Attenzione: In questo articolo sono presenti spoiler per chi non avesse ancora visto il secondo episodio della quarta stagione.
Ora che tutti abbiamo avuto un paio di giorni per liberarci della nostra ossessione per la morte di Joffrey, è il momento di iniziare a esaminare alcuni degli sviluppi più importanti dell’episodio di domenica di Game of Thrones. Mentre “The Lion and the Rose” si concludeva con la morte di uno dei più grandi cattivi dello show, abbiamo avuto modo di vedere un Ramsay Snow più squilibrato che mai.
Dopo la caccia di Ramsay a una delle sue ex sostenitrici, egli prova il suo valore a suo padre, Roose Bolton. Sebbene all’inizio Roose consideri un errore la menomazione di Theon da parte di Ramsay, quest’ultimo gli dimostra che trasformare Theon in Reek è in realtà una buona mossa per la sua famiglia.
Questa è la seconda volta che delle persone vicine a Roose hanno compiuto azioni verso i loro prigionieri da lui considerate cattive decisioni, il che spiega perché sia così irritato con il suo bastardo inizialmente. Michael McElhatton, che interpreta Bolton, discute della mentalità di Roose quando si riunisce col suo figlio bastardo.
“[Roose] scambia due persone: Jaime e Theon, che erano entrambi figli di uomini molto, molto ricchi e potenti. Entrambi sono menomati, fatto assai interessante, e rimprovera sia Locke che Ramsay per averli menomati. E’ furioso con Locke per aver tagliato la mano di Jaime — ‘Hai danneggiato la merce’ — e si comporta allo stesso modo con Ramsay e Theon”, dice McElhatton.
Continua a parlare del test di Roose per Ramsay, “Penso che scopriamo in quella scena del secondo episodio che, inizialmente, egli pensa che il ragazzo sia solo uno psicopatico, e poi si rende conto, verso la fine, di ciò che gli viene rivelato [Theon come Reek]. Così offre a Ramsay ciò che pensa sia un compito quasi impossibile, quello di prendere Moat Cailin“.
L’episodio 2 della quarta stagione è la prima volta in cui McElhatton recita al fianco di Alfie Allen come Reek e ammette che è una trasformazione un po’ inquietante a cui assistere di persona. “Penso che Alfie faccia un lavoro brillante nel ritrarlo”, dice McElhatton. “Ti chiedi, come farà a tornare? Tornerà quello che era, è possibile che avvenga, dopo aver subito tutte quelle torture mentali e fisiche e quella dissolutezza?”
McElhatton ammette che gli sembra che il nuovo Guardiano del Nord provi una forma d’amore per il Bastardo. Ma pensa anche che Ramsay potrebbe essere la rovina di Roose.
“Ramsay potrebbe essere il suo tallone d’Achille. Vedremo”, dice McElhatton. “George R.R. Martin non l’ha ancora scritto, ma ‘Ama a tuo rischio e pericolo” sarebbe un bel motto per Game of Thrones. Per chiunque abbia degli affetti o abbia a cuore qualcosa”.
Definisce la relazione tra Roose e Ramsay “molto Shakespeariana”, e promette che l’arco della loro storia ripagherà prima della fine della quarta stagione. Joffrey potrà anche essere morto, ma aspettatevi di vedere Roose e Ramsay nei paraggi ancora per un po’.
“Dicono che la quinta stagione avrà ancora più Roose e avremo modo di vedere cose davvero ignobili”, anticipa McElhatton
Game of Thrones va in onda domenica su HBO, ore 9 p.m. ET/PT.