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Graceland | Recensione 2×05 – H-A-Double P-Y

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Graceland | Recensione 2×05 – H-A-Double P-Y

Parto subito col dire che sì, dishonor on me, dishonor on my cow, non avevo capito cosa volesse dire il titolo dell’episodio. Sarà che non ho tanta familiarità con Shirley Temple, ma proprio non ci ero arrivata all’«happy». Che vergogna. Ma a parte questo, mi lancio subito nella recensione della 2×05 di Graceland dal titolo incriminato, «H-A-Double P-Y», perché è stata spettacolare, e di un livello di gran lunga superiore alla precedente. Let’s a-go!


(Here, have a shirtless Mike.)

Dunque, facciamo un veloce riassunto: a Graceland appare all’improvviso Jessica, volata in California da DC per comunicare alla squadra che l’operazione sui bus sarà chiusa entro la fine della settimana, per mancanza di risultati e di fondi. Questo lascia Mike e i suoi compagni a doversi sbrigare per riuscire ad arrestare i trafficanti: Johnny, che viene a scoprire che Carlito Solano prova dell’interesse amoroso nei suoi confronti, decide di sfruttarlo per affrettare le cose. Dall’altra parte, l’operazione di Paige sul traffico delle fatine viene tagliata, e lei decide di muoversi in prima persona, prendendo il posto di una delle ragazze per scoprire che fine fanno. Infine, Jakes riesce a passare del tempo con suo figlio Daniel, prima di venire arrestato per non aver rispettato l’ordinanza restrittiva.

Allora, per quanto riguarda Briggs e Charlie non c’é molto da dire, dal momento che non hanno una loro storyline come l’episodio scorso: l’unica cosa che continuerò a sottolineare é che vederli insieme sullo schermo, vedere Charlie dire a Briggs «I love you, I do. I love you.» mi fa stare davvero male. É stato Briggs a lasciarla cadere in quel baratro di sensi di colpa, e tutte le altre cose che non le dice mi frenano un po’ dal tirare fuori le mie bandiere dello shipping.

 
 
 

Parliamo di Jakes. Jakes felice, Jakes che sorride dopo almeno un paio di episodi. Le sue scene sono state le mie preferite, soprattutto grazie alla presenza di Daniel. Che, diciamo subito, é davvero un ragazzino sveglio, forse pronto a seguire le orme del padre, visto che ha recuperato l’ordinanza restrittiva e ha scoperto lì l’indirizzo dove trovare il genitore. Bravo, Daniel. Hai un futuro nell’FBI. A casa di Jakes trova anche Romona, la prostituta con cui Jakes ha passato la notte nell’ultimo episodio, e che si é momentaneamente fermata da lui – mi piace, Romona. Mi piace come abbia da subito apprezzato Daniel, come si stata lei a convincere Jakes a portarli tutti quanti al luna park, sulle autoscontro. E ancora di più mi é piaciuto il modo in cui, dopo essersi commossa all’aver riportato il bambino a casa, si sia rintanata nella sua corazza e sia scappata a gambe levate, perché fa chiaramente intendere che la rivedremo ancora. Che si stia aprendo uno spiraglio di luce, per Jakes? Certo, questo dopo l’arresto. Sono stata incredibilmente fiera di lui quando ha deciso di unirsi a Paige per la loro missione da vigilantes per intercettare la nuova fatina. Si é dimostrato umano, e nettamente in contrasto con la sorda crudeltà dei due poliziotti che l’hanno arrestato, senza curarsi della situazione pericolosa in cui avrebbero lasciato Paige – e che Jakes stava prontamente spiegando.

 

E già che l’abbiamo nominata, passiamo a Paige. Sono sicura che la squadra la salverà, e che lei sia stata davvero un’eroina per aver preso la situazione nelle sue mani, anche se sicuramente avrebbe dovuto fare più attenzione e considerare i rischi. Paige é una persona buona, oltre che una grande agente, e questa stagione é davvero un unico grande «YES» per lei. E il suo rapporto con Mike é il perfetto esempio della dinamica che io adoro nelle coppie: si capiscono a vicenda, e ciascuno porta in superficie il meglio dell’altro, spronandosi a dare il massimo, sempre. Ecco, per loro sì che inneggio a cori da stadio – e di sicuro vanno ad aggiungersi alla mia armada di ships. Senza contare come Mike non sia riuscito a tradirla, nonostante glielo avesse praticamente chiesto lei. Sono davvero ansiosa di vedere lo svilupparsi del loro rapporto, soprattutto visto che le prossime puntate saranno una vera giostra di emozioni, senso di colpa per Mike e violenza psicologica, se non addirittura fisica, per la povera Paige. Ma sono fiduciosa: quei due si completano, e si rendono migliori – del resto, ammettiamolo. É Paige il motivo per cui Mike sta seriamente considerando di restare a Graceland, anche dopo il caso. E io posso solo dire, ROCK ON, MIKE, e lascia perdere quell’altra bionda.


Anche perché, lo ammetto, Jessica non mi piace. No. No no no. E non solo perché si mette nel mezzo della mia ship, sono stata in mezzo a troppe ship wars per odiare un personaggio solo per quel motivo. Non la sopporto perché sono quasi convinta che sia lei la talpa che ha fatto saltare l’operazione, anche se ovviamente il mio resta solo un sospetto. Non ci sono prove contro di lei, ma neanche troppe buone azioni a screditarla, e l’esempio é come ha assolutamente ignorato il caso di Paige, nonostante il traffico umano sia una delle piaghe più serie del mondo moderno. Avrebbe potuto usare la sua influenza per ottenere una squadra tattica, ma ha deliberatamente scelto di non farlo solo perché ha capito che il cuore di Mike é con Paige. E allora, mi dispiace, ma questo ti rende un essere umano spregevole: non intervenire quando si ha la possibilità é disgustoso, soprattutto se ci si trova in una posizione di potere come quella di Jessica. Non siamo più al liceo, dolcezza! Ci sono delle vite in gioco, rivedi un po’ le tue priorità, per favore! 


(Che parte di “TRAFFICO UMANO” non hai capito, Jessica?)

On a side note, ho molto apprezzato come in questo episodio – ma in questo show in generale, visto che prende molto a cuore la rappresentazione della parità di generi, a parte lo scivolone della scorsa puntata – siano stati gli uomini a dover fare delle cose che di solito si associano alle donne, ossia sfruttare il proprio corpo e la propria influenza amorosa/sessuale sugli altri. Come ha rimarcato Charlie, le agenti lo fanno sempre, fa parte del loro lavoro ed é un’arma in loro possesso, anche se spesso é fuori dalla loro comfort zone. E questo giro é toccato a Mike e Johnny.

Già, Johnny e Carlito. Li ho lasciati per ultimi perché sinceramente non so cosa pensare, di come si sono sviluppate le cose. Carlito é senza ombra di dubbi una persona spregevole, violenta e manipolatrice, e anche se abbiamo scoperto la sua infanzia travagliata, e la sua grande insicurezza, niente lo giustifica per i suoi scatti d’ira, che in questa puntata sono quasi costati la vita alla sorella. Senza contare che sembra non rendersene conto, dal momento che dopo averla quasi strozzata, dice a Johnny di voler molto bene a Lucia – é l’esatto ragionamento di un uomo violento, e se ne sentono tante di storie così. Purtroppo, il personaggio di Carlito é troppo danneggiato per aspirare alla redenzione, e francamente credo che nemmeno la cerchi – é sceso a patti con l’oscurità che c’é dentro di lui, ed ha realizzato che é comunque questo il modo in cui vuole continuare a vivere. Per quanto riguarda lo sviluppo LGBT della storia, se da un lato mi dispiace per Johnny, dal momento che si sta infilando in un gioco estremamente pericoloso quando (forse?) é attratto da qualcun altro, sono contenta della rappresentazione. E non solo. Ho letto in Internet molte critiche sul fatto che la relazione non sia una relazione sana. É vero. Carlito é instabile e violento e omicida. Ma per quanto relazioni di questo tipo non siano mai condonabili, eteri o omosessuali che siano, é giusto rappresentarle, perché non tutte le storie gay possono essere idilli perfetti che finiscono a lieto fine. Anche la comunità LGBT ha i suoi lati oscuri, e quindi sotto questo punto di vista mi ritengo estremamente soddisfatta.

 
 

Bene. Vi lascio col promo della prossima puntata, la 2×06, «Guardian Angel», e ci vediamo la prossima settimana!

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