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Outlander – Recensione 5×10: Un episodio potenzialmente controverso

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Outlander – Recensione 5×10: Un episodio potenzialmente controverso

Con “Mercy Shall Follow Me”, la quinta stagione di “Outlander” ha compiuto un importante passo: chiudere una storyline. Vediamo dunque cosa è successo con la recensione della 5×10.

Come anche i non lettori hanno di certo compreso, la storyline portata a chiusura è quella di Stephen Bonnet, che con questa puntata ha avuto il suo “canto del cigno”.

https://learntobealright.tumblr.com/post/616451435720294400/outlander-5×10-mercy-shall-follow-me

Outlander – Recensione 5×10: serie tv vs libri

Gli autori della serie hanno deciso di anticipare la dipartita di Stephen Bonnet che nei romanzi non avviene nel quinto, di cui questa stagione rappresenta l’adattamento, bensì nel sesto. Per realizzare l’episodio, pertanto, gli autori hanno unito varie parti e accelerato un po’ le cose.
Come sempre quando si tratta di adattamenti, questa scelta può risultare controversa, poiché gli appassionati della saga letteraria possono reagire in modi diversi, chi provando soddisfazione e chi, invece, sentendosi in qualche modo privato di qualcosa.
La domanda, pertanto, è inevitabile: anticipare l’uscita di scena di Stephen Bonnet è stata una scelta saggia, apprezzabile, oppure no?
Sebbene sia del tutto comprensibile la posizione dei lettori che avrebbero preferito una maggiore aderenza alla cronologia dei romanzi, la risposta non può che essere sì: la storia di Stephen Bonnet doveva essere chiusa, non avrebbe avuto senso prolungarla per altri episodi con mini apparizioni e suggerimenti del fantasma della sua presenza costantemente incombente sui Fraser, Brianna in particolare, con scene atte ad alimentare la tensione.
Stephen Bonnet aveva pesato abbastanza sui protagonisti e gli eventi da lui causati avevano pesato sufficientemente su Brianna (che abbiamo visto tormentarsi non solo la scorsa stagione, ma ovviamente in questa, sin dalla puntata di debutto) e sul suo rapporto con Roger.

L’uscita di scena del personaggio, proprio alla luce di quanto visto, è stata preparata sin dal debutto della stagione, in un crescendo che era destinato a culminare in questa puntata.

Bonnet è stato un buon villain, diverso da Black Jack Randall ma in grado in ogni caso di lasciare il segno. La scelta di dare una sorta di “connotazione umana” al personaggio ha fatto sì che esso risultasse folle, una sorta di bomba costantemente pronta a esplodere, e il tutto è stato ben rappresentato dagli sguardi di Ed Speleers (quanta strada da “Eragon”!).

Stephen Bonnet, e quindi Ed Speleers, non è stato l’unico a lasciare la serie in questo episodio, anche BiIlly Boyd, interprete di Gerald Forbes, ha detto addio al pubblico della serie.Speriamo di rivederti presto, Peregrino Tuc, e in un personaggio migliore di quest’ultimo, viscido, infido e opportunista.

Outlander – Recensione 5×10: Top 3

1. Brianna che “legge” il romanzo di “Moby Dick”. Una parte incredibilmente ben riuscita, un’ottima idea. Tutta la parte tra Bree e Bonnet è stata piena di tensione, il terrore di Brianna era palpabile, così come il mostro dietro i tentativi di Bonnet di migliorarsi, per così dire.
La scelta del romanzo è ovviamente emblematica, poiché al centro c’è la questione “Chi è il mostro?”, ed è dunque la perfetta rappresentazione del principio “Every villain is the hero of his own story”, principio calzante per Bonnet. In più, ancora una volta ci sono state mostrate l’intelligenza e l’intraprendenza di Brianna.
2. Il combattimento sulla spiaggia. Per quanto le tempistiche degli spostamenti siano state un po’ confusionarie, vedere la famiglia nella sua quasi interezza arrivare in soccorso di Bree e vedere lo scontro decisivo tra loro e Bonnet è stato emozionante.

https://stewartandclarke.tumblr.com/post/616439800357126144/youre-safe

3. Il finale. Ovviamente i lettori se lo aspettavano, ma ciononostante è stato bello da vedere nella sua drammaticità: l’incubo peggiore di Bonnet che si avvera e Brianna che, alla fine, pone fine alle sue miserie ma anche a quelle di Bonnet.

Una fine che crea anche un parallelismo tra Jamie e Brianna.

https://xmichaeljacksonx.tumblr.com/post/616481763149135872/outlander-5×10-mercy-shall-follow-me-the

Sophie Skelton ha dato bella prova di sé in questa puntata, chiudendo il tutto con la ciliegina sulla torta rappresentata dagli sguardi finali al momento della morte di Bonnet.

Anche per la recensione della 5×10 di “Outlander” è tutto e vi lascio, come sempre, con il promo del prossimo episodio, che ci proietterà al finale.
Siete pronti alla fine della stagione?

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

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