Nove parole furono professate sette giorni fa. Nove parole ci diedero conferma di cose che già sospettavamo. Nove parole sono quelle che ci hanno assillato per una settimana, soltanto per capire quali sarebbero seguite per controbattere a una prova decisamente schiacciante!
Sam Keating è stato incastrato dalla tecnologia che non ne perde mai un colpo: la fotografia del suo arsenale maschile ben visibile su un piccolo schermo ha dato a sua moglie la prova che cercava per imputarlo colpevole di menzogna. Che poi sia stato o meno l’assassino del delitto, è un altro paio di maniche. La Keating sembra sgomitare per questo caso dove la soluzione sembra tutto tranne che vicina.
Durante l’episodio di questa settimana, abbiamo modo di vedere alcuni rapporti svilupparsi maggiormente, il quoziente intellettivo di Asher diminuire sempre più e affrontare un caso dal tema piuttosto delicato: qui non si tratta di ricconi alla ricerca dell’aguzzino che agisce per vendetta o del delitto passionale finito male. Qui si tratta di un adolescente alle prese con un padre violento. Come solito, procediamo raggruppando la recensione nei tre macro gruppi.
The students’ case.
Tralasciando il cadavere ambulante di Sam che viene scarrozzato da un posto all’altro dai nostri giovani studenti, questa volta l’episodio viene narrato secondo il punto di vista di Laurel, the Frank’s Girl, colei che tra l’altro ci è finita a letto insieme secondo quella che – a detta sua – reputa una bugia e ne affronta le conseguenze, tranciandone i ponti di comunicazione. Laurel ha mantenuto i nervi saldi, a differenza di Michaela, ed è quella da cui mi sarei aspettata un atteggiamento simile.Eppure, per quanto disprezzo professi, non appena ne ha l’occasione, corre da Frank in cerca d’aiuto come se in lui ritrovasse il cavaliere dall’armatura scintillante e il cavallo bianco. Gli sbandiera davanti il trofeo sporco di sangue e con un’espressione da cane bastonato gli chiede aiuto.
Povero Frank, in balia del potere di una donna da cui pende con un rivolo di bava agli angoli della bocca. Non fraintendetemi, mi piacciono insieme, li shippo dal primo momento che li ho visti, eppure Laurel come personaggio non mi convince, non ancora, e il fatto che sfrutti Frank in quel modo, in una situazione tanto delicata, mi piace ancora di meno. Ma Laurel non sembra essere l’unica a rifugiarsi da chi non dovrebbe, continuano a mentirsi tra di loro e prima o poi verranno smascherati per l’errore di qualcuno che ha detto una parola di troppo alla persona sbagliata. La domanda è: chi sarà a tradirli?
The case of the Week
“Dodici perfetti estranei potrebbero essere la rovina o la riuscita del vostro caso prima che diciate anche una sola parola del discorso introduttivo.”
Caso interessante quello di questo episodio, uno di quelli che personalmente apre una finestra nel mio cervello ogni qualvolta mi ci imbatta: l’etica di un poliziotto. Un figlio uccide il padre per difendere sua madre. Quanti sono i casi simili di cui si sente parlare, non soltanto nelle serie televisive, ma anche nella realtà? E come si riesce a condannare di omicidio un ragazzo che ha dovuto subire per anni gli abusi della madre sotto il naso senza poter muovere un muscolo? L’avrebbe denunciato, ma chi gli avrebbe creduto? Purtroppo questi sono schemi politici molto complicati e sono quelle situazioni tipiche dove il mio cervello è d’accordo sul fatto che la violenza non debba essere utilizzata per la risoluzione di un problema, ma se il problema nasce proprio da una violenza allora dov’è la soluzione?
Ryan è un adolescente che un giorno, durante il tipico litigio tra genitori, afferra la pistola del padre poliziotto e preme il grilletto, uccidendolo in una manciata di secondi. Ciò che colpisce non è soltanto il modo solido in cui racconta l’accaduto agli apprendisti avvocati, ma ciò che dice in seguito: non è assolutamente pentito di ciò che ha fatto, anzi ne è sollevato, perché sa che per tutti i giorni della vita che verranno non dovrà più combattere con l’amarezza di aver lasciato sua madre nelle sudice mani violente di suo padre. La Keating & Co sono messi alla prova in tribunale dalla difesa di un ragazzo ritenuto “psicopatico assassino”, così giocano la carta emotività e fanno in modo che i membri della giuria siano idonei ai loro propositi. Peccato che l’accusa giochi un’altra bella carta, ovvero l’abuso subìto dalla madre non venga tirato in ballo durante il processo. Ed è così che il canto della speranza si allontana verso l’orizzonte. L’unica difesa dell’imputato era quella; escludendola dal caso, il ragazzo è ritenuto instabile e prossimo alla galera. Ma siccome il nostro è un team di talentuosi, il caso viene orchestrato brillantemente, facendo in modo che il processo venisse annullato – per via dell’intervento seppur impulsivo e sconsiderato di Laurel – e le accuse di omicidio contro il ragazzo cadessero. Questo è stato uno dei casi che mi è piaciuto di più fino ad ora, leggere la tristezza negli occhi di una madre dovrebbe essere vietato a un figlio, ancor di più se quella tristezza è legata ad un maltrattamento impossibile da fermare. Gli uomini capaci di provocare così tante ferite alla propria famiglia non dovrebbero avere il diritto di averne una.
The Lila’s Case.
Nei primi minuti dell’episodio veniamo a conoscenza di tanti dettagli succosi che, usciti dalla bocca di Mr Keating, non hanno fatto altro che spronare le mie mani a battersi il self-five alla Barney Stinson: non soltanto ha confessato (beh certo, dopo avergli premuto il muso contro la marachella come si fa con un cucciolo di cane non poteva negare ancora) di essere andato a letto con la studentessa, ma ha anche aggiunto di averlo fatto solo per tutta l’Estate (ma ti rendi conto che l’Estate è composta approssimativamente da tre mesi e ogni mese è composto da trenta/uno giorni? Io non lo liquiderei con “solo”).
E allora solo io gli avrei tirato una padella in faccia? Nonostante ammetta di aver ritrovato in lei del semplice e puro sesso (se diceva anche di esserne innamorato entravo nello schermo e gli davo anche del pedofilo), Mr Keating è come il lupo che perde il pelo e non il vizio; la Keating è consapevole dei suoi peccati di gola (del resto neppure lei può definirsi santa) ma ciò che ci svela è che, tempo addietro, anche la Keating è stata l’amante di turno, che ha fatto soffrire una moglie.
Quindi, ripetendo la faccenda del lupo, Mr Keating sembra oziare sempre nello stesso girone dell’inferno, come se dipendesse da questa forza ultraterrena che lo spinga tra le cosce di giovani donne. E io mi chiedo come facciano tutte a corrergli dietro. Certo, un uomo affascinante (o anche no) ma sul serio non ne esistono di migliori in una città tanto grande che tutte sentono il bisogno di crocifiggersi per quel metro-e-tante-corna-per-te?
Ho divagato. Perdonatemi, avevo bisogno di sfogarmi.Mr Keating ha la faccia tosta di scusarsi con la moglie per averla tradita (di nuovo), ma la nostra tigre è pronta a cacciare gli artigli e gli porta come regalo Rebecca dritta in casa loro per quella che chiamano valutazione psicologica. Eppure, lo sguardo che Sam e Rebecca si sono lanciati hanno fatto capire chiaramente che non avevano bisogno di presentazioni: sapevano perfettamente chi avevano davanti, o quantomeno avevano una sensazione. Non so ancora se credere a Rebecca (perché il caro Mr Keating potrebbe anche dimostrarmi che la terra è quadrata, non gli crederei ancora), forse perché non abbiamo ancora visto molto di lei, ma spero che gli autori rimedino presto, sembra essere piuttosto interessante. Di qui alla notte dell’omicidio: Mr Keating ha confessato alla moglie di doversi incontrare con Lila quella notte, ma non è riuscito a trovarla, così è tornato in hotel senza avere alcun contatto con lei. Certo Sam, non sapevi che gli asini volano anche sul tuo cervello colmo d’immondizia? A chi vuoi darla a bere, quella povera donna sta combattendo con i suoi demoni per venirne a capo e tu non fai altro che gettarle benzina sul fuoco. Sii onesto anche con te stesso una volta tanto (che poi parliamone, Mr Darcy, poveri noi. Niente a che vedere insomma.), oramai non si fida più di te, basta guardarla negli occhi quando ti parla per capirlo; cosa vuoi che sia ammettere di averla assassinata (?).
Il finale di questo episodio è stato eccitante quanto quello precedente. Rebecca mette la pulce nell’orecchio di Wes dopo essere scappata, impaurita dal ruolo della Keating in quella faccenda. Esorta Wes a guardare la carta da parati nella loro camera da letto, la stessa carta da parati che s’intravede nella fotografia pornografica sul cellulare di Lila, del suddetto Mr Darcy, e quando Wes mette a fuoco (intrufolandosi con il cappuccio stile –A di Pretty Little Liars) si ritrova dinanzi una Keating stravolta e l’accusa di averlo mentito. Nei suoi occhi c’era tutto il risentimento e disprezzo che mancavano nella puntata precedente, quando Annalise smaschera il marito; avrei gradito vedere negli suoi occhi le stesse emozioni di Wes, ma in un certo senso l’abbiamo vista troppe volte distrutta sotto lo sguardo del marito, per cui era anche giusto che fosse tutta d’un pezzo dinanzi una prova così discriminante. E ora come se ne esce la Keating per mettere a tacere Wes?
The ship-mode
Wes and Rebecca: Pizza time per i due piccioncini, dove anziché farsi le treccine a vicenda, confessano di avere entrambi dei problemi cronici: una accusata d’omicidio, l’altro disposto a perdere il proprio futuro per aiutare una ragazza che neppure conosce. Beh sì, anche io penso che abbiate entrambi grandi problemi, ma è proprio questo a rendervi shipposi insieme.
Frank and Laurel: signori e signore, credevo che questo giorno l’avrebbero tirato molto più a lungo, ma devo ricredermi perché non soltanto sappiamo che sono andati a letto insieme (dov’è lo shock? Me lo chiedo da sola), ma li vediamo anche baciarsi per la prima volta, dopo varie riprese che sono durate per tutto l’episodio. Cedono, Laurel smette per un momento di fare l’ipocrita e si lascia pervadere dalla sensazione che entrambi possano lasciarsi andare, così lo bacia. Si baciano, o meglio si divorano e io ero lì, con le mani congiunte, a shippare. Poi lei scappa e sfoga gli istinti repressi sul suddetto “fidanzato”. E io ero lì, con un manganello in mano, a dirgliene quattro per essere stata così stupida e ipocrita. Quello non è il tuo ragazzo, è chiodo scaccia chiodo.
Suvvia, come si fa?!
Annalise and Nate: non sono una sostenitrice di questa ship, la povera Keating sta attraversando un po’ di maretta nelle questioni sentimentali ed entrambi i suoi partner sembrano avere una predilezione verso la menzogna. Il caro agente è stato licenziato, crede che Annalise abbia fatto la spia, così per ripicca le confessa di aver mentito sull’alibi del marito. Adesso la Prof ha un altro pezzo da unire al puzzle e sono certa che gradirebbe dell’altro alcool per metabolizzare la faccenda.
Funny Moments.
1#: Quando i Keating litigano nella camera da letto, Bonnie spunta ai piedi delle scale e cerca di origliare a più non posso. E più la guardavo, più ero certa che nella sua testa continuava a ripetersi la stessa frase:
Ditemi che non ero la sola, per favore. Questa ragazza continua a ossessionarsi su un uomo che probabilmente non la sceglierà mai. Diciamocelo, hai qualche rughetta di troppo per suoi gusti, dagli qualche mese e lo ritroviamo a sceglierle fuori le scuole medie (perdonate l’acidità di stomaco, è che Sam proprio non lo digerisco). Inoltre quando la Keating la convoca ero certissima che avrebbero finalmente affrontato questo argomento che è diventato un tarlo nel mio cervello: c’è o non c’è qualcosa tra questi due? Evidentemente l’attrazione è unilaterale, poiché Annalise si è accorta dell’attrazione della sua dipendente nei confronti del marito (poverina, ci avrà fatto il callo per queste situazioni).
E durante le inquadrature silenziose sul volto di Bonnie, è questo che il mio cervello leggeva nel suo:
Povera Bonnie, dovresti essere più discreta quando inizi a sbavare sul marito del tuo capo.
2#: Asher. Credo di aver totalmente rivalutato questo personaggio, è uno dei pochi che, insieme a Connor, riesce a strapparmi qualche sorriso divertito. Sul serio, grazie autori per avergli dato più spazio, adoro la mancanza d’ossigeno nel suo cervello.
I.
II.
III.
Anche senza l’appoggio di Connor comunque, riesce a dire/fare grandi cretinate e per questo si merita un forte abbraccio.
IV.
V
3#: Connor. Alla ricerca disperata di mercanzia. Dopo aver rotto (?) con Oliver, il ragazzo è tornato a caccia, così sfrutta la conoscenza dei social media per fare colpo e tra l’altro aggiudicare un punto al suo team in tribunale. Non c’è che dire, il ragazzo sa sempre il fatto suo e adoro il suo battibeccarsi con Asher e Michaela, hanno un non so che di tenero.
4#: concludo con il momento-confessione di Laurel circa la sua relazione con Frank e la reazione della combriccola.
Elogio Moment.
Un grande applauso questa settimana va a Viola Davis: il modo in cui rende il suo personaggio è una continua confusione che ci ammalia, la vediamo indossare gli artigli da leone e con gli estranei combatte una lunga battaglia come se ci fosse nata con quella sete di sangue, eppure quando si ritrova dinanzi lo specchio, sola con se stessa, lascia spazio alle sue paure più infime, lascia cadere la maschera e noi raccogliamo insieme a lei tutti quei cocci cascati sul pavimento. Per quanto poco apprezzi Sam, è l’unico fino ad ora ad averci mostrato questo aspetto della Keating ed è qualcosa per la quale forse – e dico forse – potrei ringraziarlo. Poi penso che è un amante seriale del cavolo e vorrei che non fosse mai nato. Oh.
Conclusione| Arriviamo alla fine di una nuova puntata e posso dirvi di sentirmi soddisfatta. Sam ha vuotato metà del sacco (perché sono certa che c’è dell’altro), Rebecca inizia a contare su Wes e quindi vedo il quadro dei flash-forward prendere vita davanti ai miei occhi circa la loro collaborazione; il caso della settimana, come ho già detto più volte, è stato il mio preferito fino ad ora e in più una delle mie ship ha iniziato il percorso del tormento d’amore. Ah, si attendono soddisfazioni cari autori (e un bel calcio nello stomaco, sono già preparata). Credete che la Keating si farà ricattare da Wes e Rebecca o troverà il modo per metterli a tacere? Inoltre credete che Sam sia colpevole dell’omicidio o di essere un traditore-dipendente? Tante altre risposte ci attendono nei prossimi episodi. Nel frattempo, vi invito a passare dalle pagine Facebook per tenervi sempre aggiornati sulle news:
– How to get away with murder Italia
– How to get away with murder – Italian fanpage
– Shonda Rhimes Italia
E in più vi lascio il promo della 1×06 che andrà in onda il 30 Ottobre.
Puntata favolosa. Forse la migliore sin ora o per lo meno quella che mi è piaciuta di più perché come te ho apprezzato tantissimo il caso della settimana con tutte le annesse dinamiche della scelta e importanza della giuria. E non posso proprio farci nulla ma ogni volta che finisce un episodio mi ritrovo a tessere le lodi di Shonda e volerne sempre di più!
Grande, GRANDISSIMA, recensione condivido tutto quello che dici come praticamente sempre. Sulla questione Sam io dico che non è stato lui, non tanto perché non sia losco (Mr Darcy dove? DOVE?) ma perché sarebbe un po’ scontato a meno che Shonda non si inventi qualcosa che lo renda meraviglioso nonostante sia così palese. Dunque attendo ancora.
E shippo Frank con Laurel come se non ci fosse un domani. Andiamo sono perfetti e Frank è proprio affascinante (fangirl mode on)!
Che bello è non sentirsi mai soli nel mondo dello ship *.* Ogni volta che finisce una puntata sono combattuta nel capire se mi basta quello che ho visto o se ho bisogno di averne subito un’altra; inutile dire cosa mi rispondo da sola 😀
Sam è moooolto losco, ma probabilmente sarà un testimone della scena del crimine o avrà qualche sospetto che non condivide con la moglie. Non voglio credere che sia arrivato a uccidere una studentessa, perché insomma già sei squallido così, figuriamoci con questo…
Ti ringrazio! 😀
Anche a me è piaciuto molto questo episodio, specialmente perchè la causa di questa settimana mi è sembrata la più coinvolgente. Per una volta difendono qualcuno che, nonostante abbia fatto qualcosa di brutto, lo ha fatto per il motivo giusto (se così si può dire).
Riguardo Asher “Adoro la mancanza d’ossigeno nel suo cervello” ho riso come una scema e concordo pienamente con te.
Frank e Laurel mi piacciono molto come coppia, e non vedo l’ora di sapere che cosa ha combinato Frank per far arrabbiare Laurel in quel modo. Parlando di Frank… ma togliersi quella barba? Tipo adesso?
I sentimenti che provo per Sam sono esattamente uguali ai tuoi, non mi piace per niente. Però non penso sia stato lui ad uccidere la ragazza, io punterei anche al ragazzo di lei, non mi sembra tanto innocente.
Magari lei voleva lasciarlo per Sam, oppure ha scoperto che lei lo tradiva con il professore, boh.
Avrei tanto voluto rivedere Oliver in questo episodio, spero lo facciano rivedere presto.
Mi piace la tua teoria su Sam, in effetti lui potrebbe essere un potenziale testimone dell’accaduto o quantomeno avere un sospetto di chi sia stato. Ma chissà perché credo che ben presto il segreto di Mr Darcy verrà fuori, sarebbe bello vederlo andare in galera per un po’ u.u
AHAHAH hai ragione, quella barba per Frank è davvero folta, magari una spuntatina ci vorrebbe, anche se a Laurel non sembra fregare più di tanto. 😀
Credo comunque che Oliver tornerà presto, abbiamo visto Connor solitario che cerca anche di distrarsi ma penso che non rimarrà solo a lungo 🙂
Questa serie diventa sempre più bella e geniale ad ogni nuova puntata, e io sono seriamente innamorata. Davvero, probabilmente la migliore delle “new entries” di questa stagione. Scritta benissimo, con un cast da urlo – Viola Davis, li senti i cori di adorazione ogni volta che sei sullo schermo?
Ho apprezzato particolarmente il caso della settimana, ma soprattutto gli sviluppi su quello di Lila. Che, povera ragazza, doveva aver avuto qualche problema per chiamare Sam Mr. Darcy perché ahahahahah NO. Ma a parte questo. Concordo con te nel pensare che la verità non si limiti a quello che ha detto ad Annalise, di sicuro c’é di più, e non un di più “carino”, diciamo così. E Rebecca, Rebecca mi piace sempre di più! E ho amato il modo in cui ha collegato Mr. Darcy a Sam e ha avvisato Wes, che adesso avrà i suoi bei problemi a fidarsi di Annalise.
E sarò l’unica, ma a me Frank e Laurel non fanno né caldo né freddo, e soprattutto Laurel non mi sta particolarmente simpatica. Boh, sarò strana!
Compimentoni a te per la recensione, e alla prossima puntata!
Neppure a me Laurel piace particolarmente come personaggio però ahimé la ship mi garba eccome c.c
Anche io credo che sia una delle migliori serie riuscite in questa stagione, a discapito di altre che battono la fiacca o che comunque verranno presto penalizzate. Shondaland ci ha fatto un gran bel regalo, non c’è che dire! Peccato che duri 15 episodi, mi iniziano a tremare le gambe se penso alle possibili pause che si farà >w<
Ti ringrazio, vedremo come evolverà la faccenda di Mr Darcy nella prossima puntata!
Hai pienamente ragione su Rebecca, è il personaggio centrale di tutta la vicenda, e noi ancora non ne sappiamo nulla! -.- fatto sta, che a me sta antipatica!!!
Un applauso ad Asher, grandissimo questa settimana. Poco Connor però…è il mio preferito, lo shippo anche con i muri!
La Davis da standing ovation!!!
Ottima recensione, come sempre 😉
Asher è fantastico, mi chiedo se ci sarà un episodio dedicato a lui come stanno facendo con il resto della combriccola, chissà se ci inseriranno anche lui nel delitto di Mr Darcy.
Connor sta piacendo anche a me, sto iniziando a rivalutarli un po’ tutti anche perché stiamo imparando a conoscerli. E la Davis! Ah! **
Ti ringrazio!