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Quotes of the Week #54

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Quotes of the Week #54

Buona domenica a tutti e ben ritrovati con l’appuntamento settimanale di Quotes of the Week. Oggi ci imbarcheremo in una sorta di road trip per le lande americane e – ahimè! – daremo l’addio all’hashtag migliore delle nostre settimane telefilmiche. Ma non perdiamoci in chiacchiere e veniamo subito al sodo!

Supernatural ci ha regalato un episodio vecchio stile e il ritorno di alcuni volti noti nella 9×15, Thinman. Diciamoci la verità, sono dei poveri scemi senza né arte né parte, ma ci fa sempre piacere rivedere i Ghostfacer (a piccole dosi, sia chiaro!).

Harry: Quit raining on my rainbow.
Ed: Rainbows can’t happen without rain.
Harry: Don’t try to use science with me!

Harry: Smettila di far piovere sul mio arcobaleno.
Ed: Gli arcobaleni non possono esistere senza la pioggia.
Harry: Non cercare di usare la scienza contro di me!

Oltre ai nostri amici Ghostfacer, la puntata ci ha anche regalato un piccolo momento revival fra i fratelli, cosa che è sempre gradita!

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Dean: You know what video would’ve gone viral, if we still had it? When you were five
and you got dressed as Batman and you jumped off the shed ‘cause you thought you could fly.
Sam: After you jumped first.
Dean: Hey, I was nine and I was dressed up like Superman, okay? Everybody knows that Batman can’t fly.
Sam: Well, I didn’t know that. I broke my arm!
Dean: I know you did. Then, I drove you to the E.R. on my handlebars.

Dean: Sai quale video si sarebbe diffuso a tempo zero se l’avessimo ancora? Quello di quando avevi cinque anni e ti eri travestito da Batman e avevi saltato dal capanno perché credevi di poter volare.
Sam: Solo dopo che tu avevi saltato per primo.
Dean: Hey, avevo nove anni ed ero vestito da Superman, okay? Tutti sanno che Batman non sa volare.
Sam: Beh, io non lo sapevo. Mi sono rotto un braccio!
Dean: Lo so. Poi ti ho dovuto accompagnare al pronto soccorso sulla mia bici.

Mentre i fratelli Winchester ricordano i bei tempi andati, in Ohio siamo quasi giunti al momento degli addii e non tutti sono convinti che le amicizie scolastiche possano durare nel tempo, per quanto solide esse possano sembrare. Dalla 5×10 di Glee, intitolata Trio:

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Tina: I know we all love each other but the fact is the glue that holds high schools friendships together is high school. Being around each other everyday, seeing each other in the halls. Whenever something is up we don’t have to do any work to talk to our friends about it, they’re right there. As soon as it takes effort we get lazy and then we forget and then we just move on. I don’t wanna fade away.

Tina: So che ci vogliamo bene, ma la verità è che ciò che tiene insieme le amicizie nate alle superiori sono le superiori stesse. Incontrarsi tutti i giorni, vedersi nei corridoi. Quando succede qualcosa non dobbiamo faticare per pararne ai nostri amici, perché loro sono qui. Quando invece c’è bisogno di sforzarsi, diventiamo pigri e ci dimentichiamo e poi lasciamo semplicemente perdere. Non voglio essere dimenticata.

Chi invece si è trasferito a New York, sembra comunque essere afflitto dagli stessi drammi scolastico-adolescienziali.

Santana: Life is very high school, just with bigger stakes.

Santana: La vita è come la scuola superiore, solo con obbiettivi più grandi.

Da New York a Chicago, dove nella 2×15 di Chicago FireKeep Your Mouth Shut – la recluta Jones ha problemi di inserimento all’interno della caserma 51, a causa del suo caratterino… e tocca a Severide rimetterla in riga.

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Severide: Jones, I’m gonna give you some friendly advice. There’s only two things you need to know in order to succed here: do your job, keep your mouth shut.

Severide: Jones, ti darò un consiglio da amico. Ci sono solo due cose che devi sapere per andare avanti qui: fai il tuo lavoro, tieni la bocca chiusa.

Oggi stiamo viaggiando molto e da Chicago ci spostiamo subito a New Orleans, giusto in tempo per scoprire come andarono veramente le cose fra Klaus e Mikael, nella 1×15 di The Originals che porta il titolo di Le Grand Guignol.

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Cami: Don’t become your father.
Klaus: You know, I’ve been called every shade of monster but that’s new. My father? Mikael was the monster monster’s were afraid of.

Cami: Non diventare come tuo padre.
Klaus: Sai, sono stato chiamato con ogni appellativo di mostro, ma questa mi è nuova. Mio padre? Mikael era il mostro di cui i mostri avevano paura.

Questa settimana è tornata con la season premiere di Bates Motel la madre fondatrice dei rapporti contorti fra madre e figlio, ovvero Norma Bates… intenta a dare lezioni di guida al figliolo.

Norman: I can drive, mother, without you telling me every little thing to do!
Norma: Excuse me if I don’t want you to suddenly find your wheel off the road in the dirt, and then suddenly we veer off into a tree!
Norman: Of course, I wouldn’t know how to not drive into a tree if it wasn’t for your assistance.

Norman: So guidare madre, senza che tu mi dica tutto ciò che devo fare!
Norma: Scusa se non voglio che ti ritrovi all’improvviso con le ruote fuori strada e che andiamo poi a sbattere contro a un albero!
Norman: Certo, non saprei come non andare a sbattere contro a un albero se non fosse per la tua assistenza.

In questo episodio abbiamo finalmente avuto l’onore di vedere il famoso scantinato, quello in cui Norman passerà dall’imbalsamare animali all’imbalsamare madri, giusto perché darà retta ai consigli della madre.

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Norma: You need to spend time with living organisms.

Norma: Hai bisogno di passare del tempo con organismi viventi.

Mi ha fatto poi sorridere la seguente perla di Norma… vera, verissima e quanto mai ironica, considerato il fatto che lei è la prima a non rendersi conto di cosa ci sia dentro al figlio.

Norma: We see what people want us to see, but that doesn’t mean there wasn’t something else underneath.

Norma: Vediamo ciò che le persone vogliono farci vedere, ma questo non significa che non ci sia dell’altro sotto.

E infine i due (non) piccioncini, bisticciano perché la barbie bionda sta per tornare fra loro.

Norman: I was just concerned about her, you know… after the accident.
Emma: You know, it wasn’t an accident, she jumped off a bridge.
Norman: it’s an euphemism, you know, I know that happened.

Norman: Ero solo preoccupato per lei, sai… dopo l’incidente.
Emma: Sai, non è stato un incidente, si è buttata da un ponte.
Norman: Sai, era un eufemismo, so cosa è successo.

Apriamo ora una piccola parentesi sul mondo delle favole e saltiamo insieme al Bianconiglio (che casualmente passava di qua), nel mondo delle Meraviglie con la 1×09 di Once Upon a Time in Wonderland, intitolata Nothing to Fear. Alice e Cyrus si sono finalmente ricongiunti, ed eccovi LA proposta (vi risparmierò il mio giudizio a riguardo, la riporto per gli stessi motivi per i quali avevo riportato la proposta Klaine, ma sappiate che me ne dissocio proprio… urgh!).

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Cyrus: For now and for all the years to come, whether we’re battling mome raths or fighting evil sorcerers, or just watching the clouds make their way across the sky, I will love you. And every moment will be a thrilling adventure for me, because I’ll be spending it with you. Alice, will you marry me?
Alice: Yes, and yes again and again forever.

Cyrus: Ora e per tutti gli anni a venire, sia che stiamo combattendo contro i palmipedoni o contro stregoni cattivi, o semplicemente osservando le nuvole farsi strada nel cielo, ti amerò. E ogni istante sarà per me un’entusiasmante avventura, perché lo starò passando con te. Alice, vuoi sposarmi?
Alice: Sì, e ancora sì e sì per sempre.

E questa la riporto giusto perché avrei voluto fare una statua alla Regina Rossa/Anastasia in quel momento… long live the Queen!

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Anastasia: Ugh, you two are even more insufferable together, do you know that?

Anastasia: Ugh, siete ancora più insopportabili insieme, lo sapete?

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#AmellWednesday

Il ritorno del sottotitolino è d’obbligo, visto che questa è l’ultima volta che potremo utilizzarlo, dal momento che a partire dalla prossima settimana ci divideranno i cugini Amell spostando il mio preferito – che a quest’ora avrete capito tutti essere Robbie – al lunedì (giusto perché se una serie ha un rating basso, è logico spostarla e farla trascinare da una serie con un rating ancora più basso).

In ogni caso, nella 1×15 di The Tomorrow People, Enemy Of My Enemy, scopriamo una volta di più quanto John sia il personaggio migliore della serie e anche che forse il Jastrid in fondo non ci dispiace!

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John: But you can’t wear slippers the rest of your life.
Astrid: I like these slippers.

John: Non puoi indossare le pantofole per il resto della tua vita.
Astrid: Mi piacciono queste pantofole.

Quella con John e Astrid è stata – dal mio punto di vista quanto meno – la parte migliore dell’episodio.

John: Everyone dies, Astrid. All you can do, is make sure you’re wearing the right shoes when it happens.

John: Tutti muoiono, Astrid. L’unica cosa che si può fare è essere sicuri di indossare le scarpe giuste quando succede.

L’amore, sono l’amore questi due. Anche se John persiste nel dire che ama Cara, quello stolto.

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Astrid: I was actually hoping to talk to Stephen.
John: Well, you got me. You want to talk?
Astrid: Why are you suddenly so interested in my life?
John: Well, you did pull a bullet out of me.

Astrid: In realtà speravo di parlare con Stephen.
John: Beh, hai beccato me. Vuoi parlare?
Astrid: Perché sei così interessato alla mia vita tutto a un tratto?
John: Diciamo che hai estratto un proiettile dal mio corpo.

Passando ad Arrow, troviamo lo stolto numero due – ovvero Oliver – che nella 2×14, Time of Death, trascura Felicity per Sara.

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Felicity: I’m just used to being your girl. I mean not your girl girl. Your girl. I know it sounds like the same word, but…it means something different in my head.
Oliver: You’ll always be my girl, Felicity.

Felicity: Ero abituata a essere la tua ragazza. Cioè, non in quel senso. La tua ragazza. So che sono la stessa parola, ma nella mia testa hanno significati diversi.
Oliver: Sarai sempre la mia ragazza, Felicity.

Nella 2×15 invece, The Promise, Slade decide di far visita a casa Queen e di far guerra psicologica al nostro eroe. Rancoroso much?

Slade: When we lose someone we love, we have the obbligation to honor that person’s memory.

Slade: Quando perdiamo qualcuno che amiamo, abbiamo l’obbligo di onorarne la memoria.

E con l’addio all’hashtag #AmellWednesday è giunto anche oggi il momento dei saluti… a domenica prossima!

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Nella sua testa vive nella Londra degli anni cinquanta guadagnandosi da vivere scrivendo romanzi noir, nella realtà è un’addetta alle vendite disperata che si chiede cosa debba farne della sua laurea in comunicazione mentre aspetta pazientemente che il decimo Dottore la venga a salvare dalla monotonia bergamasca sulla sua scintillante Tardis blu. Ama più di ogni altra cosa al mondo l’accento british e scrivere, al punto da usare qualunque cosa per farlo. Il suo primo amore telefilmico è stato Beverly Hills 90210 (insieme a Dylan McKay) e da allora non si è più fermata, arrivando a guardare più serie tv di quelle a cui è possibile stare dietro in una settimana fatta di soli sette giorni (il che ha aiutato la sua insonnia a passare da cronica a senza speranza di salvezza). Le sue maggiori ossessioni negli anni sono state Roswell, Supernatural, Doctor Who, Smallville e i Warblers di Glee.

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