
L’episodio di questa settimana ci ha riportato ad atmosfere delle prime stagioni e questa recensione della 5×07 di “Outlander” cercherà di riviverle.
“Outlander” recensione 5×07: l’azione
Nelle prime stagioni, in ossequio ai romanzi, “Outlander” ci ha abituati a una costruzione della tensione, che andava salendo di pari passo con la fuga dall’esercito inglese e, successivamente, con l’avvicinarsi di Culloden e della rivolta giacobita. Questa tensione sfociava in episodi di grandi scontri.
Questa puntata ci ha riportato a quelle atmosfere, al respiro trattenuto mentre si sa che lo scontro è inevitabile e che la battaglia si avvicina e poi durante il suo svolgimento, e questo è stato vero anche per chi, avendo letto i libri, sapeva già cosa sarebbe avvenuto quantomeno in generale, vista l’aggiunta della novità di Murtagh. Una storyline, quella di Murtagh, inedita rispetto ai romanzi e che di certo ha innalzato la drammaticità di questa parte della narrazione.
Le parti della preparazione alla battaglia e la battaglia stessa sono state in linea con le scene d’azione delle prime stagioni, una cosa che fa decisamente sbocciare la voglia di vedere i nostri eroi durante la Rivoluzione (sebbene manchi ancora qualche anno, al momento i nostri protagonisti sono nel 1771).
“Outlander” recensione 5×07: la commozione
Ovviamente tutta la commozione riguarda la dipartita di Murtagh. Momenti di drammaticità estrema in cui Sam Heughan ha dato il meglio di sé. Bravissime anche Caitriona Balfe e Sophie Skelton.
Si può dire che quasi tutti si aspettavano questo esito, data la piega presa dalla narrazione per quanto riguarda Murtagh, ma questo non ha inficiato sulla resa degli eventi e dunque sul loro impatto emotivo sugli spettatori.
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“Outlander” recensione 5×07: addio Murtagh
Murtagh, un personaggio meraviglioso, ci lascia. E’ evidente che, in qualche modo, gli autori hanno voluto dargli lo stesso destino che ha avuto nei romanzi (ovvero la morte in battaglia con Jamie insieme a lui negli ultimi momenti) e, come si diceva, era un esito immaginabile stando alle scelte narrative compiute per il personaggio.
Un’uscita di scena drammatica e piena di emozione, tuttavia bisogna dire che un pochino questa storyline ha portato a una specie di “spreco” del personaggio. Si è scelto di modificare il suo destino a Culloden… per poi farlo finire esattamente in quel modo solo in un’altra guerra. Forse, proprio perché si era scelto di modificarne il destino, lo si poteva usare in altro modo.
Ciononostante, come già detto l’impatto emotivo è stato notevole.
“Outlander” recensione 5×07: Top 5
1. La canzone di Roger. Un momento molto delicato, che in tantissimi aspettavano e desideravano di poter vedere. Richard Rankin ha una voce bellissima.
2. Gli istanti in cui Jamie è stato forzato a indossare la giubba rossa. Parole chiave: “è stato forzato”, perché non solo Jamie non avrebbe mai potuto indossarla di sua iniziativa, ma non avrebbe mai nemmeno potuto mettersela dietro richiesta del Governatore. E’ stato quest’ultimo a reggerla affinché Jamie la indossasse e questo fa tutta la differenza del mondo, come suol dirsi. E il senso di oppressione, sacrificio, disgusto e rabbia di Jamie sono emersi prepotentemente.
3. L’addio a Murtagh. Nonostante la non piena soddisfazione per l’utilizzo (o mancato tale) del personaggio, la morte di Murtagh è stata indiscutibilmente uno dei momenti clou dell’episodio e di questa prima parte di stagione. Il dolore di Jamie, la sua incredulità per quanto stava accadendo, la sua incapacità di accettare quest’esito drammatico e la richiesta a Claire di riportargli indietro quello che per lui è sempre stato a tutti gli effetti un secondo padre, smarrito come un bambino, così come il dolore e lo smarrimento di Claire, in primis, ma anche di Brianna, sono stati assolutamente perfetti.
4. Il ritorno di Graham McTavish. Alzi la mano chi non è saltato su qualunque superficie fosse seduto o sdraiato nel momento in cui ha sentito la voce di Buck McKenzie. Una voce inconfondibile. Che pensata!
5. Il cliffhanger finale. Anche chi sa come proseguiranno gli eventi non può non apprezzare come sia stato gestito il finale dell’episodio. Meravigliosa Sophie Skelton in quegli istanti.
Bene, anche per questa settimana mi fermo qui e vi lascio con il promo del prossimo episodio, che vi ricordo andrà in onda a Pasqua!
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Ciao!!
Ho pianto come una fontana, per dindi! Lo sapevo che sarebbe successo, ovvio: come hai scritto tu nella recensione era qualcosa che ci aspettavamo ma la scena mi ha veramente straziato.
Murtagh era un bel personaggio e sono d’accordo con te che avrebbero potuto sfruttarlo meglio o per lo meno più a lungo, visto che non lo hanno ucciso a Culloden.
L’altra scena che mi ha profondamente ferito è stata quella in cui Jamie è costretto ad indossare la giubba rossa. Dalla rabbia, la sofferenza represse allo scambio di sguardi con un’altrettanto sconvolta Claire: mi sono salite le lacrime. Tra l’altro, potrei essermelo perso, ma secondo me il governatore lo ha fatto anche di proposito per ferirlo visto che nella scena finale Jamie fa riferimento ad aver saldato il debito.
La presunta sorte di Roger: carina l’idea di costruire così la scena ma in realtà sappiamo che non è quella la sorte perché – luogo comune di film/serie tv/libri – se non si vede la faccia, c’è speranza 😉
Infine, hanno assunto per il piccolo Jamie un bebè imparentato con l’attore che fa Bonnet? Si assomigliano un sacco ahahahahah.
Bella recensione, come sempre.
Ciao!
Sì, c’era da aspettarsi che quella fosse la pianificata fine di Murtagh ed emotivamente ha raggiunto appieno lo scopo, ha colpito nel segno ed è venuto tutto benissimo, ma in generale, visto che avevano cambiato il destino di Murtagh si sarebbe potuto fare di più, secondo me.
In merito alla giubba rossa: il debito in verità era la concessione dei terreni, in cambio dei quali Jamie doveva essere al loro servizio, ma sì, diciamo che non penso che il Governatore si fosse del tutto perso la ritrosia di Jamie ad andare contro la sua stessa gente, quindi un po’ di sadismo in questo io l’ho visto.
Roger: è un bel finale di puntata, sì. Soprattutto prima di una pausa. Ottima gestione della faccenda, su cui non ti dico nulla per non spoilerare.
Il bimbo: eh! Un po’ vogliono di certo insinuare il dubbio.
Grazie mille!