Probabilmente avrete letto diverse recensioni negative sul nuovo show di Netflix, Hemlock Grove, e non hanno tutti i torti. E’ volgare ma non sembra abbracciare la sua volgarità. La recitazione è, per lo più… pessima. La violenza è gratuita, il dialogo è goffo e la storia è piena zeppa di figure retoriche. Tutte queste cose, però, possono solo essere gli elementi che fanno andare bene lo show su Netflix.
La serie, ispirata al romanzo omonimo di Brian McGreevy e prodotta da Eli Roth, è ambientata in una piccola città sconvolta da un brutale omicidio di una giovane donna. L’omicidio coincide con l’arrivo del nomade Peter (Landon Liboiron) e di sua madre Lynda (Lili Taylor).
ATTENZIONE, SPOILER: Peter è un lupo mannaro, ma sembra non essere l’unico strambo in città. Nei primi episodi incontriamo un cast di personaggi raccapriccianti, molti dei quali sono al limite tra creature sovrannaturali e persone davvero pazze. C’è persino uno scienziato pazzo che fa esperimenti in un posto chiamato Godfrey Enterprises, che possiamo scommettere sia esattamente oltre i limiti.
Lo show non potrebbe sicuramente essere trasmesso in un normale canale televisivo. Ha un’andatura lenta e ci sono così tante storie differenti che è difficile dedicarsi ad una abbastanza da voler ritornare a vedere lo show settimana dopo settimana. Ma siamo onesti, quando una persona si siede per guardare 13 ore di Netflix, non vogliamo necessariamente essere stimolati intellettualmente. Stiamo cercando di ammazzare il tempo, o dimenticare di una brutta separazione, o avere una tregua dalla CNN. Hemlock Grove è perfetto per quello.
In più, c’è il bonus aggiuntivo del modello di Netflix, che ci dà l’intero pacchetto della prima stagione tutto in una volta. Non ci dobbiamo preoccupare delle domande irrisolte che abbiamo in seguito alla cancellazione di uno show dopo solo 6 episodi. Se ce la fate a vedere lo show fino all’ultimo episodio, sarete premiati con qualche grado di chiusura finale. A volte questo è quello che state cercando.