
Terza puntata di Grey’s Anatomy che questa settimana, al contrario della scorsa (a mio parere), torna con un GRANDISSIMO episodio che va a focalizzarsi meno sulla precaria situazione di Karev e più su altri personaggi che si ritrovano a dover fare i conti con una simpatica riunione di famiglia nel LORO pronto soccorso.
Come ho sempre sottolineato in questi anni, uno dei punti di forza dello show, oltre ai DRAMMI, ai personaggi, alle loro storie e al modo in cui Shonda riesca sempre a portare una ventata d’aria fresca e novità nonostante porti avanti questo telefilm da tredici anni, è sicuramente l’empatia che si forma tra lo spettatore e i pazienti. Più e più volte mi è capitato, durante la visione, di immedesimarmi in quelle persone, in quei pazienti sui letti d’ospedale o in quei parenti e cari seduti in sala d’attesa pur non essendomi mai veramente ritrovata in una situazione simile. Il modo in cui quei pazienti, in poco più di 40 minuti, riescono a catturare il tuo interesse, il tuo affetto e il tuo cuore è qualcosa che mi sorprenderà sempre.
Questa settimana ci viene presentata una famiglia in lutto, una famiglia che durante un corteo funebre, mentre accompagnava il defunto padre/marito/zio/etc, è stata colpita da un auto uscita dal nulla ritrovandosi ben presto a dover spostare la cerimonia e l’ultimo saluto nei locali dell’ospedale. Il personaggio della sorella rinnegata e odiata da tutti, anni lontana da casa, che tornando per poter vedere un ultima volta il padre venuto a mancare crea quella reazione a catena che sfocia in seguito nell’incidente in questione è sicuramente il meglio riuscito del gruppo. Una donna ferita, bisognosa d’affetto, con un figlio in arrivo e probabilmente la voglia di tentare di recuperare il rapporto con la famiglia dopo la spiacevole notizia. Anche il personaggio della madre, che addirittura muore e poi torna in vita, come per dare una seconda possibilità non solo a quella figlia smarrita ma a tutta la sua famiglia, è riuscito in qualche modo a conquistarsi le mie attenzioni.


Tralasciando i fratelli odiosi messi là per i siparietti iniziali, le urla e la riappacificazione finale, è stato molto piacevole vedere questa triste famiglia che in seguito alla perdita di un padre ha però riacquistato quella di una sorella e di una nuova nipotina.
Questo focus particolare sul caso della settimana dimostra ancora una volta che non ruota sempre tutto intorno ai nostri dottori preferiti, certo per il 90% delle volte è in realtà così, però capita, non di rado, che un paziente o la sua storia rubi la scena a un regular, come stavolta. Con Alex messo in panchina, uniche interazioni degne di nota son state quelle con Arizona, e dunque un focus più leggero sul triangolo (?) Maggie, Meredith, Riggs, su Amelia, su Jackson ed April e sul non più tanto piccolo Tuck, l’unico personaggio che è forse spiccato su tutti è stata la bionda pediatra di ritorno da New York.

Devo essere sincera con voi, c’è stato un periodo (come penso saprete) in cui la mia tolleranza nei confronti di Arizona era praticamente pari a zero. Penso di averla incolpata per la fine della relazione tra lei e Callie per tanto, forse TROPPO tempo, ma nonostante tutti i miei dubbi Shonda in qualche modo è riuscita a farla tornare tra le mie grazie. Fin dalla storyline con la Herman Arizona si è ripresa, è tornata ad essere un personaggio divertente, fresco e che riesce a dar nuova linfa alle storyline, a suo modo.
Il suo ritorno non è casuale, perché se infatti c’è un personaggio che riassume perfettamente la visione dello spettatore attualmente, o per lo meno la mia, è proprio Arizona. Mentore e amica di Alex, coinquilina e amica di Andrew, una persona che non è in grado di schierarsi, che riesce a vedere le cose chiaramente e coglierne tutta la loro gravità. L’abbraccio a DeLuca è stata una cosa bellissima, lo sguardo del ragazzo e il modo in cui abbia reagito dimostrano tutto il dolore e le difficoltà che stia provando nel vedere i suoi colleghi dipingerlo quasi come il colpevole di tutta la vicenda.

Arizona non è disposta a schierarsi, non totalmente, non lo vuole fuori di casa sua ne vuole che tutto finisca in un nulla di fatto. Allo stesso tempo non vuole nemmeno che Alex perda quella carriera che hanno praticamente costruito insieme e non vuole che l’ospedale perda uno dei suoi migliori pediatri per uno scatto d’ira ingiustificato e crudele. Dunque: STALLO. Tutto ciò che la donna può fare è stare al fianco di questi due uomini, uno contro l’altro, e tentare di farlo nel modo più oggettivo possibile. Se poi questo non succederà e alla fine il suo favore tenderà leggermente verso Alex è una cosa non solo scontata ma anche giusta per lo sviluppo e il percorso che il suo personaggio ha fatto dunque son curiosa di vedere come sarà coinvolta in questa situazione.
Il triangolo che proprio NON mi sta piacendo e mi da TANTO a cui pensare è quello formato dalle due sorelle e il bel Riggs. La cosa, o meglio la persona, che mi provoca veramente un fastidio immenso però non è la piccola, disperata Maggie quanto la più esperta Meredith.
La donna COME AL SOLITO sta ingigantendo il tutto, tenendo nascosto alla sorella il suo rapporto con il dottore mentendole spudoratamente per non si sa quale ragione. Ora, immaginatevi questo scenario: Maggie confessa a Meredith che le piace Riggs, Meredith allora racconta subito alla sorella quello che c’è stato tra loro mettendo in chiaro le cose. Possibile conseguenza? Maggie le tiene il muso per qualche giorno, si fa passare la cosa, ne parlano e tutto si risolve così. Vi sembra davvero una cosa tanto brutta? Ora invece immaginatevi come si sentirà Maggie quando scoprirà che sua sorella non solo è andata a letto con il ragazzo che le piace, ma addirittura le ha tenuto tutto nascosto, si è presa gioco di lei, le ha mentito e ha pure parlato della cosa con Nathan. Possibile reazione? DRAMMA.
Davvero, io a volte Meredith proprio non la capisco. Sta esagerando, si sta comportando peggio tenendo la sorella all’oscuro di tutto che confessandole invece quello che c’è tra lei e Riggs e la cosa mi fa INFURIARE proprio perché prevedo a cosa porterà. E non è giusto, non voglio che Shonda mi rovini anche loro. Abbiamo già perso Amelia, felicemente innamorata di Owen, non voglio che il magico trio diventi all’improvviso un magico SINGOLO (?). Proprio NO.
Devo anche ammettere però che tra Riggs e Meredith c’è veramente tanta chimica, e i due condividono la perdita della persone che amavano, una cosa che crea un legame non trascurabile. Sinceramente vedrei più Riggs con Mer, che con Maggie, inoltre la scena nella quale ha portato la donna a parlare di Derek mi ha dato una mazzata inaspettata. E questa cosa non può passare in secondo piano no?


A darmi tante soddisfazioni per fortuna ci son ancora Jackson ed April, coloro che mi hanno fatto rodere il fegato per tutta la scorsa stagione e probabilmente anche per quelle passate. Loro che a divorzio firmato e con pargolo tra le braccia non fanno altro che camminare per i corridoi con gli occhi al cuore e una leggerezza dell’animo che non provavano praticamente da anni. So che prima o poi arriverà la svolta, e che le loro comparsate negli episodi non saranno così divertenti o dolci come invece lo son state in queste prime tre puntate, ma per ora son tanto felice di potermi godere questa coppia (ex coppia?) senza soffrire ad ogni inquadratura.


Infine, udite udite: Tuck è vivo, ed è CRESCIUTO. Simpatico il siparietto con Ben che si fa carico del suo ruolo da genitore e trova un modo EFFICACE per dar una lezione a quello che ormai è anche suo figlio. E menzione d’onore alla Bailey che fugge dalle proprie responsabilità, quella donna trova sempre il modo di farsi amare.
E anche per stavolta possiamo chiuderla qua. Voi come avete trovato l’episodio? Vi sta convincendo questa tredicesima stagione o avete ancora qualche dubbio proprio come me? Fatemelo sapere!
Vi lascio come ogni settimana con il consiglio di far un salto in queste splendide pagine:
E il promo del prossimo episodio che promette scintille: