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Outlander – Scelte

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Outlander – Scelte

Una terza puntata, quella della quarta stagione di “Outlander”, che ritorna a uno schema che gli spettatori dello show già ben conoscono, ovvero la narrazione parallela tra il XVIII e il XX Secolo.

ROGER E’ TORNATO!!!

Ed è anche apparso in kilt!!!

Ora basta, torniamo seri.
L’episodio è stato di passaggio per introdurre nuove situazioni, muovere in avanti la storia e preparare dunque il terreno per ciò che sarà, ma, come ci ha fatto comprendere “Outlander”, filler non significa noioso o vuoto e infatti questa puntata è stata in ogni caso coinvolgente.
Possiamo dire che il tema portante di questo episodio siano state le scelte: Jamie ha deciso di trovare una terra su cui costruire la propria fortuna ed eredità per Brianna, pur sapendo che la zia Jocasta avrebbe voluto diversamente e di arrecarle un dolore in tal modo; Claire ha ribadito la sua scelta, ovvero Jamie stesso e la possibilità di avere una vita con lui, nonostante il fatto che lui abbia continuato a ribadire di non avere nulla da offrirle (e lei, in seguito allo scontro verbale con Jocasta, si è fatta prendere dai dubbi che Jamie rinunciasse a una sorta di diritto di nascita, essere un Laird, anche se fuori dalla Scozia, per esaudire i suoi desideri, quindi perché la ama); Ian ha ribadito la sua scelta di restare negli Stati Uniti con loro; Roger ha scelto di proporre a Brianna di costruire una vita e lei, per ora almeno, ha scelto di non assecondarlo perché non si sente pronta a farlo.

Soffermiamoci un attimo sullo scontro tra Claire e Jocasta: doloroso da vedere e forse con durezza ingiusta da entrambe le parti, ma comprensibile se si prendono in considerazione le due donne, poiché il tutto è nato dal fatto che sono due donne forti con mentalità diverse, perché di epoca diverse.
E tuttavia, ciò non ha impedito il momento di tenerezza tra Jocasta e Jamie.

Ian, invece, ancora una volta si è confermato adorabile. Il suo discorso a Jamie è stato bello perché vero: Ian ha affrontato prove che lo hanno fatto maturare, togliendogli forse un po’ di innocenza fanciullesca (non tutta) ma non la purezza e la bontà d’animo che lo contraddistinguono.

E poi abbiamo Roger e Brianna. Innanzi tutto va sottolineata la bellissima scena in cui è stato mostrato che Roger e Brianna e Jamie e Claire hanno percorso la stessa strada e quindi attraversato (e si trovano, pur in secoli diversi) nelle stesse zone.
Inoltre, attraverso la partecipazione di Bree al festival scozzese si è fatta avvicinare la figlia di Jamie alle sue origini, alle tradizioni che le contraddistinguono, alla sua famiglia. Una cosa molto bella.

La crisi con Roger (che ovviamente i lettori si aspettavano)… per quanto faccia male, doveva arrivare, per vari motivi: tutti adoriamo Roger, ma obiettivamente Bree ha le sue ragioni; Roger è più grande di lei, ha una vita già avviata e pur nel lutto che lo ha colpito non ha avuto gli sconvolgimenti nella vita vissuti da Brianna nell’ultimo breve periodo. Bree ha da poco scoperto di non essere chi credeva, deve ancora metabolizzare la verità in merito alla sua famiglia e in particolare al padre, non ha avuto modo di farlo davvero perché altruisticamente ha spinto la madre ad andare in cerca del marito (e suo padre), si è trovata da sola a gestire una verità così enorme ed è cresciuta con due genitori che non hanno avuto un matrimonio felice e lei lo ha visto, percepito, vissuto. Tutte cose a cui anche Roger dovrebbe pensare.
Il litigio è stato brutto da vedere, ma, a parte il fatto che come sua mamma prima di lei Brianna si è fatta valere, c’è un piccolo lato positivo: hanno iniziato a mostrare la forza di Roger, che i lettori sanno essere davvero grande e che a volte esplode quando lui si arrabbia davvero. E lui e Bree fanno scintille quando litigano (io sto aspettando UN litigio in particolare).

Infine, tutto questo non ci ha negato dei momenti romantici tra Jamie e Claire, alimentati anche dalla tensione dovuta allo scoppio di una tremenda tempesta che ha esposto i due a un notevole rischio, Claire in particolare. Bellissima la scoperta del terreno su cui sorgerà la loro casa (con il particolare delle fragole che gli autori non hanno dimenticato).

Ovviamente questi episodi hanno riassunto molto gli eventi dei romanzi, ma questo è dovuto al cambio di mezzo narrativo, poiché lo schermo ha un ritmo completamente diverso. Tuttavia, ciò che abbiamo visto rappresenta i punti centrali della storia, compresa un’apparizione molto interessante durante la spendida e impressionante tempesta…

E cosa pensate di questa puntata?

Appuntamento alla prossima settimana con “Common Ground”!

https://www.youtube.com/watch?v=lw-uINU89_A

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

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