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I momenti top del 2017

Ale by Ale
7 Gennaio 2018
in Rubriche & Esclusive
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Concludiamo la nostra carrellata di Best of 2017 con le scene top dell’anno appena concluso, che vi presentiamo in tre Top3 divise per categorie.
Ovviamente, data la natura dell’articolo, SPOILER ALERT se non siete in pari con le serie scelte dallo staff per queste classifiche.

Top3 colpi di scena

Game of Thrones

A livello di risvolti da far cadere la mascella Game of Thrones non ha mai lesinato, anche se spesso il twist in questione finisce per lasciare lo spettatore raggomitolato in un angolino a ripetersi “Non è successo davvero, non è successo davvero”. Solo nelle ultime stagioni arrivano finalmente un paio di gioie, specialmente per sostenitori come me degli Stark. Oggi non annovererò quindi tra i migliori colpi di scena del 2017 la conversione di Viserion in drago di ghiaccio, anche perché tutto sommato il risvolto poteva essere prevedibile a un certo punto della trama… e sì, prevedibile come in fondo era il fatto che presto ci saremmo sbarazzati di Littlefinger (sebbene i contorni di come sarebbe accaduto esattamente potevano essere un po’ nebulosi), ma ciò non ha reso questo twist meno godurioso e proprio per l’alto tasso di soddisfazione (la rivincita di Sansa, la coalizione tra i fratelli Stark per rendere il tradimento di Baelish plateale e costringerlo a umiliarsi, a perdere la sua compostezza per supplicare pietà di fronte a tutti i presenti) il mio voto va alla sequenza del suo tracollo morale e della sua dipartita!

– Ale

Mr. Robot

Nel corso dei suoi tre anni di messa in onda, Mr. Robot ci ha indubbiamente abituati ai piani più astrusi e ai colpi di scena più elaborati.
Questa stagione non è stata da meno e fin da subito, con il voltafaccia di Angela e la morte di Joanna Wellick, totalmente inaspettata, gli autori han voluto mettere in chiaro che non avevano intenzione di adagiarsi sugli allori.
La consacrazione definitiva è forse arrivata nel sesto episodio, quando Mr. Robot si rende conto di essere stato malamente turlupinato (citazione di Friends-iana memoria) dall’Esercito Oscuro, proprio quando lui ed Elliot sembravano aver sventato con successo la Fase Due mettendo in salvo la sede di New York dell’E Corp, usata meramente come specchietto per le allodole.

– MooNRiSinG

Peaky  Blinders

Da Peaky Blinders ormai mi aspetto di tutto. Non c’è confine a quello che la geniale e machiavellica mente di Tommy Shelby possa escogitare per difendere affari e famiglia, ma l’inizio della quarta stagione (da poco conclusa) mi ha letteralmente fatto crollare la mascella a terra. Sfidare la Mafia in una vendetta sanguinaria non è affare da poco, ma dopo averli visti tutti scampare alla morte per una frazione di secondi, essere rilasciati con il cappio già attorno al collo, mi ero assolutamente convinta che i membri della famiglia Shelby fossero immortali e indistruttibili. Per cui è stata un’atroce fitta al cuore vedere quegli uomini sparare all’impazzata su John e Michael che non hanno avuto nemmeno il tempo di realizzare cosa stesse accadendo, e poi John trafitto da più colpi senza pietà fino ad accasciarsi al suolo senza vita. Ho dovuto aspettare la seconda puntata per realizzare effettivamente che quello che avevo visto la settimana prima era successo davvero, che John era morto e che i suoi fratelli, Tommy e Arthur, che si erano sempre guardati le spalle superando anche una guerra, non avevano potuto fare niente per aiutarlo. È stato un punto di svolta, il momento di massima debolezza e allo stesso tempo la chiave per riunire tutta la famiglia; da lì in poi è stato tutto un crescendo.

– Al

Top3 scene commoventi

The Originals

“Always and Forever” è sempre stato il motto della Famiglia di Originali, eppure questa quarta stagione ha segnato la fine di un’era, la fine di questo “Sempre e Per Sempre”. Per salvare la figlia Hope, Klaus e i fratelli decidono di accollarsi il fardello dell’Hollow e rinchiuderne un pezzo dentro di sè ma, così facendo, saranno costretti ad allontanarsi, a non stare mai più vicini. Già detto così è da lacrime agli occhi, rivedere le scene degli addii poi fa ancora più male. Nelle ultime due puntate della stagione ci sono state parecchie scene da gonfiare gli occhi, Klaus è da sempre il mio personaggio preferito, un villain che mi è entrato nelle vene, e che alla fine ha saputo ergersi al di sopra dei suoi errori, lasciandoseli faticosamente alle spalle.

E allora scelgo la scena che più rappresenta il suo percorso di crescita, il suo capire che “Family is Power” anche se, d’ora in avanti, dovrà fare a meno di questa sua famiglia. Eccolo mentre parla a una Hope incosciente e cerca di trasmetterle tutto il suo amore, eccolo mentre scopre che non potrà mai più rivederla (certo, MAI DIRE MAI) e se qualcuno avesse dubitato di lui, della sua capacità di FARE CIO’ CHE ANDAVA FATTO… VADE RETRO, CHIUNQUE TU SIA!

–gnappies

Black Sails

Il finale di serie di Black Sails è stato semplicemente meraviglioso e ha rasentato la perfezione. Sapendo che stavo per affrontare la chiusura definitiva di uno degli show che ho amato di più in assoluto (e che ad oggi potrei considerare la miglior serie che abbia visto) ero emotivamente preparata alla disfatta perché sapevo che avrei versato ogni lacrima possibile. Non avevo però fatto i conti con questo colpo di scena, con la reunion tra Flint e Thomas. Per tutta la stagione Silver aveva fatto degli accenni ma, sull’onda del #maiunagioia, credevo che il tutto si sarebbe risolto nell’ennesima catastrofe. Quando il capitano Flint è arrivato alla piantagione il mio cuore è esploso e non sono più riuscita a capire se fosse l’atmosfera della scena ad essere ovattata o se fossi io che non riuscivo più a distinguere mezza scena per via delle lacrime. Thomas è sempre stato un’ombra nella serie, ma abbiamo avuto conferma di quanto fosse grande il loro amore dalle azioni di Flint, anzi dalla sua scelta di diventare il Capitano Flint: per il dolore di quella perdita ha lasciato tutto, si è dato alla pirateria, ha smosso mari e monti ed ha addirittura iniziato una guerra – tutto ha avuto origine da Thomas. Scoprire che Thomas era ancora vivo e vederli finalmente riabbracciarsi, dopo tutti quegli anni, è stato un momento da togliere il fiato; sono state lacrime di pura gioia nel ripensare a tutto quello che hanno dovuto affrontare per ritrovarsi.

– Al

Sherlock

Quest’anno Sherlock ci è andato giù pesante e ci ha regalato un momento che mi ha fatto personalmente versare litri di lacrime.
La morte di Mary Watson è stata per me un trauma grandissimo: mi ero incredibilmente affezionata al suo personaggio e penso onestamente che portasse nella vita di Sherlock e Watson quell’equilibrio e quel senso di maternità e accettazione di cui i due hanno sempre avuto disperatamente bisogno.
Mary era la moglie di John, questo è vero, ma è stata importante per entrambi gli uomini, costringendoli spesso a confrontarsi con se stessi e arrivando a capirli come nessuno aveva mai fatto prima di allora.
Pensavo che le scene della morte in sé e del cordoglio del marito fossero la parte peggiore, ma mi sono dovuta ricredere alla fine di “The Final Problem”, quando i due amici, complice un DVD ritrovato fra le macerie del loro appartamento distrutto, hanno modo di ascoltare l’ultimo messaggio lasciato loro in dono dalla donna.

Mary Watson: “I know you two,
and if I’m gone, I know what you could become,
because I know who you really are –
a junkie who solves crimes to get high,
and the doctor who never came home from the war.
Will you listen to me? Who you really are, it doesn’t matter.
It’s all about the legend, the stories, the adventures.
There is a last refuge for the desperate, the unloved, the persecuted.
There is a final court of appeal for everyone.
When life gets too strange, too impossible, too frightening, there is always one last hope.
When all else fails, there are two men sitting, arguing in a scruffy flat,
like they’ve always been there and they always will.

The best and wisest men I have ever known,
my Baker Street boys,
Sherlock Holmes and Doctor Watson.”

– MooNRiSinG

Top3 scene trash

Dynasty

Quest’anno ci ha portato nel bel mezzo dei drammi della famiglia Carrington, e le donne della famiglia ci hanno regalato i migliori momenti trash della serie, ecco per voi qualche particolare!

 

–gnappies

The Shannara Chronicles

Ormai lo sapete, io sono una fervente sostenitrice di questa serie che è sempre stata fonte, suo malgrado, di grasse risate.
Quest’anno gli autori si son dati particolarmente da fare, fra principesse umane agghindate come prostitute del Moulin Rouge e truccate con la cazzuola, decapitazioni truculente (Riga, lo sai che sto parlando di te), effetti speciali ai limiti del ridicolo e nemici che sembravano usciti da una svendita a basso costo di costumi per Halloween.
Non è stato facile scegliere un singolo momento trash in mezzo a cotante perle, ma alla fine la palma se la aggiudica sicuramente la resurrezione di Catania, tramutata in novella ninfomane e con lenti a contatto colorate talmente finte che nemmeno in una parodia di The Walking Dead su Youtube.
R.I.P. Catania, ti abbiamo voluto bene (almeno, io te ne ho voluto).

– MooNRiSinG

Pretty Little Liars

Quella vecchia volpona di Marlene ci ha abituato ad una serie innumerevole di troll e di scelte discutibili in questi sette anni di Pretty Little Liars, ma con il finale ha senza dubbio dato il meglio di sé. Pensavo che con lo pseudo incesto CeCe-Jason avessimo raggiunto il top, ma con quest’ultima trovata ha scalato vette inaspettate sulla catena del trash.

Ebbene sì, Wren è stato reso immortale, perennemente scalfito nella nostra memoria in tutte le sue sfaccettature. Con il suo continuo via-vai dalla serie, i suoi ritorni di fiamma con Melissa e l’eterno flirt con Spencer mi aveva conquistato; la faccia da bravo ragazzo di Julian Morris ha senza dubbio aiutato a farlo entrare nei nostri cuori. È sempre stato in cima alla lista dei sospettati, senza una sola ragione logica se non l’ostinazione di trovargli un ruolo fondamentale nella serie. E alla fine il suo ruolo l’ha avuto, anche se non era esattamente quello che mi aspettavo: ha conquistato la sua Spencer, o meglio, la versione psicolabile che è stata la sua perduta sorella gemella Alex, ed ha trovato il suo posto nel mondo… appeso ad un ciondolo. Avrebbero potuto limitarsi a farlo fuori, ma così avremo perso quest’incommensurabile perla di trash. Solo la mente malefica di Marlene poteva partorire un’idea tanto geniale.

“Diamonds are a girl’s best friend” e direi che con questo Wren ha portato la definizione di friendzone su tutto un altro livello.

– Al

Questo è tutto per la nostra settimana sul viale dei ricordi di quello che l’anno appena passato ci ha regalato a livello di conclusioni e nuovi inizi, ship e villain… se vi siete persi alcuni dei nostri articoli “Best of” correte a recuperarli e non dimenticate di farci sapere cosa ne pensate e quali sono le vostre top3 qui sotto nei commenti!

Ale

Ale

Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

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