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Pilot Addicted | Scorpion

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Pilot Addicted | Scorpion

Eccoci subito alle prese con un nuovo pilot di cui parlare insieme! Oggi discuteremo insieme del pilot di Scorpion, nuovo prodotto di CBS.

Scorpion_(TV_Series)

Scorpion è una serie tv basata sulla vita del genio Walter O’Brien, che ne è anche produttore. Lo show era stato descritto da alcuni, in maniera molto riassuntiva, come una sorta di The Big Bang Theory in versione drama; infatti abbiamo un gruppo di geni con Quozienti Intellettivi molto al di sopra della media a cui si unisce una ragazza madre che lavora come cameriera in un diner. Per il resto, ovviamente, lo show non ha niente in comune con la comedy più seguita d’America. Avevo deciso di seguirlo fin da subito perché ne ero incuriosita, ma non avevo nessuna aspettativa. E devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa, in tutta sincerità è stato il pilot che mi ha preso di più tra tutti quelli che ho visto fino ad ora; sono rimasta attaccata allo schermo del pc per tutto il tempo, cosa che negli ultimi tempi accade molto poco. I personaggi mi piacciono tutti, in particolare Walter, il protagonista, e ho apprezzato molto le sue interazioni con la cameriera Paige (sì, sono già partita con lo shipping), la donna che dovrà aiutare il gruppo di geni a relazionarsi con le persone “normali”, vista la difficoltà che questi hanno a causa del loro elevato livello intellettivo. In cambio, Walter e gli altri aiuteranno lei a comprendere meglio suo figlio, genio esattamente come Walter e gli altri, mentre tutti insieme risolvono casi in nome della sicurezza degli Stati Uniti. Mi rendo conto che lo show nel complesso non è il massimo dell’originalità, in fondo è un procedurale con qualche classico cliché americano, ma il fatto che sia riuscito a catturare la mia attenzione per tutti i 40 minuti come non accadeva da tempo, ha decisamente fatto prevalere la mia voglia di proseguire con la visione.
-Bornwithoutamask

Lo confesso, non sapevo quasi nulla di questo nuovo show se non gli ottimi ascolti registrati dal pilot lunedì.
E quindi, come è mio solito fare, prima di buttarmi sull’episodio sono andata a leggermi qualcosa in giro.
E leggo l’unica cosa che poteva convincermi davvero e cioè che la CBS, dopo aver dato i natali ai geni più famosi della televisione moderna (i ragazzi di Big Bang Theory), ne stava di nuovo rivoluzionando il concetto con Scorpion. Essendo preda di folle amore per Big Bang Theory non mi serviva altro. E a TBBT lo show sembra effettivamente ispirato.
Dopo appena 5 minuti ci si accorge immediatamente che le principali caratteristiche dei personaggi di TBBT sono praticamente serializzate in maniera drammatica (chi non ha pensato a Sheldon Cooper quando Walter -il protagonista- abbozza su carta alla ex, un diagramma sugli stati emotivi che l’avrebbero accompagnata dopo la rottura?).
I riferimenti sono continui: il QI di Walter (almeno 10 punti più alto di quello di Sheldon, intelligente solo di 187 punti!), il fatto che la giovane protagonista madre di un bambino speciale sia una cameriera (come Penny), le evidenti difficoltà del resto del team nell’adattamento delle regole sociali (esemplare il fatto che Sylvester -il matematico del gruppo- non si trovi a suo agio a guidare una macchina, e di nuovo ritorniamo ad un’altra delle caratteristiche di Sheldon).
Detto questo. La genialità (perdonate il francesismo) dello show dov’è? Nel rendere questi personaggi geniali, dei reietti diversamente intelligenti. L’essere geniali non li rende socialmente accettati o persone di successo, ma li separa indistintamente dal resto dell’umanità. Siamo ai limiti delle diversità più pesanti (come gli handicap fisici e le malattie mentali).
Lo specchio di questa realtà è rappresentato dal figlio di Paige (una cameriera, ragazza madre, che si trova nel luogo sbagliato al momento sbagliato, e come nelle migliori tradizioni delle storie tipicamente americanizzate, diventa un’eroina inconsapevole ma velocemente adattabile), questo bambino viene definito dalla madre stessa ‘con un problema’. La donna incapace di rendersi conto del reale motivo per cui non riesce a comunicare col figlio, incolpa una diversità mentale, riconducibile ad una malattia.
Il che, parliamone, potrebbe farci tranquillamente pensare ad alcune forme di autismo, ma il telefilm decide di agire (per ora) in un’altra direzione: Walter spiega a Paige che il suo bambino non ha problemi di deficit mentali comunicativi, ma semplicemente LA SUA MENTE RAGIONA IN UNA MANIERA COMPRENSIBILE DA POCHI.Davvero un momento narrativo potente.
Cosa dire ancora? La trama potrebbe essere prevedibile sotto certi punti di vista: abbiamo il funzionario del governo che ingaggia questi geni squattrinati per una squadra anti-crimine ultra-speciale con risorse illimitate, abbiamo il grande momento di pathos avventuroso quando Paige e Walter a bordo di una Ferrari si fanno sorvolare a distanza ravvicinata da un Boeing per riuscire ad attaccare un portatile alla rete wireless dell’aereo (lo so che scientificamente sono state violate almeno 15 leggi della fisica, ma in quel momento ero talmente presa che non ci ho fatto caso!), e abbiamo già un livello di connessione emotiva (pseudo romantica) che Walter ha stabilito con Paige e che facilmente porterà ad una minore alienazione nella crescita del piccolo Ralph.
Personalmente credo che se gli autori continuassero ad aggiungere all’azione una sorta di risvolto sociale comportamentale (che ovviamente manca in TBBT essendo un comedy), si potrebbe già parlare di piccolo gioiello.
-Mary’s World

Ispirato ad una storia vera.
Così si apre il pilot di una delle nuove serie CBS di questo autunno, Scorpion, un drama che inizialmente non mi convinceva del tutto. Le premesse non erano male eppure non ne ero granché incuriosita sino a quando non è stato annunciato il crossover con una serie che amo NCIS:LA. Queste erano dunque le premesse per cui, quando a fine episodio mi son ritrovata a ripetermi quanto meraviglioso fosse quello che avevo appena visto, son rimasta assai sorpresa. Il telefilm si focalizza sulle vicende che interesseranno un team per la sicurezza nazionale formato interamente da geni. C’è Walter O’Brien, il protagonista, un uomo con in QI altissimo, Toby l’esperto e non proprio affidabile comportamentista, Happy unica donna del gruppo, genio della meccanica e Sylvester un matematico buffo quanto particolare.
A questo gruppo si aggiunge poi Paige, una cameriera con un bambino prodigio come loro che dovrà fungere da interprete tra il mondo normale e quello in cui vivono invece gli altri geni, non sempre compresi dalla società. Ad ordinare questa nuova squadra operativa è l’agente Cabe Gallo, con cui Walter ha dei trascorsi, colui che da vita a ciò che vediamo in questo primo episodio della serie. Si ride, si resta incollati allo schermo, si riflette. Scorpion ha grandi possibilità, dei personaggi interessanti e dei ritmi che personalmente, essendo amante del genere, fanno ben sperare. Pollici in su per questo pilot!
-Claw

Come per ogni anno telefilmico, prima che inizino le serie autunnali, mi faccio una sorta di programma, che puntualmente va a farsi benedire perché lungo la strada, per una serie di situazioni, mi ritrovo ad aggiungere roba (che non ho il tempo di vedere). Scorpion è proprio l’esempio pratico di questo strano fenomeno. Non avevo la minima intenzione di vederlo, perchè ho pensato che fosse l’ennesimo procedurale scialbo di cui non avevo bisogno, poi le mie carissime colleghe di TA (che sto maledicendo da un paio di giorni xoxo <3), hanno iniziato a scrivere commenti positivi in merito e quindi ho DOVUTO vedere il pilot e mi è anche piaciuto! Il plot è abbastanza semplice: squadra di geni in vari campi che viene assoldata dal governo per particolari missioni, a loro s associa anche una cameriera che farà da tramite tra i cervelloni disadattati ed il mondo, mentre cercherà di creare un rapporto più stretto con suo figlio, altro supergenio in erba. Ora, tolta qualche scena che mi sapeva un po’ troppo di americanata, l’ho trovato molto piacevole ed intrigante, spero che col passare degli episodi non si limiti al caso del giorno, ma ci faccia entrare più a fondo nelle vite del team Scorpion e che non si appiattisca a livello di trama. Per ora, per me è si!
-Lu

È la prima volta che mi esprimo “ufficialmente” su un pilot quindi sono un po’ nervosa perché sappiamo tutti che un libro non si giudica dalla copertina così come una serie tv non si giudica solo dal suo episodio pilota. Ciò che è certo però è che il pilot aiuta certamente a farsi un’idea sul telefilm in questione e tante volte è il principale metro di giudizio che permette di decidere se continuare a guardare la serie o se spendere quel tempo uscendo con gli amici… Dai scherzo, intendevo se cominciare un’altra serie tv! Per me sinceramente il pilot di Scorpion è un forte SI. I motivi? Tanti. Per quanto riguarda la mia più personale opinione, il primo di questi motivi è Katharine McPhee ma su di lei mi soffermerò dopo. Oggettivamente parlando credo che l’aspetto migliore della serie sia sapere che la storia nasce da esperienze realmente vissute, mi spiego meglio: quando vedi questi individui geniali che riescono a fare calcoli stratosferici (mentre tu controlli sulla calcolatrice che 15 + 15 faccia 30, solo per essere sicuri), che capiscono quale hard disk prelevare partendo da una foto di gruppo dello staff e che soprattutto riescono ad evitare una strage ormai impossibile da fermare, il primo pensiero che obbligatoriamente percorre la tua mente è “Si certo, questa storia è surreale” ma poi ti dicono che Walter O’Brien esiste per davvero e che il Team Scorpion è effettivamente una di quelle squadre di geni che collaborano da anni col governo americano in missioni di cui, se sapessimo i dettagli, dovremmo essere uccisi e questo, ammettiamolo, accresce di molto la nostra curiosità. Se poi aggiungiamo un pizzico di Fast & Furious, un cast ben organizzato e una dose abbondante di adrenalina, ci troviamo di fronte a quello che è un po’ il sogno americano e questo è un bingo assicurato. Elyes Gabel, da me considerato il fratello minore di Sendhil Ramamurthy, interpreta il genio per eccellenza, Walter O’Brien, il leader del team Scorpion formato da persone eccezionali, ognuna nel suo genere, ma inevitabilmente tutti loro distaccati in maniera preoccupante dalla realtà e dalla sopravvalutata società. E qui entrano in gioco, in modi diametralmente opposti, Robert “occhi belli” Patrick, nel ruolo dell’agente Gallo dell’Homeland Security che ingaggia il team Scorpion per risolvere una situazione d’emergenza con ben 56 aerei in volo che non avevano la possibilità di atterrare a causa di un software corrotto nella torre di controllo, e la mia adorata Katharine McPhee (non posso evitarlo) nei panni di Paige, la cameriera di una tavola calda frequentata da Walter e anche prima base operativa improvvisata della squadra. L’agente Gallo si dimostra (almeno all’apparenza) più leale e coraggioso di quanto i suoi occhi di ghiaccio avessero suggerito inizialmente, Paige diventa un po’ la chiave di questo gruppo di geniali disadattati perché sceglie di essere per loro il tramite con quella società che non riescono a capire nonostante il loro esorbitante QI. Questo perché la stessa Paige, per un curioso caso del destino, si ritrova ad essere la madre single di un bambino di nove anni incredibilmente dotato e con cui, inevitabilmente, non riesce ad entrare davvero in contatto. Il pilot è ricco, veloce, d’azione, intrigante; il cast è valido come ho già detto, Gabel e Patrick reggono la scena ma anche le cosiddette “spalle”, ossia il comportamentista sicuro di sé Toby, il genio della meccanica Happy e il geniale e dolce matematico Sylvester, fanno il loro lavoro mentre la mia Kat ha in fondo il personaggio con cui è più facile immedesimarsi e per un’attrice di base ancora alle prime armi come lei, questa è un’occasione unica che, per quanto mi riguarda, sta sfruttando meravigliosamente dato che mi colpisce sempre come riesca a mostrare le più piccole emozioni come quella di dover accettare di non conoscere davvero suo figlio e di essere disposta a tutto pur di farlo. In alcuni tratti forse la sceneggiatura può sembrare un po’ forzata per permettere allo spettatore di capire subito il background dei personaggi ma Kurtzman e Orci come produttori sono sempre una certezza e se il resto della serie dovesse mantenere questo livello, la CBS non si pentirà affatto del suo ultimo acquisto.
-Walkerita

E voi cosa ne avete pensato di questo pilot? Fatecelo sapere nei commenti!

1 COMMENT

  1. Non riesco a trovare i sottotitoli del pilot di Scorpion.

    Mi potete dire, per favore dove trovarli sul vostro sito ?

    Grazie, saluti

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