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Mistresses | Recensione 1×11 – Full Disclosure

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Mistresses | Recensione 1×11 – Full Disclosure

D’accordo, facciamo mente locale: questa puntata è stracolma di ship e vorrei tracciare con voi un piccolo quadro di quello che intendo.

1. Richard and April

Achard

2. Olivier and Josslyn

822x

 

3. Karen and Jacob

Jaren

4. Joss and Harry. OK, freniamo. Questa è soltanto un’impressione che ho avuto. Sappiamo tutti quanto io shippi la Jovier, quindi prendiamo quest’ipotesi con le pinze!

Jorry

Ovviamente, ho tralasciato Karen insieme a Psico-Sam volutamente, quindi non me ne vogliate.
Procediamo per gradi nell’analisi di quest’episodio dove, vi dirò, non ho gradito il finale. C’è il carico di suspense , ma non ha niente a che vedere con le ultime puntate, dove lo stupore era ben maggiore.

PECCHE D’AMORE | La Dottoressa Karen Kim può vantare della presenza di un avvocato con gli attributi. Cosa di cui psico-Sam non può vantarsi, poiché, ottenuto ciò che voleva, ha spedito la psichiatra in alto mare senza alcun salvagente che la mantenga a galla. C’era d’aspettarselo, del resto. Quale figlio volta le spalle alla propria madre, in un momento così delicato? Karen ha sempre dimostrato di essere ingenua, ma ha dovuto toccare il fondo per realizzarlo. Allarmata per la deposizione, Karen è convinta che dire la verità potrà aiutarla a venirne fuori, ma l’avvocato – che deduco debba avere qualche anno d’esperienza alle spalle – le consiglia caldamente di omettere un dettaglio fondamentale che potrebbe dichiararla colpevole agli occhi di chiunque: di essere stata a casa, da sola, la notte in cui Thomas Grey morì. Ed ecco che viene interpellato Jacob, l’affascinante collega che salta in groppa al cavallo bianco e sguaina la spada per difendere l’onore della donzella in difficoltà. O quantomeno esce dall’ascensore tutto in ghingheri senza sapere quale sia l’effettiva richiesta dell’avvocato per la difesa della sua cliente.
822x (1)C’è da dire che Elizabeth Grey ne conosce una in più del diavolo. Sin dall’inizio ho sospettato che quella donna fosse a conoscenza più di quanto ammetteva. A dire il vero, non riuscivo a comprendere perché dovesse prendersi il disturbo d’invitare Karen al primo banco, durante il funerale. D’accordo che era stato il suo medico per tre anni, ma non credo che questo l’avrebbe tramutata in un membro di famiglia. Quindi, i conti tornano. Elizabeth ha sfidato Karen nel momento in cui ha finto di essere afflitta – perché sono ancora convinta che sia stata lei a uccidere il marito e quindi non abbia rimpianti – e le ha stretto la mano durante la cerimonia. Ha continuato a muovere i fili delle proprie marionette fin quando le ha fatto comodo e, non appena Karen le ha dato l’ultima carta da giocarsi, Elizabeth l’ha fatto su due piedi senza rimuginarvi.
Una donna astuta, non c’è che dire, ma troppe menti brillanti tendono a scontrarsi il più delle volte, anziché collaborare.
Karen è una donna forte e ha vissuto in un’idea particolare di amore che, a mente fresca, sembra tentennare sempre più. Come del resto Elizabeth difende il ricordo del proprio matrimonio con le unghie e con i denti, senza ammettere d’aver visto quella crepa e aver temuto che tutta la costruzione potesse crollare da un momento all’altro. Perché quello significherebbe dimostrare vulnerabilità e non credo che sia una parola nel suo vocabolario.
Psico-Sam non mi è sembrato dispiaciuto tantissimo quando hanno avuto il battibecco finale. La madre aveva bisogno di un alibi e, nonostante Sam l’avesse promesso a Karen, ecco che le serve un bel calcio nel sedere e si schiera a favore della famiglia. Così, non solo gli ha concesso la propria umiliazione su un piatto d’argento, per giunta, talmente che gli era grata, gli ha persino permesso una rotolatina tra le lenzuola che, sono certa, rimpiangerà ancor di più della prescrizione della morfina per Thomas Grey.
Consiglio: impara dagli errori, perché giocare col fuoco comporta ustioni che, a lungo andare, potrebbero essere l’unica cosa che resta del tuo corpo.

822x (2)L’ERRORE CARNALE | Continuo a sostenere che Joss non sia attratta dalle donne, non come vorrebbe che fosse almeno. La prova è stata data dall’incontro ravvicinato di Joss e Olivier. Non era il suo obiettivo iniziale quello di far cadere ai suoi piedi il boss impossibile? Ebbene, la soddisfazione è arrivata con tanto di premio, perché il nostro francesino è cotto al punto giusto da escogitare piani strampalati pur di accaparrarsi qualche minuto del suo tempo.
Del resto, Joss non è neppure contenta della sua relazione, cosa testimoniata dall’affermazione infelice: «Dovremmo parlare di più!» o qualcosa del genere. Non appena Alex le concede – ipoteticamente – il via libera per correre tra le braccia di un uomo, Joss non prova rimorsi e si concede una mezzora passionale col suo capo. Una volta tornata a casa, l’idea non le sembra così brillante, anche perché viene colta in flagrante dal morso lasciatole da Olivier sul fianco. È pur vero che ha compiuto un passo avanti quando, parlandone con Savannah – ebbene sì, c’era anche lei nell’episodio ragazzi! – ha definito il loro rapporto come una “relazione”. Non sarà un granché agli occhi altrui, ma basandosi sul carattere del personaggio, questo potrebbe ritenersi un passo in avanti verso la maturità.
I miei dubbi continueranno ad esserci, anche perché Joss è quel tipo di persona che continua a perseverare credendo che i suoi non siano mai errori, ma azioni dettate dall’impeto.
Consiglio: mai confondere amicizia con amore. (Lo ripeterò fino alla noia, fin quando non mi starà a sentire!)

L’INDECISIONE | April combatte con il fantasma del marito, sperando che prima o poi le conceda una pausa per mandare avanti la propria vita. Paul la convoca un’ultima volta, informandola della sua partenza definitiva, e le chiede un ultimo favore, che consiste nel consegnare un ciondolo a Lucy da parte sua. Ovviamente omettendo il fatto che sia ancora vivo e vegeto e che abbia inscenato il teatrino perché aveva fecondato una donna e doveva scegliere quale strada imboccare.

Liuci
Accantonato il problema Paul, subentra quello Richard, un uomo che a mio parere merita di episodio in episodio, nonostante all’inizio si sia meritato qualche freccetta alla fronte. Richard è un uomo saggio, che prende le cose di petto perché vuole risolverle. Tanto che, dopo il burrascoso battibecco della puntata precedente, striscia con la coda tra le gambe e torna nel negozio di April, ricordandole di avere appuntamento con le bambine per il Luna-Park. Saranno anche state loro a divertirsi sulle montagne russe, ma quantomeno hanno concesso ai genitori una giornata dove delucidare i sentimenti. Apprezzo molto la loro essenza di coppia, perché entrambi sono abbastanza lucidi da comprendere quando commettono un passo falso. Inoltre, per quanto restia fossi inizialmente, ho dato pieno appoggio al consiglio di Richard: Lucy ha bisogno di sapere che suo padre è ancora vivo. Potrebbe sconvolgerla, sarebbe anormale il contrario, ma deve essere preparata, perché un uomo come Paul ha dimostrato di non avere peli sulla lingua, per cui ci si potrebbe aspettare qualsiasi passo falso ed April non può permettersi di perdere la fiducia di sua figlia, non dopo tutta l’umiliazione che Paul le ha arrecato.
Peccato che i suoi progetti vadano in fumo, sicché, arrivata fuori la scuola, April si accorge dell’assenza della figlia e cade nel panico, perché non ha la benché minima idea di dove si sia cacciata. O, ancor peggio, vuole escludere l’alternativa che sia Paul l’artefice di un gesto così meschino da farle venire il crepacuore. Detto onestamente, non mi stupirei che si macchiasse di un’azione così infame.
Consiglio: Batti il ferro finché è caldo. Detto per esperienza, se ciò che covi è un segreto più grande di quanto potresti gestire, il rospo conviene sputarlo subito, perché l’occasione giusta il 99% delle volte non esiste.

MANTELLO DELL’INVISIBILITÀ |E il premio signori e signore va a Savannah Davis, la donna più partecipativa dell’episodio!. Se non fosse stato per la chiacchierata animata di Joss o le avance costanti di Dominic tanto da spedirla a New York, non mi sarei per niente accorda della sua presenza. L’unica confessione succosa, che avrebbe potuto intuire anche un lattante, è stata questa:

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E ovviamente parlava di Dominic.
Continua a confermarmi di essere un personaggio egocentrico, poiché tutto ciò a cui riesce a pensare è se stessa. Per scrupolo ha chiesto a Joss come se la stesse passando la sua migliore amica Karen, ma, per come l’ha liquidata, potrebbe anche non averlo mai fatto. L’unico dispiacere che provo è nei confronti di Harry. Sono certa che il suo unico dubbio è chi sia il padre del bambino ed è l’unica cosa che lo frena a rivendicare il proprio matrimonio. È stato alquanto chiaro, quando ha dichiarato di non poter crescere il figlio di un altro uomo. E Savannah, a mio parere, ha nuovamente pensato soltanto a se stessa. D’accordo, sarai anche la madre, ma non puoi tenere sulla corda altre due persone soltanto perché non hai le palle per affrontare le tue azioni!

Consiglio: Chi ha tempo non aspetti tempo, anche perché più aspetti, più rischi di rendere i danni irreparabili.

BESTSHIPEVER#

JOSSIER

Look at them, so cute! 

Le tre risposte che vorrei avere:

1. Joss chi sceglierà tra Olivier e Alex?
2. Chi è il padre del bambino?
3. Karen riuscirà a sopravvivere entro la fine della prima stagione?

Il televoto è aperto, sponsorizzato da Amici di Maria De Filippi.

Mancano soltanto due episodi al termine della serie e, per quanto poche notizie circolino, non si hanno avuto né conferme né smentite circa il rinnovo per una seconda stagione. L’unica cosa che possiamo fare è aspettare.
Per tenervi costantemente aggiornati, visitate le pagine Facebook di “Mistresses Italia” e “Alyssa Milano Italia”.
Inoltre, in attesa della 1×12, questo è il promo che vi terrà compagnia per un’altra settimana. Noi ci ribecchiamo presto!



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Per quanto l’apparenza possa ingannare, ha avuto sempre una ricca immaginazione, sin da bambina: avrebbe voluto indossare un camice azzurro e ubriacarsi con Cristina e Meredith, esibirsi con vestiti pomposi e colorati nel Glee Club, aprirsi un blog con cui infangare amici e famiglia, naufragare su un’isola deserta che tanto deserta non è, prendere a palettate vampiri con Buffy e uccidere i demoni con il Libro delle Ombre, trasferirsi in una città popolata dai personaggi delle favole, sorseggiare Cosmopolitan e indebitarsi per un paio di Manolo, scoprire l’esistenza di una sorella gemella e mangiare tutti i biscotti della famiglia Camden. Se non avesse guardato tanta televisione, a ventidue anni non avrebbe avuto il cervello ridotto in poltiglia. È certa che un giorno imparerà a volare come Goku – c’è riuscito Crilin! –, così potrà arrivare a New York e cercare Carrie Bradshaw o raggiungere Stars Hollow e bere il caffè di Luke o ancora farsi adottare dai Cohen e vivere per sempre sul materassino gonfiabile della piscina; ma, fino a quel momento, si limiterà a prendere appunti e coltivare il suo futuro tra i libri di Editoria e Pubblicistica, sperando di sbocciare nella versione di Anne Hathaway ne “Il diavolo veste prada”, anziché in quella di Ugly Betty, e vedere la propria immagine sugli autobus della città. Almeno sognare non costa niente!

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