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Harry Potter – 10 Cose da salvare dei film

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Harry Potter – 10 Cose da salvare dei film

Hello Potterheads!

Se fossimo stati nel mondo della Rowling a 11 anni, oggi ci ritroveremmo a festeggiare l’anniversario della nostre partenze per Hogwarts. Siccome siamo dei poveri babbani che invece hanno solo letto, riletto, visto, rivisto, sognato e risognato il mondo di Harry Potter, ci limitiamo a commemorare il giorno più affollato sul binario 9 e 3/4, con un articolo potteriano dedicato a uno dei temi più dibattuti nel fandom: la trasposizione cinematografica.

Di noi fan della saga ce n’è di ogni tipo: chi ha visto solo i film, chi ha letto i libri ma disprezza i film, chi li ama entrambi ma non è cieco ai difetti della trasposizione e, anche tra questi ultimi, i pareri sono decisamente diversi da potterhead a potterhead. Il mio elenco personale degli errori imperdonabili, ad esempio, inizia e finisce (perché la metto due volte) con Ginny Weasley, che nella saga cinematografica è stata resa il fantasma di se stessa (senza nulla voler togliere a Bonnie Wright che sono sicura abbia fatto del suo meglio).

Ci sono però delle cose che, a mio parere, vanno salvate senza alcun dubbio e, anzi, vanno protette (in alcuni casi) dagli assalti dell’Inquisizione da Lettore (come amo chiamare la mia a volte eccessiva necessità di ortodossia nella trasposizione dei libri che amo). Vediamole insieme.

1.Il cast

A cominciare dai tre protagonisti della saga, fino all’ultimo dei figuranti (qui, tra l’altro, un video di 10 attuali celebrità – sort of – che hanno partecipato), il casting è stato perfetto. Unico difetto: gli adulti sono in gran parte più grandi dell’età che hanno i loro personaggi nei libri ma davanti a certi nomi direi che ce ne infischiamo, no? Da Alan Rickman a Maggie Smith, da Gary Oldman a Kenneth Branagh, passando per le straordinarie Emma Thompson e Helena Bonham Carter, Imelda Staunton e Ralph Fiennes, Robbie Coltrane e Richard Griffiths, Michael Gambon e Richard Harris e via dicendo, sono sfilati i più grandi nomi del cinema britannico ed è stato assolutamente ME-RA-VI-GLIO-SO!

2. Gli Effetti Speciali

Per la serie “Ti piace vincere facile?”. Ma certo, è una serie di film sulla magia, gli effetti speciali DEVONO essere fatti bene, altrimenti diventa una barzelletta. Ma come non strabuzzare gli occhi ed esaltarsi come dei bambini davanti a certe meraviglie della computer grafica? Dagli incantesimi agli animali, tutto ci ha fatto più volte rimanere inebetiti davanti alle magie del CGI.

3. La colonna sonora

 

Dal tema di Harry Potter in poi, hanno saputo regalarci dei brani indimenticabili che tutt’ora adoro ascoltare e mi fanno emozionare come la prima volta. Ma d’altronde si parla di compositori come John Williams (1, 2, 3 film), Patrick Doyle (4 film), Nicholas Hopper (5 e 6 film) e Alexander Desplat (7 e 8 film). Nel mio ipod soggiornano ormai da anni: “A Window in the Past” (da “Il Prigioniero di Azkaban”), “When Ginny kissed Harry“, “The Weasley Stomp” e “The Friends” (tutti e tre da “Harry Potter e il Principe Mezzosangue”), “Lily’s Theme“, “Ron’s Speech” e “Courtyard Apocalypse” (dagli ultimi due film).

4. Hogwarts, La Tana, il Ministero, insomma: i luoghi

Parlando degli effetti speciali, ho lasciato chiaramente fuori le ambientazioni: davanti al meraviglioso castello di Hogwarts o alla prima immagine della Tana senza dimenticare i corridoi del Ministero e Diagon Alley, tutto ha rispecchiato pressoché alla perfezione l’immaginario di noi lettori. Abbiamo visto quei luoghi prendere vita (nel caso di Hogwarts, letteralmente) davanti ai nostri occhi e la cura anche per il più piccolo dettaglio ce li ha resi cari.

5. Il Quidditch

Benché presente molto meno che nei libri (sicuramente per l’elevato costo della CGI – e delle sue imperfezioni nelle scene in volo – e perché avrebbe portato via minutaggio utile ai film), anche in questo caso abbiamo potuto godere per la prima volta di una partita di Quidditch. Le capriole in volo dei cercatori e battitori, le magie davanti agli anelli di Oliver Baston e del nostro Ron, i tuffi in picchiata di Harry alla perenna ricerca del boccino… o di un modo per non morire davanti all’intera scuola. Siamo un po’ tutti Minerva McGrannit quando gioca la nostra squadra preferita.

Se queste prime 5 posizioni sono dedicate all’eccellente lavoro di coloro che hanno reso possibile la realizzazione dei film, le prossime cinque le dedico a momenti specifici che saranno sempre i miei preferiti per i motivi più disparati.

6. Harry entra per la prima volta in Diagon Alley – “Harry Potter e la Pietra Filosofale

Sfido chiunque di voi a non ammettere di aver passato l’intero primo film con la bocca spalancata e gli occhietti acquosi stile Dobby nel vedere la magia dei libri prendere vita per la prima volta. Nel primo film siamo un po’ tutti Harry che entra in Diagon Alley: da quando mette piede al “Paiolo Magico” fino all’incontro con la bacchetta o gli Elfi della Gringott, tutta la magia che avevamo sempre solo immaginato ha iniziato improvvisamente a sembrare reale intorno a noi. Un’emozione che non avremmo mai dimenticato.

7. Il duello al Ministero – “Harry Potter e L’Ordine della Fenice

Nei libri, il lettore vive l’intera avventura al Ministero come un enorme tuffo in apnea fino a quando, toccato il fondo, non si riesce a risalire. Nelle pagine del libro l’azione è così caotica e coinvolgente che persino il lettore si ritrova come Harry e i suoi coraggiosi amici, in balia della situazione, alla disperata ricerca della salvezza. Nel film è meno caotico ma non meno spettacolare: dal lancio del Reducto di Ginny in poi, fino alla straziante scena della morte di Sirius (l’urlo muto di Harry è ancora in grado di darmi i brividi al solo pensiero) e al duello fra i due grandi avversari: Silente e Voldemort. Il lavoro della CGI (nel duello Voldy-Silente in particolare, con quel vetro trasformato in acqua) e la recitazione dei protagonisti concorre a creare un’atmosfera se non fedelissima nelle parole a quella del libro, sicuramente tale nelle emozioni.

8. L’assalto alla Tana – “Harry Potter e il Principe Mezzosangue

Per quanto mi riguarda il sesto film è quello che mi ha deluso di più degli 8 che compongono la saga. Quando lo vidi al cinema, ne uscii molto amareggiata e arrabbiata e non credo lo perdonerò mai per aver reso Ginny una brutta copia dell’originale (la vera Ginevra Weasley, per dire, non avrebbe allacciato le scarpe di Harry, gli avrebbe detto qualcosa di divertente e vagamente insultante per farglielo fare da sé) e per aver mancato tantissimi spunti utili per far comprendere gli ultimi film a chi non avesse letto i libri. Ad una seconda visione della pellicola, però, devo confessare di averlo un briciolo – senza esagerare – rivalutato. Nel marasma generale, fra le numerose scene WTF che sono state inserite, l’assalto alla Tana, però, occupa un posto a parte e per lungo tempo è stata anche una di quelle la cui introduzione non ho mai capito.

L’arrivo di Bellatrix e Greyback, la fuga nel campo di grano, il fuoco che divora la Tana – luogo che più di tanti indicava la sicurezza e l’abbraccio di una famiglia – ottengono il loro effetto: la paura e l’angoscia si impadroniscono dello spettatore che inizia a prendere consapevolezza che nessuno è al sicuro. La scena nel libro non c’è, ma nell’arco di una manciata di minuti anche noi spettatori ci sentiamo come Harry e Ginny circondati dalle spighe e dalla risata di Bellatrix.

9. Il Racconto dei Tre Fratelli – “Harry Potter e i Doni della Morte – Parte I

Come nei libri, il momento in cui Xenophilius Lovegood racconta la Storia dei Tre Fratelli coincide con una meritata pausa dalle vicende che non sono ancora frenetiche in termini di azioni ma che lo sono molto dal punto di vista delle emozioni.

L’animazione escogitata per la versione cinematografica sembra prendere la carta e l’inchiostro del libro di Hermione e manipolarli fino a trasformarli in figure danzanti sullo schermo: i personaggi della fiaba di Beda il Bardo prendono vita e noi fan li guardiamo incantati.

10. La Pietra della Resurrezione – “Harry Potter e i Doni della Morte – Parte II

«Mi apro alla chiusura»: con queste parole incise sul boccino d’oro, inizia nei libri e nei film una delle sequenze più belle dell’intera saga. Nel momento di maggiore paura e coraggio di Harry, il boccino si apre rivelando la Pietra della Resurrezione al suo interno. Quattro meravigliose figure emergono nello spazio che circonda Harry e lo abbracciano con la loro sola presenza. James, Lily, Sirius e Lupin, appaiono nel momento in cui il ragazzo aveva più bisogno di loro e gli ricordano che loro vivono in lui e non lo abbandoneranno mai. È anche l’occasione per il lettore/spettatore per dare l’addio a Lupin, la cui morte sarà sempre una delle più dolorose, almeno per me, ed è l’inizio del secondo viaggio di Harry: quello verso la conclusione di uno scontro che lui non avrebbe mai voluto e che gli è stato imposto da qualcun altro, ma nei confronti del quale non ha altra scelta.

Ho dovuto escludere qualche altra scena importante dei film per poterne scegliere realmente solo 10 punti, senza imbrogliare, attenendomi alla formula. Vorrei dire che la scelta è stata ardua ma la verità è che non lo è stata. Questi 10 aspetti sono realmente le cose migliori che mi potessero regalare i film. Cosa pensate della lista?

Ma soprattutto, quali sono i vostri?

Vi aspetto nei commenti.

La potterhead vi saluta e vi augura una giornata allegra come i Weasley, saggia come Hermione, amica come Ron, tosta come Ginny e unica come Luna e Neville.

 

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Fonte immagine di copertina: https://www.pottertalk.net/

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