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Reign | Più stile “Marie Antoinette” che “The Tudors”

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Reign | Più stile “Marie Antoinette” che “The Tudors”

Quando si gioca il gioco del trono, tutti sono sacrificabili, persino i familiari.

Dopo aver tenuto la cugina, Mary, regina di Scozia, in custodia per oltre 18 anni, la sovrana d’Inghilterra Elisabetta I si convinse che Mary stava complottando contro di lei e le fece tagliare la testa nel 1587.

Quella di Mary non è stata certo la più lunga delle vite (aveva 44 anni quando venne giustiziata), ma è stata ricca di avvenimenti. E le danze si sono aperte fin da giovane.

Ieri (giovedì 17 ottobre) è andata in onda su The CW la premiere di Reign, una versione eccentrica della vita della giovane Mary (Adelaide Kane) e del suo difficile cammino verso il trono.

Se vi aspettate un docudramma a tinte fosche o anche una serie storicamente accurata come The Tudors potreste rimanere delusi. La serie Reign si pone nel solco di film come Il primo cavaliere o la versione del 2006 di Marie Antoinette nel dipingere il fasto e la dissolutezza attraverso i costumi e i dialoghi, inserendo poi musiche moderna nella colonna sonora.

I produttore esecutivi sono Laurie McCarthy (Ghost Whisperer) e Frank Siracusa (Beauty and the Beast).

Quando si apre il sipario, la caparbia Mary arriva in Francia con le sue dame di compagnia – Greer (Celina Sinden), Kenna (Caitlin Stasey), Lola (Anna Popplewell) e Aylee (Jenessa Grant) – per formalizzare il suo fidanzamento (e l’alleanza politica) con Francis (Toby Regbo), il Delfino ed erede al trono.

A complicare la situazione ci sono la madre di Francis, la risoluta Regina Catherine (Megan Follows), e il suo consigliere Nostradamus, insieme al notevole e malizioso Sebastian (Torrance Coombs), ovvero Bash, il fratellastro illegittimo di Francis (un personaggio di fantasia, non storico).

“Ci siamo presi qualche licenza creativa”, ha spiegato la Kane, una ragazza di 23 anni estremamente posata, durante un’intervista a Zap2it nella sala di un hotel a Beverly Hills, parte di un incontro con la stampa. “Sapete cosa, si tratta di fiction. Non siamo su History channel. Vogliamo che la serie sia divertente e godibile, una cosa non male. E’ tutto qui quello che stiamo facendo.”

E dal momento che la vita delle donne è cambiata drasticamente e in molti modi dall’epoca elisabettiana ad oggi, la Kane si augura che emerga qualcosa di questo passato.

“Mi piacerebbe molto se, raccontando una storia sul passato, potessimo anche tirare fuori alcuni temi sociali rilevanti. Mi piacerebbe vedere l’idea stessa di donna declinata nel modo giusto e completo.”

“Stiamo già toccando qualche tema importante in questi primi episodi, come la sessualità femminile, la questione della verginità, il confronto tra matrimonio, rapporti extra coniugali e quello strano tipo di libertà che hanno le giovani in ambito amoroso – specialmente le nobildonne, per non parlare di quelle di sangue reale.”

Mentre la Kane non vede l’ora di fare il grande passo, Regbo – il suo incarnato è davvero di porcellana, non trovate? – si sta godendo tutti i privilegi dell’essere un principe, e non ancora re.

“Quali sono i lati positivi del non essere ancora re? – ha detto, sempre nella stessa sala d’albergo – Non devi preoccuparti delle invasioni. Sei tenuto a indossare bellissimi abiti. Non è male – seta, pelle, fibbie, cinture, ricami, questo genere di cose. Stivali al ginocchio, così te ne vai in giro con un’andatura un po’ ondeggiante. Il meglio del meglio.”

Chiunque conosca qualcosa della storia dell’epoca – e se volete restare nella vostra ignoranza fareste bene a smettere di leggere – saprà che Mary sposò realmente Francis, ma la prematura dipartita di lui rese questa unione di breve durata.

Questa prospettiva non spaventa Regbo, che ha compiuto oggi 22 anni.

“Lui morirà? – ha detto, fingendosi scioccato – Tutti muoiono prima o dopo. Io lo farò semplicemente un po’ prima degli altri. Non so esattamente quando, perché non ho idea di quanto tempo coprirà la prima stagione della serie, quindi neppure quando io e Mary ci sposeremo. Noi ci sposeremo, solo non so dirvi quando.”

“Quindi sì, so come va la storia. Ma d’altra parte gli sceneggiatori si stanno prendendo delle libertà con questa vicenda, quindi forse, quando arriverà il mio momento, succederà in un modo interessante, fulminato o spazzato via da un’esplosione.”

Per il 30enne Coombs, che ha già recitato in The Tudors nei panni dello sventurato Thomas Culpepper (un cortigiano di Henry VIII, accusato di essere stato l’amante della Regina Catherine e giustiziato per questo), non c’è niente meglio di un’altra serie in farsetto e calzamaglia.

“Una fortuna sfacciata – ha detto durante il suo intervento – E’ eccitante. Chiaramente mi sono divertito molto in passato con un drama in costume. E’ un genere per cui sono sempre stato portato. C’è qualcosa che mi piace nel portare abiti più stretti di quelli di oggi, nel camminare con il mento in alto e darsi quell’aria sfrontata da uomo.”

Essendo un personaggio del tutto immaginario, Coombs non ha idea di come si svilupperà la storia di Bash.

“Storicamente parlando, io non esisto – ha detto Coombs – Gli sceneggiatori potrebbero uccidermi domani o nel prossimo episodio, oppure tenermi in vita. Potrei durare poche ore, oppure sopravvivere a tutti gli altri.”

Inoltre, essendo il figlio bastardo del re, Bash si trova fuori da ogni gerarchia.

“Dentro lui è un bravo ragazzo – ha commentato l’attore – Per gli amici c’è sempre e vuole davvero fare la cosa giusta. Ma nonostante questo c’è un lato oscuro in lui, per cui gli piacerebbe che l’intero sistema crollasse.”

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