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Orphan Black | Prima immagine della Stagione 2 e un’intervista ai creatori

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Orphan Black | Prima immagine della Stagione 2 e un’intervista ai creatori

Orphan-Black_920x518Tatiana Maslany è ancora una volta in doppio servizio. In questa prima immagine della seconda stagione di Orphan Black, vediamo l’attrice interpretare due personaggi in una lotta. Sopra c’è Sarah, la coraggiosa protagonista usata come punto d’accesso nel misterioso mondo della clonazione umana. Sotto, con una pistola in faccia, c’è Rachel Duncan, il “proclone” Neoluziolista che appare pronta all’attacco nel finale della prima stagione, dopo che Sarah ha rifiutato di collaborare. Giudicando da ciò che vediamo, non inizieranno in buoni rapporti quando la seconda stagione inizierà il 19 aprile 2004 (su BBC America negli USA e su Space in Canada). Entertainment Weekly ha parlato con i creatori dello show John Fawcett e Graeme Manson per sapere il significato di questa foto e cosa dobbiamo aspettarci dalla seconda stagione.

ENTERTAINMENT WEEKLY: Ok, quindi Sarah e Rachel non vanno ancora molto d’accordo.
JOHN FAWCETT: Sì, direi di sì.
GRAEME MANSON: E non è facile puntare una pistola in faccia a Rachel.

EW: Cos’altro potete dirci riguardo questa foto e cosa vuol dire per la seconda stagione?
MANSON: Probabilmente che se Rachel attacca per prima in questa guerra, questa è la contromossa di Sarah.
FAWCETT: Il contesto della seconda stagione è proprio la guerra tra Sarah e Rachel.

EW: Nella scorsa stagione, voi ragazzi, avete solo graffiato la superficie di ciò che riguarda Rachel. A questo punto non è un clone per cui tifare, e nemmeno potremmo affezionarci a lei, più o meno come è successo con Helena durante la prima stagione. Cosa avete in mente per lei nella seconda stagione?
FAWCETT: Per noi, usando Helena come esempio, è stato molto interessante creare un personaggio che inizia in un modo – ad esempio, come serial killer – e poi, durante il corso degli episodi, essere in grado di aggiungere nuovi strati e nuove sfaccettature fino al punto in cui si riesce a capirla e ad affezionarsi. Quindi, per me, è stato creare un personaggio profondamente interessante che non fosse soltanto una caricatura. E penso che ci sentiamo allo stesso modo con Rachel. Penso che si potrebbe dire, da quello che si è visto alla fine della prima stagione, che Rachel è molto intensa. E penso che ciò che per noi è interessante è che ci stiamo divertendo a creare un nuovo personaggio che non sia solo intenso. Ci sono altri aspetti che la riguardano. Ed è stato molto divertente sviluppare una nuova ragazza.
MANSON: Nessuno è come sembra in Orphan Black. Quella è la cosa più importante. Forse le cose sono messe un po’ come un cliché, ma abbiamo sempre cercato di smussare e di trovare aspetti per mantenerle fresche e originali.
FAWCETT: Anche da cattiva, Rachel avrà molte sorprese per noi. E’ una grande nemesi per Sarah.

EW: Per ogni show, la prima stagione serve ad introdurre i personaggi e la storia, ed essenzialmente è come preparare un tavolo. E se lo fate bene, molte persone vorranno sedersi a quel tavolo. Ma ora, nella seconda stagione, cosa farete per farle rimanere sedute?
MANSON: Abbiamo molta carne sul fuoco. Abbiamo lasciato molto in sospeso, quindi è stato molto divertente capire come, quando e dove gestire il tutto e come renderlo sorprendente. Per quanto riguarda Rachel, vi abbiamo lasciato sapendo che una figlia della Neoluzione, quindi è molto legata alle origini dell’esperimento. Pensiamo che Rachel aiuterà ad aprire una finestra e inizieremo a capire di più riguardo questa cospirazione.
FAWCETT: Inoltre, penso anche che una delle cose più grosse che andremo ad affrontare nella seconda stagione, con i suoi risvolti, è la malattia di Cosima. Ed è un po’ di drama che non si risolverà subito. C’è molto mistero. Ci saranno molti risvolti ed è anche un tema molto importante della seconda stagione.
MANSON: E’ un mistero genetico. E’ un mistero genetico e biologico e ha origini nel mistero della scienza e del nostro orrore biologico.

EW: Orrore biologico! Carino! Ok, quindi sarebbe sicuro ipotizzare che vedremo nuovi cloni in questa stagione?
FAWCETT: Penso sia sicuro ipotizzarlo. Siamo molto emozionati di questo. Vogliamo farlo in un modo inaspettato. Vogliamo farlo in un momento inaspettato. Ma è ovviamente qualcosa di cui parliamo molto. Ed è parte del divertimento di fare Orphan Black e fare uno show sui cloni è il motivo per cui abbiamo queste conversazioni. Abbiamo molte sorprese in cantiere.
MANSON: Sì, le abbiamo.

EW: Com’è produrre questa seconda stagione ora che avete così tanti fan. Devo immaginare che sia un po’ diverso dalla prima stagione, quando nessuno vi conosceva o sapeva cosa stavate facendo. Avete dovuto prendere precauzioni riguardo la gente che viene su set e ruba pagine di copione o altro?
MANSON: Abbiamo dei protocolli più stretti per i copioni e cose del genere.
FAWCETT: Sì, siamo dovuti diventare un po’ medievali con la sicurezza per quanto riguarda copioni e scene per le audizioni.
FAWCETT: Siamo dovuti diventare un po’ cauti riguardo il materiale e chi ha accesso a questi materiali.

EW: Com’è vedere le persone che si appassionano così tanto al vostro show, non solo durante la prima stagione, ma anche dopo, quando tutti hanno iniziato a rivederlo in estate e anche in autunno?
FAWCETT: Beh, credo che una buona parte del motivo è perché in questo momento è in onda in tutto il mondo. E’ in onda in Inghilterra su BBC3. Sta iniziando anche in Francia. Ci sono molti altri paesi che stanno iniziando a trasmetterlo, quindi penso che la fan base sta aumentando anche per questo motivo. E’ molto emozionante ora perché io e Graeme siamo nella posizione in cui abbiamo già visto i primi tre episodi della seconda stagione. E finché siamo qui a guardare il prodotto finito, voglio dire siamo entrambi, “funzionerà? Sarà così bello come vorremmo noi?” E penso che entrambi possiamo dire, dopo aver visto i primi tre episodi che… è fottutamente grandioso.

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Laura è nata in un paesello spastico nella provincia di Bergamo. Giocatrice incallita di Monopoli, Risiko e Cluedo. La sua vita è composta da Università, divano, amici e telefilm. Ama leggere, da Shakespeare a Topolino e l'unica cosa che le tira su il morale è Friends. "Fa della tua vita il tuo telefilm preferito": è questa la sua filosofia. Nel lontano 2000 ha visto per la prima volta Buffy e tutto è cambiato. Non esisteva più Rossana o Piccoli problemi di cuore, ma solo Buffy. Poi sono arrivati Beverly Hills 90210, Dawson's Creek, Roswell e tutti gli altri. Ancora non sa come fa a vivere con una ventina di telefilm a settimana da seguire, ma è la sua vita e va bene così. La sua più grande aspirazione è stare a peso morto sul divano, mangiando schifezze e guardando telefilm, ma se proprio deve alzarsi e fare qualcosa, vorrebbe diventare critica televisiva. Il suo più grande sogno è andare in America e non tornare più.

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