
New Girl ci ha detto addio e l’ha fatto cercando di divertirci e farci ridere come ha sempre fatto nel corso degli anni, piuttosto che tentare di portarci alle lacrime, anche se non sono mancati un paio di momenti di leggera commozione.
Al centro degli ultimi due episodi della comedy targata Fox ci sono stati due eventi importanti, quindi partiamo da quello che ha avuto luogo per primo: il tanto atteso matrimonio tra Nick e Jess. Se la proposta è stata piena di imprevisti ed è andata in tutt’altro modo da quelli che erano i piani, la cerimonia nuziale non poteva che partire col piede sbagliato e incontrare ostacolo dopo ostacolo. Per quanto si sarebbe potuto fare a meno di Russell e la sua dichiarazione d’amore dell’ultimo minuto (che sapeva tanto di – coincidenza? – Il matrimonio del mio migliore amico), il personaggio – insieme alla “maledizione” che i due futuri sposi pensano di aver portato su loro stessi – ha servito lo scopo di mostrarci che il rapporto tra Nick e Jess sarà anche imperfetto (e siamo onesti, quale relazione non lo è?), ma i sentimenti che li uniscono sono fortemente radicati in entrambi. Persino il suo patetico tentativo di dividerli non ha sortito alcun effetto, anzi: il fatto che i due abbiano scoperto che entrambi avevano scritto “non lo so” su quei due biglietti dopo il loro primo appuntamento non fa altro che rafforzare la loro volontà di passare il resto della vita insieme, cosa per cui allora erano troppo spaventati e immaturi.
(Questa entra di diritto tra le mie battute preferite sull’amore.)
Sebbene probabilmente troppo breve per essere pienamente soddisfacente, l’improvvisata cerimonia in ospedale ha tutto ciò di cui i due hanno bisogno per coronare il loro (e il nostro) sogno: un prete che per un attimo è convinto di stare per sposare Nick e Schmidt (e come dargli torto, i due si comportano come una vecchia coppia sposata ormai da anni), i loro amici e i genitori di Jess pronti ad accompagnarla all’altare. Mancava la famiglia di Nick, ma è probabilmente da attribuire a mancanza di disponibilità da parte degli attori. La scena riesce a mantenersi perfettamente in linea con l’ironia dello show nonostante l’emozione che la pervade, e le parole che i due si scambiano prima che il tutto avvenga sono i voti nuziali perfetti che i due non hanno modo di pronunciare in seguito.
L’altro grande momento del finale di serie è il trasloco. Nick e Jess sono convinti di venire sfrattati dal loft in ventiquattro ore, solo per scoprire – quando ormai il furgone è pieno dei loro scatoloni – che si trattava di un elaborato scherzo di Winston; questo è stato probabilmente il colpo di scena del finale che nessuno si aspettava ma che probabilmente avremmo dovuto prevedere, vista la passione del nostro caro Prank Sinatra per gli scherzi oltre ogni limite.
Tutto l’episodio è sembrato quasi essere una metafora sul finale di serie stesso: i fan sono Jess in totale negazione su quello che sta per accadere (“questo è il posto dove ho incontrato tutti voi”) e così “costringono” gli sceneggitori e creatori della serie (il resto della gang) ad assecondarli e a ricordare e rivivere quello che di bello la serie ci ha regalato prima di perderla per sempre (il loft e i vari momenti in esso vissuti). Ovviamente il tutto non poteva che sfociare in un’ultima partita a True American: Il Trasloco, che introduce un breve ma bellissimo flash forward con il quale le persone dietro la creazione dello show sembrano volerci rassicurare: il gruppo di amici non si dividerà alla fine della serie, ma continuerà a crescere e ad invecchiare insieme e trasformerà True American in un gioco con cui divertirsi con i loro figli, come una grande famiglia.
L’urlo liberatorio ed esilarante di Nick rappresenta un po’ noi e gli autori stessi, finalmente consapevoli di essere ormai alle battute finali ma pronti ad andare avanti. Anche le parole di Jess, che nel contesto dell’episodio fanno riferimento allo scherzo di Winston, possono essere viste come una considerazione finale sulla serie e il suo addio: “I think it was just right.”
Insomma, New Girl ci lascia come è giusto che sia: con tante risate e situazioni assurde, e la certezza che la vita dei ragazzi del loft andrà avanti esattamente come avremmo voluto vederla, con il gruppo felice e più unito che mai.
Menzione d’onore a questi momenti – aka la top 3 si allunga:
– Non solo Tran è ricomparso, ma finalmente ha parlato! Ed è stata una sola e minacciosa parola.
– Nick finalmente dice “Ti voglio bene” a Schmidt.
– L’insulto di Schmidt a Russell: “Non hai abbastanza mogli, sgualdrina?”
– “Sono molto orgoglioso di te, figliolo. Ho sentito che hai combattuto come un codardo per mia figlia oggi.”
Bonus:
Se vi siete chiesti quale sia il nome del figlio di Nick e Jess che vediamo nel flash forward, i titoli di coda svelano che il bambino si chiama Reginald VelJohnson. Nel caso ora vi sentiate confusi e vi stiate chiedendo da dove venga questo nome a dir poco originale, ecco una cosina per rispolverarvi la memoria:
E voi, cosa ne pensate? Siete soddisfatti di come si è conclusa la serie? Qual è stato il vostro momento preferito e cosa vi mancherà di più?
Prima di lasciarvi, volevo ringraziare tutti voi lettori per avermi accompagnato in questa mia prima esperienza da recensore. Era qualcosa che volevo fare da tempo e sono contenta di averla vissuta per la prima volta con questa serie e il suo fandom; spero sia stato un piacere per voi leggere queste recensioni quanto per me è stato scriverle. Alla prossima!