
Carissimi addicted, comincio con il dire che questo episodio mi è piaciuto un sacco, non tanto per la trama particolarmente originale, quanto per il fatto che finalmente tutti i precog si sono uniti per una causa comune e hanno mostrato quanto possano essere efficaci i loro poteri se utilizzati in maniera sinergica (ok, magari quelli di Arthur e Agatha… Dash come al solito è inutile come il due di coppe quando la briscola è bastoni).
Questa puntata ci ha fatto scoprire anche un lato di Agatha del tutto inedito, un lato tenero, vulnerabile, e ci ha dimostrato che non è stato solo il bagno di latte a indurirla, ma che in seguito alla sua liberazione dev’essere successo qualcosa che l’ha cambiata in modo ancora più radicale.
Uno dei punti più interessanti, anche se non approfondito granché, è quello della delicata bolla di Fiddler’s Neck, una sorta di bolla temporale in cui la storia sembra essersi fermata. Il neanche troppo velato attacco alla medicina non tradizionale rimane onnipresente, anche se vagamente sotterraneo, e il medico/erborista dell’isola viene descritto come una figura che oscilla fra il folle paranoico e il ciarlatano.
Passiamo per un momento a cose decisamente più frivole e parliamo di ship.
Lo so che probabilmente gli autori piazzeranno Vega con Dash, e per carità, è comprensibilissimo… ma a me piacerebbe troppo vederla assieme ad Arthur, insieme sono acidissimi e mi fanno assolutamente morire dal ridere.
Altra coppia che mi fa andare fuori di testa è quella composta da Wally e Akeela, un abbinamento tanto improbabile quanto intrigante. Peccato che probabilmente non avremo mai il tempo e il modo di vedere l’evoluzione del loro rapporto.






Ancora una volta mi tocca fermarmi a spendere due parole sul personaggio di Arthur e lo faccio ponendo l’accento su un singolo, minuscolo gesto che ha detto tutto quello che c’è da sapere sul suo rapporto con Agatha: quando la ragazza si allontana da lui per andare a parlare con Brian, lui la ferma e con infinita dolcezza le sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Un gesto tenero che ci racconta come, nonostante le sue continue lamentele, l’affetto che prova per lei sia profondo e radicato.
Arthur sorprende anche nel rapporto con il suo dono (o maledizione che dir si voglia). Interrogato dal fratello, non esita ad affermare che rinuncerebbe seduta stante alle sue facoltà precognitive pur di poter vivere una vita normale. Questa scelta è interessante perché significa che, assieme al suo potere, sarebbe disposto a sacrificare la sua ricchezza e il suo stile di vita agiato, visto che la maggior parte dei suoi introiti provengono dallo sfruttamento delle sue visioni.
La grande scoperta della puntata rimane il fatto che la DIA comincia a insospettirsi per l’elevata quantità di successi ottenuti dalla squadra di Blake, e quindi da Vega e Dash. Il futuro dei precog sembra essere messo seriamente in discussione e le visioni di Agatha potrebbero rivelarsi più esatte di quello che tutti quanti credono…
Come ho già detto in apertura, questo è forse stato il migliore fra gli episodi trasmessi per ora, soprattutto per il fatto che i protagonisti hanno potuto lavorare come una vera squadra e Arthur e Agatha non si sono limitati a fare una breve comparsata come è successo fino ad ora. Spero che questo schema torni a ripetersi nelle prossime settimane, anche se ne dubito.
Nel frattempo vi do appuntamento al prossimo episodio e vi lascio con il nuovo trailer.
A me questo telefilm piace un sacco, peccato che molto probabilmente non ci sarà una seconda stagione, visto che a guardarlo siamo solo io e te 🙂
Credo pure io che siamo tipo le uniche due fan sulla superficie terrestre XD Peccato perchè aveva enormi potenzialità ç_ç