Oooooh miei adorati Oncers! Quanto mi siete mancati la settimana scorsa!
Lo so che a voi non sono mancati i miei deliri (Rita ha fatto un lavoro talmente egregio che ero tentata di lasciarle le recensioni a vita!) ma… eccomi qua!
Non vi libererete di me così facilmente!
Ci ho messo un po’ questa settimana. Lo so. A parte gli impegni che mi tengono ahimè lontana dal pc, mi sono dovuta riguardare l’episodio un paio di volte in più per decidere se mi fosse piaciuto abbastanza da passare oltre gli evidenti nonsense, o se invece fossero così insormontabili.

Mi spiego, e vengo subito al sodo, perchè non voglio perdere tempo.
Adoro Charming. Lo sapete. L’ho sempre amato ed ho sempre amato Snow. E li ho sempre amati assieme, perchè sono IL CUORE di questa serie. Ho scritto articoli su di loro e li ho innalzati contro coloro che li considerano noiosi o sorpassati perchè, senza di loro, Once Upon a Time non esisterebbe.
MA.
Ho capito che David non vedeva l’ora di ritornare in un mondo di favole per poter fare quello che sa fare meglio [Sventolare una spada e gettarsi incontro al pericolo].
Ho capito che anche lui ha dovuto combattere strenuamente col fatto di essere il figlio di un pastore e non saperne un tubo forato di principi e principesse.
Ho capito che la BROTP con Hook aveva bisogno di una pausa per via dei caratteri così diversi e dei diversi modi di approcciarsi all’Oscurità di Emma…
MA CA%%O, MA NON RIESCI A CAPIRLO SUBITO CHE ARTU’ E’ UNA MERDA?
A me sta sulle palle anche solo il modo artefatto che ha di parlare! Mi da ai nervi. Mi fa venire l’orticaria. Sembra uno di quei giochini per bambini che ripetono sempre la stessa frasetta stupida col vocino inquietantissimo. E non parlo della recitazione dell’attore… no. Parlo proprio di come è stato pensato il personaggio.
E’ TROPPO perfetto. E Camelot, regno leggendario e tutto quello che volete, è troppo perfetta assieme a lui. [Sì, lo so che graficamente è una poracciata. Parlavo dello spirito.]
David ha sconfitto Regina e re George. Conosce l’arte dell’inganno usata contro di lui per fargli fare cose che non vuole. Si è già trovato in situazioni simili e sinceramente, la scusa “Camelot è un regno leggendario, baluardo del bene” regge fino a un certo punto. Non è il classico principe delle favole bellamente ignorante. E’ un uomo che si è sempre comportato onorevolmente, certo… ma con intelligenza davanti a nemici che hanno fatto del fregare la gente una costante.
Peggio ancora: David è stato Re, conosce i problemi veri di un regnante. Ce lo hanno fatto vedere in più di un’occasione quanto abbia dovuto lottare per adattarsi a quella vita, e quanto in realtà il senso pratico di un pastore gli sia stato utile. David ha visto che finaccia ha fatto il pardre adottivo di suo fratello, privato dell’amore e costretto a venire a patti col fallimento del proprio reame.
E allora perchè non riesce a rendersi conto dell’aria patinata e davvero troppo pulita di tutto il regno di Camelot? Perchè non gli sembra strano che sia tutto così idilliaco? QUESTO è un plot hole che mi preoccupa, ve lo confesso. Lo fanno passare per imbecille, quando imbecille non è, forzando una fiducia che, diciamocelo, visto come si è comportato con Regina e Rumple in passato, non gli appartiene.
Mi sta bene [fino a un certo punto] che si fossero aspettati l’aiuto dei cavalieri della tavola rotonda per la loro missione [In fin dei conti Artù dovrebbe essere un eroe] e mi sta bene che David, paladino per antonomasia, riponga più volentieri la propria fiducia in un gruppo di presunti eroi coraggiosi che in un ex-pirata e in un ex-ladro, anche se l’ex-pirata e l’ex-ladro in questione fanno oramai parte della famiglia e hanno provato più di una volta il loro valore.
Ma c’è qualcosa, a Camelot, che EVIDENTEMENTE stona. A partire dallo stesso passato di Artù, e dal modo che il re ha di conquistarsi la fiducia di Charming e Snow.
La loro storia così simile. I modi troppo affettati. Il momento confessione nella foresta di Broceliand, dove scherzano sui loro comuni trascorsi e sul valore delle rispettive mogli. La soluzione al problema sempre pronta, e sempre in forma di un’eroica CERCA atta a dimostrare il proprio valore e coraggio.
Se c’è una cosa, a parte l’allegoria della famiglia, che è sempre stata ricorrente in Once Upon A Time, è lo sfruttare il significato più profondo delle fiabe e delle favole come metafora dei problemi di tutti i giorni e di come risolverli, guardando in parallelo ai flashback della Foresta Incantata e alle vite dei personaggi a Storybrooke e tranedone le dovute conclusioni.

[Apro una parentesi dovuta: in questo, la stagione in corso non mi sta deludendo affatto. Sembriamo essere tornati alla meravigliosa season 1 dove, nel mondo delle favole, i problemi non facevano che aggravarsi, ed Emma invece ricopriva il ruolo involontario della Salvatrice risolvendoli nel presente della vita reale, con la praticità di una persona cresciuta nella logica di tutti i giorni. Questo, devo ammetterlo, mi piace moltissimo.]

Ad ogni modo: non mi ha sorpresa affatto la ricomparsa di Lancillotto per avvisare Snow del fatto che in Artù ci sia qualcosa di losco. Mi ha sorpresa però il forzare così tanto l’amicizia presunta tra David e Artù… questa parte non la gradisco.
Certo, direte voi, noi spettatori abbiamo visto quel che ha fatto al giovane Griff. Non possiamo esserne sorpresi.
No, no è solo quello. E’ ovvio che noi, da “lettori” [Passatemi il termine, ma è ciò che effettivamente ci ritroviamo ad essere. Lettori di una fiaba che vedono lo svolgimento dall’esterno, e pensarla in termini di “Libro” è decisamente poetico…], possiamo guardare alle cose rimanendo superpartes, vedendo ciò che fanno i Villains e ciò che fanno gli Heroes. No…. c’è qualcosa di più. Ci è permesso, da lettori, farci un’idea esterna di come si comportano i personaggi, anche mentre interagiscono tra loro, e l’idea che a Camelot ci fosse qualcosa di poco pulito mi era già balenata nello scorso episodio, quando Henry parla con la giovane lady Violet: “annoiata perchè a Camelot c’è un ballo tutte le sere, ed è sempre la solita minestra”.
Perchè una giovanetta così carina si annoia ai balli? La prima idea che mi è balenata in testa? Perchè i balli servono a coprire qualcosa di poco pulito.
O un malcontento generalizzato.
O un inganno di qualche genere.

Ok, come al solito ho sforato. Vediamo di fare un reap decente e dall’inizio.

Dopo una breve parentesi in cui Emma spaventa a morte i nani nelle loro miniere e ruba loro il piccone di Gongolo, partiamo subito con un bel flashback di Camelot in cui le donne della compagnia stanno saccheggiando la biblioteca di Merlino in cerca di una soluzione al problema dell’albero.
Ed è bello vederle collaborare.
Ed è bello vedere finalmente Snow e Regina lavorare assieme per aiutare Emma.
Peccato che ad Emma venga negato il poter aiutare se stessa.
Intendiamoci: usare la magia oscura è MALE. Lo sappiamo. Ma almeno fatele leggere un libro! No. Lei e Charming sono relegati in una stanza con tre tizie che fanno i topi di biblioteca e non possono fare altro che stare appresso a BabyNeal.
E ci credo che Charming corre dietro a al fungo appena questo viene scoperto! Non vedeva l’ora di poter fare anche lui la sua parte per poter salvare la figlia!
Nonostante non capisca l’assoluta fiducia che ripone da subito in Artù, capisco però il perchè accetti il suo aiuto per la missione. Stiamo parlando di una CERCA, signori, una cosa che per un eroe come lui magari non è granchè, ma che denota più di ogni altra cosa al mondo chi è un eroe e di che pasta è fatto, nelle romanze dei cicli arturiani.

Fungo che rispunta sulle pagine del libro mentre alla stazione di polizia si esaminano gli oggetti giunti da Camelot con la maledizione.

Ora…
C’è qualcosa che seriamente non quadra, e si fa sempre più strada in me la convinzione che quella maledizione sia qualcosa di molto di più rispetto alle solite Dark Curse.
Prima di parlare di quanto io abbia amato la scena tra David e Mary Margareth, vorrei buttarvi lì un’ipotesi che mi ronza in testa fin dall’incontro DarkSwan/Henry dello scorso episodio.
E se la Dark Curse che affligge i residenti di Storybrooke e la gente edi Camelot non fosse in realtà stata lanciata da Dark!Emma ma da Emma? Se fosse stata Emma, sfinita dall’Oscurità e accortasi per qualche motivo che la soluzione non è a Camelot, a maledire il gruppo per farli tornare indietro assieme a TUTTO CIO’ CHE SERVIVA LORO PER SCONFIGGERE IL DARK ONE, e solo alla fine l’Oscurità avesse preso il sopravvento su di lei obbligandola a inserire di nuovo la postilla della perdita di memoria per metterle i bastoni tra le ruote?

Lo so. Questo vorrebbe dire che Henry o Hook non hanno ragione di essere al mondo.
MA.
Snow e Charming sopravvivono con metà di un cuore a testa. Perchè Emma non potrebbe aver fatto la stessa cosa? Magari donando la parte luminosa di esso a Hook o al figlio…
Vedremo…

Ora: torniamo a Charming.
Torniamo a quei cinque secondi di sfogo in cui un padre prende a calci le sedie perchè non riesce ad aiutare la figlia e si sente superfluo.
Torniamo a una moglie innamorata che gli ricorda “Hey… in qualsiasi mondo siamo, tu sei il mio eroe, ok?”
ECCO PERCHE’ IO NON VIVO SENZA LORO DUE.
Il loro True Love è il collante della serie, continuo a ripeterlo, e la scena in questione è da amare e basta. Charming è sempre stato la rappresentazione dell’eroe UMANO, che sbaglia e fa in modo di rimediare all’errore. Il suo essere paralizzato dalla paura per la sorte della figlia, il suo sentirsi responsabile, il suo desiderio di agire e di poter parlare con lei [P.S. A tutti quelli che si lamentano della battuta dicendo “Se vogliono parlare con lei, perchè non la chiamano come ha fatto Henry?” : vi è mai venuto in mente che magari ci abbiano provato a parlare con Emma, ma che Emma non abbia voluto parlare con loro?] sono la dimostrazione del fatto che il suo animo non è mai cambiato.
Se la storia con Artù va avanti, mi tocca persino dire “PURTROPPO” non è mai cambiato. [Mi da un po’ fastidio che tentino sempre di farlo passare per lo scemo del villaggio quando ha ampiamente dimostrato, in altre occasioni, di non esserlo affatto…]

La cerca del fungo va avanti in parallelo, mostrandoci come è stata a Camelot e come invece la intraprendono a Storybrooke, dove ha una risoluzione.
Ma, in parallelo, vediamo anche altre questioni irrisolte procedere.
Prima tra tutte: Dark!Emma che tenta di conquistare la fiducia di Killian.
E qui, mi perdonerete, scatta il papiro [Saltatelo pure se non vi interessa!]

Nessuno ha dimostrato di capire Emma meglio di Killian, sia nella sua versione “Salvatrice”, sia nella versione “Dark One”.
E questo non solamente perchè Killian ha combattuto il Dark One per più di trecento anni per vendetta, ma soprattutto perchè, più di tutti gli altri personaggi, ha avuto un percorso simile al suo: da Eroe a Villain, per poi tornare Eroe per amore [Quanto ne avete piene le scatole di sentiermelo ripetere?]. Emma è a due terzi di questo percorso, con un uomo accanto che la ama e che sarebbe disposto a fare di tutto per riportarla sulla retta via come lei ha fatto con lui. Sente di doverglielo, in un qualche modo. Ha visto il bene e le possibilità infinite che l’essere un eroe può aprirgli davanti, e non vuole che lei le perda. Ha provato l’affetto di una famiglia, cosa significa farne parte, e non vuole che lei rinunci a tutto questo.

Killian è, però, un eroe che agisce solo alle proprie condizioni.
A differenza di Charming/David, rappresentazione del cavaliere per antonomasia, Killian ha in se quella componente piratesca che lo porta ad essere più spregiudicato del futuro suocero, più categorico, a volte… meno paziente. Peggio ancora: la componente oscura di Killian non se ne mai andata del tutto, e adesso lui cerca di combatterla perchè NON HA ANCORA TROVATO UN EQUILIBRIO DEFINITIVO [Ricordiamoci per cortesia che è passato davvero molto poco tempo da quando era un temibile pirata. Non si cambia in sei mesi.]
E riesco a capirlo, sinceramente. Lui AMA Emma. Ama la sua Emma, quell’Emma che lo ha salvato dall’Oscurità, quell’Emma coraggiosa che si è sacrificata per tutti pur di non lasciare che lo spirito del Dark One le portasse via le persone che ama.
Lui ama Emma così come è sempre stata e sempre sarà, e non credo ci sia cosa più stronza che il Dark One potesse fare, che dargli un assaggio della SUA Emma EVIDENTEMENTE CORROTTA dall’Oscurità.
Il Dark One, nella sua fretta di trovare un Eroe che estragga Half-Calibur dalla roccia, cerca di ingannarlo facendogli credere che Emma non sia cambiata. E non potrebbe fare errore più GIGANTESCO, perchè Emma E’ cambiata, e tanto anche.
Non basta un bel vestitino rosa e un tavolo con la tovaglia a quadretti per ingannare un uomo che la ama così profondamente e la CONOSCE così profondamente.
E ritorna uno dei due temi principali dell’episodio, in questo: LA FIDUCIA. E fin dove spingersi pur di conquistarla.

In questo, il Dark One è più simile ad Artù di quanto si creda: entrambi si comportano nella stessa identica maniera. Ingannano lanciando un’esca, “pescano” il bene della controparte tentendo di utilizzarlo per il male.
Artù utilizza la CERCA [L’avete capita la parola della settimana, sì? Dopo ve la spiego meglio.] per adescare Charming. Dark!Emma utilizza l’amore per adescare Killian.
Ma c’è una qualità di purezza nel True Love che non puoi ingannare, che non puoi fuorviare, ed è questo che porta Killian a dire “Ti ho amata”.
Queste tre parole, durante questa settimana, hanno scatenato il putiferio e l’inferno in terra.
Ne ho viste e lette di tutti i colori contro queste tre parole, e praticamente nessuno le ha capite.
Praticamente nessuno ha capito che Killian NON HA ASSOLUTAMENTE SMESSO di amare Emma. Non ha smesso di amare LA SUA Emma. Credo sinceramente che la rabbia per il tentativo di inganno da parte del Dark Swan sia non solo giustificata, ma anche giustissima.
Killian è un personaggio fatto sia di oscurità che di luce. Sin dalla sua prima comparsa, non ha MAI mentito ad Emma [Pur di non mentirle è arrivato a chiudersi in se stesso e ad omettere, ma di menzogne vere e proprie non si può parlare]. E’ sempre stato onesto con lei, ed è sempre rimasto attaccato con tutti a questa onestà intellettuale che ha rischiato di metterlo nei guai più di una volta. Se Dark!Emma gli avesse detto cosa c’è in quella cantina, e il vero motivo dell’appuntamento sulla nave, con tutta probabilità Killian non avrebbe reagito così male. Forse le avrebbe addirittura riso in faccia, non considerandosi un eroe.
Ma l’Oscurità corrompe, inganna, e al Dark One non piace l’Onestà. E così tenta di raggirarlo, non conoscendolo come lo conosce la VERA Emma.

Ed ecco… la dimostrazione che quella non è Emma. Non del tutto. Ha i suoi ricordi, la sua testa… ma non ne ha momentaneamente la vera essenza, soffocata dall’Oscurità. E l’Oscurità non conosce le persone di cui Emma si è sempre circondata e non sa come rapportarsi a loro, decidendo così di trattarli come tratterebbe se stessa, rimanendo intrappolata nella propria rete di malizia.

[Mi sto dilungando troppo, lo so… cerco di riassumere i prossimi passaggi.]

E vediamo, dall’altra parte della barricata, Artù commettere lo stesso errore.
Per tentare di proteggere la sua gente [Sempre ammesso che questo sia il vero motivo], malevolmente inganna David, porta alla morte il giovane Griff col veleno delle vipere di Agrabah, tesse un inganno, in cui lo scudiero onorevole e tonto diventa la vittima sacrificale delle sue ambizioni, per conquistare la fiducia di Charming, MA…
Ma non avendo tutti gli elementi [Non riesco a capire ancora se Artù ricordi tutto quel che è successo a Camelot o no. Sto presumendo che non abbia memoria nemmeno lui, ma non ne posso essere certa.] resta intrappolato nella propria rete di maliza, credendo di essere vincitore ma permettendo in realtà a David di trovare il fungo che gli aveva impedito di recuperare nella Foresta della Notte Eterna, o foresta di Broceliand [Per coloro che sono a digiuno di saghe arturiane: Broceliand è la foresta dove giace la tomba di Merlino, famosa anche per una fonte magica che abbiamo appunto visto in questo episodio.].

[Altra magistrale citazione tolkeniana della settimana: il lago sembra in tutto e per tutto le Paludi Morte che circondano Mordor. Praticamente urlavo allo schermo “Non seguite le luci!” con la vocetta di Gollum!]

Perchè ho scelto QUEST, RICERCA, come parola della settimana? Perchè la CERCA, RICERCA o QUEST (per gli amantio del gioco di ruolo) è la base di ogni storia fantasy, di fiaba, di favola, di saga epica che si rispetti. Da Sigfrid che affronta e sconfigge il drago Fafnar, a re Artù e la ricerca del Santo Graal da parte dei suoi cavalieri, passando per il viaggio verso Mordor nel tentativo di distruggere l’Unico Anello o all’epica battaglia per la liberazione del reame di Narnia, ogni storia ha bisogno di una CERCA, quantomeno per iniziare.
Ed ogni personaggio di Once Upon A Time, in questo momento, è impegnato nella propria QUEST personale.
Emma alternativamente per sconfiggere l’Oscuro/Eliminare per sempre la Luce.
Killian per salvare la donna che ama e con lei se stesso.
Regina per salvare il proprio amore e dimostrare a tutti di essere in effetti cambiata.
Robin per trovare l’equilibrio tra la famiglia e l’amore che vorrebbe e l’impegno e l’onore che lo portano a voler proteggere il bambino di Zelena.
Henry per crescere [La più grande avventura della vita, no?] e per salvare entrambe le sue madri.
Snow e David per salvare la figlia, fare la parte davvero dei genitori, rimanere assieme, essere eroi come sono sempre stati.
Belle per salvare ciò che rimane del suo rapporto col marito.
Rumple… .non pervenuto. Per il momento si è solo svegliato e preghiamo che non combini qualche disastro irreparabile.

Insomma: QUEST è il filo rosso che ci accompagna attraverso tutto l’episodio, assieme ad un’Emma sempre più in balia dell’Oscurità e sempre apparentemente più lontana dall’essere salvata.
Come sempre: Kudos a Jennifer Morrison, che riesce ad essere incantevolmente terribile nei panni del Cigno Nero. Per molti versi, mi ricorda Galadriel tentata dall’Anello, e non c’è cosa che mi fa più felice di questa.

“Al posto dell’Oscuro Signore tu avresti una regina! Non oscura, ma bellissima e terribile come l’alba! Infida come il mare! Più forte delle fondamenta della terra! E tutti mi ameranno, disperandosi!”
E non è forse quello che sta accadendo?

ANGOLO DELLE SPECULAZIONI

Ne ho già fatte forse troppe per questo episodio, ma resto davvero dell’idea che questa volta la trama, benchè in certi punti affrettata forse, sia davvero più complessa di quel che immaginiamo.
Dark!Swan ha praticamente confessato di aver lanciato la Maledizione Oscura, ma essendo una creatura ingannevole… siamo certi che sia così? Vi ho già parlato della mia idea di Emma come creatrice di questa Dark Curse, ma c’è anche un’altra ipotesi che mi ronza nella testa, plausibile solo e solamente se Artù ricorda tutto: e se il male che si cela a Camelot riguardasse i nemici principali della saga arturiana classica, ovvero Morgana e Mordred? Se per sconfiggere loro, Artù fosse sceso a patti con l’Oscurità e, davanti al fatto compiuto del pericolo che gli abitanti della Foresta Incantata hanno portato nella sua terra, avesse tentato di portare via la sua gente per creare un nuovo regno lontano dai “suoi” Villain?
Intanto vi lascio col promo del prossimo episodio, non vedendo l’ora che arrivi Domenica. Se questa stagione continua così, avrò un infarto prima della pausa invernale!

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Lana Maria Parrilla