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Quotes of the Week #102

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Quotes of the Week #102

When everything you love has been stolen from you, consider my story as you embark on your own journey of revenge. And always remember, what goes around, comes around.
– Amanda, Revenge 4×23, “Two Graves”

Buona domenica Addicted! Sono state un paio di settimane intensissime fra finali di stagione, finali di serie e upfront e senza entrare nel merito di rinnovi immotivati e cancellazioni ingiuste, vi dico subito che “l’episodio” di oggi di Quotes of the Week tratterà solo di finali. Giusto per tenere sempre vivo l’angst, viva l’angst! (E sappiate che se siete alla JIB vi odio).

Parto da una delle mie scene preferite. Sì, è Agents of S.H.I.E.L.D., sì sono i FitzSimmons, sì è la 2×22 “S.O.S.”.

06 07

Simmons: You’ll be careful.
Fitz: I won’t be careful, I’ll get the job done.
Simmons: Well, watch your back because I just saw Hunter with Bobbi and it made me realize that… It’s just that, we never really spoke about what you said to me at the bottom of the ocean.
Fitz: This? Now? You want to talk about this now?
Simmons: No, we don’t… it means a lot to me that we’re friends again and maybe when you get back we could finally just talk about it.
Fitz: There’s nothing to discuss Jemma.
Simmons: Maybe there is.

Simmons: Stai attento.
Fitz: Non starò attento, porterò a termine il lavoro.
Simmons: Be’, guardati le spalle perché ho appena visto Hunter con Bobbi e ho capito che… È che non abbiamo mai parlato di quello che mi hai detto quando eravamo sul fondo dell’oceano.
Fitz: Questo? Ora? Vuoi parlarne ora?
Simmons: No, non lo faremo… per me significa molto il fatto che siamo di nuovo amici e magari quando tornerai potremo finalmente parlarne.
Fitz: Non c’è niente di cui parlare Jemma.
Simmon: Magari invece sì.

Il finale della quarta stagione di Revenge – da cui è tratto il pezzo in apertura – è coinciso con il finale di serie e non mi soffermerò ad elencarvi le mille ragioni per le quali secondo me gli ultimi dieci minuti dell’episodio hanno rovinato tutto. Questa è un po’ quella che io definisco “la sindrome da Harry Potter”, la smania di risparmiare a tutti i costi gli eroi e i personaggi principali e dare loro a tutti i costi l’happy ending anche quando non sta né in cielo né in terra che ce l’abbiano, e per farlo si seminano cadaveri a destra e a manca giusto per far finta che in realtà sia un finale amaro. Always in our heart Fred Weasley e Daniel Grayson. Ovviamente non posso fare a meno di citare un estratto del monologo finale di Emily/Amanda.

Upon embarking upon a path of revenge, Confucius warns that one should dig two graves. Confucius was right. The second of the two graves was meant for me. I was only saved by my father’s infinite love. I know now that revenge only brings darkness. I couldn’t see the light until I considered my father’s advice to try and forgive. It’s not easy but my father once said that nothing worth doing ever is.

Prima di intraprendere la strada della vendetta, Confucio mette in guardia che si dovranno scavare due fosse. Confucio aveva ragione. La seconda delle due era destinata a me. Sono stata salvata da mio padre e dal suo amore infinito. Ora so che la vendetta porta solo oscurità. Non sono stata in grado di vedere la luce fino a quando ho preso in considerazione il consiglio di mio padre di provare a perdonare. Non è facile, ma mio padre una volta mi ha detto niente di ciò che è conta è facile.

Quest’anno i finali di stagione sono stati letteralmente dei massacri e quello di Person of Interest non ha fatto eccezione. Dalla 4×22, “YHWH”, vi cito Finch e la sua disperazione.

You are my creation. I can’t let you die.

Sei una mia creazione. Non posso lasciarti morire.

In “Ashes to Ashes”, ovvero l’episodio a chiusura della seconda stagione di The Originals, lasciamo parlare direttamente i fratelli Mikaelson. Partendo da Klaus che è riuscito finalmente a sbarazzarsi di entrambi i genitori, chissà per quanto stavolta.

05

Seems we’re officially orphans.

Pare che siamo ufficialmente orfani.

Prima di questo, è stato il turno di Elijah di crogiolarsi nei tormenti della madre.

Esther: You brought me back from the dead to torture me.
Elijah: My dear mother, we simply need your blood. Though in the event you end up suffering I can’t say I won’t enjoy it immensely.

Esther: Mi hai riportato indietro dalla morte solo per torturarmi.
Elijah: Mia cara madre, abbiamo solo bisogno del vostro sangue. E se doveste finire col soffrire, non posso dire che non ne godrei immensamente.

Infine Rebekah, sempre sulle questioni familiari che fanno da colonna portante della serie.

I suppose it’s a family trait. Everything we love, we turn to ash.

Immagino sia un tratto di famiglia. Tutto ciò che amiamo, lo trasformiamo in polvere.

Restando in tema vampiresco, la 6×22 di The Vampire Diaries non è stata semplicemente l’ultima puntata della sesta stagione di questo show, ma anche e soprattutto quella dell’addio di Nina Dobrev allo show. Quindi mi tocca quotarvi i Delena.

Damon: You could’ve just told me what to do.
Elena: I knew what you were going to do.
Damon: You knew that the evil, selfish Damon Salvatore would give up the love of his life to save her best friend?
Elena: I knew that the love of my life would stand by his best friend even if it meant having to live without me for a little while.

Damon: Avresti semplicemente potuto dirmi cosa fare.
Elena: Sapevo cosa avresti fatto.
Damon: Sapevi che il cattivo ed egoista Damon Salvatore avrebbe rinunciato all’amore della sua vita per salvare la sua migliore amica?
Elena: Sapevo che l’amore della mia vita sarebbe rimasto dalla parte della propria migliore amica, anche se avrebbe significato vivere senza di me per un po’.

Mi dilungo un pochino su questo capitolo di TVD perché immagino lo apprezzerete. Quindi passiamo a quel povero babbalone (con affetto) di Stefan, perché a questo mondo esiste anche lo Stelena. Come farà il fandom di questo show a sopravvivere senza le lotte all’ultimo sangue fra gli shipper delle due fazioni?

03 04

I don’t think Elena necessarily came into my life to be soul mate. I mean, she was. We loved each other, but she was also the only person I’ve ever met who actually believed that my brother was worth loving. And she reminded me that I used to believe that about him too. Her faith in him, it brought Damon and me back together, and yeah, I loved her, more than I thought I could love somebody else, but I think in the end I needed him more than I needed her.

Non credo che Elena sia entrata nella mia vita per essere la mia anima gemella. Cioè, lo è stata. Ci siamo amati, ma è anche stata la prima persona che ho incontrato a credere che mio fratello meritasse davvero di essere amato. E mi ha ricordato che anch’io lo pensavo un tempo. La sua fiducia in lui ha fatto riunire me e Damon, e sì, l’ho amata, più di quanto avrei pensato di poter amar qualcuno, ma credo che alla fine avessi bisogno di lui più di quanto avevo bisogno di lei.

Questo invece è l’addio fra Matt ed Elena.

Elena: In our crazy lives together, you’ve always stayed the same. Human, loyal, and good. My hope is that you spend the rest of your life fighting for people like you.
Matt: You know there’s a good chance I’ll never see you again…
Elena: Matt, look at everything we’ve survived.

Elena: Nelle nostre vite così incasinate, tu sei sempre rimasto lo stesso. Umano, leale, e buono. La mia speranza è che tu possa passare il resto della tua vita a lottare per persone come te.
Matt: Sai che ci sono buone possibilità che non ci rivedremo mai più…
Elena: Matt, guarda a cosa siamo sopravvissuti finora.

Chiudo con Stefan vs Caroline, perché non pensavo l’avrei mai detto… ma li adoro.

01 02

Yesterday you told me that you made a list of all the ways that loving me has ruined your life, and I get it. I haven’t made it easy on you, but I made a list too. Of all the ways that loving you has changed mine. You were by my side when I needed a friend. You made me laugh, you made me dance. You told me that I would find love again, and I understand if you need time to heal and to live your life without me. I understand if I have to wait for you. And I will. I’ll wait. And when you’re ready for me, I will be ready for you.

Ieri mi hai detto di aver compilato una lista di tutti i modi in cui amarmi ti abbia rovinato la vita, e lo capisco. Non ti ho reso le cose facili, ma anch’io ho una lista. Di tutti i modi in cui amarti abbia cambiato la mia di vita. Sei stata al mio fianco quando avevo bisogno di un’amica. Mi hai fatto ridere, mi hai fatto ballare. Mi hai detto che avrei trovato di nuovo l’amore, e capirei se tu avessi bisogno di tempo per guarire e di vivere la tua vita senza di me. Capirei se ti dovessi aspettare. Ma lo farò. Aspetterò. E quando sarai pronta per me, io sarò pronto per te.

Insomma, ci rivediamo fra una sessantina d’anni Elena. I personaggi di Grey’s Anatomy invece sono ancora tutti qui (quelli sopravvissuti in realtà), e questo è tratto dalla 11×24, “You’re My Home”.

Maggie: So, I’m not gonna come talk to you about it.
Meredith: Well, you should always come talk to me. Because whatever it is, chances are, I’ve seen worse, and I am qualified to tell you how you’ll survive.

Maggie: Quindi non verrò a parlarne a te.
Meredith: Be’, invece dovresti venire sempre a parlarne a me. Perché di qualunque cosa si tratti, ci sono buone possibilità che abbia visto di peggio, e che sia quindi qualificata a spiegarti come sopravvivere.

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È sempre Meredith a parlare:

You can build a house out of anything, make it as strong as you want. But a home, a home is more fragile than that. A home is made of the people you fill it with. And people can be broken, sure. But any surgeon knows… what’s broken can be mended, what’s hurt can be healed. That no matter how dark it gets, the sun’s gonna rise again.

Si può costruire una casa dal nulla, renderla solidissima. Ma un focolare, un focolare è molto più fragile. È fatto delle persone che lo abitano. E le persone possono spezzarsi, questo è sicuro. Ma ogni chirurgo sa… che ciò che è rotto può essere ricucito, ciò che si è fatto male può essere curato. Che non importa quanto brutta la situazione sia, il sole tornerà a sorgere.

E invece chi avrebbe mai pensato che Jane The Virgin potesse avere così tanto drama al suo interno? Ma di drama ne abbiamo avuto già abbastanza per oggi – oserei dire che è stato un concentrato di solo drama – quindi ho scelto qualcosa di frivolo dalla ventiduesima puntata della prima stagione di Jane. A parlare è Rogelio.

There are many Jesus Christs, there is only one Jane.

Ci sono molti Gesù Cristi, ma c’è solo una Jane.

E dopo una perla del genere, vi do appuntamento a domenica prossima per un altro appuntamento a tema finali di stagione, perché alcuni andranno in onda nella settimana a venire, e altri li ho deliberatamente saltati per oggi. A settimana prossima insomma!
-Elsa.

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Nella sua testa vive nella Londra degli anni cinquanta guadagnandosi da vivere scrivendo romanzi noir, nella realtà è un’addetta alle vendite disperata che si chiede cosa debba farne della sua laurea in comunicazione mentre aspetta pazientemente che il decimo Dottore la venga a salvare dalla monotonia bergamasca sulla sua scintillante Tardis blu. Ama più di ogni altra cosa al mondo l’accento british e scrivere, al punto da usare qualunque cosa per farlo. Il suo primo amore telefilmico è stato Beverly Hills 90210 (insieme a Dylan McKay) e da allora non si è più fermata, arrivando a guardare più serie tv di quelle a cui è possibile stare dietro in una settimana fatta di soli sette giorni (il che ha aiutato la sua insonnia a passare da cronica a senza speranza di salvezza). Le sue maggiori ossessioni negli anni sono state Roswell, Supernatural, Doctor Who, Smallville e i Warblers di Glee.

1 COMMENT

  1. Mi sento di aggiungere la quote di Oliver in Arrow: “Can I say something strange? I am happy”
    Dopo tutti quello che hanno passato è una boccata d’aria fresca!

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