“Sorry, I’m late”
Sì, miei cari addicted, mi sono appena resa conto di essere in tremendo ritardo con questo articolo e sono qui per rimediare. Credo infatti che Jenna Coleman sia ormai l’unica persona al mondo che ancora non sappia quanto io la stimi come attrice e donna (almeno per quanto ci è dato sapere di lei come persona), ma per tutto questo tempo me ne sono stata in disparte ad ammorbare i miei amici di Facebook (cosa che continuerò a fare, mettetevi l’anima in pace) e a lamentarmi perché gli altri articoli stravolgono le sue parole e non ne capiscono il senso prima di ricordarmi finalmente dell’esistenza della straordinaria rubrica “Guys & Dolls” di Telefilm Addicted, che mi dà quindi la possibilità di continuare ad ammorbare il prossimo ma in maniera quasi ufficiale con la mia ossessione da stalker profonda ammirazione professionale per quest’attrice sorprendente.
Onestamente, se avessi scritto questo articolo circa sei mesi fa, a meno che non mi rivolgessi a un pubblico di lettori prettamente whovian, in molti avrebbero pensato “Jenna Who?”; e l’aspetto più preoccupante è che una parte di me non avrebbe avuto problemi con questa situazione. Lo so, è un po’ da pazzi, però non è bello quando fai parte di un gruppo di fan talmente ristretto che cominci quasi ad avere la sensazione di conoscerli tutti e di sentirti come in una comitiva di amici o colleghi accomunati dalla stessa, unica passione? Ecco, questo era, in parole semplici, il fandom di Jenna Coleman prima che il resto del mondo aprisse gli occhi e si rendesse conto di quanto talento quell’attrice possegga. Ma nonostante la sua popolarità sia recentemente cresciuta esponenzialmente, gran parte della sua filmografia è ancora sconosciuta [Sì, il suo primo ruolo non è stato quello di Victoria, sconvolgente], così come diversi aneddoti e facts riguardanti la sua persona. Approfitto dunque di questa occasione per presentarvi o raccontarvi Jenna Coleman attraverso il dossier da profiler CIA le conoscenze che ho acquisito nel tempo su di lei.
“I’m northern and working class, so people put you in a box”
[Fonte]
Jenna-Louise Coleman nasce a Blackpool, nel Lancashire, il 27 Aprile 1986, da una famiglia appartenente alla “working class”, come lei stessa si è recentemente definita con orgoglio. Figlia di Karen e Keith Coleman (e questo voglio dirvelo perché se siete addicted non potete restare impassibili di fronte ai nomi dei suoi genitori, mancava solo che suo fratello si chiamasse Lucas! E invece no, se lo volete sapere, si chiama Ben), Jenna si avvicina al mondo della recitazione durante gli anni della scuola superiore (in cui è stata nominata anche “head girl”, una sorta di rappresentante di classe, ruolo che comporta probabilmente una maturità che secondo me Jenna non ha mai abbandonato) partecipando con passione all’attività teatrale promossa dall’istituto e ottenendo i primi riconoscimenti. Ed è proprio alla fine delle superiori, nel 2005, che Jenna Coleman viene notata e scelta per il suo primo ruolo nella celebre soap opera britannica “Emmerdale”.
Legata al personaggio di Jasmine Thomas dal 2005 al 2009, l’esperienza in “Emmerdale” si rivela subito fondamentale per lei in quanto attrice emergente impegnata in un ruolo “problematico” (Jasmine è una ragazza bisessuale che nel corso della sua storia si ritrova coinvolta in diversi contesti difficili a causa delle sue scelte e che finisce col costituirsi alla polizia per l’omicidio dell’uomo che aveva cercato di violentarla), tanto da valerle anche una nomination ai National Television Awards nel 2006 come “Most popular Newcomer”. Ma col tempo, come succede spesso nelle soap opera più longeve, quel ruolo rischia di trasformarsi per lei in una trappola che la etichetta e la immobilizza come le sabbie mobili, rendendo difficile il proseguo della sua carriera.
“You should have seen me when I was trying to get an agent. It was like, ‘I’ve only worked in soap, I’ve not been to drama school, I’m 22 years old and haven’t worked for a year. I’m a great catch!’ ”
[Avreste dovuto vedermi mentre cercavo di trovare un agente. Ero tipo: “Ho lavorato solo in soap opera, non ho frequentato la scuola di recitazione, ho 22 anni e non lavoro da un anno. Sono un’ottima scelta!”]
I ruoli che infatti seguono la sua prima esperienza recitativa sono spesso minori e poco considerati, ma per ognuno di questi la Coleman lavora duramente e senza sosta per scrollarsi di dosso i pregiudizi derivanti inevitabilmente dall’ombra proiettata dalla soap opera, provando ad affacciarsi anche sul panorama televisivo statunitense e partecipando a decine di audizioni.
Nel 2009, infatti, ottiene il ruolo dell’aggressiva Lindsay James nel drama “Waterloo Road”, in cui ritorna ad interpretare una liceale nonostante abbia già 23 anni, mentre nel 2010 le viene assegnata la parte (più matura) di Susan Brown nell’omonimo rifacimento televisivo del romanzo “Room at the top”. I due episodi della miniserie targata BBC4 sarebbero dovuti andare in onda nel 2011 ma, a causa di una disputa riguardante i diritti della storia, la trasmissione della miniserie viene posticipata al 2012. Il ruolo, più adulto e dalle sfumature fortemente sensuali rispetto ai precedenti, permette alla Coleman di esplorare territori nuovi che entreranno a far parte del suo background artistico.
Al 2011 risale la sua prima apparizione sul grande schermo, nella brevissima comparsa all’inizio del film Marvel “Captain America: the first Avenger” con il ruolo di Connie, interpretazione che non le sarà valsa la nomination all’Oscar ma che, a quanto sembra, fece colpo su Sebastian Stan, che ha in passato affermato di aver desiderato che quella scena durasse di più. E soprattutto, al Salt Like City Comic Con di alcuni anni fa, Sebastian raggiunse a sorpresa Jenna Coleman al suo stand degli autografi solo per salutarla: that’s my girl!
Ma è il 2012 a rivelarsi l’anno della svolta per Jenna Coleman. In un crescendo di importanza, ottiene in sequenza ben 3 ruoli: il primo è quello di Annie Desmond nell’innovativa ma criticata (ingiustamente, se volete il mio parere) miniserie “Titanic” firmata da Julian Fellowes (Downton Abbey), in cui interpreta una socievole e saggia cameriera di seconda classe, sempre prudente e disposta a vedere solo il meglio della sua condizione ma che, per una volta, cede all’impulsività dei sentimenti innamorandosi in pochi giorni del dolce cameriere italiano Paolo;
il secondo ruolo è quello secondario di Rosie Williams nel period drama in 5 episodi “Dancing on the edge” (in onda nel 2013 sulla BBC), scritto e diretto da Stephen Poliakoff e prodotto dalla BBC, al fianco di un cast variegato di tutto rispetto composto tra i tanti da Matthew Goode, Janet Montgomery, Chiwetel Ejiofor, Anthony Stewart Head e Tom Hughes. La miniserie è dedicata all’ascesa di una jazz band di colore nella Londra degli anni ‘30 in cui Jenna interpreta la leale ma sottovalutata assistente di Stanley Mitchell (Goode), scrittore per una rivista musicale;
e infine, il 21 Marzo 2012, arriva il tipo di ruolo che può cambiarti la vita e Jenna-Louise Coleman viene ufficialmente annunciata da Steven Moffat come nuova compagna di viaggio dell’iconico Dottore nella celeberrima serie sci-fi britannica “Doctor Who”. [coro di angeli in sottofondo]
“I was in Marks & Spencer’s holding an avocado when I got the call from my agent”
Se si è fan di Jenna Coleman, tutto ciò che riguarda l’inizio della sua avventura nel TARDIS diventa iconico, a partire dal nome cripticamente anagrammato che la sua segreta audizione portava [“Men on waves” -> “Woman Seven”, in quanto lei sarebbe stata la companion della settima stagione], passando per la fortunata parlantina che colpì tutti perché riusciva a superare anche la velocità di quella di Matt Smith, arrivando infine al nome del suo personaggio, “Clara”, assegnatole anche in onore di Elisabeth Clara Sladen, indimenticabile e storica companion Sarah Jane Smith (di cui la Coleman riprende anche la posa fuori dagli edifici della BBC in un servizio fotografico).
Il percorso di Jenna Coleman in “Doctor Who” appare particolare fin dall’inizio, comparendo per la prima volta nella première della settima stagione (nel ruolo di Oswin Oswald), fase in cui militava ancora Karen Gillan nel ruolo di Amy Pond, e la seconda volta nello speciale natalizio di quella stessa stagione (nel ruolo della cameriera/governante vittoriana Clara Oswin Oswald), prima di entrare ufficialmente e stabilmente nel TARDIS con il sesto episodio, “The bells of St. John”, nel ruolo definitivo di Clara Oswald, al fianco dell’Undicesimo Dottore interpretato da Matt Smith.
“The artist formerly known as Jenna-Louise Coleman” – Peter Capaldi
Tra maggio e giugno 2013, l’attrice smette ufficialmente di usare il suo secondo nome (Louise), presentandosi solamente come “Jenna Coleman” e venendo introdotta in questo modo anche nei titoli di testa della serie.
E sempre nel 2013, Jenna Coleman ottiene il ruolo di Lydia Wickham nella miniserie “Death comes to Pemberley”, storia tratta dall’omonimo romanzo sequel di “Orgoglio e Pregiudizio”.
Tornando nel mondo di “Doctor Who”, dopo aver preso parte allo speciale “The Day of the Doctor” in onore del 50esimo anniversario della serie al fianco di Matt Smith, David Tennant, Billie Piper e John Hurt, Jenna Coleman accompagna Matt Smith alla fine della sua avventura nello show e accoglie invece Peter Capaldi come nuovo volto del Dottore nell’ottava stagione della serie, stagione che sarebbe dovuta essere anche l’ultima della Coleman. Stando infatti ai suoi piani, Jenna sembrava decisa a lasciare lo show in seguito al season finale “Death in Heaven”, in cui per l’occorrenza Steven Moffat aveva scelto di rendere il suo nome (e i suoi occhi) centrale nei titoli di testa, ma il legame creato con lo show e soprattutto la sorprendente chimica e l’amicizia nata con Peter Capaldi portano Jenna Coleman a cambiare idea per ben due volte, scegliendo prima di prendere parte anche allo speciale natalizio “Last Christmas” e poi all’intera nona stagione.
“I said we’ve got to do something, we can’t let her leave!” – Peter Capaldi
[Fonte]
Ma terminate le riprese della nona stagione, alla vigilia della première, il 18 Settembre 2015, ospite allo show radiofonico “Radio 1 Breakfast Show” con Nick Grimshaw, Jenna Coleman annuncia ufficialmente di “aver lasciato il TARDIS” [“I’ve left the TARDIS”] e contemporaneamente conferma di aver ottenuto la contesa parte della regina Victoria nel drama in 8 episodi targato ITV e all’epoca solo all’inizio della sua produzione. [Qui la news di Telefilm Addicted a riguardo, scritta per l’occasione da me in uno stato di disperazione assoluta ma sorvoliamo]
Tra il 2015 e il 2016, quindi, Jenna Coleman inizia a lavorare come protagonista all’historical drama “Victoria”, creato e scritto da Daisy Goodwin, al fianco di un cast che vede tra le sue fila nomi già noti come Rufus Sewell, Tom Hughes e Eve Myles (Gwen & Gwyneth nel “Whoniverse”) e volti relativamente “nuovi” come quelli di Margaret Clunie e Nell Hudson. La serie, che racconta i primi anni del regno della giovane regina soprattutto dal punto di vista personale di una ragazza costretta a diventare adulta da un giorno all’altro, va in onda con il suo primo episodio il 28 Agosto 2016, seguito il giorno seguente dal secondo episodio. Il ruolo è catartico per l’attrice e segna definitivamente una sua innegabile crescita e maturità artistica i cui segni però si potevano già riscontrare nel suo ultimo anno in “Doctor Who”. Sentendosi mancante delle conoscenze necessarie, quella che Jenna Coleman compie per la preparazione del personaggio è un’autentica full immersion nella storia della longeva monarca, concentrandosi maggiormente sui suoi scritti originali e privati, come le lettere o i diari che la regina teneva regolarmente, e acquisendo così il background di cui aveva bisogno per ritrarre con consapevolezza e maestria i diversi lati del carattere impulsivo e volubile della donna, aspetto che più affascina l’attrice.
“It’s amazing how frank she is and how contradictory she is; she’s extremely passionate and romantic […] yet she’s completely practical and quite stubborn and wise as well. She’s this strange mixed bag of all of these qualities. She was obsessed with the theater, ballet, and the melodrama in opera. She used to sketch. The most interesting thing I’ve seen is that she used to watercolor, she was an artist”
[“È stupefacente scoprire quanto fosse diretta e contraddittoria; è estremamente passionale e romantica ma è anche una persona estremamente pratica e alquanto testarda e saggia al tempo stesso. È uno strano mix di tutte queste qualità. Era ossessionata dal teatro, dal balletto e dal melodramma. Era solita disegnare. La cosa più interessante che ho scoperto è che si dedicava anche alla pittura ad acquarello, era un’artista”]
Il 2016 si rivela però un altro anno importante per la Coleman, che torna infatti sul grande schermo con il film “Me Before You”, tratto dall’omonimo romanzo di JoJo Moyes, in cui interpreta il ruolo minore di Katrina “Treena” Clarke, al fianco di Emilia Clark e Sam Caflin.
Ad ogni modo, è indubbiamente il ruolo di Victoria che la impone all’opinione pubblica, raggiungendo, così come la serie, il successo e la popolarità che le garantiscono anche interviste e copertine con riviste di una certa importanza come “The Guardian”, “Glamour” o “Radio Times”. Ed è in quel ruolo che infatti tornerà l’anno prossimo con la seconda stagione del fortunato period drama.
DICONO DI LEI …
“When all you need is a friend, from day one, Jenna was my friend” – Peter Capaldi
(Quando tutto ciò di cui hai bisogno è un’amica, fin dal primo giorno, Jenna è stata mia amica)
“We had such a great relationship. She was so good. She’s a fabulous actress, she has great depth, and great lightness, and humour, warmth and passion. […] And she’s a star, an absolute Audrey Hepburn. She’s also a great person, so I shall miss her very much” – Peter Capaldi
(Abbiamo avuto un grande rapporto. È stata così brava. È un’attrice favolosa, ha un grande spessore, una grande leggerezza, e senso dell’umorismo, calore e passione. Ed è una star, un’autentica Audrey Hepburn. È anche una bellissima persona e mi mancherà molto) [Fonte]
“Unbelievably talented and instinctive” – Tom Hughes
(Incredibilmente talentuosa e istintiva) [Fonte]
“[talking about his role as Lord Melbourne] … and to do that with Jenna Coleman who I adored working with” – Rufus Sewell
(…E fare tutto ciò con Jenna Coleman, con cui ho adorato lavorare)
“[Advice for the next Doctor] Take care of Jenna Louise Coleman” – Matt Smith
(Consiglio per il prossimo Dottore – Prenditi cura di Jenna Louise Coleman)
“She [Jenna] blew everyone away at her first audition. Steven [Moffat] wanted to chase down the corridor and offer her the role on the spot. Our casting director Andy Pryor had to hold him back! Jenna has grown the character enormously throughout her time playing Clara” – Brian Minchin
(Jenna travolse tutti alla sua prima audizione. Steven avrebbe voluto inseguirla in corridoio e offrirle la parte in quel momento stesso. Il nostro direttore del casting Andy Pryor dovette fermarlo! Jenna ha permesso al suo personaggio di crescere incredibilmente mentre interpretava Clara)
[Daisy Goodwin durante il Q&A organizzato su Twitter da
Radio Times]
Facts & Curiosità
- Il suo motto è “Work hard and be kind” (“Lavora sodo e sii gentile”)
- È incredibilmente legata alla sua famiglia, considera i suoi genitori la sua maggiore fonte d’ispirazione ed è costantemente circondata dalle sue amiche “storiche”
- È molto amica dell’attrice Perdita Weeks (“Lost in Austen” – in cui tra l’altro interpreta Lydia Bennet, BROTP LEVEL: LYDIA – “Penny Dreadful”), con cui ha anche lavorato in “Titanic”
- Ha fatto il provino per la parte di Melody in “Doctor Who” ma grazie al cielo non fu presa, ottenendo poco dopo il ruolo ben più importante di Clara Oswald
- Oltre alla recitazione, la appassionano molto quegli ambiti creativi in cui riesce a ritagliarsi il suo spazio privato, come la scrittura o soprattutto la fotografia. Ma la affascina anche il lavoro del casting director, per trovare il volto giusto a un determinato ruolo
- È ambasciatrice per la fondazione benefica “One to One Children’s Fund”
- Ha recentemente doppiato un personaggio nella serie animata “Thunderbirds are go”
- Durante i suoi panel, nei diversi Comic Con in cui è stata ospite, adora raccontare l’aneddoto avvenuto sul set di “Doctor Who” che si concluse con Peter Capaldi che ritorna sul set completamente fradicio dopo essere andato in cerca di dolci [Vedeste come se la ride!]
- Ha “rubato” diversi oggetti come ricordo dal set di “Doctor Who” tra cui la sua chiave del TARDIS (“Così posso tornare” disse durante un’intervista televisiva …sto aspettando Jenna, sto aspettando…) e l’insegna che campeggia sulla parte superiore della cabina [Police Box Public Call] e che adesso invece è fissata sopra una finestra del suo appartamento
- È una persona estremamente privata [Anche se in molti lo dimenticano spesso]
Questo dunque è tutto ciò che dovete sapere su Jenna Coleman… beh, quasi tutto, non posso mica rivelarvi tutti i miei segreti e le mie fonti! Da “Emmerdale” a “Victoria”… guardatela correre!
Altre fonti utilizzate:
You’re late, ma l’attesa ne è valsa la pena.
Amo il tuo modo di parlare di jenna ed hai detto praticamente tutto quello che c’era da dire.
E’ bellisismo come aprli di ogni suo ruolo, anche quello più piccolo e niente Jenna è magnifica e non si può non amare.
Amo le foto che hai scelto, così come el citazioni o le cose su di lei.
E’ stato un piacere leggerlo!
GRAZIE MILLE DI CUORE!! Credo che sia uno degli articoli a cui tengo di più, per ovvi motivi!!! Ho cercato di essere distaccata quanto basta ma di far anche trasparire tutta l’ammirazione che ho per lei! Ho amato “conoscere” Jenna Coleman come attrice ruolo dopo ruolo e poi come “persona” tramite le parole di chi ha lavorato con lei! Infatti ho cercato di scegliere le citazioni più adatte, così come per le foto! Grazie ancora di tutto!