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Quotes Of The Week #5

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Quotes Of The Week #5

Maledetti hiatus! Sono in grave crisi d’astinenza, potrei avere un crollo da un momento all’altro. Se sapete di cosa sto parlando probabilmente abbiamo un problema in comune. Da un po’ di tempo a questa parte le varie reti americane che trasmettono i nostri amatissimi telefilm sembrano aver preso la brutta abitudine di fare pause su pause su pause, alcune di un paio di settimane altre purtroppo di un mese o più (proprio come quest’ultima ahimè). Ed io, colei sulla quale grava l’ardua scelta della quote della settimana, trovo tutti i miei equilibri sballati se è proprio la materia prima a mancare settimanalmente. Aaaah dura la vita da telefilm addicted! Ma noi proprio come Michael Scofield (Wentworth Miller) siamo pieni di risorse e ci rimboccheremo le maniche per aiutarvi e aiutarci a superare questo periodo buio. E nonostante tutto ladies and gentlemen abbiamo un vincitore. Un personaggio di una certa portata, la cui fama lo precede in una versione o nell’altra così come per l’attore che lo interpreta nelle sue varie vesti. Sto parlando di Lucifero, l’unico e solo, interpretato da un’altrettanto insostituibile Mark Pellegrino. A giudicare dalla prestazione tenuta da quest’ultimo nell’ultimo episodio prima dell’hiatus “Repo Man” ci sarebbe da riportare ogni sua battuta. Un ritorno in grande stile quello dell’angelo ribelle versione Supernatural, per quanto vedere il povero Sammy in agonia sia sempre uno strazio per ogni fan c’è da dire che di Lucy si sentiva davvero la mancanza. Messa alle strette, se proprio tra tutte devo scegliere soltanto una tra le sue tante bellissime battute, credo che andrò per quella finale e sicuramente di maggior effetto. Si tratta soltanto di tre parole ma che unite all’incredibile impatto scenico hanno avuto un effetto impressionante.

Good Morning, Vietnam!

Non credo necessiti di traduzione ma più che altro di una spiegazione. Dopo aver lottato tutto il giorno per l’attenzione di Sam, Lucifero finalmente riesce a far breccia nella mente del povero Winchester. Teniamo ben presente che tutto questo non è altro uno scherzo della mente quasi irrimediabilmente danneggiata di Sam che, dopo aver trattenuto per troppo tempo le conseguenze della sua permanenza ai piani bassi in compagnia del nostro diavoletto preferito e di suo fratello l’arcangelo Michele, adesso sta letteralmente implodendo a causa di tutto l’accumulo. Il motivo per cui sono stata colpita da queste parole va oltre la spettacolarità di Mark Pellegrino che urla tra le fiamme, ma è strettamente connesso alla condizione in cui si trova Sam da davvero tanto tempo. Potremmo quasi risalire alla quarta serie, periodo in cui è iniziata la sua discesa verso il baratro. Ruby, il sangue di demone, la possessione di Lucifero, l’inferno, il periodo senz’anima e adesso le visioni. Sappiamo quanto agli autori di questo telefilm piaccia torturare i nostri amati fratelli ma Sam ne ha davvero passate di cotte e di crude ed era inevitabile questo imminente crollo, un punto di rottura dal quale speriamo riesca a riprendersi prima o poi e a tornare il vecchio Sammy dal cuore grande che ci sembrava di aver intravisto in questi ultimi episodi.

Reduce dall’ennesimo ciclo di repliche del cult dei cults, il re di tutti i teen dramas, Dawson’s Creek non posso proprio evitare di inserire uno dei discorsi più toccanti e profondi della storia telefilmica. Le parole che Jen rivolge a sua figlia Amy poco prima di morire, evento traumatico che non credo supererò mai.

Hi, Amy, it’s mom. Well, by the time you see this, I won’t be here anymore, and I know how much that sucks, for both of us. So seeing as how I won’t be around to thoroughly annoy you, I thought I would give you a little list of the things that I wish for you. Well, there’s the obvious. An education. Family. Friends. And a life that is full of the unexpected. Be sure to make mistakes. Make a lot of them, because there’s no better way to learn and to grow, all right? And, um, I want you to spend a lot of time at the ocean, because the ocean forces you to dream, and I insist that you, my girl, be a dreamer. God. I’ve never really believed in God. In fact, I’ve spent a lot of time and energy trying to disprove that god exists. But I hope that you are able to believe in god, because the thing that I’ve come to realize, sweetheart… is that it just doesn’t matter if god exists or not. The important thing is for you to believe in something, because I promise you that that belief will keep you warm at night, and I want you to feel safe always. And then there’s love. I want you to love to the tips of your fingers, and when you find that love, wherever you find it, whoever you choose, don’t run away from it. But you don’t have to chase after it either. You just be patient, and it’ll come to you, I promise, and when you least expect it, like you, like spending the best year of my life with the sweetest and the smartest and the most beautiful baby girl in the world. You don’t be afraid, sweetheart. And remember, to love is to live.

Ciao, Amy, è la mamma. Beh, quando vedrai questa cassetta, io non ci sarò più, e so bene che sarà brutto per entrambe. Quindi, non potendo esserti vicina con i miei fastidiosi consigli, penso che faro una lista delle cose che vorrei per te. Beh, partiamo dall’ovvio. Un educazione. Una famiglia. Amici. E una vita che ti riservi l’inaspettato. Cerca di fare errori. Fanne molti, perché non c’è modo migliore di imparare e di crescere, d’accordo? E, uhm, vorrei che tu stessi tanto tempo vicina all’oceano, perché l’oceano ti fa sognare, e io voglio assolutamente che tu, mia figlia, sia una sognatrice. Dio. Non ho mai creduto in Dio. In effetti, ho speso una sacco di tempo ed energia cercando di provare che non esiste. Ma spero che tu sia capace di credere in Dio, perché ho capito, tesoro, che non importa se Dio esiste o no. La cosa importante è che tu creda in qualcosa, perché ti assicuro che ciò ti farà dormire sicura la notte, e io desidero che tu ti senta sempre sicura. E poi c’è l’amore. Voglio che tu ami profondamente. E quando avrai trovato la persona giusta, ovunque la trovi e chiunque tu scelga, non fuggire via. Non dovrai andare a caccia del tuo amore. Sii paziente, e arriverà da te, credimi, e quando meno te lo aspetterai, come sei stata tu per me, facendomi passare il migliore anno della mia vita con la più dolce, la più intelligente e la più bella bambina sulla faccia della Terra. Non devi essere spaventata, piccola. E ricorda, amare è vivere.

In un telefilm in cui spesso sono state le parole a farla da padrone molto più delle azioni, mai ce ne saranno di più essenziali e assolutamente opportune di quest’ultime. Ho sempre sostenuto che la bellezza di questo show risieda proprio nei suoi personaggi, nel fatto che più di ogni altri cosa racconti la storia di persone belle, belle nel significato più vero della parola. Persone che hanno affrontato il dolore in tutti i suoi aspetti, hanno vissuto la quotidianità e la sua amarezza, ma anche la felicità e i sentimenti più profondi. Dotati di uno spirito arguto e di un’intelligenza meravigliosa ognuno a suo modo, e del regalo più grande che la vita possa farci, la saggezza. In particolar modo ho sempre visto quest’ultima qualità fortemente spiccata proprio in Jen Lindley, sempre attenta al mondo che la circondava e pronta a dispensare le parole giuste al momento giusto. Aveva un modo tutto suo di vedere il modo, una particolare luce negli occhi che più tardi ho scoperto appartenere alla stessa Michelle Williams, alla quale va buona parte del merito per la grande riuscita di questo personaggio. Tutto questo è perfettamente condensato in queste sue ultime parole, il mondo di Jen è lì esposto a tutti noi per un’ultima volta e direi che è un mondo meraviglioso.

Questa settimana i miei colleghi si sono dati davvero da fare per trovare delle quote magnifiche e che rispecchiano assolutamente anche i miei gusti.
E infatti stesso creatore, stesse emozioni, Kevin Williamson ci fa passare da Dawson’s Creek a The Vampire Diaries in tutta tranquillità. Da accanita Delena (che ci posso fare se amo le ship wars?!) non posso che gradire questa dolcissima scena in cui Damon ancora una volta ci dà prova della sua grandezza d’animo e nonostante le apparenze della sua infinita bontà.

Damon: Cute PJ’s
Elena: I’m tired Damon
Damon: I brought you this
Elena: I thought that was gone
Elena: Thank you. Please give it back
Damon: I just have to say something
Elena: Why do you have to say it with my necklace?
Damon: Because what I’m about to say is probably the most selfish thing I’ve ever said in my life… I just have to say it once, you need to hear it. I love you Elena, and it’s because I love you that I can’t be selfish with you; why you can’t know this. I don’t deserve you but my brother does. God I wish you didn’t have to forget this, but you do.

Damon: Bel pigiamino!
Elena: Sono stanca, Damon.
Damon: Ti ho riportato questa!
Elena: Pensavo di averla persa. Grazie.
Elena: Ti prego ridammela.
Damon: Ho solo una cosa da dire.
Elena: Perchè devi dirla con il mio ciondolo in mano?
Damon: Beh…perchè quello che sto per dire è probabilmente la cosa più egoista che abbia mai detto in vita mia. Almeno una volta devo dirlo e tu devi solo sentirtelo dire. Ti amo Elena, ed è proprio perchè ti amo che non posso fare l’egoista con te. Per questo non puoi saperlo. Io non ti merito…ma mio fratello si. Dio quanto vorrei che non dovessi scordarlo, ma devi!

E’ incredibile quanto siano profondi i sentimenti di questo vampiro per Elena, è come se lui l’avesse l’amata dal primo momento in cui ha incrociato il suo sguardo e senza un motivo preciso. Ha semplicemente scrutato nella sua anima, forse una volta di troppo durante tutte le sue occhiate maliziose e l’ha amata. Nel modo più puro, senza voler realmente nulla in cambio da lei. Lo fa in maniera un po’ atipica questo è vero, ma lui è colui che resta a guardare, l’ama in silenzio e non c’è amore più vero di quello che si consuma in segreto. Per quanto adesso la loro relazione stia facendo dei passi avanti, Damon resta sempre colui che agisce sempre e solo per il suo bene, spesso a costo di causare la sua ira. Per quanto possa averlo dimostrato ed esclamato ad alta voce, continua ad amarla nell’angolo più segreto della sua anima, l’ama da solo in attesa di qualcosa che ancora sembra tardare ad arrivare. Ma noi sappiamo che in un buon telefilm il True Love trionfa sempre e per questo aspetteremo pazientemente.

E proprio per trovare l’eccezione che conferma la regola ecco la prova di come non in tutti i grandi telefilm sia il vero amore a trionfare, sempre per quanto riguardo la mia modesta opinione ad ogni modo. Kate (Evangeline Lilly) e Sawyer (Josh Holloway), splendidi in tutto e per tutto ma purtroppo resi distanti da diciamo una trentina d’anni, sapete di cosa parlo. Onestamente non credo che né l’uno né l’altro abbia mai realmente superato quello che c’era stato tra loro ma quei due tremendi caratteracci che si ritrovavano gli ha impedito di interagire alla perfezione. E ne abbiamo tutti le prove.

Horace: I know. But… It’s only been three years, Jim. Just three years that he’s been gone. Is that really long enough to get over someone?
Jim (aka Sawyer): I had a thing for a girl once. And I had a shot at her, but I didn’t take it. For a little while, I’d lay in bed every night, wondering if it was a mistake. Wondering if… I’d ever stop thinking about her. And now I can barely remember what she looks like. I mean, her face… it’s.. She’s just gone, and she ain’t never coming back. So… Is three years long enough to get over someone? Absolutely.

Horace: Lo so. Ma… Sono passati soltanto tre anni, Jim. Sono solo tre anni che lui non c’è più. E’ davvero abbastanza per dimenticare qualcuno?
Sawyer: Mi ero innamorato di una ragazza. Anche io le piacevo, ma l’ho lasciata andare. Per un po’ non ho dormito la notte chiedendomi se avessi commesso un errore, chiedendomi se avrei mai smesso di pensare a lei. E adesso ricordo a malapena che aspetto avesse. Insomma, il suo viso… se n’è andato. E non tornerà mai più. Perciò… bastano tre anni per dimenticarsi di qualcuno. Assolutamente.

Il tutto risulta piuttosto ironico, considerando che esattamente nell’episodio seguente si verifica il tanto sospirato ritorno di Kate e Sawyer così saggio e sicuro di sé, perde letteralmente le parole e qualunque altro tipo di facoltà mentale a giudicare dal modo in cui resta imbambolato a fissarla. Insomma, se amate come Sawyer ha amato Kate, no non bastano tre anni per dimenticare qualcuno. Anzi io credo che un rapporto come il loro non possa mai essere dimenticato.

Ma facciamo il bis stavolta anche con le creazioni di J.J Abrams e citiamo un altro tipo di serie, ovvero Fringe. Da notare inoltre la grande capacità da parte di J.J di rinnovarsi continuamente e creare sempre show nuovi e originali, mai rifacendosi a generi o filoni precedenti ma anzi creandone sempre di nuovi. Anche qui i personaggi sono molto complessi e caratterizzati (parere personalissimo ma forse addirittura migliori) e spesso un po’ più cupi. Non saprei davvero scegliere il più interessante tra i tre protagonisti Peter, Olivia e Walter senza contare il resto dei componenti più tutto l’other side. Uno show unico nel suo genere. Qui riportiamo, sempre grazie al suggerimento dei miei colleghi, una delle questioni più complesse e intricate dell’intera serie e punto focale della relazione tra Peter e Olivia.

Olivia: Before you knew she wasn’t me. She was fun, right? She had an easier smile; I mean, that’s what you said.
Peter: Olivia, I wanted you to know that I noticed the differences. But I thought it was because of me, because of us. I thought that I was bringing out a different side in you. But it was never because I wanted to be with her more, because I don’t.

Olivia: Prima che capissi che quelle non ero io, lei era simpatica, giusto? Sorrideva più facile; insomma, l’hai detto tu stesso.
Peter: Olivia, volevo solo farti capire che avevo notato le differenze. Ma ho creduto che fosse per merito mio, per merito nostro. Ho pensato che fossi io a portare alla luce una parte diversa di te. Ma non ho mai voluto stare con lei più che con te, non è così.

Peter e Olivia si può dire che siano uniti dal destino, un destino comune e spesso piuttosto oscuro ma nei rari momenti in cui riescono ad essere completamente felici e sereni sono un sostegno l’uno per l’altra e non credo che si sia mai vista una coppia tanto bella ed eroica allo stesso tempo. Con il peso di non uno ma ben due mondi che grava sulle loro spalle e un passato che definire traumatico sarebbe un eufemismo non c’è da stupirsi se ci abbiano messo un po’ prima di trovarsi definitivamente.

Abbandoniamo per un po’ tutti questi amori epici per spostarci verso qualcosa di altrettanto epico ma in un modo del tutto differente. Devo ammettere che con tutta la mia esperienza telefilmica ancora non sono riuscita a trovare un personaggio più simpatico ed effervescente di questo che sto per presentarvi, e nessuna coppia così sincronizzata come quella forma con…. la sua adorabile figlioletta. Avete capito ovviamente di chi sto parlando, le adorabili Gilmore Girls, Lorelai e Rory. Non credo che esista che trasmetta più allegria di questo, la cosa che amo maggiormente è proprio questa non si tratta di semplice comicità ma della vera e propria essenza dell’allegria. A Stars Hollow tutto sembra sprizzare allegria, e il fatto che un po’ a tutti personaggi manchi qualche rotella contribuisce a rendere il tutto ancora più divertente. Prometto che prima o poi dedicherò un’edizione soltanto a questo show perché credo in fatto di dialoghi, battute e citazioni sia senza alcun dubbio il migliore e quindi merita di essere onorato per questo.

Rory: If the house was burning down, what would you save first, the cake or me?
Lorelai: Not fair! The cake doesn’t have legs!

Rory: Se la casa stesse bruciando, cosa salveresti prima, la torta o me?
Lorelai: Non è giusto! La torta non ha le gambe!

E questo è solo uno degli esilaranti botta e risposta della coppia, e direi che tra le mie e le vostre risate posso congedarmi in allegria con il proposito di rivedermi questa serie per intero ed in lingua originale per poi offrirvi uno speciale degno di questo nome.

2 COMMENTS

  1. nonostante abbia visto la serie un sacco di volte, l’ultima puntata ancora più spesso, leggere il discorso di jen alla figlia è stato un duro colpo… e non nascondo che mi sono commossa. jen è uno dei personaggi più belli di tutta la serie. insieme a jack e pacey è il personaggio che cresce di più, che riesce ad accettare e migliorare se stessa, fino a diventare una persona meravigliosa….
    mi sa tanto che è il momento giusto per rivedermi tutta la serie 😛

  2. Io mi commuovo ogni volta che lo rivedo o lo rileggo, sono davvero delle bellissime parole. Dawson’s Creek poi è uno di quei telefilm che non mi stancherò mai di vedere e rivedere, è un pezzo di storia. Jen poi è sempre stata capace di regalare grandissime emozioni, per non parlare del suo rapporto con Jack probabilmente uno dei più rapporti di amicizia mai creati in tutta la storia dei telefilm.

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