
Il panel è iniziato con un forte applauso per l’intro di Kristian Nairn, conosciuto per il personaggio di Hodor. Ha introdotto lui il panel andando dritto su Gwendoline Christie, che interpreta Brienne of Tarth, per chiedere per chi il suo personaggio abbia una corra — Tormund Giantsbane (Kristofer Hivjuor) o qualcun altro. Christie non ha svelato molto, ma ha fatto capire che si tratta della seconda opzione (ha avuto dei momenti con il Jaime Lannister di Nikolaj Coster-Waldau). E’ stato quel tipo di panel. Dopo l’episodio di Domenica, con una delle migliori scene di apertura che si è conclusa con un momento rivelazione in stile Scooby-Doo, lo show si è ben addentrato nella settima stagione.
A parte un’espressione di potere femminile da parte dei membri femminili del panel, ai partecipanti era chiaramente proibito svelare qualsiasi cosa. E così il panel è stato pieno di chiacchiere frivole prive di rivelazioni. Alfie Allen, Theon of Greyjoy (che ha portato con sè un carinissimo cucciolo), ha discusso il ritorno del suo personaggio dall’oppresso miserabile che era Reek (era contento). Conleth Hill (Lord Varys) era lì; Jacob Anderson, che indossava una meglietta di Superman, non ha detto molto sul suo personaggio, Grey Worm. Alla domanda se il suo personaggio, Sansa, si stia facendo manipolare troppo da Ditocorto (Aidan Gillen), Sophie Turner ha risposto che il suo personaggio “ha assorbito in silenzio, imparando e adattandosi. Ora è tanto brava quanto lui a questo gioco.”
Quando gli è stato chiesto se Davos Seaworth darebbe la caccia alla strega Melisandre dopo essere stata bandita a causa della brutale morte di Shireen, Liam Cunningham ha risposto che “probabilmente tirerebbe fuori la sua Glock e le sparerebbe un paio di proiettili nel culo. Non ha una lista ma se fosse per me le scaverebbe la fossa.” La Van Houten non era lì per difendersi.
Nathalie Emmanuel era lì per rappresentare il suo personaggio Missandei. John Bradley ha discusso della posizione perenne di Sam da emarginato e da delusione, persino nella Cittadella. “Avete visto che è un emarginato dai lavori che gli avete visto fare lì,” ha affermato. Bradley ha detto che il suo personaggio sta realizzando che è meglio avere l’amore di due persone che struggersi per avere l’affetto di tanti. Ha anche lanciato un appello affinché i Maestri “si puliscano da soli i loro dannati vasi da notte.” E’ stato molto introspettivo riguardo il suo personaggio, affermando che la Cittadella è il suo campo di battaglia, anche se vorrebbe stare al fianco di Jon Snow (Kit Harington) in battaglia.
Dopo aver portato in giro Bran Stark per sei stagioni (senza neanche un grazie, ha scherzato), Nairn ha chiesto ad Isaac Hempstead Wright il significato del Corvo a Tre Occhi. Hempstead ha risposto che non ne era sicuro, ma lo vedeva come “uno dei pochi frammenti che rimangono della parte magica e mistica della vecchia Westeros. … Il Re della Notte sembra essere il suo acerrimo nemico, quindi deve essere importante.”
Il cast ha parlato di quali colleghi, i cui personaggi sono stati uccisi, mancano loro di più, e le risposte variavano da Hodor a Lady Stark a Khal Drogo e Shireen. Le sorprese sono state la Turner, che ha dichiarato che le manca Jack Gleeson, il quale interpretava il suo promesso sposo psicopatico Re Joffrey, e Bradley, il quale ha affermato che la morte per la quale si rammarica di più è stata quella di Jon Snow, perché tutti loro hanno dovuto rispondere per un intero anno alla domanda “E’ morto davvero o tornerà?”