essere sua moglie, Jessica. Titus ci rivela che è diabetica, ha “il veleno nel sangue” e, quindi, lo “rimpiazza”, a discapito della vita di chissà quante altre persone.

Rachel, comunque, ostinata a salvare Miles, riesce a trovarlo e a portarlo via. L’uomo pensa bene di portare Jessica con sè, così da avere una sorta di merce di scambio contro Titus e, nonostante abbia inizialmente pensato che fosse una delle sue genialate a fin di bene, in realtà, nel proseguire della puntata ho potuto constatare quanto non sia stata poi una mossa particolarmente saggia.

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“You brought the hell down on us.”

Tornati a Willoughby, non dobbiamo aspettare molto prima di vedere la reazione di Titus al rapimento della moglie. Lo sguardo incattivito con il quale avanza verso i cancelli, ci basta come presagio di una strage imminente e inevitabile. Nonostante ciò, Miles prova comunque a trovare un accordo con lui; se lo lascerà libero di evacuare la città, si consegnerà a lui e gli riporterà Jessica.
Considerando il suo onore, sarebbe stato più che capace di lasciarsi morire dissanguato se ciò significava portare in salvo Rachel e gli altri. Soprattutto la donna, verso la quale, di episodio in episodio, vediamo esternare sempre di più dei sentimenti repressi troppo a lungo. Il modo in cui si guardano fa sciogliere il cuore…
-Non fraintendetemi però. Miles resta proprietà di Monroe. #sexybromance-

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Jessica non vuole tornare da suo marito, è terrorizzata alla sola idea, tanto che alla fine decide di suicidarsi, tagliandosi le vene. Un gesto così estremo che ci lascia intuire quanta sofferenza provasse quella donna, solo al pensiero che Titus dovesse continuare ad uccidere persone innocenti per tenerla in vita. Ho provato una tenerezza assurda nei suoi confronti. Credo che, a prescindere, nessuno possa continuare ad amare un uomo del genere. Rachel confida a Miles il tragico avvenimento, e decide di mantenere il segreto per non innervosire la popolazione di Willoughby, già pronta a fare i bagagli. Il tutto, però, risulta inutile nel momento in cui Titus manda uno dei suoi uomini a controllare le condizioni della moglie. Scoperta la sua morte, la battaglia diventa ovvia. All’uscita del primo carro di persone fuori dai cancelli, gli uomini di Titus partono all’attacco…

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Charlie prosegue la sua passeggiata pseudo interessante con il cacciatore di taglie, che viene presto aggredito da un selvaggio e ‘sempre più virile’ Monroe.
Sorvolando sul fatto che sto seriamente iniziando ad amare a dismisura tutte le scene con loro due insieme e che mi si sono fatti gli occhi a cuoricino quando Monroe le dice “I don’t wanna hurt you, Charlie”, riesce a convincerla a seguirlo e le mostra i volantini delle taglie che pendono sulla sua testa e su quella di Rachel. Crede, giustamente, che dicendolo alla ragazza abbia modo di trovare sia Miles che Rachel e avvisarli.
Ora, non che pensassi che Charlie avrebbe accettato tanto facilmente il suo aiuto, ma sono l’unica che vede in Monroe la voglia di farsi perdonare e fare qualcosa per riscattarsi?
Non giustifico nessuno dei suoi comportamenti passati, ma sembra convinto seriamente a fare qualcosa di buono adesso.
In ogni caso, a prescindere da Charlie, deve almeno riuscire a raggiungere Miles, perché sono in astinenza di bromance. #justsaying

Senzanome
“We’ll bleed red, white, blue until we climb the top and kill them all.”

Il mio adorabile ex colonnello Neville viene arruolato tra i patrioti, insieme a suo figlio Jason. Dopo l’interessante conversazione avvenuta tra lui e la Allenford, sembra andare tutto per il verso giusto. Si mette al lavoro fin da subito, aiutando i rifugiati, e la nonchalance con la quale finge un sorriso sincero, è qualcosa di ammirevolmente indecente.
Tornando verso la loro tenda, Jason riprende a lamentarsi, non riuscendo a raggiungere l’intelletto strategico del padre, e una volta giunti a destinazione vengono entrambi aggrediti.
Jason riprende subito conoscenza e ruba la pistola ad uno dei rapitori. Neville, che intuisce all’istante cosa stia succedendo, gli ordina di non sparare e di ridare la pistola all’uomo.
Quelli che all’apparenza potevano sembrare dei comuni ladri, in realtà, stavano ispezionando i due alla ricerca di eventuali prove di tradimento. Arrivato il generale, Tom tiene sul viso la maschera da Edgar Crane, cedendo alla verità solo quando è l’uomo stesso a mettergliela in faccia; il governo degli Stati Uniti d’America è ben consapevole della sua vera identità e il soldato sembra avere tutta l’intenzione di giustiziarlo per essere stato il colonnello della Milizia. Prontamente, Tom si difende tirando in ballo la morte della moglie e la sua vendetta su Monroe, incolpando lui dello scoppio delle bombe ad Atlanta e Philadelphia. Vi ricordo che Tom Neville sa che il bottone lo ha spinto Randall, spronato dal governo, quindi, tutto ciò fa ancora parte del suo malefico doppiogioco; è intenzionato a portarlo a termine ad ogni costo.
La Allenford sembra credere alle sue parole; Tom non ha alcun interesse ad essere un patriota o a proteggere gli Stati Uniti, vuole solo la vendetta e la donna è ciò che promette lui.
Chissà, però, cosa ha in mente per Jason.

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In ogni caso, non mi fido per niente di questo governo. Partendo dal presupposto che, a prescindere dal disagio causato dal blackout, un governo non dovrebbe mai abbandonare i suoi cittadini e ancor meno dovrebbe permettersi di farlo il presidente stesso, la decisione di uccidere migliaia di vite innocenti solo per liberare il passaggio da Cuba, è sufficiente a farmi credere che non ci si possa fidare di loro.
Non si mettono in dubbio il loro patriottismo e l’intenzione di ricostruire un paese distrutto, ma a che prezzo?

Quando alla fine della battaglia di Willoughby arriva l’esercito, sono rimasta allibita. Quella che sembra a tutti gli effetti essere un’alleanza tra il governo e Titus, arriva alla fine quando uno dei presunti soldati lo aggredisce. Qualunque fosse il loro accordo, è servito bene alla causa visto che  i patrioti, subito al loro arrivo, innalzano la bandiera americana su un’asta, vittoriosi, sotto lo sguardo attonito di un Miles disorientato, e preoccupato per le ferite riportare da Rachel durante la battaglia.
Non riesco ancora a crederci, onestamente. E’ stato un gesto che mi ha davvero infastidito. Ho avuto l’impressione che l’esercito fosse appena giunto in una zona di guerra e l’avesse conquistata senza troppa fatica. Ma non era un paese nemico, era ancora suolo americano! Perché essere così…subdoli e tattici, arrivando solo alla fine di ogni situazione in cui si richiede di combattere? Che cosa hanno in mente?

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E voi cosa ne pensate? Non ho nominato Aaron, sebbene lo meritasse per la sua citazione su Harry Potter, in quanto in questo episodio non si è scoperto nulla di nuovo riguardo la sua condizione. Se avete delle teorie a riguardo, esponetele qui sotto nei commenti!

 

Vi ricordo, come sempre, di mettere ‘mi piace’ alle pagine italiane di Revolution, per essere sempre aggiornati su spoiler e news:

REVOLUTION ITALIA – IL PRIMO SITO ITALIANO

REVOLUTION ITALIA (NBC)

 

Qui di seguito, vi lascio il promo della 2×04 – “Patriot Games”. SPOILER!

Jules

Jules

Giulia, 23 anni, abruzzese, studentessa universitaria di "Beni Culturali: cinema, musica e teatro", presso l'Università degli studi di Siena. Appassionata di cinema fin da bambina, ad un certo punto della sua vita, esattamente quando scoprì Supernatural nel 2006, ha iniziato a diventare una drogata anche di serie tv. Adora passare ore ed ore davanti al suo pc a fare lunghe maratone telefile, occupando il suo tempo libero con un'altra forte passione, la scrittura (riducendosi a studiare la notte, ai limiti della sopportazione umana!). Il suo sogno nel cassetto è di diventare una sceneggiatrice, ma si accontenterebbe anche di diventare una 'semplice' scrittrice di romanzi fantasy. Ha una vera e propria ossessione per tutto ciò che riguarda gli angeli e, più in generale, per ogni sorta di creatura sovrannaturale. Sa che un giorno farà il giro degli Stati Uniti a bordo dell'Impala insieme a Sam e Dean ma, nel frattempo, si accontenta di vederli solo attraverso lo schermo.

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