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Pretty Little Liars | Recensione 5×01 – EscApe from New York

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Pretty Little Liars | Recensione 5×01 – EscApe from New York

E sono tornata!! “Did you miss me?”, non rispondete, era retorica come domanda, lo so bene che aspettavate le mie recensioni come gli whovian aspettano di avvistare una cabina blu nel cielo! Ecco, avete visto? Il ritorno di Ali mi rende spocchiosa! O forse semplicemente ho scelto di cominciare a sparare cavolate a raffica perché Pretty Little Liars mi manda in trip il cervello! In realtà PLL si sta rivelando per me un’ancora di salvezza quindi si, sono ancora qui a difenderlo, ad apprezzarlo e a parlarvi del suo grande ritorno, visto e vissuto un po’ come una di loro. Tremate, tremate, le mie piccole graziose disperate son tornate!

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Fuggire da New York

Riprendo il titolo dell’episodio perché il primo aspetto che ho davvero amato di questa prèmiere è stato il cambio di ambientazione. Le ragazze sono cresciute, sono donne ormai da tanto tempo, e allo stesso modo sono cresciute le minacce e i pericoli che si ritrovano ad affrontare quindi penso che inserirle finalmente in uno scenario più ampio come l’immensa New York, anche solo per un episodio, sia stata una mossa affascinante e significativa per dimostrare quanto più adulta la serie sia diventata.

È a New York che si ricomincia, è a New York che si cerca un epilogo a questa storia infinita, è a New York che si crede alla fine di averlo trovato. Non so voi, ma io comincio a vederci un po’ più chiaramente in questa serie, sarà che effettivamente potrebbe esserci l’intenzione di cominciare a giocare con qualche carta più scoperta sul tavolo o sarà che la mega teoria che ho costruito in seguito al rewatch della quarta stagione mi ha illuminato come i fari di un teatro (riferimento voluto! E si, dopo vi espongo la mia teoria!).

Ad ogni modo però cominciamo a parlare chiaramente e vediamo coma va! Dicevamo, New York. Si riparte esattamente da dove avevamo lasciato: Ezra ferito gravemente, Aria disperata tra le braccia della sua famiglia, Noel Kahn che spunta fuori senza un perché evidente, Alison che cerca di far funzionare al meglio le sue sinapsi leggermente disturbate e  A spalmata in stile Spiderman sul tettuccio dell’ambulanza che porta Ezra in ospedale. Ma non è esattamente il caso di restare a piangere sul latte versato così si cerca di reagire alla disperazione e a tutti i capi di vestiario che Aria ha indossato in un colpo solo (già la ragazza è minuta, poi la riempite così, la vedo dura correre in quelle condizioni) attivandosi nel migliore dei modi e affrontando quest’incubo a viso aperto. E allora le vediamo convinte di un piano di cui non conosciamo i dettagli ma di cui scorgiamo soltanto l’inizio: una chiamata anonima alla polizia per identificare Ezra; una bomboletta spray; separarsi in due gruppi: Aria e Ali da una parte, Spencer, Hanna e Emily dall’altra. Ciliegina sulla torta: la pistola!! Ce l’abbiamo fatta, MIRACOLO, hanno capito che hanno bisogno di un’arma, esultiamo! Ok, mi ricompongo. Obiettivo di tutte loro: raggiungere l’ospedale.

In quel di Rosewood nel frattempo, gli Hastings sono l’unica famiglia che ci mostrano e che ci fanno rivedere di nuovo al calduccio a casa. Ma li avete visti in faccia? Hanno permesso loro di lasciare il distretto quando per me andrebbero arrestati a priori per disturbo delle serenità e della sanità fisica e mentale di Spencer? Non ho parole. Ad ogni modo però è proprio nell’inquietante casa Hastings che avviene un evento inaspettato e straordinario, primo vero momento Top dell’episodio con protagonista *rullo di tamburi* Melissa Hastings che si rivela una persona molto più decente di quanto pensassi. Con Spencer ancora scomparsa, la discussione in famiglia cade inevitabilmente sulla notizia del secolo: Alison è ancora viva, e se Peter è immerso nel suo whisky e nei suoi oscuri pensieri e Veronica sembra sempre più confusa (si rende conto di non conoscere davvero Spencer? Buongiorno Veronica!!), Melissa dà voce a uno dei miei pensieri più frequenti dimostrando almeno per ora una teoria che sostengo dal momento in cui ho visto quel bellissimo confronto che ebbe con Spencer a inizio quarta stagione: nonostante tutti i suoi errori e nonostante tutti i suoi difetti, credo che Melissa a modo suo tenga davvero a Spencer e che in fondo non abbia mai voluto vederla soffrire. Melissa dice ciò che ho sempre pensato accusando Ali di essere da sempre al centro dei problemi di Spencer, di essere “una bomba ad orologeria” che quando esplode fa più male a chi la circonda che a sé stessa e io aggiungo anche che personalmente credo che sia stata proprio Ali a far degenerare in questo modo il rapporto tra le sorelle Hastings. Ma a parte queste perle da Oscar, la storia di Melissa va più in profondità, nascondendo un segreto che ora non vuole più tenersi dentro proprio perché così facendo aiuterebbe Spencer a stare meglio, un segreto che riguarda la ragazza che a questo è davvero morta al posto di Alison (anche qui ho una teoria di cui vi parlo dopo). Ma l’ho sempre detto, il peggiore in quella famiglia è lo stimato Peter che impedisce a Melissa di parlare (spaventandola non poco) con sua madre e con il det. Holbrook , noncurante che così facendo, comprometterebbe la vita di Spencer, padre dell’anno come sempre. E nel frattempo proprio la polizia di Rosewood, oltre alle ragazze, sono riusciti a perdersi anche CeCe Drake, fantastici!

E allora torniamo a New York, torniamo in ospedale dove Ezra viene operato mentre le ragazze portano avanti il loro piano. Spencer, Hanna e Emily si fanno vedere da A mentre Ali, annunciata misteriosamente dallo speaker dell’ospedale, lascia l’edificio e corre in strada. È allora, quindi, che scatta la trappola: A segue Alison e la trova ma all’improvviso spuntano fuori dal nulla, Spencer, Hanna e Emily che circondano A e l’aggrediscono con lo spray (la pistola l’hanno lasciata ad Aria in ospedale, non una mossa geniale). Convinte per un secondo di esserci riuscite, le ragazze hanno lo sguardo da “Like a Boss” ma l’entusiasmo svanisce subito quando si rendono contro di essere ancora una volta prede e non predatori, venendo circondate da decine di persone mascherate, tutte identiche ad A, e tutto ciò che riescono a fare è fuggire, ancora una volta.

Con Aria ancora al capezzale di Ezra, Alison conduce le altre ragazze in posto sicuro (per modo di dire): un teatro deserto dove potersi rifugiare e fingere di avere un momento di pace e tranquillità. Ed è in questo teatro che assistiamo a quelle che sono secondo me le scene più belle e importanti dell’episodio, in tutta la loro semplicità.

Alison racconta una delle sue storie dei tempi in cui Ezra la portava in quel teatro (molto interessante, quasi quanto Paige), Spencer si abbandona su una poltrona e Hanna continua a interessarsi sempre di più alle armi che la circondano, l’adoro!

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Ma il mio momento preferito arriva quando lo stomaco di Spencer comincia a lamentarsi furiosamente e insieme le ragazze decidono di assalire la riserva di sneak del teatro.

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La scena non ha “niente” di particolare in sé per sé, è vera e semplice come succede solo quando le ragazze sono insieme ma proprio questo è stato ciò che ho amato di più, vederle sorridere, ricordare, vivere sulla stessa lunghezza d’onda come hanno sempre fatto mentre Ali le guarda a pochi centimetri da loro eppure distante anni luce, con la consapevolezza negli occhi di non poter essere di nuovo una di loro, di non esserlo mai stata in realtà.

A dimostrazione di ciò, Ali continua a vivere in un mondo tutto suo, un mondo in cui spesso le sue amiche ancora non rientrano. Così mentre lei riposa, le ragazze parlano delle loro vite, di come potrebbero essere senza A, di cosa loro potrebbero diventare se riuscissero a riappropriarsi della loro spensieratezza. La scena è meravigliosa, è il manifesto del cuore dello show, del suo aspetto più puro. Hanna sogna di cambiare e magari di cominciare a fare sport, Spencer sogna di smettere di competere e di essere soltanto felice (quanto ero AWWWWWWWW in quel momento!).

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Ma dopo tocca a loro riposare e Ali sgattaiola come le riesce meglio, per raggiungere quelle persone che, chissà come, le sono state vicine con lealtà per tutto questo tempo, in primis proprio CeCe Drake. Ancora una volta, un pezzo del puzzle sembra riuscire ad incastrarsi finalmente nel quadro generale. CeCe e Ali si dimostrano (almeno all’apparenza) sinceramente e profondamente legate l’una all’altra, un legame che dura da tempo e in cui entrambe hanno accettato di correre rischi non indifferenti per aiutarsi a vicenda. CeCe ha ucciso Wilden e si è trasformata anche in Red Coat per depistare occhi indiscreti e aiutare Ali a proteggere le ragazze. E adesso Ali la ripaga donandole la sua unica vera via di fuga. Devo ammettere che non amo particolarmente nessuna delle due ma alla fine anche loro sembrano aver trovato un po’ di purezza nel loro rapporto.

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Ali quindi ritorna al teatro, Shana compare all’improvviso al fianco di Aria in ospedale mentre noi torniamo a Rosewood da una delle pedine chiave di tutta la storia fin dai suoi esordi: MONA.

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Legata a chiunque sia la persona a capo di tutto questo, Mona ha un nuovo progetto: cercare reclute per un piccolo esercito di mini A pronti a rendere la vita difficile ad Alison nel momento in cui ritorna a Rosewood e lei sa esattamente dove cercare, tra quelle persone che erano esattamente come lei, tra i “mostri” creati da Ali: Lucas, Paige e molti altri.

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E se Lucas sembra convinto dell’idea, Paige cerca di tirarsene fuori ma sorprendentemente si ferma quando vede arrivare la special guest star Melissa Hastings.

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Al distretto nel frattempo, il det. Holbrook è l’unico che prova a lavorare e indagando su Ezra scopre, tra le proprietà di famiglia, un teatro di New York.

E allora arriviamo all’ultimo atto. In ospedale Ezra attraversa alti e bassi, piccoli segnali di ripresa e nuove crisi ma in un momento catartico riesce a sussurrare ad Aria il nome della persona che ha cercato di ucciderle su quel tetto, la stessa persona che nel frattempo aveva raggiunto le ragazze a teatro: Shana.

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In fin dei conti Shana era da sempre fedele soltanto a Jenna e per vendetta aveva intrapreso questa missione distruzione di tutti coloro che avevano ferito la ragazza che ama. Armata con la pistola che aveva rubato ad Aria (l’avevo detto io che non andava lasciata ad Aria), sembra disposta a finire il suo lavoro se non fosse che proprio l’elfo troppo vestito sopraggiunge alle sue spalle, afferra il fucile che si trovava sul palcoscenico e con una mossa d’agilità la distrae e la colpisce con il piede dell’arma, facendola cadere dal palco e fermandola, questa volta per sempre.

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Scossa e non del tutto consapevole di quello che ha appena fatto, Aria viene circondata dalle sue amiche mentre tutte loro, in quel teatro, credono di essere finalmente libere dal loro incubo maggiore e sono pronte a tornare a casa.

E … aspettate ancora un momento …

Angolo delle teorie

Ho una teoria. Bella grande. E che ricollegherebbe tanti tanti punti. Quindi ci provo ok?

Ci troviamo di fronte adesso  a due “squadre” : l’A-Team e l’Ali-team (più o meno).

L’A-Team ha uno schema piramidale secondo me: a capo A e io credo che sia *oooooooohhhhh* la gemella di Alison, come nei libri. Pensateci, tutto tornerebbe, perché l’unico motivo per cui la sig. D nasconderebbe l’omicidio di una figlia sarebbe voler proteggere un’altra. Credo che questa ipotetica gemella sia un tantino disturbata (si, più di Ali intendo) e per questo rinchiusa da sempre al Radley dal quale però fugge la notte del tentato omicidio di Ali, infatti, se ricordate, Jessica quella sera era molto spaventata e non voleva che Ali uscisse di casa. In tutto questo credo anche che questa gemella sia la paziente instabile che ha assistito (ma per me causato) alla morte della madre di Toby e la sig. D ha allora fatto credere a Peter che fosse stata Spencer a colpire Ali quella sera in modo da poterlo ricattare: io proteggo tua figlia, tu proteggi la mia. Questa gemell-A dunque odia Alison e ha deciso di circondarsi di persone che la odiano (per svariati motivi) e li ha utilizzati per tutto questo tempo come A operativi: Mona in primis, Jenna, Shana, Melissa (fino a quando non si è tirata fuori per non far del male a Spencer) e penso anche Wren ma non so perché.

Dall’altra parte il team Alison, molto più ristretto: CeCe Drake, Noel Kahn e i quattro angeli.

Infine credo che il segreto di Melissa sia quello di aver assistito all’omicidio di quella ragazza che credeva fosse Alison e di aver taciuto perché teneva alla persona che aveva commesso questo omicidio, il primo a cui penso è Ian. E Peter Hastings è così sconvolto perché capisce di aver firmato 836156 patti col diavolo inutilmente, credendo di proteggere Spencer.

Fine della mia recensione, fine della mia teoria, è un’immensa cavolata? Mi sarò avvicinata almeno un po’? Voi che ne pensate?

Aspettando i vostri pareri, io vi lascio e vi do appuntamento alla prossima settimana,

Kisses, Walkerit-A

 

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Occasionale inquilina del TARDIS e abitante in pianta stabile di un Diner americano che viaggia nel tempo e nello spazio, oscilla con regolarità tra Stati Uniti e Gran Bretagna, eternamente leale alla sua regina Victoria e parte integrante della comunità di Chicago, tra vigili del fuoco (#51), squadre speciali di polizia e staff ospedalieri. Difensore degli eroi nell’ombra e dei personaggi incompresi e detestati dalla maggioranza, appassionata di ship destinate ad affondare e comandante di un esercito di Brotp da proteggere a costo della vita, è pronta a guidare la Resistenza contro i totalitarismi in questo universo e in quelli paralleli (anche se innamorata del nemico …), tra un volo a National City e una missione sullo Zephyr One. Accumulatrice seriale di episodi arretrati, cacciatrice di pilot e archeologa del Whedonverse, scrive sempre e con passione ma meglio quando l’ispirazione colpisce davvero (seppure la sua Musa somigli troppo a Jessica Jones quindi non è facile trovarla di buon umore). Pusher ufficiale di serie tv, stalker innocua all’occorrenza, se la cercate, la trovate quasi certamente al Molly’s mentre cerca di convertire la gente al Colemanismo.

1 COMMENT

  1. Una cosa che non capisco e non mi piace di questa serie è il fatto che personaggi totalmente secondari o che appaiono on-off nelle varie stagioni poi abbiano ruoli importantissimi in determinate puntate: Noel nessuno si ricordava più di lui e poi si scopre essere colui che ha aiutato maggiormente Alison nella su fuga durata quanto? 2 anni? Per non parlare di Shana (una super cattiva che poi muore in 12 secondi per mano di Aria) che si rivela una quasi assassina ed il tutto perché è ossessionata da Jenna, altra scomparsa. E Melissa che c’è un giorno si e l’altro no che sembra nascondere un segreto che può rovinare mr. Hastings. Che poi la serie di per se è pure piacevole da guardare ma questi continui cambi di rotta lo rendono difficile da seguire, ho letto delle teorie su A davvero interessanti ma secondo me neanche la Marlene sa quello che succederà tra 5 puntate, immaginiamoci tra 2 stagioni.

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