
Per la quarta stagione, Game of Thrones non seguirà il suo solito schema. A differenza delle stagioni precedenti, in cui gli episodi sono stati disposti per arrivare al climax nel nono episodio e utilizzando l’ultimo per riprendere tutte le storyline, questa stagione si getterà a capofitto nell’azione.
Secondo John Bradley, che interpreta Sam Tarly nella serie, gli showrunner David Benioff e D. B. Weiss si erano accorti che ormai i fan si erano abituati allo schema. Per questo, dice Bradley, i fan non devono aspettarsi che questa stagione parta lentamente come le altre.
“Per questa stagione hanno scaraventato il loro schema giù dalla finestra, e sono determinati ad inserire più elementi di sorpresa possibile e quando meno ce lo si aspetta,” ha detto a Zap2it. “Di solito nel primo e nel secondo episodio ci sono molte chiacchiere e spiegazioni che danno i loro frutti più avanti, quando la stagione raggiunge il suo climax. Ma in questa stagione l’azione arriverà davvero subito. Non ci si costruisce intorno. Ti ci ritrovi subito nel mezzo, e credo che questo prenderà un po’ tutti alla sprovvista.”
Inoltre, in questa stagione non ci sarà un unico episodio “grosso”. Bradley ci ha anticipato che ce ne saranno almeno quattro a contendersi lo status di “episodio 9”.
“Ci sono talmente tante scene d’azione brillanti e da infarto che credo che alla fine [i fan] saranno esausti per tutti i colpi di scena, grandissimi avvenimenti, grandissime scene e tanta, tanta azione – molta di più rispetto a quella a cui siamo abituati,” dice Bradley. “Credo ci siano almeno quattro o cinque episodi che potrebbero tranquillamente essere considerati dei punti focali rispetto a tutte le altre stagioni fatte fino ad ora.”
Intanto, Sam avrà un ruolo sempre più importante nella quarta stagione. Come sanno i lettori della saga, in A Song of Ice and Fire, Sam e Gilly arrivano a Castle Black più tardi rispetto a quando ci arrivano nella serie. Per questo motivo, Sam ha un ruolo completamente diverso negli avvenimenti della quarta stagione.
“Ha un sacco di cose emozionanti da fare ancora prima di iniziare quel viaggio [libro quarto, A Feast For Crows],” dice Bradley.
In un certo senso, nella terza stagione Sam ha avuto la parte dell’eroe, anche se sarebbe l’ultimo ad ammetterlo. Quindi gli spettatori possono aspettarsi un personaggio molto più sicuro di sè.
“Ci sono state delle volte, quest’anno, in cui Sam ha acquisito fiducia come avrebbe fatto chiunque avesse scoperto qualcosa che nessun’altro al mondo sa. La tua autostima per questo si innalza,” dice Bradley. “Ci sono degli istanti, in questa stagione, in cui le idee di Sam e di Jon cozzano, e hanno delle belle discussioni. Però non è il caso in cui uno ha dei validi argomenti e l’altro non risponde. Sono discussioni il cui apporto è 50-50.”
E continua: “Credo che all’inizio della quarta stagione, Sam sia, personalmente, uno di quelli nella situazione emozionale più stabile fino ad ora. Nelle ultime due stagioni è letteralmente sfuggito alla morte per due volte – almeno due, perchè se contiamo l’ammutinamento a casa di Craster, sono tre. In queste occasioni era così spaventato che credo che l’abbia fatto andare avanti solo il pensiero di rimanere in vita per salvare Gilly, o per proteggere il piccolo Sam. Credo sia questo l’unico motivo che l’ha fatto andare avanti, e credo che abbia trovato una sua ragione di esistere.”