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Guys & Dolls | La meravigliosa Stana Katic

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Guys & Dolls | La meravigliosa Stana Katic

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Scrivere un articolo che parli di Stana Katic è un compito solo apparentemente semplice, nonostante io ricordi più facilmente l’esatta data di pubblicazione di una citazione di Rumi nel suo account Instagram che qualsiasi altra ricorrenza della mia vita.

Di Stana avevamo già parlato qui, perché a noi di Telefilm Addicted non sfugge mai nulla, figurarsi una donna del genere, ma dal momento che sono passati più di tre anni e di cose ne sono successe parecchie, soprattutto nell’ultimo periodo, ho insistito pensato che sarebbe stato giusto e divertente riprendere da dove eravamo rimasti e aggiornarci sulla vita e carriera di questa meravigliosa e luminosa attrice. (Mi sto sforzando di non fangirlare).

Ammetto di trovare strano, da parte mia, non tanto avere il compito (grato) di fare un riassunto della sua carriera e vita personale più recenti, quanto provare un’autentica e sconfinata ammirazione per Stana, tanto più che nemmeno da adolescente mi strappavo particolarmente le vesti per chissà quali personaggi del mondo dello spettacolo (ok, avevo un poster di Patrick Swayze a torso nudo e a cavallo attaccato al muro. Fine delle confessioni).

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In quest’ottica considero ancora più singolare il mio enorme apprezzamento per un’attrice che non conosco dal vivo e la cui personalità posso solo intravedere attraverso frammenti postati nei vari social, sottoposti a un ovvio processo di selezione, come si fa un po’ tutti e come è nella natura del mezzo. Di certo non possiamo raccontare a noi stessi di conoscere un personaggio televisivo attraverso foto e interviste, accuratamente preparate da PR che fanno quello nella vita, ma lo stesso vale anche per il mio vicino di casa di cui vedo le foto su Facebook (a volte preferirei non vederle). In ogni caso (ho finalmente terminato le premesse e posso darmi alla devozione libera da ogni vincolo), quello che Stana Katic mi trasmette la rende estremamente affascinante, interessante, intrigante, complessa, stimolante e unica nel suo genere (sì, sono one and done, una volta che mi si conquista). Mi piace quello che dice, come lo dice, e quale visione filosofica del mondo ci leggo dietro. La trovo una professionista molto seria e preparata nel suo lavoro, attenta, disciplinata e perfezionista (se per “perfezionista” intendiamo una persona che lavora dando il meglio di sé senza accontentarsi, che è la mia interpretazione del termine), nonché una donna interessante, dai gusti eclettici, dotata di incommensurabile curiosità intellettuale e grande apertura mentale, gentilezza, classe infinita e l’innata capacità di usare un’arma sconosciuta ai più, soprattutto in un ambiente del genere: la perduta arte dell’elegante tacere.

Stana, come sa chi la segue sui vari social, ama condividere con i suoi fan variegati spunti di ispirazione: libri, film, cause umanitarie, riflessioni, stati d’animo, amore e rispetto per il Pianeta, per il quale lavora e si batte. Nonostante io ami il tipo di consigli culturali o di intrattenimento che divulga, e abbia raccolto in numerose occasioni le sue proposte, per riuscire a star dietro alla sua mente straripante di interessi bisognerebbe smettere di fare altro nella vita (nessuno ha detto che non ne varrebbe la pena). Se pensate che la mia devozione non sia autentica, vi dico solo che ho guardato un film in polacco in bianco e nero, sottotitolato in inglese e con protagonista una suora, solo perché l’aveva accennato lei. Vi sfido a battermi su questo punto.

C’è un altro aspetto di Stana, che riguarda il suo modo di porsi sui social, che trovo personalmente molto intrigante, cioè i suoi famosi messaggi criptici destinati ai fan (un tempo erano a uso esclusivo di Twitter, ma ultimamente è passata a Instagram), con i quali, tendenzialmente, cerca di comunicare qualcosa che non può dirci (non può perché ha giurato silenzio di fronte a rappresentanti della Legge appositamente convocati, fosse per lei racconterebbe tutto subito. È nota a tutti la sua entusiasta incapacità di tenersi gli spoiler come si fa a non amarla), e cerca quindi una via di comunicazione più creativa. I suoi fan vivono esistenze complicate allietate dalla spinosa certezza di avere tra le mani informazioni che riguardano la sua vita o i nuovi progetti, di cui però non si capisce mai una cippa nel momento presente. Ma, a posteriori, tutto acquisisce un senso, rendendo di volta in volta più divertente cercare di risolvere l’enigma. A me continua a piacere ancora molto questa, pubblicata l’ultimo giorno di riprese di Castle. Non ho la minima idea di che cosa volesse anticiparci (della trama?).

drstanakatic My Monday morning in a nutshell. 💥BLAM💥

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A questo punto, però, voglio costituirmi e ammettere che la mia grande ammirazione per lei non è scevra dalla consapevolezza di non trovarmi davanti a una sorta di divinità perfetta o un unicorno magico (per quanto…) e vengo quindi a elencare i miei cavalli di battaglia polemici, per toglierci il pensiero, che sono, nell’ordine:  i “Vestiti Ignifughi della “Prima Era Stanatica” e l’oscuro periodo denominato: “Intanto vi saluto” (alla fine della settima stagione di Castle), in cui ha omaggiato chiunque avesse fatto parte dello show, nel dubbio di fare o meno ritorno l’anno dopo. E capite anche voi che la situazione era già difficile e abbastanza disperata, visto che non sapevamo di che morte dovessimo morire, senza bisogno di allietarci anche con delle bambole assassine. Se torno indietro con il pensiero, provo tenerezza e affetto per quel periodo di appassionati dibatti tra le varie posizioni, quando il drama era ad aspettarci dietro l’angolo.
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(Questo vestito, per la cronaca, mi piace molto)

Sì, ammetto davanti al mondo di essere stata critica, ma per me vale il principio per cui la gente (famosa e non) non debba per forza essere perfetta perché io la stimi o la segua con passione o costanza. Diciamo anche che, a fronte di una forte spinta solidale generatasi in me dopo il modo (che in questa sede vorrei solo definire brusco, per non far partire le polemiche) in cui ABC (il network che mandava in onda Castle) l’ha cortesemente informata di lasciare le chiavi uscendo (quando non le è stato chiesto di tornare per un’ipotetica nona stagione di Castle, perché, per chi non lo sapesse, non è lei che ha lasciato Castle, bensì non le hanno offerto un nuovo contratto), io ho sviluppato una decisa e spiccata posizione di difesa nei suoi confronti, consolidatasi nei mesi a seguire con il motto: “Dovete passare sul mio cadavere”.

[Hairporn, per gradire]

Da un punto di vista lavorativo, dall’ultima volta che abbiamo parlato di lei, Stana ha continuato a interpretare, nel modo professionale e sublime che ci siamo abituati ad aspettarci da lei, la detective Kate Beckett, con tutte le sue nuance, i suoi limiti e i piccoli e grandi cambiamenti che l’hanno trasformata in una donna appagata e felice, molto diversa dalla giovane donna chiusa a riccio delle prime stagioni. Un personaggio che è stato così amato da rendere inverosimile a orde di fan Caskett l’idea di una sua ipotetica dipartita, nel caso in cui Castle fosse continuato (dove volevate andare senza). Indubbiamente Kate Beckett è stata concepita e fatta evolvere con particolare riguardo e amore da parte del suo creatore (Andrew W. Marlowe), ma è altrettanto vero che è stata l’interpretazione di Stana, coinvolta tanto quanto noi da un personaggio incredibilmente sfaccettato, tenace, umano e vero, a renderla un esempio da seguire, da cui trarre forza, da cui farsi ispirare e da amare senza limiti.

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Questo è l’ultimo omaggio da parte di Stana a Kate Beckett (pensiamo per un attimo a quanto deve mancarle), nell’occasione del compleanno fittizio, il 17 novembre scorso.

Today (November 17th) is the fictional Birthday of a character I played for 8 seasons. For eight years I walked alongside Kate Beckett, under the guidance of Andrew Marlowe’s writing. I watched her be silly, be serious, kick ass, fall in love & evolve into her own Post-Traumatic Growth (PTG: Look it up if you aren’t familiar with it. It’s beautiful.).
I’ve been inspired by her & by an audience that loved her along with the rest of her on-screen family.
It’s been a privilege to have played a character that taught me so much.
Cheers, all! 🍸

 

(Stana nelle vesti di Shipper Queen a favore di Caskett)

Durante gli hiatus estivi di Castle, Stana non è certo rimasta con le mani in mano (anche perché dotata di un’invidiabile energia fisica, quella che lei chiama stamina, tradotta per le persone normali in “Non sta ferma un minuto, mi stanco solo a pensarci”), scegliendo di dedicare i ritagli di tempo per girare dei film indipendenti. Dicasi “film indipendenti” quelle produzioni che non hanno uno studio alle spalle, il che significa no money (con tutte le limitazioni del caso), ma una totale libertà espressiva da parte del regista, che può così optare per scelte più sperimentali, che tanto sembrano piacerle. (Ricordiamo la citazione storica nonché motto di Stana: For me it’s about art over finance. E non lo dice tanto per dire).

I’m grateful for the independent films I get to do. Although indies are often strained by budget & time pressures, they still produce some of the most compelling & daring films out there. Glad to play a small part in them. Qui

Grazie al suo amore per i viaggi dovuto alla sua natura poco stanziale e la sua curiosità e brama di vivere as vibrantly as possible, Stana ha scelto, in diverse occasioni, di partecipare a produzioni indipendenti ambientate all’estero, come nel caso di:
– Lost in Florence, girato per nostra gioia a Firenze nell’estate 2014 che verrà distribuito il prossimo 27 gennaio al Laemmle’s Music Hall Theatre a Beverly Hills. Trailer.

 

The Rendezvous, ambientato in Giordania, film a cui ha lavorato nell’estate del 2015 (pensiamo a quanto deve aver fatto caldo in Medio Oriente a giugno) e del quale è protagonista, insieme a Raza Jaffrey. The Rendezvous mette in scena la storia d’amore in divenire tra un medico americano ebreo, Rachel (Stana), e il burocrate governativo arabo-americano, Jake (Raza Jeffrey), a cui fanno da sfondo intrighi e avventure. (È tratto da  A New Song, di Sarah Isaias).

The Rendezvous è attualmente in scena nei circuiti dei film festival, dopo il debutto al Mill Valley Film Festival a inizio ottobre.  Trailer.

Amin Matalqa, il regista del film, descrive così Stana:

When Casting Director extraordinaire Lindsey Weissmueller suggested Stana Katic for the role – I knew she was our Rachel. I was instantly struck by Stana’s radiant beauty, her clever wit and down-to-earth personality. She was in turn won over by the opportunity to play a character that has never touched a gun — unlike her Castle character, NYPD’s Captain Kate Beckett, who knows a thing or two about kicking butt. Qui.

L’estate del 2015 l’ha vista impegnata anche in un altro film indie, Sister Cities, la trasposizione dell’omonima opera teatrale di Colette Freedman, che parla di quattro sorelle riunite nella casa della madre in occasione della sua morte, in cui interpreta Carolina, la sorella maggiore che è dovuta crescere in fretta per compensare l’inaffidabile personalità della madre. È un film corale prettamente femminile, che parla di quattro mondi completamente diversi, costretti a riavvicinarsi e confrontarsi per via delle condizioni particolari in cui si trovano loro malgrado. Il film è andato in onda il 17 settembre su Lifetime e io ve lo consiglio moltissimo.

Per quanto riguarda i suoi progetti post Castle, Stana sta attualmente girando a Boston il film horror Cadaver (fate parte anche voi del gruppo che non guarda film horror, ma per Stana questo e altro?). Stana interpreta Lisa Roberts, un’infermiera di cui temiamo la sorte infausta (non è uno spoiler, è proprio timore). È prodotto da ScreenGems, specializzato in film horror.

Ancora più importante, Stana sarà la protagonista principale di Absentia, una serie in dieci puntate prodotta da Sony e distribuita sui mercati internazionali da AXN, in cui sarà Emily Vaughn, agente FBI scomparsa e creduta morta, che farà ritorno dopo sei anni nelle vite del marito (Patrick Heusinger) e del figlio. [Il marito si è risposato, nel frattempo. Parliamone. Che cosa ti è saltato in mente?]. Le riprese avranno luogo in Bulgaria a partire da gennaio, come confermato da Stana, e la serie verrà mandata in onda nel 2017. È indubbiamente quest’ultimo il progetto su cui si è concentrato il maggiore interesse dei fan (bramosia è un sinonimo altrettanto valido), perché dopo l’inevitabile smarrimento derivato dalla fine di Castle e la conseguente impazienza di seguirla nei suoi nuovi progetti, è entusiasmante saperla protagonista di una nuova serie, in un ruolo che, per come è descritto sulla carta, secondo me sarà in grado di impegnare le sue notevoli doti attoriali drammatiche, insieme alla spiccata componente badass che abbiamo già visto palesarsi con successo in Kate Beckett, oltre al fatto che la generale complessità della trama le permetterà di mostrare tutti i colori delle sue abilità interpretative, della sua grande disciplina professionale e totale adesione al personaggio di cui si trova a vestire di volta in volta i panni.

Lo scorso 26 settembre Stana ha partecipato, a New York, a uno spettacolo teatrale sperimentale, che ha dimostrato ancora una volta, come se ne avessimo bisogno, l’ammirabile tendenza di Stana a mettersi coraggiosamente in gioco, e dedicarsi a tutte quelle attività che la fanno uscire dalla sua zona di comfort e che le fanno assaporare la vita profondamente. White Rabbit Red Rabbit è uno spettacolo creato da un artista iraniano, il cui copione è celato all’attore protagonista, che ne è ignaro fino al momento di salire sul palcoscenico (mi viene l’ansia solo a pensarci), e che può quindi interpretarlo per un’unica rappresentazione. Al termine della sua performance, fuori dal teatro (immagino con un calo di adrenalina che vi raccomando), Stana si è dedicata ai suoi fan, che in precedenza hanno affollato la sala, al punto da farsi notare dai critici, che hanno apertamente sottolineato la grande popolarità di Stana.

An actor’s fan base often helps power box office — producers cite a recent appearance by Stana Katic of “Castle” as particularly popular”  (Variety)

Non dimentichiamo la Caccia al Tesoro organizzata da Stana prima della rappresentazione teatrale, che ha sguinzagliato i fan per le vie di New York, sulla base dei suoi indizi pubblicati via Twitter, in cui sono stati messi in palio premi a tema Castle. (Si può amarla di più? No, non si può. Eppure…).

Stana ha la rara capacità di raccogliere intorno a sé un fandom estremamente fedele e appassionato, ripagandolo con infinito rispetto, apprezzamento e gratitudine. È grazie all’enorme devozione dei fan che Stana ha vinto, per la sua partecipazione a Castle, tre PCA (People Choice Award) di fila (vi assicuro che se non glielo abbiamo fatto vincere quest’anno è solo perché non hanno consentito a Castle e ai suoi attori di partecipare, perché il telefilm è stato cancellato. E avremmo anche qualcosa da dire a riguardo).

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2014: 

 

2015

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 2016

Stana si dedica a diverse opere di beneficenza, dando attenzione soprattutto al mondo dell’infanzia, con il suo coinvolgimento all’ospedale pediatrico di Los Angeles, CHLA, come recentemente ha dimostrato partecipando all’accensione dell’albero di Natale di Legoland del 28 novembre, che ha previsto una donazione a suo nome,

Si interessa anche con particolare attenzione e sensibilità alle problematiche dell’ambiente, grazie ad ATP (Alternative Travel Project) di cui è fondatrice, che si occupa di sensibilizzare le persone sull’uso dei mezzi alternativi, abbandonando l’auto per almeno un giorno la settimana.

 
Stana non si è tirata nemmeno indietro nel dare il suo contributo sull’annoso (vergognoso) problema della discriminazione di genere che affligge Hollywood, quando un’inchiesta ha svelato – come se ne fossimo stati fino ad allora ignari – che gli attori uomini, nella stessa posizione delle loro co-star femminili, guadagnano di più. Fonte (Qui non è stata criptica, direi).
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C’è in realtà un altro progetto misterioso, di cui ancora non si sa nulla, ma di cui ha lasciato diversi indizi. È un progetto a cui lavora da diversi mesi con la sua compagnia di produzione, la Sine Timore.

drstanakatic Some Saturdays are work days: Quick glimpse at the cable project I have been “pitching” these last few months. It’s been truly fun exploring the story’s world & relaying that to potential partners. Qui

(Non si può vivere con questa suspance!!).

Per quanto riguarda la sua vita personale, di cui è sempre stata molto protettiva, se pure ammorbidendosi e aprendosi un po’ di più nell’ultimo periodo, la news più importante riguarda il suo matrimonio, avvenuto il 25 aprile 2015 con il suo compagno di lunga data dal cognome impronunciabile, Kris Brkljac… evento che ci ha gettati tutti nello sconforto perché, ovviamente, avrebbe dovuto sposare tutti noi. In gruppo. E portarci a Coolioville (aka Utopia) a vivere con lei.

Imponendomi con la forza di terminare l’articolo, vi auguro anche io “Buone Vacanze” insieme a Stana. Se volete parlare lungamente di Stana, sapete dove trovarmi! (Sempre che non lo stiamo già facendo, cosa molto probabile).

Prima di chiudere voglio ringraziare Valeria per essere Fonte Enciclopedica & Archivio Stanatico, prezioso aiuto per la stesura di questo articolo, e vi consiglio di passare da queste pagine super informate e aggiornatissime su Stana.

Stana Katic Italy

Stana Katic Italian Fan Page

Absentia Italia Stana Katic

– Syl

19 COMMENTS

    • Ciao! Recuperare le gif è stata la parte che mi ha portato via pomeriggi interi. Ho cartelle piene 😀 La fatica di sceglierle e mi spiace per quelle scartate 😀
      Grazie per il commento!

  1. Ti ringrazio immensamente di questo straordinario articolo.. Condivido ogni singola parola e sentimento x Stana …Anche io l’ adoro impossibile non amarla…Lei è unica in tutto quello che fa !!!!! Spero un giorno di poterla incontrare…!!!! Un sogno…spero che Dio piacendo si avveri… GRAZIE di cuore !!!!

    • Grazie a te!! Ho cercato di far trapelare tutto il mio amore per lei, cercando di mantenere una certa compostezza 😀 Spero che si avveri il tuo sogno di incontrarla! 🙂 Grazie per il commento

  2. Grazie per la menzione della mia pagina(Stana Katic Italian Fanpage). Non potevo essere più d’accordo su ciò che hai detto della nostra amata Stana in questo articolo. Hai rubato le parole dalla mia bocca. Grazie. Condividerò il tuo articolo e farò sapere anche a chi non è fan chi è questa donna e cosa fa per la fandom e per il mondo!

    • Grazie per il commento e grazie per il lavoro che fai ogni giorno per dare info su Stana! Stana merita di essere conosciuta per tutta la bellezza che porta con sé! Grazie ancora 🙂

  3. Che dire? Non c’è proprio nient’altro da aggiungere, hai detto tutto e condivido pienamente! Ma ce l’avrà un difetto questa dea, nemmeno uno? (Questa è l’invidia che parla!). Comunque è un peccato che non abbia riconoscimenti più “sostanziosi”, premi più conosciuti tipo Emmy o Globe, a parte i PCA pienamente meritati (a cui ho contribuito anch’io!) Del resto chi lo sa come funziona lo star system, forse bisogna piegarsi a dei compromessi che Stana magari non accetta! Anyway, ogni articolo che parla dei miei beniamini è come balsamo che allevia il dolore per la perdita della serie! Adesso provo a guardare il 4 episodio del Gilmore revival, che non mi piace neanche un po’! Come passare dalle stelle alle stalle! Bye e brava, come sempre!

    • Grazie! E grazie di passare sempre 🙂 Anche io credo che si meritasse degli Emmy, soprattutto per puntate come Veritas o ITBOTB, ma tendenzialmente gli Emmy vanno poco a prodotti mandati in onda da network. I riconoscimenti sono più per le cable, di solito (anche per via di budget e libertà di espressione che permettono creazioni più complesse o anche più audaci). Buona serata 🙂

  4. “This is my heart, it’s yours. I’m not protecting it anymore.” E’ la prima citazione di Stana/Sofia (Un pensiero a Polish al giorno, toglie il suo anonimato di torno xD) che mi è venuta in mente e che meglio rappresenta ciò che sentivo di dirti e lo stato di ammirazione senza ritegno in cui verso in questo momento, premesso che mi sento sempre accolta, confortata e illuminata ogni volta che ti leggo, tanto da dovermi sempre fermare un attimo per ripristinarmi e tornare alla realtà. Cosa che oggi fatico a fare perchè è Lei la protagonista della tua opera (“articolo”è sterile), la cui attinenza all’argomento ha, se è possibile, superato le mie già altissime aspettative. Come del resto succede ogni giorno nella nostra vita di Stanatiche pazze scatenate. Passi le ore, giorni, notti a scrivere/twittare/postare foto e gif, poi spunta lei che canta ninna nanne al cane o passeggia leggiadra nelle steppe e nelle tundre e pensi di non poterla amare più di cosi. Ogni volta.
    Hai affrontato coraggiosamente e con successo la sfida più ardua, quella di conciliare notizie esaustive (che non fa mai male ribadire) e i sentimenti che, posso immaginare, premevano per poter essere espressi in ogni singola parola. Un ritratto equilibrato, pulito e comprensibile a tutti, in cui non manca il tocco d’autore che lo rende ancora più speciale agli occhi di chi condivide questo rapporto (ai limiti dell’ossessione) con una sana portatrice di bellezza, libertà, gentilezza, sensibilità verso ogni essere vivente e non (sembrano valori bohemien), insomma ideali che ci si sforza di far propri, di tutelarli in un mondo che cerca invece di sopraffarli (insieme alle case di produzione). E il rispetto nei nostri confronti di cui tu parli, è un valore aggiunto che non tutti gli attori della patinata hollywood hanno.
    Sono doppiamente felice di aver trovato una role model come lei, a cui ispirarmi ogni giorno, tutti i giorni, for the time of our lives (mi fermo) e di poter condividere e arricchire i miei pensieri con una mente brillante e sensibile come la tua.
    Ancora grazie <3

    • Ma grazie!!! Faccio sempre fatica a rispondere a commenti così belli e speciali – la mia tentazione è quella di nascondermi dentro a una buca di terra, come è noto. Sono stata felice di aver avuto l’opportunità di parlare di lei, anche se da subito mi sono trovata di fronte all’immane sfida di dare delle notizie che la riguardassero senza far diventare protagonista il mio amore per lei, che si rafforza ogni giorno. Del resto, giustamente, la gente deve anche conoscerla, prima di ricevere una valanga di feels in testa, a cui magari non è preparata, o interessata.
      È come dici tu, si passa il tempo a twittare e aspettare news, e poi se ne esce con la ninna nanna al cane (e il cane a risponderle) e lì non è possibile sopravvivere. Ti fai travolgere e basta.
      Sono felice anche io di poter parlare di lei a un livello più profondo del semplice “fangirlismo”, perché Stana ti dà sempre spunti per riflettere su qualsiasi questione riguardi la vita in tutte le sue sfaccettature, arrivando a farlo sempre con grande puntualità, sensibilità e prendendo vie secondarie, non ovvie né tanto meno prevedibili. E lo fa tutti i giorni, anche indirettamente. Quindi, sì, per me è un role model, oltre ad ammirarla per la sua bravura artistica e la sua gentilezza, senza mai fare passi falsi (io a volte qualche stoccata/frecciata la tirerei, Stana mi insegna che la via della gentilezza è sempre vincente). Se non smetto scrivo un altro articolo 😀
      Grazie ancora per l’aiuto e la presenza. Di cuore.

  5. Io….io credo non manchi nulla in questo articolo!
    Perfetto!
    Grande sostenitrice della tua ammirazione e impegno che porti avanti per tenerci informate su questa grande attrice e donna!
    Grazie!

  6. Ciao. Secondo me ti sei trattenuta troppo. Mi aspettavo che ti saresti lasciata andare di più e qualche particolare espressivo più dettagliato della mia amata. Non è una critica, sai quanto ammiri le tue capacità e quanto ti ritenga pressoché insuperabile in questo campo, ma soltanto una mia aspettativa, il che ovviamente non significa nulla. E’ una constatazione che riguarda me e basta.

    Quanto agli uomini più pagati delle donne, succede anche nella musica. Evidentemente il numero di seguaci femminili è maggiore di quello dei maschietti. Infatti, ci sono molti più cantanti maschi ed è sempre stato così. Forse perché molti uomini ritengono che l’essere tali debba comportare una maggiore “serietà” e roba del genere, cosa che personalmente trovo piuttosto stupida.

    Caskett, dove siete?

    • Ciao! (Deduco dalla frase finale che tu sia Appassionato?). Mi rende molto felice constatare che ci si aspettasse più “fangirlismo” da parte mia, vuol dire che ho ancora margine per esprimermi 😀
      Scherzi a parte, l’articolo è stato creato mediando tra gli ovvi effluvi di entusiasmo e il lato informativo che riguarda i suoi progetti, perché tra i lettori non ci siamo solo noi “devoti, ma anche chi la conosce appena e chi non la conosce affatto e per me questo è stato il giusto compromesso per parlare di lei e far trapelare la mia ammirazione. Un mix che ha tenuto conto di tutto. Però mi fa piacere la richiesta di maggiore approfondimento e l’amore che si è riversato su di lei attraverso questo articolo!
      Alla prossima! 🙂

      • Perché, c’è ancora qualcuno in giro che non la conosce? Non scherziamo.
        Come già detto in passato, le tue recensioni più belle (il che significa che quelle meno belle sono solamente stupende e non superlativamente immaginifiche) sono quelle dove ti lasci andare, dove ci metti te stessa, i tuoi gusti, le tue sensazioni, grattando via l’ufficialità del compito. Volevo quello per bearmi in assenza della sua visione continua. La prossima volta dividi in due il pezzo: prima parte sintetica per quei tre e mezzo che non sanno chi sia e seconda in cui ti lasci andare. Almeno godo un po’ di più. Ecchedevofareeccocomemihannoridotto.

        Caskett, dove siete? Che fate?

        • Mi piacerebbe immensamente fare un articolo così XD Arriverei credo a emettere suoni inarticolati.
          Sai però che non ti facevo super fan di Stana? Pensavo ti piacesse in modo misurato 🙂

          • Misurato? Sì, certo, come no. Immagino che la tua sia ironia. Me la sogno di notte (artisticamente parlando, s’intende) e mi piace immensamente, pur con tutti i suoi difettucci fisici, che non sono pochi. Ovviamente, facendo riferimento agli standard dell’attricitudine. E poi emana tantissimo ed è ciò che conta per me.

            Caskett ecc. ecc.

  7. Sono contenta di non essere l’unica !
    Che bello questo articolo!
    Grazie per le informazioni che dai…anche se le conosco messe e pubblicate così è un’altra cosa!

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