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Nikita | Recensione 4×04 – Pay-Off

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Nikita | Recensione 4×04 – Pay-Off

Riesco quasi a sentirlo, ad avvertire la fine che si avvicina, un passo dopo l’altro. Si vive l’episodio con un perenne stato d’ansia, consapevoli che qualcosa di ancora più brutto stia per arrivare. Ancora una volta Nikita è riuscito a riempire tutto lo spazio e il tempo a disposizione, è stato intenso, emozionante, profondo ma più di tutto è stato la quiete prima dell’ultima incombente tempesta.

 

Dritto al cuore

Lo sapevano tutti fin dal principio, è sempre stata una costante, forse l’unica in una donna come Nikita. Percy, Amanda, la Divisione, tutti loro hanno preso una ragazza spaventata e sola e l’hanno plasmata a loro piacimento, trasformandola nella loro arma più letale. Ma la verità è che forse hanno sopravvalutato le loro capacità o sottovalutato quelle di Nikita perché per quanto possano aver condizionato la sua vita, non sono mai riusciti a cambiare il suo cuore né quello spirito indipendente e giusto che da sempre la caratterizzano. Nikita è inarrestabile, Nikita non può essere comprata e non scende a compromessi ma anche un perfetto soldato come lei mostra sempre un fianco scoperto, una debolezza o un punto di forza, dipende dai punti di vista: l’amore. Una volta fu Nikita stessa ad affermarlo a Carla, la donna che più di tutti le ha mostrato chi non voleva diventare, le disse che le persone che amava sarebbero sempre venute prima del cosiddetto bene superiore ed è su questo che ogni avversario basava la sua strategia, sulla certezza che per colpire Nikita dritta al cuore bisognava semplicemente arrivare alle persone a cui più tiene. Non è un discorso generalizzante ma è una sorta di punto di fisso nella serie che continua a ripetersi ogni volta.

Anche il The Shop l’ha capito, anche loro hanno letto nell’animo di Nikita e hanno scoperto l’unica cosa che il suo cuore ha sempre desiderato: un lieto fine, un futuro lontano da tragedie, sofferenze, sconfitte e vicino soltanto a quella famiglia che non credeva di poter avere e che invece è sempre lì a guardarle le spalle, non importa a quale prezzo. Ed è questa la mossa finale che il The Shop & Amanda hanno compiuto nella loro partita a scacchi contro Nikita: le hanno regalato un’illusione, un sogno dal quale svegliarla quando meno se lo aspetta.

Sull’orlo del precipizio. È così che Nikita e la sua squadra stanno conducendo l’ultima battaglia contro Amanda, sul limite che divide la salvezza da una possibile terza guerra mondiale. Obiettivo primario del The Shop infatti è sempre stato quello di collegare Nikita al terrorismo pakistano, in modo da portare gli Stati Uniti ad attaccare il Pakistan in seguito all’omicidio del presidente Spencer. E ovviamente chi ci guadagna sempre in una guerra è chi produce la materia prima, le armi, e che casualmente risulta essere la MDK, anche conosciuta come The Shop. Tutti i pezzi del puzzle stanno quindi andando a posto ma il Blue Wolf Courier non può più nascondersi tra le nuvole e per atterrare è costretto a fare un accordo per “l’affitto” di un porto sicuro, diciamo così, tanto a pagare ci pensa la zia Alex.

Alex dal canto suo si venderebbe la casa pur di non deludere Nikita così, con i conti bloccati dalla CIA, trova il finanziamento nei migliori amici delle ragazze, e anche dei ragazzi a giudicare dalla luce negli occhi del fedelissimo Sam quando sente la parola Diamanti.

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Le domande che mi sono sorte in quel frangente sono state due: 1- Dov’è Sonya, doveva andarci proprio ora a Sleepy Hollow? 2- Perché hanno lasciato la povera Alexandra da sola con quell’uomo d’onore di Sam? Le conseguenze sono purtroppo prevedibili: Alex si fida di lui e per un momento Owen sembra essere tornato quando insieme ricordano Sean e Emily e tutto quello che avrebbero voluto dir loro ma che non hanno avuto la possibilità di fare.

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Ma passato il momento nostalgico, alla prima distrazione di Alex, Sam prende i diamanti e va via. In realtà ci prova ma quando capisce che questo gesto costerebbe la vita a Alex, quella fastidiosissima voce della coscienza torna a farsi sentire così torna indietro e mette k.o. il sicario del The Shop che però apre gli occhi ad Alex su quella persona che considera amico e alleato. Finalmente più vigile e attenta, Alex mette alla prova Sam consegnandoli la valigetta piena di preziosissimi … pezzi di cristallo perché “nobody steals from a Udinov” (cit. Grumpy)!! That’s my Alex!!

Dall’altra parte, mentre il team Nikita finisce di collegare i punti e nota che la figura che ne esce è una freccia indirizzata verso la MDK, il team Amanda prosegue sul suo cammino senza dubbi preparando una serie di missili in partenza dal Pakistan e indirizzati agli USA. Nel tentativo di fermarli, Nikita incontra una vecchia conoscenza: Ramon, anche lui rimesso a nuovo dopo una visita al nostro Negozio preferito. Credo sinceramente che l’inserimento di Ramon nella storia avesse un solo obiettivo: i Mikita. Ramon ha salvato la storia di Nikita & Michael una prima volta, in uno dei momenti più epici della loro storia, e in un certo senso lo ha rifatto ancora una volta adesso perché in una meravigliosa scena-chiave ha aperto gli occhi (e il cuore) di Michael facendogli notare che il prezzo della sua nuova mano è stato pagato esclusivamente da Nikita e dal suo immenso sacrificio.

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A questo punto il suo lavoro è finito e Ramon sceglie di andare incontro a una fine in fondo preannunciata, ma poco ci importa nel momento in cui Nikita & Michael sembrano riuscire a vedere la luce in fondo al tunnel.

Il punto di svolta in realtà però nasce da un errore strategico di Amanda e dei suoi nuovi compagni di gioco: usare papà Birkhoff per hackerare ShadowNet. Amanda cara, è stato Nerd Senior a insegnare a suo figlio quello che sa, vuoi davvero che non riesca a mettersi in contatto con lui? Peccato che non ci sia arrivata (e con “peccato” intendo “prendi questo brutta red bitch”) così invece di subire il colpo, Birkhoff riesce a decifrare l’indirizzo IP reso visibile da suo padre e adesso lui e tutta la squadra si ritrovano con l’unico vero vantaggio che abbiano mai avuto: raggiungere la sede del The Shop e distruggerla proprio nel momento in cui intendevano lanciare i missili.

La scena è tra le più emozionanti in cui tutto sembra andare per il meglio: i duplicati sono liberi, Birkhoff riabbraccia suo padre e Micheal salva il presidente Spencer. Ma Amanda ha attivato il lancio e si è chiusa nella stanza del “bottone rosso” dopo aver giocato al tiro al bersaglio con tutti i presenti. Fosse stato per me avrei assistito volentieri alla disfatta di quella str … ana e psicopatica donna di Amanda ma Nikita è migliore di me e lei ci prova ancora una volta, prova a far riemergere Helen e la sua umanità, affrontando però una missione impossibile. In un momento in cui essere un leader è la cosa più difficile al mondo, Nikita distrugge la sede dell’MDK evitando il lancio dei missili ma “sacrificando” Amanda.

Devo ammettere che quando ho visto questa scena il primo pensiero che ho avuto è stato “E adesso come li fanno gli ultimi 2 episodi senza Amanda e con il proprietario del Negozio dietro le sbarre?” ma, forse ingenuamente, MAI avrei immaginato lo sviluppo della storia anche se magari avrei dovuto pensarci:

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la vera Amanda è viva e vegeta ma lo stesso non si può dire del suo doppleganger. E mentre Nikita, Michael, Birkhoff e Ryan sono pervasi da una sensazione di liberazione e pace, Amanda progetta il suo ultimo e letale attacco a sorpresa.

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Meno due quindi. Mancano solo due episodi alla fine di una serie che ha rischiato ma ha vinto la sua scommessa. Restano ancora una reunion e una perdita da affrontare e sono pronta a giurare che saranno entrambi da togliere il fiato.

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Occasionale inquilina del TARDIS e abitante in pianta stabile di un Diner americano che viaggia nel tempo e nello spazio, oscilla con regolarità tra Stati Uniti e Gran Bretagna, eternamente leale alla sua regina Victoria e parte integrante della comunità di Chicago, tra vigili del fuoco (#51), squadre speciali di polizia e staff ospedalieri. Difensore degli eroi nell’ombra e dei personaggi incompresi e detestati dalla maggioranza, appassionata di ship destinate ad affondare e comandante di un esercito di Brotp da proteggere a costo della vita, è pronta a guidare la Resistenza contro i totalitarismi in questo universo e in quelli paralleli (anche se innamorata del nemico …), tra un volo a National City e una missione sullo Zephyr One. Accumulatrice seriale di episodi arretrati, cacciatrice di pilot e archeologa del Whedonverse, scrive sempre e con passione ma meglio quando l’ispirazione colpisce davvero (seppure la sua Musa somigli troppo a Jessica Jones quindi non è facile trovarla di buon umore). Pusher ufficiale di serie tv, stalker innocua all’occorrenza, se la cercate, la trovate quasi certamente al Molly’s mentre cerca di convertire la gente al Colemanismo.

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