
Sono passati quasi due anni da quando il clan Braverman ha nostalgicamente lasciato il piccolo schermo con il finale di Parenthood e, secondo i nostri calcoli, questo significa che è arrivato il momento di chiedere al creatore della serie, Jason Katims, se si possa pensare ad un revival.
Come avevamo scoperto a giugno, NBC ha flirtato con l’idea di produrre un film-evento natalizio a tema Parenthood per l’anno scorso, ma il progetto non è riuscito ad essere realizzato. Durante un’intervista con TVLine settimana scorsa al Television Critics Association summer press tour, dove Katims stava promuovendo il suo nuovo medical drama di CBS, Pure Genius, lui non ha confermato o smentito questa voce. Tuttavia Katims ha detto che, “Attualmente non sta succedendo niente, ma quando il momento sarà quello giusto, mi piacerebbe rivisitare l’idea.”
E per paura che voi pensiate che Katims stia solo giocando con le nostre emozioni, il vincitore di Emmy ha condiviso che lui sta tenendo sotto osservazione – e prendendo nota – dei lavori di Netflix per la continuazione di Gilmore Girls, la cui protagonista è la sua collega di Parenthood, Lauren Graham. “Ho chiesto a qualcuno chi stava lavorando al progetto, come lo stavano costruendo e come funzionava il tutto,” ha continuato. “Perché stavo pensando che potrebbe succedere anche con Parenthood tra qualche anno.”
Alla luce del fatto che l’episodio finale di Parenthood si sia concluso con una serie di flash-forward che hanno offerto delle sequenze di come sia continuata la vita dei protagonisti dopo alcuni anni, Katims ha ammesso che “deve passare più tempo” prima che il revival di Parenthood possa realisticamente prendere forma.
“Inizierebbe solo quando io avrò una storia da raccontare,” ha ammesso. “Ma il punto focale di Parenthood sono i ragazzi, come crescono e maturano e come le loro vite cambiano. Solo allora ci possono essere altre storie da raccontare. Sono fiducioso che questo possa succedere ad un certo punto nel futuro. A quel punto si tratterà di, parlando di logistica, riavere gli attori insieme sul set allo stesso tempo. E solo allora si potrà trovare una rete che sia disposta a mandarlo in onda.”