Anche se manca ancora tantissimo al debutto dell’ottava e conclusiva stagione di Game of Thrones (e no, non abbiamo ancora una data certa, sigh), l’hype è sempre più alto. Soprattutto quando arrivano dichiarazioni come quella rilasciata da Peter Dinklage, che tuttavia dobbiamo prendere con le pinze.
Durante un’intervista con David Marchese di Vulture su diversi temi, tra cui il suo nuovo film HBO “My Dinner With Hervé”, l’attore ha parlato del destino del suo personaggio.
“Mi sento molto, molto – sto cercando la parola giusta. Credo che gli sia stata data un’ottima conclusione. Non importa quale sia, anche la morte può essere un buon finale,” ha dichiarato l’interprete di Tyrion Lannister.
Per quel che vale, noi non crediamo che l’attore volesse dire che il destino di Tyrion sia segnato e che si concluderà con la sua morte, semplicemente crediamo che l’attore volesse suggerire che ci sono destini peggiori della morte con cui un’avventura televisiva epica come questa si possa concludere. Ma soprattutto pensiamo che lui stia cercando di lasciare aperte tutte le possibilità, compresa quella di una sua morte.
Dinklage ha poi parlato della crescita e maturazione del suo alter ego nel corso di queste otto stagioni. Se pensiamo infatti a quando abbiamo incontrato Tyrion, lui era un perditempo che amava solo vino e prostitute. Ora invece, lui è un saggio membro del circolo ristretto di Daenerys, seppur sempre continuando ad amare il vino.
“Sicuramente Tyrion ha sviluppato un senso di responsabilità più profondo nel corso dello show. All’inizio lui era un personaggio piuttosto irresponsabile. Lui ha usato la sua posizione di emarginato come avrebbe fatto un adolescente. La bellezza di Tyrion è che lui è uscito fuori da questa situazione in un paio di stagione e ha sviluppato questo forte senso di responsabilità. Ma non di moralità, perché questo è qualcosa che lui ha sempre avuto.”