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Masters of Sex | Quanto è sexy lo show?

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Masters of Sex | Quanto è sexy lo show?

mastersofAmmettetelo. La ragione principale per sintonizzarsi su Masters of Sex è il sesso.

Basato sul libro scritto da Thomas Maier, la nuova serie di Showtime è cominciata domenica 29 settembre con il fatidico incontro tra i rinomati pionieri della ricerca sul sesso – realmente esistiti – negli anni ’50 conosciuti come Masters e Johnson.

Il rinomato ostetrico Dottor William Masters (Michael Sheen) inizia uno studio per misurare le reazioni fisiologiche al sesso. Assume la ex cantante di nightclub Virginia Johnson (Lizzy Caplan) come segretaria ma anche come assistente che offra la sua opinione femminile e metta a loro agio le donne che partecipano allo studio. La loro ricerca ha aiutato l’avvento della rivoluzione sessuale.

È chiaro come chiunque si sintonizzi su Masters of Sex si aspetti di vedere…beh, un sacco di sesso. Questo, comunque, non significa necessariamente che gli spettatori useranno la serie come una qualche forma di pornografia surrogata, ma piuttosto che sono curiosi di vedere come la serie tratti il sesso: come oscenità? Come scienza? Come procreazione? Come trastullo? In breve, quanto è sexy è il sesso rappresentato nello show?

Come si definisce l’essere “sexy”? La gamma di criteri di ciò che costituisce “il sexy” è piuttosto ampia. TVGuide.com ha inaugurato il suo altamente non-scientifico “sessometro” per valutare il livello di “sexy” presente nella serie in base ad una manciata di criteri.

[Attenzione: l’articolo seguente contiene linguaggio esplicito di tipo sessuale. Siete stati avvisati!]
Criterio: Sesso

Valutazione del “sessometro”: 4

Basandosi sulla quantità di scene di sesso, la serie dovrebbe ottenere un 10, ma l’attrezzatura scientifica, le procedure e il gergo tecnico ostacolano letteralmente la capacità eccitante di queste scene. Volete una prova? Quattro parole: dildo di vetro illuminato. Questo spaventoso congegno, che Masters soprannomina Ulysses, dovrebbe tracciare la reazione femminile durante la masturbazione, ma include anche una microtelecamera che consente ai ricercatori di scrutare dentro una donna, come se si trattasse di un campione di sangue sotto la lente di un microscopio. Dobbiamo riconoscere ai soggetti che nella vita reale si sono prestati a ciò la capacità di ignorare tutti i cavi, le luci, i campanelli e i rumori, per non parlare degli osservatori che riuscirono a rimanere impassibili. Inoltre, la maggior parte delle scene di sesso della serie è mostrata solo solo in frammenti (a volte usando dei montaggi per efficienza extra!) e la maggior parte dell’azione viene lasciata implicita. Qualunque rischio di immedesimazione – sentendo l’eccitazione che i soggetti stanno sentendo – è minima.

 

Criterio: Nudità

Valutazione del “sessometro”: 6

Gli attori sono principalmente di bell’aspetto e si tengono in forma, quindi i corpi nudi sullo schermo sono piacevoli allo sguardo. La serie evita però la nudità integrale frontale, la telecamera resta a una rispettabile distanza dai suoi soggetti e sono rare le parti del corpo accarezzate in modo evidente e manifesto, quindi non c’è rischio di confondere la serie con il porno. Piuttosto interessante è il fatto che Masters sia in realtà sessualmente represso, quindi per i primi sei episodi almeno la parte più eccitante della sua presenza è il colore dei suoi molteplici papillon.

 

MASTERS OF SEX (SEASON 1)Criterio: Relazioni amorose

Valutazione del “sessometro”: 1

Essendo adulti, sappiamo che il sesso non necessariamente coincide con l’amore o le relazioni, ma questa serie lo mette davvero in chiaro. Nei primi sei episodi vediamo solo una coppia sposata fare sesso ma i due sono quasi completamente vestiti e lo fanno in modo meccanico con l’unico scopo di procreare. Come Bruno Mars, il marito avrebbe almeno potuto comprare dei fiori a sua moglie. Ci sono molti altri incontri sessuali più appassionati – incluso uno con partner “assegnati” che, secondo le direttive della ricerca, dovrebbero restare anonimi l’uno per l’altra – ma ancora, sentimenti più teneri si intromettono raramente. Piuttosto, la serie sembra focalizzarsi maggiormente sull’amore non corrisposto e sull’infedeltà. Quelli che conoscono la vicenda di Masters e della Johnson sanno che la loro relazione alla fine diventerà più intima ma è qualcosa che accadrà più in là nel tempo.
Criterio: Apertura nei confronti delle coppie omosessuali

Valutazione del “sessometro”: 2

Non aspettatevi di vedere molto altro oltre la coppia tradizionale uomo-donna tra coloro che si impegnano in attività da camera da letto (in modo piuttosto standard). La serie sorvola su quello che Masters chiama pratiche più “anormali” perché sostiene di voler ottenere dati su quello che ritiene sia “la norma”. Questo non significa, comunque, che l’omosessualità venga ignorata nella serie. Il soggetto è affrontato diverse volte in relazione al fatto se usare o no omosessuali come soggetti. In qualità di più sessualmente disinibita tra i due ricercatori, la Johnson chiede a Masters “Perché dovrebbe alterare i vostri dati? Un orgasmo non è sempre un orgasmo?”. Tuttavia, coppie dello sesso stesso sono escluse dall’azione presente sullo schermo, ad eccezione di un bacio o un accenno durante i preliminari.

 

Criterio: Perversione

Valutazione del “sessometro”: 3

Non correggerete qui le vostre perversioni o i vostri tabù. Dal momento che Masters non sa quasi nulla di sesso, atti sessuali che non siano convenzionali non ricevono molta attenzione. Infatti, Masters costruisce la sua educazione sessuale attraverso la sua osservazione delle prostitute in azione. A questo proposito, se contiamo tutto il voyeurismo che circonda i personaggi sullo schermo nel nome della scienza (e noi spettatori nel nome dell’intrattenimento), si alza marginalmente il livello di perversione.

 

Criterio: Intelligenza

Valutazione del “sessometro”: 9

Masters of Sex è valido per l’argomento di discussione che tratta e non stiamo parlando del fatto di cedere all’eccitazione per via di arguti botta e risposta (non è The Newsroom, dopotutto). Proprio come il lavoro di Masters e della Johnson ha aiutato gli americani a parlare di sesso invece di relegarlo dietro porte chiuse, la serie stimola quella conversazione con gli spettatori. Quanto sono cambiate le abitudini sessuali? Siamo ancora riluttanti a parlare di sesso in modo aperto come questi due? C’è ancora ipocrisia? Perché ancora oggi prevale l’ignoranza riguardo le pratiche di salute sessuale? In più, anche se la Caplan non è una principiante della recitazione, quello in Masters of Sex potrebbe essere il ruolo che le porterà successo perché il suo ritratto di Gini Johnson è acuto, divertente e appassionato. Anche se la Johnson non ha avuto la formazione di Masters, è chiaro dalle sue osservazioni acute il perché sia diventata il suo braccio destro e la sua partner.

Date un’occhiata al trailer di Masters of Sex:


http://www.youtube.com/watch?v=JqwahKjI2bg&hd=1

Fonte

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Con il corpo è in Italia, con il cuore è in Giappone, con la testa è negli USA. Ritiene di avere ottime potenzialità come sceneggiatrice di “finali alternativi” e come moglie di attori talentuosi e affascinanti (magari con l’accento british e le fossette). In una serie cerca persone e non semplici personaggi, mondi più che location, non un sottofondo ma vere e proprie emozioni musicate, vita, non una storyline. Nel suo universo ideale la birra è rossa e il sushi è in quantità abbondante, le Harley Davidson sono meno costose, la frangia non è mai né troppo lunga né troppo corta e il suo favorito arriva incolume al finale di serie. Forse ha troppi smalti, mentre per i tatuaggi, i cani, i gadget di Spongebob e i libri troverà sempre il posto. Tiene pronti la balestra, i viveri e l’hard-disk zeppo di serie: l’Apocalisse Zombie non la coglierà impreparata!

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