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Game of Thrones | Peter Dinklage risponde alle domande dei fan

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Game of Thrones | Peter Dinklage risponde alle domande dei fan

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Peter Dinklage si è ritagliato un po’ di tempo, nonostante i suoi numerosi impegni, per portare all’attenzione dei fans un progetto che gli sta a cuore. La star di Game of Thrones ha partecipato a uno degli Ask Me Anything di Reddit per promuovere l’interesse per una raccolta fondi su Kickstarter che i suoi amici Karyn Parsons e Alexandre Rockwell hanno aperto per finanziare il film Little Feet.

L’idea sembra aver funzionato, dato che la cifra raccolta ha addirittura superato l’obiettivo stabilito su Kickstarter. Ora, oltre a ciò, i fans posso godersi le risposte sincere di Dinklage alle domande che i fans gli hanno posto durante il suo AMA – nonostante l’attore abbia ammesso  di aver avuto qualche problema nel selezionare le domande, dal momento che molte riguardavano “puttane e schiaffi (separatamente)”.

Ecco le migliori!

La sua farcitura preferita sulla pizza: “Peperoni e cipolle. Una volta ero in un ristorante a Los Angeles dove qualcuno ha ordinato una pizza completamente priva di formaggio. Era una pasta senza glutine e senza formaggio: non so nemmeno più che pizza fosse”.

Perché Tracy Morgan era il più divertente sul set di Death and a Funeral: “Continuava a ripetere che Ernest Borgnine era suo padre. E per qualche strano motivo lo ripeteva a tutti, anche agli addetti al catering, e più lo ripeteva più risultava divertente. Trascorrere del tempo insieme a Tracy Morgan è molto divertente!”.

Quando si è reso conto che Game of Thrones era diventato importante: “Principalmente grazie alle reazioni di internet alla decapitazione di Sean Bean: è stato in quel momento che mi sono reso conto che stavamo diventando qualcosa di grosso!”.

Il suo ricordo più divertente legato a Game of Thrones: “Stavo girando una scena con Jerome Flynn, che interpreta Bronn. Penso fosse nella stagione 1, quando dico qualcosa a un folle nei boschi. Lui chiede “Come vuoi morire?” e la battuta era qualcosa tipo “All’età di 80 anni con del vino nello stomaco e la bocca di una ragazza attorno al mio c***o”. E io ho detto “All’età di 80 anni e il c***o di una ragazza attorno alla mia bocca!”. Ho invertito un paio di parole e quando ho detto così il mio amico Jerome non riusciva a smettere di ridere, quindi per quel giorno abbiamo dovuto sospendere le riprese”.

Come fa a far apparire i suoi capelli così belli: “Si chiama ‘non possedere una spazzola’. O un pettine. Ecco il mio segreto: non comprate un pettine”.

Chi è il più divertente in Game of Thrones: “Conleth Hill! Conleth è un caro amico e fortunatamente ho un sacco di scene insieme a lui. E Lena: anche lei è una cara amica e ridiamo un sacco insieme. Quando siamo tutti e tre insieme ci divertiamo un sacco”.

Qualcosa che le persone non sanno di lui: “Che amo l’hummus? Inoltre, non sono un amante dei gatti ma ne ho uno da dieci anni: avevo un ratto nel mio appartamento ma non mi piace uccidere le altre creature…quindi ho preso un gatto. Pensavo che il mio coinquilino si sarebbe poi preso il gatto, ma è andato a vivere con la sua ragazza e ha lasciato a me il gatto. Quindi ho un gatto”.

Come è stato contattato per Game of Thrones e come è stato convinto a dire di sì: “Oh, è successo tanti anni fa: è strao, il tempo passa così velocemente…è successo circa 7 anni fa! Conoscevo David Benioff, era un mio conoscente ed io ero un grande fan della sua scrittura, quindi quello mi ha incuriosito: quello ed HBO. Avevo un’esitazione riguardo al genere fantasy: gli ho detto che non volevo una lunga barba e delle scarpe a punta e loro mi hanno assicurato che il personaggio e il mondo in cui viveva non erano assolutamente fatti in quel modo. Mi hanno parlato della sua complessità, del fatto che non fosse un eroe o malvagio, che era uno sciupafemmine e un gran bevitore: hanno dipinto un bellissimo ritratto con dei difetti, quindi ho firmato”.

Game of Thrones va onda la domenica su HBO alle 9 p.m. ET/PT.

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Con il corpo è in Italia, con il cuore è in Giappone, con la testa è negli USA. Ritiene di avere ottime potenzialità come sceneggiatrice di “finali alternativi” e come moglie di attori talentuosi e affascinanti (magari con l’accento british e le fossette). In una serie cerca persone e non semplici personaggi, mondi più che location, non un sottofondo ma vere e proprie emozioni musicate, vita, non una storyline. Nel suo universo ideale la birra è rossa e il sushi è in quantità abbondante, le Harley Davidson sono meno costose, la frangia non è mai né troppo lunga né troppo corta e il suo favorito arriva incolume al finale di serie. Forse ha troppi smalti, mentre per i tatuaggi, i cani, i gadget di Spongebob e i libri troverà sempre il posto. Tiene pronti la balestra, i viveri e l’hard-disk zeppo di serie: l’Apocalisse Zombie non la coglierà impreparata!

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