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Grey’s Anatomy | Recensione 13×14 – Back Where You Belong

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Grey’s Anatomy | Recensione 13×14 – Back Where You Belong

Sembra proprio che le mie critiche abbiano avuto un certo EFFETTO perché dopo le delusioni delle scorse puntate questa settimana Shonda confeziona un episodio che, con qualche difetto di fondo, riesce a coinvolgermi nuovamente alle vicende e nel suo complesso a rivelarsi piacevole e interessante.

Questo avviene, secondo me, perché torniamo a focalizzarci su dei casi di un certo spessore, perché Jackson a parte gli altri iniziano a ragionare come ADULTI e tentare di fermare questa guerra da BAMBINI e perché alcune frasi finali hanno il potere di colpirci al cuore in modi inaspettati.

Con questo non voglio dire che siamo tornati al livello che speravo ma abbiamo sicuramente fatto passi AVANTI rispetto agli episodi precedenti e mi son goduta la puntata senza pensare a nient’altro, annoiarmi o arrabbiarmi e questo è ciò che cerco. Un momento di pace, in cui poter staccare la testa e gettarmi a capofitto nella vita dei miei medici preferiti, certo se ora Shonda riuscisse in qualche modo a delineare meglio le storyline e sistemare questo casino di guerra civile dell’ospedale le cose sarebbero PERFETTE.

La puntata di questa settimana ci presenta due casi IMPORTANTI e uno scontro esterno all’ospedale dello stesso livello.

Abbiamo dunque da un lato un ragazzino (PETER PAN DI ONCE UPON A TIME SO CHE SEI TU) e sua madre che si son recanti per una semplice operazione di trapianto di rene e l’arrivo di una sconosciuta, possibile barbona, in stato confusionale e per nulla in ottime condizioni.

Del primo caso se ne occupano Ben, la matricola biondina di cui dimentico sempre nome/cognome, Jo e Stephanie per via del programma della Minnick, accompagnati da Webber e Alex e con la supervisione dell’ormai capo reparto April. A prendersi cura del secondo caso ci son invece Nathan e Maggie (che se presi da un punto di vista professionale non son affatto male) e infine la Bailey e Meredith infiammano poche ma INTENSE scene con la loro situazione irrisolta.

Tutto molto base no? Vi starete chiedendo: “Ma dove stanno le particolarità che ci fanno sempre INNAMORARE dei pazienti di Grey’s”? La risposta arriva AL VOLO.

Il primo caso va a ricollegarsi con il passato di Jo in quanto in ospedale si presenta il padre violento del ragazzo, tagliato fuori dalla famiglia per via del fatto che picchiasse la madre mentre il secondo non si concentra sulla figura di una barbona qualunque ma bensì di una ragazza SCOMPARSA.

BOOM. GO SHONDA.

Ciò che mi è piaciuto TANTO della prima storyline, quella che coinvolge il maggior numero di personaggi, è stato assistere a quanto il metodo della Minnick sia PERFETTO per l’ospedale. E non provate a dirmi il contrario, avete visto anche voi quello che è successo in sala operatoria e al di fuori e come gli specializzandi abbiano lavorato più che bene riuscendo probabilmente ad imparare il DOPPIO rispetto al solito metodo. Con Stephanie un po’ in panchina o meglio giù di morale, per via di ciò che è accaduto la scorsa settimana, è infatti Jo a risplendere con il suo talento, le sue decisioni e la sua apparente calma prima dello scoppio finale.

 

 

Il potenziale che ha questa storyline secondo me è ALTO e spero Shonda la gestisca veramente bene, e non parlo solo della relazione Alex/Jo che ormai è stata danneggiata (più o meno come quella di qualsiasi altra coppia di GA) ma in generale di quanto POTENTE potrebbe essere questa parte del passato della ragazza. Il modo in cui ha parlato a quel padre, l’idea di sfruttare il SUO rene per salvare sia madre che figlio e come soprattutto abbia gestito emozionalmente la cosa son stati incredibili. Certo, alla fine c’è stato un cedimento, perché stiamo pur sempre parlando di una donna che ha sofferto e TANTO, da cambiar città e identità, ma allo stesso tempo Jo si fa forza e va avanti sapendo di aver fatto la cosa giusta e di essere stata fondamentale per la risoluzione delle cose.

Il tema della violenza domestica viene dunque solo sfiorato, mi son piaciuti i problemi morali sul fatto della questione RENE, a chi darlo, chi far sopravvivere, e se era giusto prendere il rene di quell’uomo che aveva distrutto le loro vite, ma di quanto Jo soffra per questa cosa ci viene dato un assaggio, e credo che prima o poi Shonda deciderà di approfondirlo, e quando succederà io sarò in prima fila.

Per quanto riguarda il caso della ragazza SCOMPARSA mi ha molto emozionato la reazione dei genitori, son molto sensibile ai rapporti familiari LO SO. Ma vedere quella madre e quel padre ritrovare la loro figlia dopo tutto quel tempo e dopo aver ormai perso le speranze è stato un duro colpo. Inizialmente sconvolti alla notizia della malattia e dai suoi deliri son passati poi agli occhi lucidi, lo sguardo pieno d’amore e le migliori attenzioni per il loro grande AMORE che credevano aver perso per sempre.

Nathan mi ha colpito particolarmente, sia per il modo in cui ha gestito questa situazione, senza esagerare o eccedere come a volte succede quando i medici si intromettono nelle questioni dei pazienti, ma allo stesso tempo riuscendo in qualche modo ad influenzarne l’esito. Il suo SINCERO dolore poi nel vedere capitare a quelle persone ciò che probabilmente ha sperato succedesse a lui e all’amore che ha perso mi hanno portata ancora di più dalla sua parte. Non mi dispiacerebbe vedere di più QUESTO Nathan ed esaminare questi suoi sentimenti irrisolti e questo suo dolore.

(PIANGO)

Shonda prendi nota.

Il vero CAPOLAVORO dell’episodio per me, perché riassume il mio pensiero, son state le scene Bailey/Meredith/Webber e i loro dialoghi/scontri.

Diciamoci la verità la Bailey non avrebbe nulla di cui giustificarsi ma solo il fatto che vada a parlare con Meredith per trovare un compromesso mette in chiaro CHI sia questa donna. Ho letto nelle ultime settimane i peggio insulti verso di lei, come sia cambiata, come abbia tradito Webber ma io non la penso così ed è con le parole “Cosa avrebbe fatto Richard Webber?” e le sue spiegazioni che la Bailey ILLUMINA TUTTI. Logico che non voleva sbattere fuori Richard, voleva che lui e la Minnick lavorassero insieme e CERTO che ha sofferto quando ha dovuto prendere la decisione, ma quello che la gente non sembra capire è che DIRIGENDO UN OSPEDALE, con quel livello di responsabilità devi saper prendere decisioni difficili e impopolari e come ha rimarcato lei stessa quello che ha fatto lei lo avrebbe fatto chiunque (Jackson PARLO CON TE, CRESCI)

Meredith però resta COMUNQUE dalla parte di Richard, un po’ infantile ed esagerata ma allo stesso tempo molto leale e mi ha quasi commosso quando ha paragonato ciò che avrebbe fatto sua madre a ciò che non vuole invece fare lei. Ma Webber SA cosa è meglio per Meredith, perché in realtà penso che anche lui si stia rendendo conto che quel metodo che tanto odia in realtà FUNZIONA, e alla fine convince la donna a tornare a lavoro. Ora, certo che un medico che dedica la sua vita a salvare altre vite ed occuparsi dei suoi pazienti che preferisce poltrire a casa per la sua testa dura piuttosto che tornare tra i corridoi del suo posto PREFERITO è comunque un po’ strano no? Ma ci passerò sopra perchè queste scene son state STUPENDE.

In ultima nota Amelia non pervenuta, appare giusto 2 minuti anche in questa puntata con la stessa voglia di vivere di me in sessione d’esame, Jackson continua ad essere insopportabile, Owen fa un po’ da sfondo e supporter della sofferente Jo e Arizona, anche lei nello sfondo, riesce per lo meno a pomiciare nel finale di puntata.


Se le due mi piacciono? Sinceramente non lo so. Hanno sicuramente una VALANGA di chimica se paragonate a Callie e Penny, e la Minnick a me sinceramente sta abbastanza simpatica, però si son avvicinate troppo presto e senza una vera e propria ragione per cui voglio vederle un po’ di più prima di esprimermi su questa nuova coppia.

Prima di chiudere vi presento la CITAZIONE migliore della puntata:

THE END.

Voi come avete trovato la puntata? Concordate con quanto detto oppure la pensate in modo completamente diverso? FATEMI SAPERE

Vorrei consigliarvi come ogni settimana di far un salto in queste splendide pagine:

E vi lascio con il promo del prossimo episodio:

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Nata nel non troppo lontano 1994 si dimostra subito particolarmente affine ai programmi televisivi cominciando la sua vita da divoratrice pomeridiana e seriale di cartoni sino a scoprire il mondo delle serie tv. La memoria non è proprio il suo forte, il suo primo ricordo risale ad una notte passata in compagnia di tre bellissime streghe indaffarate ad eliminare il demone di turno. Fu amore a prima vista, e da Streghe si passò velocemente a Smallville e Buffy per poi venir letteralmente catapultata nel meraviglioso regno dei Telefilm! "Questa è l'ultima serie che comincio!" è la sua citazione più frequente anche se affascinata da qualsiasi cosa in cui si imbatte, non importa di che genere, si ritrova costantemente a doversi districare tra mille show e finisce con l'innamorarsi follemente di personaggi che solitamente non si ritagliano molto spazio o son destinati a far brutte fini! Alcune delle serie nella sua lista sono: Once Upon a Time, Doctor Who, NCIS Los Angeles, Grey's Anatomy, New Girl, The Vampire Diaries, Arrow, Revenge, Castle e tanti altri che vi risparmio per salvarvi da un elenco esageratamente lungo. Ossessiva compulsiva, dalla lacrima facile e dalla risata isterica ama criticare e commentare qualsiasi cosa la colpisca, solitamente senza alcuna ragione!

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