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Grey’s Anatomy | L’intervista a Jerrika Hinton

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Grey’s Anatomy | L’intervista a Jerrika Hinton

ATTENZIONE: SPOILER. Se non avete ancora visto l’episodio di giovedì, il season finale, fermatevi! Oppure continuate a leggere a vostro rischio e pericolo. 

Gli spettatori di Grey’s Anatomy potrebbero essersi stupiti – nonché aver provato non poco sollievo – quando il finale della tredicesima stagione della serie ha rivelato che Stephanie non era rimasta uccisa nell’esplosione dell’episodio precedente. Ma, Jerrika Hinton sapeva che ci sarebbe stato altro in serbo per il suo personaggio; l’ha raccontato lei stessa a TVLine. “Io e Shonda (Rhimes, creatrice della serie) avevamo parlato per quasi un anno di una mia uscita di scena, quindi non è stata una sorpresa.” Qui l’attrice, che apparirà nella serie di Alan Ball, della HBO, ci racconta cosa ne pensa dell’abbandono del suo personaggio – e della possibilità di un suo ritorno – e rivela quanto le sia piaciuto fare alcuni stunt.

TVLINE | Come hai reagito all’ultimo atto di Stephanie? Sono felice che, se proprio doveva andarsene, l’abbia fatto da eroina.

Credo che sia un po’ un percorso da eroe quello che le abbiamo visto fare (almeno in questa stagione), uno di quelli che non si vedono spesso in serie di questo genere. Un percorso di realizzazione personale, durante il quale ha capito che il suo lavoro spinge le persone a mettere un freno e a mantenere le distanze, e, allo stesso tempo, chiede tutto ciò che uno può offrire. Si è sacrificata. Ha iniziato questa stagione senza darsi tempo per superare la perdita di Kyle, si è ributtata immediatamente nel suo lavoro perché era l’unica cosa certa nella sua vita. E quando non ha più potuto contare nemmeno sul lavoro, è andata ancora oltre, fino a mettere in pericolo la sua stessa vita, anche se nessun altro avrebbe fatto lo stesso. Tutto ciò, con il senno di poi, la stava consumando. Non bastava che se ne rendesse conto, ma aveva bisogno di prendere la giusta decisione per andare avanti.

TVLINE | E se, tra un anno o due, cambiasse idea, potrebbe comunque tornare indietro, vero?

Direi che, visto come è finito l’episodio, non credo sia semplice; non credo che Stephanie possa ricominciare a fare il medico come ha sempre fatto. Personalmente, sono contenta che sia riuscita a lasciare il segno.

TVLINE | Parlando di segni… Quante botte avevi dopo così tanti stunt?

[Ride] Sto cercando di recuperare, ancora anche adesso e abbiamo finito di girare (il finale) qualcosa come un mese fa!

TVLINE | Quanto ti hanno lasciato fare effettivamente?

Un bel po’. La mia carissima stunt-double ha fatto un po’ dei salti nel fuoco che avete visto, e poi non hanno voluto assolutamente che io girassi una scena in particolare (quando un pezzo di soffitto infuocato cade davanti a Stephanie ed Erin). Me l’hanno proibito. Ancora non ho visto l’episodio, ma credo che faticherò a distinguere quali sono gli stunt che ho fatto io e quali quelli che ha fatto il mio double.

TVLINE | Ripensando alle tue cinque stagioni a Grey’s, qual’è la tua storyline preferita?

Direi questa. Tocca argomenti che mi stanno a cuore e credo che sia sempre bello che il pubblico veda qualcuno a cui probabilmente tiene, valutare le sue priorità e decidere di scoprire il mondo, per vivere al meglio la sua vita. Vedere il mondo in questo modo fa un po’ Oprah, ma è importante. E per qualcuno che tiene molto alla terapia e alla sanità mentale, credo ci siano elementi universali in questa storia.

TVLINE | C’è qualcosa che non hai potuto fare, dal punto di vista della storyline, che invece avresti voluto fare? A me è dispiaciuto che DeLuca e Stephanie non siano mai usciti.

[Ride] E non sei l’unico! L’ho letto più volte su Twitter. Onestamente io non ci ho mai pensato. Il tempo che ho passato a Grey’s… è stato così tante cose, mi ha aperto così tanti percorsi, che, dopo tutto questo tempo, non riesco nemmeno a ripensarci e dire “Ma se almeno avessi potuto fare questo!” Non sto cercando di essere super-super ottimista, come Pollyanna. Davvero non riesco a ripensare a tutto il tempo che ho passato a Grey’s e a dire “E se…”

Fonte

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Valentina, classe 1991. Da piccola il suo appuntamento quasi-fisso era con Young Hercules e Xena L’addiction però è arrivata più avanti, con Lost. Ricorda un momento preciso, come un colpo di fulmine: accende la tv e appare un gruppo di persone a lei ancora sconosciute, una ragazza bionda prende la mano di un ragazzo e poi un’asiatica esclama: “Boat, Boat!”. Ecco, quello è stato IL Momento. Dopo aver recuperato telefilm che le erano inspiegabilmente sfuggiti (Buffy in primis) inizia a guardare un numero sempre crescente di serie tv, vecchie e nuove, (tanto i network “risolvono il problema" facendo stragi e cancellandone una buona percentuale) e ad affezionarsi, sempre e comunque, a quei personaggi destinati a tirare le cuoia nei modi più assurdi e dolorosi. Per ora fa la spola tra Gotham City e l’Enchanted Forest, tra il Seattle Grace e Central City, tra Baltimora e il salotto di Freddie e Stuart… Ma è sempre alla ricerca di nuove destinazioni.

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