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Nikita | Recensione 3×15 – Inevitability

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Nikita | Recensione 3×15 – Inevitability

527603_10151342933546022_675857670_nPare proprio che la Division sia tornata in carreggiata, anche se questa breve deviazione ha lasciato comunque il segno. Come ha detto Ryan nel finale dell’episodio: ‘la Division può sopravvivere a molte avversità’, ma non a uno scontro tra Alex e Nikita. Le due avevano, ed hanno, due opinioni diverse su come debba essere gestita la Division. Se da una parte Nikita è disposta a fare qualche missione extra per conto del presidente, in attesa di prendere tutti gli agenti della sporca trentina, Alex è totalmente contraria. Anche se nel corso dell’episodio scopriamo che ad ordinare le missioni non era stata il presidente, ma il comandante Danforth (suo consigliere), il risultato non cambia. Dopo la prigionia di tre giorni con Amanda, Alex ha cambiato il suo approccio alla nuova situazione nella quale si trova.

È interessante anche notare la reazione degli altri membri del team alla notizia che la missione ordinata alla Division dal presidente consisteva nell’assassinio del presidente del Chad. Da un lato Owen vede la situazione un po’ come Alex, meravigliato del fatto che a Nikita tutto questo andasse bene. Dall’altro Sean, ex navy seals, abituato a ricevere degli obiettivi da eliminare dal presidente, è più incline a svolgere la missione.

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Ryan invece ha strappato un’altra pagina dal libro di Percy, usare le informazioni contenute nella Black Box per ottenere quello che voleva. Certo la situazione era disperata (il presidente aveva dato il via libera alla missione per l’eliminazione definitiva della Division), ma questo dimostra che Percy ci vedeva molto lungo. Sapeva perfettamente che, essendo un’organizzazione della quale nessuno conosceva l’esistenza, per il governo sarebbe stato facilissimo liberarsene una volta che non fossero più stati necessari.

Alex per provare il suo punto di vista decide di svelare a tutto il gruppo le condizioni che il presidente aveva imposto a Ryan e Nikita, e il pericolo nel quale si trovano (o meglio si trovavano) tutti. Questo certamente porterà a delle conseguenze. Ora che i trecento agenti sanno che il presidente può ordinare la loro completa eliminazione in qualsiasi momento, potrebbe cambiare gli umori di molti di loro, magari qualcuno deciderà di tentare la propria sorte scappando.

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La posizione di Amanda continua a farsi interessante. Anche senza l’appoggio della Division si dimostra estremamente capace. E’ in grado di scoprire sempre tutto di tutti, riesce addirittura a mettere una cimice nell’auto del comandante Danforth (come se avesse già previsto tutto quello che sarebbe successo).

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Ad alleviare un po’ la tensione dell’episodio ci ha pensato come al solito Birkhoff, questa volta in missione esterna con Alex (devo dire che formano davvero una bella coppia). È infatti grazie a loro due se la Division scopre l’imminente attacco e il coinvolgimento del comandante Danforth.
Speriamo di rivederli ancora insieme in missione.



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