
Sono ben consapevole che in molti a questo punto avranno già detto: “CHI???” perché in questo mio articolo dedicato a immaginari spin-off entro davvero in una piccola nicchia in cui esclusivamente i fan più accaniti di Castle potranno davvero capire e, forse, condividere la mia idea.
Proprio per questo motivo però sono stata indecisa fino alla fine su come procedere con l’articolo ma in fondo tutto ciò che vorrei mostrarvi è quanto facilmente, con alcune guest star di Castle, si possa immaginare e costruire un piano basilare per quella che poteva diventare l’idea di un vero e proprio spin-off. Io credo fermamente infatti che al momento Castle sia uno degli show con la più incredibile Writer’s Room che si possa desiderare da una serie tv e che, se solo anche loro si fossero fatti prendere dall’entusiasmo per gli spin-off che contagia ultimamente scrittori e produttori, avrebbero avuto, fin dalla seconda stagione, l’imbarazzo della scelta dati i tantissimi spunti e i numerosi personaggi, ospiti anche di un solo episodio, che sono stati costruiti talmente bene e circondati da una storia così ricca e importante, da poter avere un nuovo pilot praticamente ad occhi chiusi.
Dall’agente speciale dell’FBI Jordan Shaw (Dana Delany) al cinico detective Ethan Slaughter (Adam Baldwin), dal misterioso agente dell’Homeland Security Mark Fallon (Adrian Pasdar) alla rigida agente federale Rachel McCord (Lisa Edelstein), Castle volendo avrebbe potuto percorrere strade di ogni genere mantenendo una base comune con la serie madre ma diversificandosi a proprio piacimento. Ma mi conoscete, io sono una fan dei personaggi più piccoli, di quelli che non fanno troppo rumore e che si nascondono nell’ombra quindi il mio spin-off dei sogni sarebbe stato dedicato all’agente del Dodicesimo Distretto Ann Hastings.
Ma bando alla maleducazione, proporrei di fare le presentazioni ufficiali, partendo dal titolo del mio spin-off:
THE LONE VENGEANCE’S CHRONICLES
Protagonista della serie è la sopracitata agente Ann Hastings che nella serie principale ha partecipato come guest star a tre episodi, tra la quarta e la quinta stagione. Interpretata dalla sorprendentemente brava Valerie Azlynn, è nell’episodio Heroes & Villains (4×02) che si sceglie di puntare su di lei le luci della ribalta, mostrandoci una storia curata alla perfezione per essere soltanto un caso come un altro tra gli episodi.
Ann Hastings è una giovane agente del distretto con un passato molto simile a quello della detective Kate Beckett ma a distinguerle c’è probabilmente il modo in cui hanno affrontato la più grande ingiustizia vissuta nella loro vita. Se Beckett in qualche modo riuscì ad andare avanti lasciando in stand-by per anni il caso dell’omicidio di sua madre, Ann Hastings non ha mantenuto la sua stessa razionalità non riuscendo a perdonare il fallimento della giustizia nei confronti di suo padre e della sua morte lasciata impunita. E come spesso capita nelle più celebri storie dei fumetti, Ann trova la sua soddisfazione in una delle due strade possibili: quella della criminalità o quella dei vigilanti, diventando quindi una sorta di eroe mascherato che di notte cerca di portare a compimento quella giustizia che non si realizza di giorno. Incastrata per un omicidio che non ha commesso, Ann viene scagionata proprio da Beckett che aveva sentito istintivamente la sua innocenza e proprio nel finale vediamo l’agente Hastings disposta a mettere da parte costume e spada per una vita più semplice alla luce del giorno.
E proprio in quel momento prende avvio la mia storia …
Trasferita dal Dodicesimo ad un altro distretto di polizia situato nella parte più difficile della città, Ann Hastings sceglie di provare a seguire il consiglio di Kate Beckett e ad andare avanti con la sua vita senza lasciarsi condizionare dal suo passato. Accompagnata dal reporter Paul Whittaker che l’aveva protetta fin dall’inizio e con cui aveva scelto di aprirsi con coraggio, Ann sembra aver trovato un equilibrio nella sua quotidianità, facendo pace con quella parte di sé che cercava giustizia o forse vendetta e intraprendendo anche il corso per diventare detective, proprio come quella donna che aveva sempre visto come un modello nel suo vecchio distretto.
Ma per quanto Ann ci provi, la criminalità che affronta ogni giorno le ricorda inevitabilmente quel caso che non ha mai avuto la sua soluzione, che non ha mai trovato il suo colpevole, quel caso che diventa quasi una casualità, un crimine ordinario che diventa il simbolo di una violenza quasi normale in alcuni quartieri della grande New York e proprio per questo viene ignorata e archiviata per poi passare oltre, a quelli che vengono considerati crimini degni dell’attenzione della polizia.
Di fronte all’ennesimo caso di omicidio di un piccolo commerciante ucciso senza pietà per una stupida rapina, Ann Hastings capisce di non poter restare immobile e impassibile mentre l’ingiustizia subita da suo padre si ripete ancora e ancora davanti ai suoi occhi e nessuno sembra disposto a uscire dagli schemi per trovare una soluzione. Nel giorno della sua promozione a detective, Ann Hastings capisce di non poter più fuggire a quel bisogno innato di fare qualcosa di più, di essere più di un rappresentante della legge perché troppi crimini sfuggono a quella giustizia in cui una volta credeva ciecamente e sceglie così di riabbracciare quella sua doppia vita che in fondo non aveva mai dimenticato ma aveva soltanto messo in stand-by.
In un perfetto ma complicato equilibrio, Ann Hastings riesce a bilanciare la sua vita da neo detective alla luce del sole con il ritorno del suo alter ego, il vigilante notturno Lone Vengeance che sceglie di dedicare le sue attenzioni a quei crimini che restano impuniti nell’ombra e di cui nessuno si occupa. Sempre al suo fianco anche Paul sceglie di appoggiare la sua scelta tornando a narrare le storie di Lone Vengeance come Sean Elt ma soprattutto diventando quell’ancora fondamentale di cui Ann ha bisogno per non perdersi e restare razionalmente concentrata su quella giustizia che troppo facilmente rischia di trasformarsi in vendetta.
Il CAST della serie vedrebbe ovviamente come protagonisti assoluti:
VALERIE AZLYNN as Det. ANN HASTINGS / LONE VENGEANCE
KENNETH MITCHELL as PAUL WHITTAKER / SEAN ELT
A loro si aggiungerebbero ovviamente diversi personaggi del tutto nuovi, tra cui il capitano del nuovo distretto, ben lontano dalle figure oneste e pure di Montgomery e Gates, e una giovane aiutante disposta ad accompagnare Lone Vengeance nelle sue missioni a dispetto del suo nome, diventando la sua inevitabile “spalla” nella lotta alla criminalità ma anche un’amica fidata capace di sostenere Ann nelle scelte più difficili.
Mantenendo la serie prettamente ancorata alla realtà, uno spin-off del genere mostrerebbe per la prima volta le storie di un vigilante nel mondo reale dove il suo unico super potere è il coraggio che dimostra nell’affrontare le ingiustizie con un’unica vita a disposizione.