
Puntata Asher-centrica quella di questa settimana che non poteva aprirsi in un modo migliore: la danza dell’imbarazzo, quella che tutti noi in privato (o nella mente) facciamo quando siamo particolarmente contenti di un qualcosa che ci è accaduto (o quando una delle nostre ship preferite diventa realtà anche per il resto del mondo e non soltanto nella nostra testa). Questo è un episodio dove a regnare sono i sentimenti, quelli che a volte ci spingono ad agire senza considerare se quello che stiamo facendo migliorerà o peggiorerà la cose. Asher scopre qualcosa di poco dignitoso riguardo il passato del padre, la Keating decide di lavorare per un caso che le sta particolarmente a cuore e Bonnie è una grande ipocrita il caso di Lila prende un’ennesima svolta. Insomma, preparo il rotolone regina perché ci sarà molto di cui parlare oggi.
The case of the Week
«Questo è il primo caso che mi aprì gli occhi sul fatto che il sistema giudiziario non sempre ripaga coloro che dicono la verità, ma piuttosto coloro che hanno il potere di crearsene una propria.»
Buffo come dopo soltanto sei episodi si arrivi a trattare un caso dove l’imputato è stato condannato ingiustamente. Annalise Keating ci è stata presentata dall’inizio come un avvocato pronto a difendere il proprio conto in banca, senza interessarsi dell’etica della propria clientela. Invece, il caso di questa settimana rispolvera un fascicolo di ventun anni prima, riportando la Keating ad un’epoca in cui – forse – di Sam non c’era neppure l’ombra. E che tempi, vero? Immagino il suo rimpianto. Ma in realtà ventun anni prima accadde che David Allen fu accusato d’omicidio e spedito in carcere nonostante le scarse prove riguardo la sua colpevolezza: un testimone lo vide lasciare l’edificio della compagna con una pistola tra le mani, la stessa che mise fine alla vita della donna. Ora la Keating & Co hanno l’occasione di dimostrare l’innocenza dell’uomo che, senza una difesa, potrebbe scontare ben presto l’eutanasia. Inutile dire che dopo il caso della scorsa settimana, anche questo sembra essere avvincente, perché il nostro team sembra dover remare contro quella che dovrebbe essere la giustizia stessa, ma che in realtà ha incastrato un uomo innocente. E per mettere maggiore carne sul fuoco, si scopre che immischiato nella vicenda e accusato di corruzione è il giudice Millstone, nonché padre di Asher. Ho avuto l’impulso di abbracciarlo, quando la Keating ha predetto ciò che sarebbe successo: «Non sarebbe il primo al mondo ad essere deluso dal proprio padre». L’ammirazione di Asher nei confronti del padre probabilmente lo ha spinto a seguire la strada intrapresa per quella carriera e rendersi conto del fatto che quella persona, quel punto fermo, sia in grado di ferirti, deluderti, deve essere una verità difficile da mandare giù su due piedi. In ogni caso, Asher ha avuto la risposta che cercava (e forse anche i fondi tagliati): il giudice si è fatto corrompere per fare strada nella sua carriera. L’amore di un figlio eppure è grande e Asher non vuole voltargli le spalle, così, nonostante l’informazione succulenta, corre dalla Keating per salvargli la carriera e ottenere il trofeo (chissà perché, ero convinta che lo chiedesse in una delle due richieste. Tipico di Asher!), in cambio di una nuova pista: coinvolto nella corruzione c’è un pezzo forte, nonché un senatore, e il team mette in moto le rotelle del cervello per riuscire ad avere la giusta difesa per il proprio cliente. La notte passa al sapore di caffè e neuroni bruciati, talmente bruciati che i ragazzi diventano bambini petulanti e bellicosi pronti a pungersi tra di loro come api impazzite. L’alveare di Asher è fin troppo sensibile per battute sul dove provenga il proprio miele, così il ragazzo esplode ma, vuoi la stanchezza vuoi la goffaggine, anziché scagliarsi sul faccino da schiaffi di Connor finisce al suolo travolto dagli scatoloni. Mai occasione fu migliore per trovare la prova schiacciante che incrimina il testimone oculare della vicenda, collegata al senatore. Spostandoci in tribunale, abbiamo di fronte una delle scene migliori che abbiano girato fino a questo momento. La Keating parte con l’atteggiamento da pantera armata, mettendo all’angolo la propria preda, stuzzicandola affinché caschi al suolo pronta a farsi divorare. Ma la pantera si evolve, dinanzi il Senatore la pantera diventa qualcosa di più, diventa il leone, colui disposto a rappresentare la giungla e fare in modo che le venga data giustizia. La Keating è il leone, forte perché può contare sull’instabilità dei suoi sentimenti. Può sembrare controproducente, eppure è stato il suo coinvolgimento emotivo a convincere la Corte Suprema delle sue parole. Se quello dello scorso episodio è stato il mio caso preferito, devo ricredermi perché di certo questa è stata una delle battaglie a lieto fine migliori da un po’ di tempo nella storia della televisione.
The Students’ Case
Fino ad ora abbiamo sempre visto il gruppo di colpevoli composti dagli stessi membri: Wes, Laurel, Connor e Michaela. Subito dopo abbiamo appreso che Rebecca vi è immischiata fino al collo. Laurel ha spifferato probabilmente gran parte della storia a Frank, cosa che lo rende automaticamente complice e Connor si è presentato completamente stravolto fuori la porta di Oliver; dunque, Asher dove si colloca in questo scenario? L’episodio si apre con una danza alquanto imbarazzante del povero ragazzo privato del suo trofeo. Quando se ne rende conto, si fionda immediatamente dal suo team perché è impossibile porvi fiducia quando la concorrenza, si sa, è spietata oggi giorno. Michaela sembra riprendersi improvvisamente dal crollo emotivo e lo depista portandolo lontano dalla scena del crimine. Quando Laurel si è avvicinata alla finestra per informare il gruppo dell’abbandono di Asher, sono rimasta a fissare lo schermo con il fiato mozzato perché ero convinta che di lì a poco sarebbe balzato dentro il salotto spaccando i vetri e con la sua tipica faccia di bronzo. Sappiamo che sarebbe capace di qualunque cosa pur di avere il suo trofeo indietro. Riusciti a depistare Asher, li vediamo salire in auto. Nel frattempo, il baldo giovane prende appuntamento con una conquista per passare insieme la serata e, quando veniamo a conoscenza dell’entità di questa giovane, la mia mascella ha scavato circa venti metri sotto terra prima di sprofondare e cercare la direzione verso gli inferi. Quindi la battuta sul BOSHER non era una cosa campata in aria, giusto???
Era tutta studiata per prepararci alla fatidica scena. Ommiodio Bonnie, fai tanto la predica agli altri e poi sei la prima che cade in tentazione con uno studente. Mi chiedo chi riuscirà a mantenersi intatto nelle prossime settimane.
Finale sconvolgente anche questo: i piccioncini vengono interrotti dalla telefonata di una Keating sconvolta, che accusa Bonnie di essere in compagnia del marito (le sarebbe piaciuto); inoltre le rivela di avere brutti sospetti riguardo a dove sia finito Sam. Con questo, gli autori stanno cercando di comunicarci qualcosa, come ad esempio l’innocenza della Keating circa l’omicidio del marito. Ma io non credo che sia totalmente all’oscuro e io sono sempre più convinta che, forse, la sospettata per eccellenza di questo omicidio sia Rebecca.
The Lila’s Case
Dopo la scoperta dell’acqua calda di Wes e Rebecca, il ragazzo decide di marinare l’università lasciando un segno del suo passaggio: il fantomatico trofeo siede al suo posto. La Keating è preoccupata di quest’assenza strategica, ma quello affranto maggiormente sembra essere il caro volpone Sam, certo che il ragazzo correrà alla polizia per spifferare il suo sporco segreto pervertito. La Keating non ne è certa, anzi crede che Wes sia più intelligente di così, e con la scusa della consegna a domicilio del trofeo, viene a conoscenza del prezzo da pagare per tenere la bocca chiusa dello studente: ritrovare Rebecca. Credo che Wes abbia confuso il ruolo di avvocato con quello di detective. Parli di giustizia e ti ritrovi a minacciare la tua docente, anziché porle le domande giuste, come ad esempio perché difendi quel delinquente di tuo marito o qual è il suo alibi di quella notte? Sembra non fregartene niente se non il fatto che Rebecca non respiri più l’aria dall’altra parte del muro e s’imbuchi nel tuo appartamento per mangiare pizza gratis. Più di un atto di giustizia, il suo sembra un capriccio da bambino viziato. La Keating non demorde, nonostante abbia molto che bolle in pentola, così spedisce Frank in una missione segreta, alla ricerca della ragazza scomparsa. Il risvolto di questa settimana mi lascia alquanto stupida: la Keating fa in modo che Frank consegni alla polizia il cellulare di Lila e che qualcuno venga incastrato nella questione dell’omicidio. Si affermano altri dubbi riguardo l’innocenza del fidanzato di Lila, siccome il cellulare è stato ritrovato nella sua macchina, e Wes sembra essere stravolto della piega degli eventi tanto quanto me. Rebecca non sembra essere felice che il suo compagno di scappatelle sia stato incastrato in un quadro poco chiaro, ma di una cosa è sicuramente felice: dell’attenzione di Wes. E se la vendetta va gustata fredda, l’ex poliziotto ha già iniziato a preparare la minestra dove Annalise si cuocerà con le sue stesse mani. Insospettito dalla piega degli eventi, ottiene il video di sorveglianza di Griffin (ex di Lila) e scopre dell’intrusione della Keating nella faccenda. Quell’uomo è a conoscenza di troppi dettagli e mi stupisce come la professoressa non abbia pensato a come sistemarlo. Cosa lo priva di prendersi una rivincita con tutto quello che ha a disposizione? Sono certa che presto lo scopriremo.
Nel frattempo, se pensavamo che la Keating avesse messo il destino di suo marito nelle mani della legge, prendete un sospiro di sollievo perché questa donna le sa davvero tutte e ha persino il tempo di far rivestire la parete della camera da letto (lo sappiamo tutti che sicuramente sarà stato Frank). La confessione a cuore aperto che regala a quell’uomo mi spinge a credere che la Keating senta il profondo bisogno di essere amata.
Nonostante tutte le cose spregevoli che ha fatto e che ti ha fatto, ammetti di avere bisogno di lui al tuo fianco. E questo è segno di debolezza. L’amore sarà la sua debolezza?
Shipping-mode
Frank and Laurel: tremendamente attratti l’uno dall’altra, la ragazza dopo esserglisi spalmata tra le braccia è entrata nella fase di negazione e, a quanto sembra, potrebbe restarci ancora per un po’, fino a quando gli ormoni prenderanno il sopravvento sul suo cervello. Frank non demorde e trova ogni occasione per stuzzicare il can che dorme.
Ed è qui che mi collego alla ramanzina di Bonnie per Laurel. L’assistente becca i due piccioncini che si fanno gli occhi smaliziati e frecciatine di cupido sull’uscio della porta, così coglie l’occasione per prendere Laurel di petto e farle una bella lavata di testa: Laurel sta giocando, perché si diverte, perché sa che Frank pende dalle sue labbra. Ma potrebbe esserci un risvolto per questi due insieme o è un passatempo come un altro? Questa è la morale della favola che Bonnie cerca di farle entrare nella zucca, certo avrebbe anche potuto risponderle di farsi gli affari propri (cosa non del tutto sbagliata), ma per una volta mi sento di appoggiare Bonnie, o quantomeno il senso del suo discorso. Dici di avere un fidanzato, dici di non essere interessata a compiere quell’errore per una seconda volta, eppure puntualmente ti ritrovi a scrutare ogni movimento di quell’uomo come se fosse una tua proprietà e il modo in cui lo guardi fa intendere tutto tranne che non ci sia interesse. Laurel dovrebbe imparare ad essere più pratica con se stessa anziché pensare di esserlo sul lavoro; il più grande dilemma è la sua vita privata e dovrebbe iniziare a capire da dove mettere in ordine. Ha ragione nell’essere timorosa nei confronti di Frank, soprattutto riguardo la storia della “Frank’s Girl” (anche io sarei diffidente a dare a Cesare quel che è di Cesare), ma se vi piacete reciprocamente, mi spieghi perché dover complicare tutto?
Wes and Rebecca: mi sono piaciuti sin da subito questi due, eppure a lungo andare sto iniziando ad avere seri dubbi sul perché Wes si comporti come si comporta. Quanto conosci di questa ragazza che ti spinge a ricattare la tua stessa docente nonché partner affinché la riporti a casa sana e salva? D’accordo che sei dalla parte della giustizia e degli innocenti, ma come fai a sapere che lei non ha alcuna parte in tutto questo? Onestamente, se avessero chiesto il mio parere, non avrei saputo dire se Rebecca centra qualcosa nella questione dell’omicidio, ma dopo i flashforward, inizio ad avere dubbi su ogni cosa. C’è da dire che un momento delizioso lo hanno avuto ed è stato l’unico secondo dell’episodio in cui non abbia pensato di entrare nel cervello di Wes per controllargli la materia grigia.
Bonnie & (Clyde) Sam: soltanto io sono scoppiata in una risata sadica quando Sam non soltanto chiama dinanzi sua moglie l’assistente della suddetta con un diminutivo del tutto intimo (Bon? Ma chi è, tua sorella?), ma tende anche a ringraziarla per sopportare tutti i loro drammi. Ora, tu che ne sai di quello che Bonnie sa e di quello che tua moglie le confida? Ma, in ogni caso, una tecnica più subdola di flirting non potevi trovarla? Insomma, abbiamo capito che hai una scommessa a cadenza mensile con te stesso per portarti a letto una donna che non sia tua moglie, ma come parcella finale è incluso anche l’omicidio dell’amante o è un gioco differente che non ti riguarda? E la falsità di Bonnie ha raggiunto limiti che la mia faccia è rimasta paralizzata in un sorriso di shock quando gli ha detto che lo faceva per la moglie. Please.
Momenti Random.
Un angolo per Connor in questo episodio:
1) Connor che stuzzica Michaela:
2) Connor che stuzzica Wes:
Un angolo anche per Asher:
1) La danza scabrosa.
2) La caduta clamorosa:
3) L’ipnosi della Keating.
4) L’ossessione da trofeo.
E terminiamo con un elogio per gli abs di Wes, perché te li nascondevi?! Anche la Keating ha approvato.
Conclusioni| Nonostante questa sia stata la settimana di Halloween, Shondaland ha deciso di non trasformare questo episodio in uno di quelli tematici e posso dirvi che forse, un tantino, lo avrei gradito. Sono patita degli episodi a tema, quindi la faccenda del misterioso omicidio ci sarebbe rientrato senza sforzo. Purtroppo è andata così, ma la puntata che ne è uscita fuori è stata di grande qualità. Il caso della settimana mi è piaciuto, un po’ meno il comportamento di Wes e in più questo è stato l’episodio Asher-centrico. Quindi, come poteva non piacermi?!
Prima di lasciarvi, vi pongo un quesito:
Vi invito a condividere le vostre speculazioni riguardo le nuove informazioni e le nuove piste che si sono scaldate per questi misteri irrisolti; vi lascio i link delle pagine Facebook in attesa dei prossimi episodi e in più il promo della prossima puntata!
Oddio mi sono letteralmente scompisciata a leggere questa recensione!!!!
“la mia mascella ha scavato circa venti metri prima di sprofondare e cercare la direzione verso gli inferi”, sono morta…
Le tue recensioni sono sempre molto belle!
Questa devo dire è la serie “nuova” che mi sta piacendo di più, non una una mega fan di Shonda, ma questa serie è proprio bella, sarà perchè i personaggi sono giovani, o perchè i casi di ogni puntata sono sempre appassionanti…
Personalmente non shippo particolarmente Frank e Laurel, ma anche a me puzza questa “fissa” di Wes per Rebecca, cioè la conosci da 20 minuti, come fai ad asserire con così tanta sicurezza che è innocente?? Quel Sam stecchito poi, chi vuoi che sia stato??
ahahah ti ringrazio, felice di averti regalato una risata! 🙂
In effetti Wes e Rebecca inizialmente affascinavano molto, tuttora io sono una loro sostenitrice, però vorrei capire come sia possibile l’atteggiamento di Wes, uno psicologo forse potrebbe darci una spiegazione perché io da sola non so rispondermi >.<
E quindi mi sembra anche giusto sospettare di Rebecca non tanto per l'omicidio di Lila ma per quello di Sam. Vedremo come si metteranno le cose, ti ringrazio 🙂
Questo caso mi è piaciuto molto, e sono rimasta molto colpita dal discorso e dalla determinazione che ha dimostrato la Keating durante questo caso.
Bonnie è il bue che dice cornuto all’asino, prima fa la ramanzina a Laurel e poi finisce a letto con Asher.
Secondo me Asher fa finta di essere completamente scemo, è solo una facciata per depistare gli altri. Credo che sia molto intelligente anche se non lo dimostra spesso… finalmente ha quel benedetto trofeo, se lo sognava pure la notte a quanto pare.
Frank non mi sembra tipo che si arrende, secondo le cose fra lui e Laurel diventeranno ancora più “piccanti” nel prossimo episodio. Provano entrambi una forte attrazione e non finirà bene.
Un grande applauso a chiunque abbia deciso di girare la scena di Wes avvolto solo da una tovaglia… Grazie!
Mi mette tristezza e mi fa arrabbiare che una donna come la Keating si lasci trattare così da un marito del genere. Posso capire che lo ama e che forse necessita di affetto, però non è giusto nei suoi confronti.
C’è anche da dire che, se si scoprisse che Darcy è suo marito, lei potrebbe diventare un’altra sospettata.
Sai che anche io credo che, in fondo, Asher non sia così imbecille? Deve pur avere un cervello da qualche parte per essere arrivato dove si trova, per di più incluso nella cerchia di cervelloni della Keating, ma credo che gli autori abbiano voluto marciare su quell’aspetto unico e che lo differenzia dal resto dei ragazzi. E ammetto che a me va bene così! Però sicuramente c’è molto di più e in questo episodio ce lo hanno dimostrato 🙂
Sicuramente tra Frank e Laurel ci saranno più ricadute (o forse una, quella che abbiamo visto nel flashforward) e onestamente sono febbricitante a riguardo *w*
E sì, una statua per chi ha deciso di far girare Wes a petto nudo, si capisce perfettamente la difficoltà della Keating a mantenere i nervi saldi. ahahah
Comunque sicuramente si verrà a scoprire di Mr Darcy, forse li inchioderà proprio l’ex amante e a rimetterci in un certo senso è più la Keating che il marito, data la sua reputazione.
Tutto l’episodio mi é piaciuto tantissimo – ma non c’é da stupirsi, How To Get Away With Murder é la serie che probabilmente aspetto con più impazienza, tra tutte le nuove. A parte questo, tho, devo dire che uno, ancora non capisco Wes e Rebecca. Nel senso, li shippo tantissimo, ma se tra i vari casi e il flashforward passano solo cinque settimane, non dovrebbero muoversi a fare qualcosa? Insomma, cinque settimane sono un po’ pochine per arrivare ad essere complice (o ad aver commesso?) in un omicidio per una persona. Almeno secondo me. E due, come fa la Keating, furba e intelligente e brillante com’é, a continuare a non considerare il suo ex? Non pensa che giocando così a carte scoperte con Frank (che in quanto spia fa proprio un po’ schifo, diciamolo, torna a fare l’avvocato che ti riesce meglio, honey) rischia seriamente di mettersi nei pasticci? Non so, io forse avrei tenuto in considerazione il poliziotto che ho fatto licenziare e che probabilmente ce l’ha con me, mi trovassi nella sua situazione (e ti prego, ti prego, molla quel deficiente di Sam che non ti merita).
I just can’t wait for next week. Complimentoni a te per la recensione e ci sentiamo alla prossima!
Ti appoggio pienamente, infatti la Keating quando si tratta di Sam diventa irrazionale, forse perché le piace credere a quello che vorrebbe fosse reale. Ma non mancherà molto prima che l’ex agente gliela faccia pagare. Hai ragione, Frank non è arte tua! ahahah penso che Bonnie sarebbe stata più discreta, ma sappiamo perfettamente che la Keating non l’avrebbe coinvolta in una faccenda così vicina al marito. E non ha tutti i torti! ahahah
Vabè che tanto Bonnie si consola con Asher (forse perché era disperata).
Ti ringrazio! **