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Quotes of the Week #18

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L’Inverno è arrivato, Natale è passato ed io sono tornata!
Le quotes non finiscono mai, un po’ come Grey’s Anatomy, ma non così di cattivo gusto.
Il trash non fa per me signori miei, ma il rischio sì ed è quello che ha corso Ryan Murphy azzardandosi ad inserire uno sketch musicale in un episodio di American Horror Story: Asylum. Ebbene sì, deve aver fatto un po’ di confusione, Glee, American Horror Story… qual è la differenza in fondo?! Che ci crediate oppure no il risultato è stato esemplare, un puro momento di follia che in un manicomio, in effetti, non stona affatto.
E’ così che scelgo di accogliervi e darvi il bentornato, tutti in pista!

The naaame gaaame

JUDY!

Judy, Judy, bo Budy

Banana fanna fo Fudy

Fee fi mo Mudy

Judy!
LANA!

Lana, Lana, bo Bana

Banana fanna fo Fana

Fee fi mo Mana

Lana!
C’mon everybody!

I say now lets play a gaaaame!

I bet u I can make a rhyme

Out of anybody’s name!

The first letter of the name

I treat it like it wasn’t there.

But a ‘B’ or ‘F’
Or an ‘M’ will appear.

And then I say bo, add a ‘B’

Then I say the name 

And banana fanna and a fo!
And then I say the name again with an ‘F’ very plain

And a fee, fi and a mo!

And then I say the name again with an ‘M’ this time

And there isn’t any name that I can’t rhyme!
PEPPER!

Pepper Pepper bo Bepper

Banana fanna fo Fepper

Fee fi mo Mepper

PEPPER!
But if your first two letters are ever the same

I drop theme both and say the name

Like Bob, Bob, drop the ‘B’-s bo ob

For Fred, Fred, drop the ‘F’-s fo Red

For Mary, Mary, drop the ‘M’-s fo Ary

That’s the only rule that is contrary!
OKAY?!?
Now say bo

BO!

Now Tony with a ‘B’

BONY!

Then Banana fanna fo

BANANA FANNA FO!

Then u say the name again with an ‘F’ very plain

FONY

Then a fee fi and a mo

FEE FI MO!

Then say the name again with an ‘M’ this time

MONY!

And there isn’t any name that u can’t rhyme!
Kit, Kit, bo Bit,

Banana fanna fo fit,

Fee, fi, mo, Mit, Kit!

The naaame gaaaame!

L’avete imparata a memoria? Jessica Lange non finisce mai di stupirci!

Anche Evan e Sarah non sono da meno a quanto pare!

Non credo che dimenticheremo facilmente questa scena, altro che Glee Club io mi tengo i miei matti canterini!

Matti forse lo sono diventati anche i nostri eroi delle favole, troppo zucchero mi sa! I Charmings ormai sono così stucchevoli da mandarmi in shock iperglicemico ogni volta che li vedo. Preferisco questa famigliola separata e addolorata, decisamente. Forse è mio il problema, sono cresciuta con Buffy, ho continuato con Supernatural e ora il mio telefilm preferito è Game of Thrones che mi aspetto? Agli happy endings proprio non ci sono abituata. E’ per questo che riverserò il mio bisogno di disperazione sulla povera Regina, che mai ho adorato quanto in questi ultimi episodi.

Regina: Thank you.
Emma: You just said that.
Regina: For inviting me.
Emma: Henry wanted it. I’m glad you guys got to spend some time together.
Regina: Me, too. I’d like to see him more. Maybe you’d consider letting him stay over some time. I have his room just… just waiting for him.
Emma: ..I’m not sure that’s best.
Regina: ..Because you know so much about parenting in the five minutes you’ve been with him. Talk to David. At least he took care of him while you were away, like I did, during the ten years you were away the first time.
Emma: Okay. Thanks for coming.
Regina: No. Wait. I-I’m sorry. Snapping at you-I shouldn’t have done that. Will you accept my apology?

Regina: Grazie.
Emma: L’hai già detto.
Regina: Per avermi invitata
Emma: Era ciò che voleva Henry. Sono contenta che possiate passare un po’ di tempo assieme.
Regina: Anche io. Mi piacerebbe vederlo più spesso. Forse potresti lasciarlo dormire da me qualche volta. C’è la sua camera che… che lo sta solo aspettando.
Emma: ..Non sono sicura che sia una buona idea.
Regina: .. Perché sai così tanto dell’essere un genitore nei cinque minuti che hai passato con lui. Parla con David. Almeno lui se n’è preso cura mentre tu non c’eri, come ho fatto io, nei dieci in cui non ci sei stata la prima volta.
Emma: Okay. Grazie per essere venuta.
Regina: No. Aspetta. M-mi dispiace. Sbottare contro di te, non avrei dovuto farlo. Accetteresti le mie scuse?

Saranno contenti gli SwanQuenn per questi passi avanti, nonostante l’andamento del resto dell’episodio, ma vi dirò un po’ sto iniziando a shipparle anche io. Tanto ormai di MadSwan non credo se ne parlerà mai, a proposito notizie del mio Mad Hatter preferito?
Siate buoni informatemi, vi regalo questa!

15 Semplici regole gente, e una delle mie OTP assolute.

Sì visto che non ho potuto farlo prima questo è il momento di lasciar andare libero e felice il mio fragile shipper heart! Barney e Robin ce l’hanno fatta!

Barney: Robin Scherbatsky… Will you marry me?
Robin: Yes!

Ecco, più semplice di così? Era ora!

E mi raccomando leggete bene The Robin, e imparate tutti qualcosa!

Visto l’ultimo scoop e visto che è l’unico personaggio decente dello show, dedichiamo un momentino a Klaus, che sta per ottenere un suo spin off sul quale non riesco ancora ad esprimermi, e ottiene oggi una quote.

Klaus: Loneliness, Stefan. That’s why you and I memorialize our dead. So gathering other people’s letters or writing their names on a wall it’s a reminder, that in the end we’re left infinitely and utterly alone.

Klaus: Solitudine, Stefan. Ecco perché io e te commemoriamo i nostri morti. Raccogliere le lettere di altre persone o scrivere i loro muri su una parte ci ricorda che, alla fine resteremo infinitamente e completamente soli.

Mio biondino half British & half Swedish, tranquillo che vengo a farti compagnia io!

Una serie che sta per concludersi e mi mancherà davvero tanto quando non ci sarà più, Fringe è giunto al termine e ormai ci restano soltanto un paio di episodio. Proprio per questo credo che gli autori abbiano deciso di farci un piccolo regalo con questa scena meravigliosa.

Walter: I remember things… Things I haven’t experienced. I think from the other timeline, before you were erased, before the timeline was reset. I remember when you came to me in Saint Claire’s. My first words… “I thought you’d be fatter.” And I remember that night that I was up late making a peanut butter sandwich, you slipped and called me, “Dad”. The feeling of joy that gave me… And the terror, before you stepped into the machine. I told you I’ve never been good at letting you go and you said…
Peter: “This time you’re gonna have to.”

Walter: Ricordo cose… Cose che non ho vissuto. Credo provengano dall’altra linea temporale, prima che tu fossi cancellato, prima che la linea temporale fosse azzerata. Ricordo quando sei venuto da me al Saint Clair. Le mie prime parole… “Credevo saresti stato più grasso.” E ricordo quella notte in cui sono rimasto in piedi fino a tardi per preparare un sandwich al burro d’arachidi e ti sei lasciato sfuggire un “Papà”. La sensazione di gioia che ho provato… E il terrore, prima che entrassi nella macchina. Ti dissi che non ero mai stato bravo a lasciarti andare e tu dicesti…
Peter: “Questa volta dovrai esserlo.”

Sin dal momento in cui Peter è stato cancellato, ho sempre saputo che prima o poi le cose si sarebbero sistemate, che tutto ciò che il personaggio aveva costruito nel corso della sua vita non poteva andar perso così. La prima a ricordare è stata Olivia e nonostante tutto sembrasse andare per il meglio sentivo che il rapporto più importante, quello che rendeva questa serie davvero speciale era quello con Walter. Quel legame così problematico ma così unico andava ricucito, recuperato ad ogni modo, costruirne uno nuovo non sarebbe servito a nulla. Ed eccomi finalmente accontentata, ecco che vedo tornare il vero Walter, e vedo la bravura di John Noble nel mostrarmelo solo con gli occhi. Una scena così mi riempie il cuore (e gli occhi di lacrime) e mi ricorda quanto io sia affezionata a questa serie e nonostante sarà difficile lasciarla andare rende soltanto più forte la mia convinzione che, una storia per dare il suo meglio non ha bisogno di durare all’infinito. In cinque anni Fringe ci ha dato tutto, e aspettatevi sicuramente un finale straordinario! (Lincoln, anyone?)

Aspettatevi anche la mia disperazione la prossima settimana, oggi vi saluto così.

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