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Graceland | Recensione 2×03 – Tinker Bell

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Graceland | Recensione 2×03 – Tinker Bell

Buongiorno e rieccoci con un altro episodio di Graceland: direi che anche questa 3×05, «Tinker Bell», non ha fatto altro che aggiungere dubbi e plot twist a una situazione già abbastanza complicata. Ogni puntata mi ritrova davanti allo schermo con le mani nei capelli e un’enorme faccia alla «WTF?». Ma alla fine é uno dei motivi per cui amo questo show.

L’altro é che non riesco a stare arrabbiata con questi personaggi. In altre serie mi infurio, sbraito, e resto davvero col muso per almeno una settimana se un personaggio ha fatto qualcosa di stupido, perché di solito il pubblico sa che é stata una brutta decisione e aspetta solo che il personaggio colpevole si redima. In Graceland si fanno sbagli, si raccontano bugie enormi, ma tutti hanno un motivo, e tutti hanno una ragione per fare le cose che fanno. E lo spettatore ha i punti di vista di tutti, vede tutti e quindi non riesce ad esprimere un giudizio completo su personaggi che vivono in sfumature di grigio. Niente é facile, quando si é sotto copertura.

Già, niente é facile. A partire da Jakes, sul quale si apre la puntata: alla fine della 3×02 l’abbiamo visto distruggere la stanza che aveva preparato per Daniel, dopo che la ex-moglie Cassandra gli aveva comunicato di aver ottenuto un ordine restrittivo. Jakes ritorna a Graceland, distrutto e palesemente ubriaco, e subito si scatenano casini. Jakes vuole rientrare nella sua stanza, dove ora dorme Zelanski: urla, testate, litigate, e alla fine la questione viene portata giù al piano terra da Paige, Charlie, Johnny e Paul, dando la perfetta occasione a Mike di sgattaiolare fuori dalla stanza di Paige per non far capire che hanno passato la notte insieme.

 

Ecco, tutta questa questione su chi deve restare mi sembra inutile, per un semplice motivo: a Graceland ci sono sette stanze. All’inizio della prima stagione, quando Mike é arrivato nella casa per la prima volta, aveva preso la stanza di Donny. Pochi episodi dopo Lauren era stata mandata via. Quindi c’é ancora la sua stanza vacante e il senso di tutto questo drama su Mike che deve scegliere tra Jakes e Zelanski é inutile. Anche perché, scusate. Va bene che a capo dell’operazione c’é Mike, ma con che diritto manda via dalla sua postazione assegnata un agente di un’altra agenzia? Zelanski non é dell’FBI, ma della DEA come Paige. Boh. Non sto capendo. Questo drama per la camera, con successiva dipartita di Zelanski, é stata l’unica cosa che davvero non ho apprezzato dell’episodio: va bene, serve a far vedere alcune dinamiche della casa, ma non afferro il motivo per cui gli scrittori avrebbero dovuto introdurre un personaggio completamente nuovo, ossia Zelanski, per poi spedirlo fuori dalla trama dopo appena tre puntate.

Era un buon personaggio, del resto. Un bravo agente, che sa fare il suo lavoro; in ottimi rapporti con gli altri inquilini di Graceland; e un bravo ragazzo. A me piaceva, Zelanski. Perché l’hanno mandato via? Per creare ancora più conflitto tra gli altri e Mike, che si trova a dover ricoprire un ruolo completamente nuovo con questa sua leadership dell’operazione?

Almeno abbiamo qualche risposta in più su Mike, e sul perché sia così ansioso di ottenere dei risultati: ha solo due settimane per dimostrare che l’operazione porta ai suoi frutti, prima di ritornare a DC. E quindi fa come qualsiasi altra persona sotto pressione: rimprovera Charlie per non aver inseguito Solano in discoteca; non si fida troppo del piano di rimpiazzo che ha trovato Johnny, che coinvolge due pistole antiche francesi che dovrebbero essere spacciate per messicane (e lì ho apprezzato tantissimo la frase di Charlie, «Stop talking like you invented undercover!»), mentre allo stesso tempo spinge Paige e Briggs a muoversi troppo in fretta, troppo grossolanamente, con un loro spacciatore per ottenere qualche informazione in più sulle date dei bus. Paige ci rimedia un coltello in una mano e un grosso spavento, che spero serva a ridimensionare Mike. É vero che l’operazione é importante, che Mike ha una grossa responsabilità, ma ricordiamoci che l’anno scorso era appena uscito da Quantico. Teoricamente é un agente da due anni appena, mentre tutti gli altri fanno quel lavoro da molto prima di lui, e sono decisamente più esperti. Dovrebbe correre di meno e ascoltare di più, secondo me. Ma questa é una critica che gli muovo io, non un difetto: Mike é umano, come tutti, e di sicuro tra i suoi motivi c’é anche la voglia di ritornare a primeggiare dopo il successo della grande operazione su Jangles l’anno scorso.

Altri due personaggi per i quali mi preoccupo tanto sono Charlie e Briggs. Charlie é ancora devastata dalla morte di Badillo e dai suoi logoranti sensi di colpa, mentre Briggs si sta seppellendo sempre di più in bugie che lo soffocheranno, quando verranno alla luce. Basta vedere la sua scena con Charlie, quando le racconta di come abbia parlato con la vedova di Juan e di come loro due possano aiutarla, per espiare le loro colpe. In tutto questo tempo io ero lì davanti allo schermo che urlavo CON CHE FACCIA TOSTA DICI ‘STE COSE, BRIGGS?, e a riassumere perfettamente il mio pensiero ci ha pensato Jakes, quando dice a Briggs, «If you’re looking for someone to save, you better look in the mirror». Briggs sta facendo esattamente questo: cerca di aiutare i suoi compagni per non doversi fermare e affrontare tutto quello che si porta sulle spalle. Ma non potrà continuare a farlo in eterno, questo é certo.

Per quanto riguarda l’azione vera e propria, i due grandi centri della puntata sono da una parte l’operazione di Johnny con le pistole e Carlos Solano, dall’altra quella di Jakes e Paige con le fatine sugli autobus. Quindi, andiamo con ordine.

Johnny aveva continuato quello che Charlie non era riuscita a fare in discoteca, e ha strappato un appuntamento con Carlos Solano, figlio del cartello della droga che dovrebbe gestire tutta la faccenda degli autobus. Carlito é un appassionato di pistole d’epoca messicane, e Johnny se ne procura un paio, senza rendersi conto che sono francesi. Quando cerca di spacciarle a Solano per messicane, lui se ne accorge subito, e ne segue un duello all’ottocentesca nel quale Johnny rischia di restarci secco, se non fosse per l’intervento della sorella di Solano, Lucia. Alla fine, Carlos spara a un suo scagnozzo, e Johnny e Lucia se ne devono prendere cura finché non arriva un’ambulanza a recuperarlo. Il tutto condito da una serie di sguardi tra il nostro Tuturro e Lucia che ci fanno presagire che tra loro succederà qualcosa. Devo dirlo? I’m quite excited.

 
 

Tutta l’operazione di Johnny é stata supervisionata da Mike, che non aveva assolutamente fiducia nel piano, e quando Johnny riesce a cavarsela lo confronta con un tono che é arrabbiato e ferito allo stesso tempo: certo, dev’essere difficile per Johnny vedere il ragazzo che ha aiutato ad addestrare lo scorso anno scavalcarlo in gerarchia e avere tutti questi dubbi su di lui. Il conflitto tra Johnny e Mike mi logora, devo dirlo. Possono tornare ad essere best friends come nella prima stagione?

Dall’altra parte, Jakes ha scoperto nei video che Mike gli ha affibbiato da controllare un dettaglio sugli autobus: delle ragazze, tutte con lo stesso zainetto decorato con una fatina. Jakes, Mike e Paige pensano siano segnali che le ragazze trasportino droga, e Jakes e Paige scendono sul campo (mi é piaciuto anche come Paige non volesse lavorare con Jakes: forse si sente tradita dal fatto che lui se ne voleva andare senza dire niente a nessuno?).

 
 

E lì vediamo la vera luce della puntata scendere in campo: Paige. Io adoro Paige, e quest’episodio é stato davvero grande per lei: finalmente l’abbiamo vista davvero in azione, prima con lo spacciatore e soprattutto dopo, con la ragazza «fatina» sull’autobus. Mi é piaciuto come ha preso l’iniziativa, come ha gestito il caso, e anche come se lo sia presa a cuore, tanto da promettere alla giovane immigrata clandestina di aiutarla, e da andare a cercarla dopo, solo per scoprire che é sparita. Paige é forte, sicura, brava nel suo lavoro, e di certo non é solo l’interesse amoroso di Mike. Spero che i prossimi episodi segnino di più la sua evoluzione in questo senso, magari anche con un cambio di prospettiva: se fosse Mike l’interesse amoroso di Paige? Ecco, diciamo che spero Paige non subisca questa situazione, ma la viva tanto attivamente quanto Mike. Allora sì che sarà una grande storia.

 
 
 
(Look at all this potential. Please, don’t waste it.)

La puntata finisce con un paio di appigli al prossimo episodio: la scomparsa della ragazza fatina, dal momento che Paige ritrova solo il suo zainetto, e finalmente l’individuazione di un autobus che potrebbe essere quello della linea di traffico clandestino, sul quale probabilmente Mike e Jakes cominceranno a indagare.

 
 

Quindi, in conclusione: quaranta minuti sembrano sempre troppo pochi, quando sto guardando Graceland. E spero che prima o poi riusciremo a venire a capo di questa trama ben intricata che abbiamo ora per le mani. Vi lascio col promo della prossima puntata, la 2×04, “Magic Numbers“, e vi ricordo che Graceland torna tra due settimane, il nove luglio. Thanks for reading, see you in two weeks!

https://www.youtube.com/watch?v=xB_pwknCoo4

4 COMMENTS

  1. Solo io non vedo l’ora di vedere la reazione di Charlie quando salterà fuori tutta la questione di Paul?!?

    • Oh, anch’io non vedo l’ora. Attendo quel momento con ansia estrema, perché se da una parte so che sarà fantastica, come scena, dall’altra é chiaro che quel momento, quello in cui salterà fuori tutta la verità, non solo su Badillo ma anche su Odin Rossi, sarà davvero il punto di non ritorno. Non penso che qualcuno riuscirà più a guardare Paul allo stesso modo, né Charlie né Mike né tutti gli altri in casa.

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