Cosa è successo in questo episodio… eh bella domanda! Le recensioni di episodi come questo sono per me le più problematiche da scrivere perché sono proprio questi momenti a nascondere segreti e indizi che a volte non si riescono a vedere o a cogliere e soprattutto perché veniamo travolti da una serie di eventi che però non sappiamo decifrare davvero perché in PLL fidarti dei tuoi cinque sensi non conduce mai ad una verità scientifica ma solo a un nuovo depistaggio. Ad ogni modo però l’episodio è stato innegabilmente bellissimo, affermazioni importanti sono state fatte e A continua a lanciare guanti di sfida sempre più scottanti. Senza contare inoltre che Spencer mi ha fatto sbellicare dalle risate e questo è forse l’unico punto fermo dell’episodio!

 

Can U C Me Yet?

Può sembrare strano ma vorrei cominciare la mia recensione soffermandomi su una nota amministrativa perché, per contratto, Shay Mitchell ha imposto alla produzione di avere almeno un episodio in cui Emily riesca a trovare le chiavi per mettere in moto il cervello e per una volta dimostri la sua utilità in tutta questa situazione. Ebbene, anche quest’anno la postilla del contratto è stata rispettata ed Emily Fields si è trasformata in un vero genio!

Archiviando i primi momenti in cui Emily ha dovuto svecchiare gli ingranaggi fermi da troppo tempo e sorvolando quindi su questioni vagamente imbarazzanti come la bicicletta o la grazia con la quale ha cercato di spiare Noel Kahn, Emily ha finalmente fatto ripartire le sue rotelle che, essendo quasi nuove, hanno facilmente preso ritmo e velocità mettendo a segno un colpo dopo l’altro con un’astuzia quasi irriconoscibile. A colloquio con l’allenatore della squadra di nuoto, Emily non solo ottiene il posto di assistente ma riesce anche:

1. A rientrare nell’ufficio dopo che il coach l’aveva lasciato, procurandosi anche un’ipotetica scusa nel caso fosse stata beccata (aveva lasciato volontariamente il cellulare sulla scrivania)
2. A trovare la combinazione dell’armadietto di Noel Kahn e a immortalarla con una foto scattata con il telefono (Fidarsi è bene della sua memoria, non fidarsi è meglio, lo sa anche lei!)
3. A prendere le chiavi dell’auto del ragazzo dal suddetto armadietto e ad entrare nella sua macchina in pieno giorno, perché la nostra Emily non ha paura di niente (ok, forse ora sto esagerando)
4. A rubare le registrazioni telefoniche e le foto che smonterebbero le storielle raccontate da Ali, bugia dopo bugia

Ma nonostante questi momenti straordinari, la parte migliore della sua giornata deve ancora arrivare e l’assist vincente glielo fornisce la sua amica Cyclops-encer quando mette Emily di fronte alla realtà dei fatti in cui l’ennesima persona di cui credeva di potersi fidare si rivela soltanto un’altra minaccia da cui guardarsi le spalle. Emily scorge la vera natura di Sydney, scopre le sue bugie e la sua amicizia con Jenna e quando la ragazza prova a scusarsi e a raccontarle quello che sembra soltanto un adorabile tentativo di rimediare ai danni, Emily stupisce il mondo intero e stende verbalmente Sydney come il migliore linebacker dei Philadelphia Eagles!

Col senno di poi, il commento più spontaneo e naturale che questa scena ha fatto nascere è stato lo stesso un po’ per tutti: “ma perché Emily non mette questa grinta quando affronta Alison invece di trasformarsi in una delle protagoniste di My mini Pony con lei?” La verità però è che non possiamo chiedere due miracoli in un episodio solo e quindi per il momento ci accontentiamo di questo importante traguardo e assegniamo ad Emily un bel:

 

Ma adesso arriviamo a lei, alla regina incontrastata di ogni episodio, al mio pirata per un giorno, all’irresistibile Spencer “MonoOcchio” Hastings! Abbiamo visto Spencer-dipendente, Spencer-Radley, Spencer-Caffeinomane ma Spencer col campo visivo ridotto è un’esperienza nuova per noi e non potevamo perdercela perché anche con un occhio solo, Spencer è sempre la migliore, ammettiamolo!

 

Seppur ancora provata dall’incontro ravvicinato con Furia Cavallo del West, Spencer riesce a tener testa ad Ali quando addirittura si indigna perché scopre di essere stata immortalata dalla telecamera che Spencer aveva piazzato per spiare Melissa, sorridi Ali, sei in televisione! Ma la preoccupazione maggiore della nostra aquila dall’occhio vigile (solo uno) e dal cuore d’oro è ancora la condizione prettamente disperata in cui versa Hanna e stanca di vedere così distrutta una delle sue migliori amiche, il lato più bello e immenso della nostra leader viene fuori prepotentemente: la Spencer-protettiva (ed evidentemente molto Haleb) che abbiamo conosciuto e amato per tutto questo tempo, torna in missione e  sceglie di affrontare Caleb come solo un’amica vera e leale potrebbe fare, gli parla con sincerità e con una dolcezza che raramente Spencer si permette il lusso di mostrare, e quasi supplica Caleb di tornare ad essere la più grande forza di Hanna e non quel peso che invece continua ad affondarla un po’ di più ogni giorno che passa.

I sentimenti di Spencer non possono però prendere il sopravvento soprattutto quando i contorni della sua realtà diventano sempre più sfuocati così la ragazza decide finalmente di risolvere il problema andando dall’oculista. E qui assistiamo all’epifania, alla rivelazione di qualcosa di importante o forse soltanto di un altro vicolo cieco ma soprattutto qui assistiamo ad alcune scene che danno un nuovo significato al termine “irresistibile”.

 

Con la vista alterata e la mente vagamente confusa, Spencer crede di trovarsi nel suo peggiore incubo a tema Shining quando vede … beh intravede al massimo, di fronte a sé non una ma ben DUE Jenna Marshall e con questa convinzione, quasi in preda al panico, chiama Emily che, dall’altra parte del telefono, inizia a credere seriamente di aver perso anche le facoltà mentali di Spencer.

In realtà, dopo aver raggiunto Cyclops nello studio oculistico, Emily si rende conto che grazie al cielo di Jenna ce n’è una sola ma la scoperta che la sua nuova metà fosse Sydney la sconvolge anche di più. In un confronto che per la prima volta si potrebbe davvero definire ad armi pari, Spencer e Jenna danno vita ad un altro dei loro celebri e affascinanti duelli verbali, in cui Jenna non permette a Sydney neanche di respirare senza il suo consenso e Spencer manda a segno un paio di stoccate vincenti spalleggiata, questa volta con puntualità, da Emily.

Ma proprio come è successo con la sorprendente Fields, anche Spencer raggiunge il punto più alto della sua scalata a fine episodio quando nella sua inquietante casa al lago dove si reca per nascondere il materiale rubato da Emily, si ritrova Noel Kahn nascosto sotto un lenzuolo e decide quindi di sfogare su di lui tutta la frustrazione accumulata per non poter essere stata operativa al 100% per via del suo occhio ferito.

Spencer è pronta a difendersi ma soprattutto è ben disposta ad attaccare ma l’aspetto più interessante di quel momento è stato notare come alla fine sia lei che Noel si ritrovino un po’ nella stessa situazione e quelle prove rappresentano per entrambi la garanzia di una via di fuga dal mondo di Alison, dalle sue bugie e da quei  segreti per i quali sarebbe capace di sacrificare anche le persone che le stanno intorno. Noel è legato ad Ali e certamente non da sentimenti d’affetto e amicizia ma da un oscuro ricatto per il quale ha quasi rischiato la vita quando ha recuperato quelle prove da casa Cavanaugh proprio poco prima che questa esplodesse misteriosamente.

 

E sintonizziamoci ora su Aria e Hanna che sono state protagoniste della mia scena preferita nell’episodio ma prima di arrivarci spendo due parole su quelle vite troppo parallele e distanti che hanno vissuto in queste ultime puntate. Innanzitutto bisogna ammettere che nessuna delle due ha mosso un dito per provare a risolvere uno dei settordici misteri che le circondano e se Aria si trasforma in wedding planner e fashion guru, come l’ha definita sua madre e NO, non farò battute su questo, sarebbe troppo scontato, Hanna porta avanti solo i compiti più semplici, come bere, mangiare, guardare la tv e bere di nuovo, tutto questo però con il cuore spezzato e un viso che non è mai stato così spento. Alison continua ad avere su di lei l’effetto Dissennatore e Hanna sceglie di riempire il vuoto che si crea dentro di sé con tutto l’alcol che riesce a buttare giù, fosse anche quello dello sciroppo per la tosse. Ma per quanto Caleb sia diventato una sorta di camionista in pensione, i suoi sentimenti per Hanna sono ancora veri e puri come lo sono sempre stati e quando la ragazza gli confessa le avances ricevute da Zack, Caleb reagisce nell’unico modo possibile, dando finalmente un senso al suo ritorno a Rosewood.

Aria dal canto suo aveva cercato in tutti i modi di non dare ascolto a quella voce nella sua testa e soprattutto nel suo cuore che le diceva di credere ad Hanna ma l’amicizia che la lega alla ragazza è sempre stata più forte di ogni delusione e ogni litigio così Aria decide di fidarsi e di confessare tutto a sua madre, scoprendo in questo modo che sebbene A ci abbia messo del suo, Zack sapeva essere un pervertito anche senza l’aiuto di nessuno. Distruttivo è stato però vedere Ella nuovamente a pezzi e sebbene questo abbia dato la possibilità a Holly Marie Combs di avere più spazio, non sono mai stata una fan delle sue lacrime, ho visto piangere Piper troppe volte e ogni volta è un colpo al cuore per me! In tutto questo devo anche ammettere di aver apprezzato quel tenero momento che hanno condiviso Ella e Byron, non sia mai detto che possa intravedersi una luce in fondo al tunnel.

E se Ella trova conforto nell’abbraccio di Byron, sua figlia Aria sa di dover recuperare il rapporto con quella persona che tante volte è stata il suo sostegno e la sua forza così va da Hanna, a testa bassa, con umiltà, e le chiede di perdonarla per aver sperato così tanto in un lieto fine per sua madre da compromettere la loro amicizia. Ma Hanna non ha mai saputo portare rancore e in quel momento non desiderava altro se non abbracciare di nuovo la sua migliore amica.

 

Purtroppo resta ancora Alison di cui parlare e vorrei porre l’accento sul paradosso che le sue parole riescono a raggiungere.

Coccolata dalla signora Marin ma braccata  dal segugio ricciolino che è la detective Tanner, il momento più bello nella storyline di Alison è stato secondo me il primo confronto con Jenna Marshall e sebbene mi aspettavo da un momento all’altro che Jenna la colpisse col bastone, in realtà non ci sono stati quei fuochi d’artificio che avrei voluto anche se è innegabile che con poche parole, l’inquietante Marshall abbia portato a casa il punto.

Intrigante e assurdo il cliffhanger finale in cui, nella stanza interrogatori del distretto di polizia di Rosewood, un volto per noi del tutto sconosciuto confessa, con dovizia di particolari, l’aggressione e il rapimento (mai avvenuto) ai danni di Alison DiLaurentis. Non devo essere io a spiegarvi i giochi psicologici che si nascondono dietro questa mossa e non sarò di certo io a suggerirvi il responsabile, ci sono solo due persone a Rosewood capaci di una tale astuzia per incastrare Alison: A … e la detective Tanner!

 

E anche questa volta il mio lavoro qui è finito, quindi vi lascio liberi di sguinzagliare le teorie (Sydney è la famosa gemella? Di Jenna?), di bere rum e di intonare canzoni sui pirati in onore di Spencer!

Kisses, Walkerit-A