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La Vita Segreta di un Telefilm Addicted | Il Season Finale

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La Vita Segreta di un Telefilm Addicted | Il Season Finale

Un addicted ce l’ha segnato in rosso sul calendario. Pasqua? Natale? San Valentino? No. Probabilmente ha un’app o ha impostato un allarme, l’ha fatto, ma non ne ha bisogno. Perché lui lo sa ed è dal giorno prima che non riesce a smettere di essere elettrico. Ebbene sì, il season finale sta arrivando.

L’addicted medio è nervoso dalla fine dell’episodio precedente, probabilmente ha pronta una filippica sull’ingiustizia delle puntate settimanali che decanterà anche alla sua cagnolina, AmyPond, se questa starà abbastanza ferma da dargli l’impressione di starlo ad ascoltare.

Se il giorno fatidico il nostro Addicted non ha la possibilità di vedere l’episodio appena sveglio, sarà affetto per tutta la giornata da SSF (Sindrome da Season Finale) i tratti caratteristici sono una certa irritabilità, nervosismo, improduttività e un ritorno agli anni novanta: l’addicted eviterà ogni social, ogni tecnologia (guarderà con diffidenza anche la fotocopiatrice)…

…e perfino ogni persona che possa rivelargli anche solo di che colore erano le unghie di Felicity nell’ultima puntata di Arrow.
Quando, finalmente, torna a casa, il tempo di aprire la porta e manco ‘Show dei record’ già ha indossato qualcosa di più comodo per la visione e si catapulta al computer. Per i più golosi, potrebbero esserci anche cinque minuti dedicati alla preparazione di snacks da gustare.

Al momento di guardare l’episodio l’addicted è così emozionato da non rendersi conto nemmeno di dove clicca e può ritrovarsi ad acquistare biglietti aerei per la Papua Nuova Guinea o a seguire un tutorial su come guadagnare mille euro in un’ora. Finalmente, arrivato all’obiettivo, quando sta per premere play, questo non riesce più a trattenersi e rilascia qualche OMG, (almeno cinque se il season finale in questione è anche un seiries finale).

L’addicted comincia la visione gustandosi ogni momento, lasciandosi andare a momenti di fangirling, parlerà e dispenserà consigli ai protagonisti come se fossero i suoi migliori amici…

…si dispererà se questi commettono qualcosa che, a suo giudizio, è un errore e quest’ultima parte riesce decisamente meglio se la visione è in compagnia di uno o due amici appassionati (ma non troppi, un addicted sa che si creerebbe confusione e non lo permetterebbe mai) in questo caso, infatti, ci si incoraggia a vicenda ad esprimere il proprio essere e ci si lancia in urla e lamenti che, se ascoltati da fuori, farebbero pensare alla necessità di chiamare un’ambulanza.

Ma, hey, ecco, ci siamo. Questo è il momento che aspettava dall’intera stagione, il mistero sta per essere svelato, il Dottore sta per rigenerarsi, i personaggi della sua ship preferita capiscono di essere fatti l’uno per l’altra…

Ma non ti accomodare troppo, perché non importa quanti mesi di pulizia dell’intera casa tu abbia promesso purché non ti interrompano, se hai pregato tutti i sette dei, quanti cartelli keep out o non disturbare hai esposto all’esterno della tua camera.
Il telefono squillerà.

Sentendosi morire, l’addicted risponderà quasi sperando che l’abbiano chiamato per avvertirlo che i quattro cavalieri dell’apocalisse sono scesi tra noi, perché, sinceramente, se la notizia fosse anche di una tacca meno sconvolgente (diciamo una navicella spaziale con alieni che rapiscono persone) un vero addicted abbasserebbe le persiane e continuerebbe la visione.

Ma no. È l’operatore telefonico pronto a esporti nei minimi dettagli la nuova, brillante offerta.

A questo punto il nostro telefilm addicted si lancia in una serie di imprechi da guadagnarsi una denuncia, l’unica cosa che lo ferma è che in prigione non danno la HBO e come farebbe a guardare Game of Thrones?!
Quindi racconta una storia strappalacrime su come sia un minorenne orfano che fa acqua da tutte le parti, ma che in tutto non dura più di quaranta secondi (tutti quei PREVIOUSLY saranno pur serviti a qualcosa…) e riaggancia.
Ripresa la visione, se la fortuna è con lui o se riesce a intimorire con la minaccia di una morte lenta e dolorosa un membro della famiglia, solitamente il/la fratello/sorella, abbastanza affinché intercetti tutto quello che potrebbe disturbarlo, riesce a concludere la visione.

E a questo punto il tutto si divide in se la puntata è stata grandiosa quanto lo erano le sue aspettative o se questa l’ha deluso.

Nel primo caso c’è un entusiasmo non da poco che deve essere urgentemente sfogato parlando con tutti di quanto meravigliosa l’episodio sia stato, di quanto il cliffhanger finale lo abbia shoccato, quanto quel personaggio si sia rivelato essere astuto e intelligente, tutta la vita gli sembrerà più bella, AmyPond avrà una porzione extra da mangiare, abbraccerà i suoi genitori e dirà loro quanto bene li voglia.

Il secondo caso è più complicato perché è accompagnato da una delusione amara che assume proporzioni epiche se è anche il series finale. Perché sì, ci si sente traditi come da un caro amico.

L’addicted emanerà un’aura nera per la settimana a venire, e sentirà il bisogno pressante di trovare qualcuno amareggiato quanto lui per: A) parlarne ininterrottamente, B) scrivere una lettera indignata agli autori, C) riscrivere completamente il finale, D) saltare il punto B e pianificare una tremenda vendetta nei confronti degli sceneggiatori.

Ma entrambi i casi, dopo un certo lasso di tempo, sono seguiti da una stessa fase: la depressione post visione.
Non appena l’addicted si renderà conto di dover aspettare mesi per la nuova stagione la reazione sarà più o meno questa:

Per il series finale, la depressione post visione assume diverse sfumature, non importa quanto bene abbia preso la notizia (ma poi, la si può prendere bene?), quanto tempo abbia avuto per digerirla, in un determinato momento dopo aver visto la puntata l’addicted sarà colpito dall’idea che un’era è finita.

E lì sentirà il bisogno di raggomitolarsi sul letto e versare qualche lacrima, di accedere una candela o costruire un altarino in memoria dello show appena concluso.

I più nostalgici cominceranno il rewatch, si lanceranno in messaggi d’addio poetici su ogni social possibile,

vorrebbero abbracciare gli attori e fargli sapere quanti bei momenti gli hanno regalato, le distrazioni dai piccoli problemi quotidiani, ringraziarli e dirgli che gli mancheranno.

Ma un addicted è un addicted e, pur se porterà per sempre nel cuore quella serie, non può perdere tempo a rintracciare e raggiungere tutti gli attori: resterebbe indietro con gli altri show!

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Nasce a Napoli, ma sogna New York. Incomincia fin da piccola a interessarsi alle serie TV, iniziando con Una Mamma per Amica, Supernatural, the O.C. e Friends per poi appassionarsi a tante, troppe altre tra cui How I Met Your Mother, Game of Thrones, Sherlock, Arrow, Lost, Teen Wolf, White Collar, The Vampire Diaries... Comincia sempre nuove serie quando ne ha una lista infinita da recuperare: non riesce proprio a resistere a quella sensazione che si prova quando si entra in un nuovo mondo di cui scoprire segreti e abitanti. Tutto ciò la porta alle sue altre due passioni: il cinema e i libri. La sua speranza più recondita, a parte quella di essere portata via da Ten alla scoperta dell'universo, è quella di pubblicare un giorno un suo romanzo. Ha il brutto vizio di modellare il suo tipo ideale sui fictional characters, se vi chiedete chi, di grazia, diciamo un certo Killian Jones, ma le andrebbe bene anche qualcuno come Richard Castle, insomma non dite che non è una che si accontenta.

8 COMMENTS

  1. Articolo originale e divertente e le gif animate che danno quel tocco in più, anzi ti adoro anche solo perché hai messo Regina e Hulk che scaraventa Loki! 😀 😀

    sì più o meno i sintomi sono questi, io mi ci fiondo in camera proprio e il silenzio deve essere così assoluto, che in confronto quello in chiesa è fracasso! 🙂

    Complimenti!!

    • Grazie per i complimenti, Federicuccia! Magari riuscissi a istituire anche io un religioso silenzio durante la visione!

  2. COMPLIMENTI!!!!!!!!!!! Mia sorella a un certo punto mi ha chiesto perchè ridessi come una pazza tutta sola!!! Come posso spiegarglielo??? AHAHAHAHAH le gif di PLL sono state bellissime ma quella di Regina è perfetta!!!! 😀

    • Ahahahahah grazie WalkeRita!! Mi fa piacere che le gif che vi siano piaciute, appena ho scritto la frase sulla vendetta verso gli autori mi è venuta subito in mente Regina, chi meglio di lei?!

  3. AHAHAHAH rotolo XD
    Fossi un po’ più verde e appena appena più muscolosa la gif di Hulk che hai usato per il momento dell’interruzione sarei esattamente io in quel momento! 😀
    Bellissimo articolo, complimenti…all soooo true! 😉

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