La quinta stagione di Game of Thrones si è aperta con la prima scena in flashback di sempre dello show, con una giovane Cersei Lannister che riesce a farsi predire il futuro dall’eremita Maggy la Rana. La scena è stata presa da A Feast for Crows di George R.R. Martin, e abbiamo chiesto sia all’autore che allo showrunner dello show David Benioff di parlarci di quel momento.
Primo, strettamente parlando, Benioff fa notare che la scena non è tecnicamente un “flashback” perché apre l’episodio piuttosto che interrompere una scena già stabilita per poi andare nel passato. Ma mettendo da parte la terminologia, la giovane Cersei (Nell Williams) e la sua amica entrano nella baracca di Maggy (Jodhi May), la quale predice che la principessa Lannister diventerà regina, avrà tre figli, che vedrà morire, e che verrà detronizzata da una regina più bella e giovane.
“La profezia è un elemento base dei fantasy, ma è complicato,” fa notare Martin. “Vuoi che la profezia si avveri ma in maniera inaspettata. Vuoi che sia imprevedibile. Shakespeare ne è l’esempio principale — quando la foresta di Birnam Wood arriverà a Dunsinane Castle, MacBeth cadrà. Tutti ridono — come può una foresta arrivare al castello? [Malcolm] arrivò camuffato da rami e cose così. Inoltre, durante la Guerra delle Rose, una dei signori ricevette la profezia che sarebbe morto in un certo castello. Quindi cercava sempre di evitare quel castello. Poi però nella prima Battaglia di St Albans, rimase ferito e morì fuori a un pub che aveva quel castello come insegna. Devi guardare alle profezie attentamente e studiare le parole. Maggy la Rana fa una profezia a Cersei, ma potrebbe Cersei farla accadere nel tentativo di evitarla?”
Lo show ha già usato una grande profezia, con Melisandre che bruciava tre sanguisughe per rappresentare una maledizione di morte lanciata contro i tre contendenti al trono di spade — Joffrey Baratheon, Robb Stark e Balon Greyjoy. Nei libri di Martin — spoiler per i non lettori — sono morti tutti e tre, mentre nello show il patriarca dei Greyjoy è ancora vivo.
“La cosa interessante delle profezie è che non sempre di avverano”, afferma Benioff. “Melisandre pensa di vedere delle cose nelle fiamme e a volte ha ragione, a volte no. Una delle cose che ci piacciono dei libri di George è che non tutto porta sempre nella direzione di qualche profezia enigmatica che determina il destino di ogni personaggio”.