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Game of Thrones | Intervista a Michael McElhatton sulla morte di [SPOILER]

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Game of Thrones | Intervista a Michael McElhatton sulla morte di [SPOILER]

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler importanti sulla 6×02 di Game of Thrones.

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Ramsay Bolton manda i suoi saluti.

No, il sadico di Game of Thrones non ha davvero pronunciato queste parole nell’episodio di Domenica, ma avrebbe potuto farlo: l’attacco del bastardo su suo padre, Roose Bolton, è stato tanto sorprendente — e fatale — quanto il colpo che Roose inflisse a Robb Stark nel famoso Red Wedding della terza stagione.

La morte di Roose, un evento che non è ancora accaduto nei romanzi di George R. R. Martin, ha avuto luogo subito dopo che gli uomini di Bolton sono venuti a conoscenza che la moglie di Roose, Walda, aveva dato alla luce un figlio maschio — AKA un erede legittimo, e una minaccia allo stato di Ramsay come futuro leader della famiglia.

L’uccisione era una vendetta a lungo attesa per l’odiato traditore. (Come i fan ricorderanno, l’anziano Bolton era la mente dietro il massacro alle nozze di Edmure Tully; mentre affondava il coltello nella pancia di Robb Stark, disse “I Lannisters mandano i loro saluti.” La madre di Robb, Catelyn, e la sua moglie incinta, Talisa, morirono anche loro quella notte.)

Il Lord di Forteterrore meritava un castigo karmico, così tanto che la star Michael McElhatton non è rimasto scioccato nello scoprire che la sua sarebbe stata la prima morte importante di questa stagione.

Dopo la morte improvvisa e terribile di Ned Stark nella prima stagione della serie della HBO, “Sei consapevle che chiunque può morire in qualsiasi momento,” afferma McElhatton qualche settimana prima della messa in onda dell’episodio. “Uno dei grandi successi di Game of Thrones è che tutti sanno che almeno 10 personaggi moriranno ogni anno, eppure quando succede si rimane sempre scioccati. E’ un testamento importantissimo nei confronti della sceneggiatura e della regia e di tutto il resto, se riescono ancora a scioccarvi e a sorprendervi.” Ride. “Si spera che quando accadrà a me, avrà lo stesso effetto sulle persone.”
Leggete qui di segutio per saperne di più sull’intervista con McElhatton, incluso i suoi pensieri sulle misure che il Fatale Paparino avrebbe adottato, se Ramsay non avesse inflitto quel colpo mortale.

TVLINE | Pensi che il modo in cui muore Roose sia una fine soddisfacente per i fan, che hanno voluto vederlo morto fin dal Red Wedding?
Penso proprio di sì… Sì, penso che molte persone saranno davvero contente. Certo che lo saranno! [Ride]

TVLINE | Quando incontri i fan, ti rendono la vita difficile? Citano la tua battuta del Red Wedding e cose del genere?
Citano la mia frase “I Lannisters mandano i loro saluti,” anche se non la sento da anni. A me e Iwan [Rheon] viene sempre chiesto. [Ride] Otteniamo rispetto, però. Nessuno ci tira dietro cose o ci sputa addosso. Possiamo camminare per strada senza problemi.

TVLINE | Nella season premiere, Roose è contento del successo di Ramsay sulle forze di Stannis, ma viene sopraffatto dalla delusione per aver fatto scappare Sansa.
Già, è un po’ questa la genialità del loro rapporto, no? Lui che ha bisogno dell’amore e del rispetto di suo padre, e Roose che non glieli da, anche se prova di essere valido e si dimostra più volte un alleato molto valido e leale alla Casata Bolton sul campo di battaglia.

Ma allo stesso tempo, le sue tendenze psicotiche e imprevedibili tendono a causare problemi più grandi; di sicuro lo hanno fatto con Theon, e di sicuro anche con Sansa. Abbiamo sconfitto Stannis grazie a entrambi i nostri sforzi, in realtà. Ma sì, l’abuso di Sansa e l’averla persa sono un colpo duro e importante perché ora lei andrà in giro e si scoprirà ciò che è successo. Il punto era di fare un’alleanza tra gli Stark e i Bolton e solidificare la nostra presa sul Nord. Quello era il piano principale, ed era un grande piano. E’ un piano che ha funzionato nel corso della storia. E ora è naufragato. Devono muoversi in fretta per riportarla indietro. Ma quello è l’inizio… In pratica è “Ben fatto… ma ora abbiamo un problema più importante.”

game-of-thrones-season-6-post-mortem-inset-2TVLINE | Pensi che il fatto che Roose abbia riconosciuto Ramsay come un Bolton lo abbia incoraggiato? Pensi che il Ramsay di qualche stagione fa sarebbe stato capace di uccidere il proprio padre?
Beh diciamo che siamo arrivati alla decisione di farne una cosa nata dall’impulso del momento mentre stavamo girando. E l’informazione che viene data è che è nato un bambino. Ora, se fosse stata una bambina potrei essere ancora vivo, perché la sua posizione non sarebbe stata minacciata. Ma nel momento in cui scopriamo che Walda ha dato alla luce un maschietto, per me Ramsay non è più indispensabile. E lui lo sa, e colpisce più velocemente di me.

In questo modo la cosa acquista più livelli. Non penso avesse nei piani di farlo. E’ molto più interessante vederla da questo punto di vista… E’ semplicemente la sua natura psicotica che prende il sopravvento. Non è patricidio, gioia o brivido nel pensare “Sono il capo della Casata Bolton.” E’ una relazione molto conflittuale, ed è scioccante che l’abbia fatto, perché ama suo padre, nonostante la loro relazione incasinata… Ecco perché penso sia stata una gioia da recitare. Non è un semplice, “Ti ucciderò così potrò diventare re.” C’è un prezzo da pagare per ognuna di queste azioni. Ad ogni azione c’è sempre una reazione.

TVLINE | Il piano di Ramsay di attaccare Castle Black non è sicuro, e lui è una mina vagante: se Roose non fosse morto, pensi che prima o poi avrebbe ucciso Ramsay?
Oh, sicuramente! Nel momento in cui sa che Walda ha dato alla luce un maschio, che ha un legittimo erede, oserei dire che si sarebbe liberato di Ramsay subito dopo. Come Tywin Lannister, come tutti i capi delle casate, il loro obiettivo primario è la longevità della loro casata e la sua sopravvivenza e ciò va fatto tramite eredi legittimi.

TVLINE | La morte di Roose è stata l’ultima scena che hai girato?
Sì lo è stata, il che è stato un bene… E’ stato un bel modo di andarsene, a dire la verità. [Ride]

TVLINE | Ricordi cosa ti stava passando per la mente?
Stavo pensando, “Non vedo l’ora che questa giornata finisca” perchè è stata davvero molto, molto lunga. E’ strano: non è stato molto emozionante. Diciamo che ci si sfoga prima. Sono stati cinque anni fantastici, ma non è stato così emozionante come pensavo sarebbe stato. E’ stato come ogni altro giorno, ed è stato fantastico. Pensavo, in qualche strano modo, sarebbe stato un momento molto emotivo, ma non lo è stato. E’ stato una gioia farlo, e una grande scena finale per concludere tutto.

game-of-thrones-season-6-post-mortem-insetTVLINE | Qual è stata la tua scena preferita da girare?
Oh Dio. Pensando al primissimo giorno, ricordo di essere stato molto nervoso. Avevo questa scena sul campo di battaglia. Avevo questo lungo discorso, mentre camminavo con Robb e ricordo che è stato molto, molto spaventoso. Lo ricordo molto chiaramente. Il Red Wedding è stata un’esperienza incredible che non dimenticerò mai. Facemmo le prove tutto il giorno come se fosse stato uno spettacolo, e poi l’abbiamo girato nel corso di 5 giorni. Sapevamo dove eravamo sul palco e come sarebbe venuta una volta messa insieme, e lavorare con il geniale David Nutter [che ha diretto l’episodio] è stato fantastico. E’ stata una cosa fantastica. Ho avuto tante scene grandiose con tanti registi e attori grandiosi. C’è la grande scena della rasatura tra Ramsay e Theon nella quarta stagione. Quella è stata una scena fantastica.

TVLINE | Hai tenuto qualcosa dal set?
[Ride] Di certo non te lo direi! [Ride] Non penso, no. Di sicuro mi sarebbe piaciuto tenere qualcosa del mio costume. Ma li mettono in mostra. Quindi non penso di aver preso nulla. Mi sa che avevo intenzione di portarmi via qualcosa, ma me ne sono dimenticato. [Ride]

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Chiara, classe 1990. Incapace di vivere senza telefilm, musica, libri e film, ha iniziato a sviluppare una passione per il teatro. Predilige la lingua originale, ma sogna da sempre di entrare nel mondo del doppiaggio - magari per riportare gli adattamenti sulla retta via. All'inizio di ogni stagione telefilmica si impone di non iniziare nuove serie e sistematicamente si ritrova ad allungare la già infinita lista. Non ha un genere preferito, l'importante è che coinvolga ed intrattenga. Si affeziona troppo ai personaggi di fantasia e parla di loro come se fossero persone reali. Adora tutto ciò che è british - potrebbe passare ore ed ore ad ascoltare uomini britannici dalla voce suadente mentre leggono l'elenco telefonico - si diverte a imparare i vari accenti e cerca con scarso successo di imitarli; nel suo cuore c'è un posto riservato anche per USA e Canada. Quando Photoshop chiama, non può far altro che rispondere e darsi ai lavori di grafica e, nei momenti di ispirazione, crea anche video. Ogni tanto scrive fanfiction, ma più che altro le piace leggerle. E sì, le ship e le OTP fanno parte della sua vita, ma le usa con moderazione. Le piace viaggiare e visitare posti nuovi, ma nella vita di tutti i giorni è una pantofolaia. Nonostante il suo costante desiderio di fuggire da una realtà a cui non sente di appartenere, ama profondamente la sua famiglia. Ringrazia sempre il giorno in cui fece amicizia con un gruppo di pazze sparse per l'Italia, che sono diventate la sua famiglia virtuale. Ha incontrato David Tennant due volte in due giorni ed è ancora viva. E' rimasta in silenzio ad ammirare la sua celebrity crush tenere un'intervista a pochi metri da lei. Quando si sente giù di morale, ascoltare i rumori del suo modellino di Tardis la fa sentire meglio. P.S.: E' più pazza di quello che sembra. Uomo avvisato...

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