“I’m sorry Mick. You know I wouldn’t do this if I had any other choice, but they’re my friends.”
“So was I”
Captain Cold – Civil War
Welcome, Legends!
Sento il bisogno impellente e fisico di abbracciare Berlanti perché sta facendo sul serio uno splendido lavoro con questa serie. Tralasciando qualche noticina stonata che grida “fanservice” – con le quali, dopo Arrow e gli Olicity, abbiamo imparato a convivere – devo dire che il resto è stato costruito in maniera perfetta e oltremodo credibile.
Andiamo a vedere cosa è successo in questo settimo episodio.
Mick Rory. Togliamoci subito il pensiero e parliamo di Mick e del suo tradimento. Non è nulla di inaspettato, lo avevamo visto arrivare già dallo scorso episodio.
So che quello che ha fatto è sbagliato, ma non me la sento di incolparlo al 100%. È vero, mi era sembrato di vedere degli sprazzi di umanità in questo personaggio – quando ha salvato Ray, per dirne una – ma la verità è che Mick rappresenta solo una guardia del corpo: qualcuno che vorresti vicino se ne puoi conquistare la lealtà, e al tempo stesso qualcuno con cui non vorresti mai scontrarti.
Persino Leonard ha ammesso che l’amico non ha esattamente tutte le rotelle al proprio posto, che è una persona che va gestita.
Ora, lo so che magari si potrebbe pensare “eh sì, ma Leonard è cambiato! Il suo personaggio è cresciuto… perché non può farlo anche Mick?” e in linea teorica è anche giusto, ma Mick non è Leonard. Se il character development di Snart è credibile – ricordo a tutti che Leonard è un uomo che ha avuto un padre violento e che ha sempre vissuto in funzione della sorella – per Mick non sarebbe lo stesso: alla fine dei conti, quest’ultimo è un uomo disturbato che vuole vedere il mondo bruciare, né più né meno.
Abbiamo tutti pensato che fosse scattato qualcosa in Mick durante gli eventi del gulag russo, ma immagino che l’errore comune sia stato scambiare il codice d’onore di un criminale con un’empatia che non è mai esistita.
La domanda, al momento, è: Mick è vivo o morto? Dubito fortemente che Leonard lo abbia ucciso, ma se l’avesse fatto questo potrebbe portare Legends of Tomorrow a superare tutti gli Arrow e i The Flash di questo mondo: abbiamo sempre visto Oliver e Barry ritrovarsi in situazioni difficili ed essere costretti a prendere decisioni ancora più difficili, ma Oliver e Barry sono eroi, non ci si può aspettare da loro un “sacrificio” estremo, sacrificio inteso come azione che potrebbe non farti più dormire la notte.
Leonard, invece, non è un eroe – non ancora – e sa come vanno affrontate determinate situazioni, per quando difficili. Ora, è vero che Leonard è anche quello che ha fermato Sara dall’uccidere Stein a sangue freddo (per questo motivo non credo che abbia ucciso Mick alla fine dell’episodio) ma qualcosa deve averla pur fatta, dal momento che è stato chiaro con il resto della squadra di non poter lasciare Mick nel 2016 e trasformare Lisa e Laurel in possibili bersagli.
L’intesa Captain Cold/Heat Wave finisce qui? Non lo so. Lo vedremo.
Rip Hunter. Io credo che questo personaggio sia stato creato solo per farmi incazzare. Hanno voluto inserire un po’ di flashbacks – quando credevo di essermene liberata, ecco che ritornano… sì, Arrow mi ha resa insofferente – per mostrarci quando Rip amasse la moglie.
Beh, ma questo non lo mettevamo in dubbio, eh! Non ho mai messo in discussione l’amore che Rip prova per moglie e figlio, né il dolore che prova per la loro perdita. Quello che, sostanzialmente, mi fa incazzare è l’atteggiamento da “eh, ma la missione la gestisco io perché io sto soffrendo” quando nel suo equipaggio ha, rispettivamente: una donna che si reincarna da 4000 anni solo per vedere se stessa e la sua anima gemella morire ogni volta; un criminale con un passato di abusi familiari; una ragazza che è rimasta morta per un anno; un ingegnere solo come un cane al quale nessuno pensa mai.
Non è che Rip abbia scelto il team tra le persone più felici e spensierate del pianeta!
E per quanto Mick abbia sbagliato, anche la scelta di Rip di fare la voce grossa con quello che, nonostante la sociopatia generale, ti ha salvato il culo più e più volte non è stata la decisione più intelligente del mondo. O, per lo meno, non è così che avrebbe dovuto comportarsi un vero capitano.
Dal flashback di Rip abbiamo imparato solo che se al suo posto ci fosse stata Miranda, le cose sarebbero andate molto meglio.
Sara/Leonard & Ray/Kendra. Qui, ammettiamolo, è stato un susseguirsi di palate di fanservice, ma non me ne lamento… sapete cosa penso di Sara e Leonard.
Come affermato da Berlanti, le scene tra Sara e Leonard sono state un “gioco” – perché chiamarlo fanservice pareva brutto – e che per loro è ancora troppo presto. Concordo.
Insomma, un conto è squittire come decerebrati ogni volta che questi due si scambiano uno sguardo…
… un altro è realizzare, a mente lucida, che oltre all’evidente tensione sessuale tra questi personaggi non c’è ancora una base per costruire qualcosa di diverso da un’amicizia.
Tuttavia, mi è piaciuto quel momento intimo che solo una situazione pre-morte può creare: Leonard ha raccontato a Sara della sua amicizia con Mick e della sua paura di morire, mentre Sara è riuscita a vincere quella sensazione di solitudine che aveva provato già una volta, per il solo fatto di avere Leonard accanto.
Poi il fatto che Leonard le abbia dato la sua giacca è stato molto cavalleresco, ma dobbiamo essere concreti: è ancora presto. Teniamo duro e qualcosa succederà.
Quello che invece è già successo e tutti ci stiamo ancora chiedendo perché è quella… “quella cosa” tra Ray e Kendra. Fino a ieri neppure si parlavano mentre ora si esplorano le tonsille a vicenda.
Non fraintendetemi, non è che mi dispiacciano. Ray è un po’ un disadattato, non mi sta particolarmente simpatico e il suo essere awkward a volte mi urta, ma dopo una lunga chiacchierata con me stessa ho realizzato una cosa: per Ray provo un sentimento mosbiano, vale a dire che provo quello che, ai tempi, ho provato per Ted Mosby.
Sono personaggi che ti urtano, che a volte vorresti prendere a calci per il solo gusto di farlo, fin quando realizzi che sono la versione maschile e telefilmica di…beh…te.
Invece, adoro Kendra! È una ragazza forte, intelligente, spiritosa ma non capisco perché abbia cambiato idea così in fretta. Insomma, fino all’episodio scorso aveva detto di non volere complicazioni, mentre adesso si è letteralmente lanciata tra le braccia di Ray.
Mi auguro che sia una cosa che funzioni ma che al tempo stesso non monopolizzi l’attenzione: siamo qui per sconfiggere Savage, non per pomiciare sulle macchine del tempo.
Commenti random
- Esigo di vedere più Martin Stein – Space Ranger nei prossimi episodi.
- Dopo una lunga riflessione, ho appurato che a Leonard Snart la darei come se non fosse mia.
- Mi sento personalmente imbarazzata dai pirati del tempo, dei quali non ho ancora compreso lo scopo.
- Caro Ray, tu non sei né Kirk, né Picard, né Han Solo, né Sulu… sei Wesley Crusher, fattene una ragione.
I migliori momenti della settimana
Questo è stato l’episodio dei riferimenti. Riferimenti ovunque e di tutti i gusti!
Prima di lasciarvi con il promo del prossimo episodio, vediamo un po’ quale è stato l’insegnamento di questa settimana: non importa che tu sia una semi dea egizia, un’ex assassina, un criminale, un fisico o un ingegnere… l’importante è che tu sia nerd.