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Friendship Addicted | Ten e Donna – Doctor Who

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Friendship Addicted | Ten e Donna – Doctor Who

– You seem to be drifting, sweetheart.
I’m not drifting, I’m waiting.

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Prima ancora di Amy Pond, the girl who waited, un’altra tra le più amate companion del Dottore ha aspettato a lungo di incontrarlo nuovamente, e a prova che quei due erano destinati a incontrarsi ancora e a compiere grandi cose insieme, l’uomo che può viaggiare in lungo e in largo nello spazio e nel tempo capita proprio a Londra, proprio nell’azienda in cui anche Donna stava facendo ricerche PROPRIO nello stesso giorno in cui anche lei è lì. Ed è lì perché non l’ha solo aspettato passivamente, ma l’ha cercato, si è dedicata alla ricerca di stranezze di ogni tipo fiondandocisi subito proprio nella speranza che le stesse cose attirassero il Signore del Tempo nello stesso luogo.

Sono particolarmente affezionata a Donna Noble e al suo rapporto con il Decimo Dottore perché il caso ha voluto che, quando ancora vedevo Doctor Who a singhiozzi perché ero sommersa da impegni della vita reale e la lunga durata della serie mi impediva di iniziare un recupero vero e proprio, doctor_who_the_runaway_bride2“The Runaway Bride” è stato il primo episodio che ho visto per intero e che, nonostante una certa titubanza alla comparsa dell’Imperatrice degli Aracnos, mi ha convinta definitivamente ad accantonare mille altri recuperi per far saltare avanti Doctor Who. Tornassi indietro non solo lo rifarei mille volte, ma magari anche un po’ prima!

Ma a parte l’affetto nato per questi motivi personali, ho adorato come la presenza di Donna abbia fatto bene al Dottore di Tennant in entrambe le occasioni in cui si sono incontrati, pur essendo diversa dalle companion che avevamo visto in precedenza nel reboot della serie e che abbiamo visto in seguito: meno giovane e meno avvenente delle altre, ma con una tempra invidiabile. Donna ci viene presentata come una lavoratrice precaria abbastanza superficiale e poco acuta, ma col tempo impariamo a conoscere i suoi lati migliori: la compassione, l’empatia che instaura subito con altre persone (o creature), il suo senso della giustizia e anche un insospettabile coraggio che verrà fuori col tempo, grazie all’influsso positivo del Dottore. Le avventure vissute insieme hanno trasformato entrambi, trasformando lei in particolare in una donna più profonda e conferendole conoscenze che non si sarebbe mai sognata se fosse rimasta tutta la vita a Chiswick.

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Per questo la loro separazione è una delle più dolorose per me in New Who, perché è un ulteriore colpo al Dottore, che non soltanto rimane solo per l’ennesima volta, ma non può neanche sperare in un futuro ritorno di Donna come successo ad esempio con Martha o perfino con Rose: ricordare per Donna significherebbe morire schiacciata dalla mente di un Time Lord che la sua natura umana non può sopportare. Ma la sofferenza maggiore è stato vedere la Donna maturata al fianco di Ten scomparire nel nulla nel finale della quarta stagione, in cui lo saluta come fosse uno sconosciuto e torna alle sue conversazioni vuote al telefono. La regressione nel personaggio di Donna è di portata enorme e fa veramente male a chi si era affezionato molto a vedere quei due punzecchiarsi nella Tardis e vivere incredibili avventure insieme, con lui libero dal “peso” di una compagna che si strugge per un amore non corrisposto e che tira quindi fuori il meglio di sé, il suo lato più “comico” e in un certo senso più spensierato, e lei che tiene testa fieramente ai vari deliri di onnipotenza e simili a cui ogni tanto il Dottore rischia di abbandonarsi, alzando la voce e abbassandogli la cresta .

  

Il tempo passato insieme è stato un piacere da vedersi: un’amicizia vera, finalmente non intaccata da sentimenti romantici nei confronti del Dottore. Capisco che un personaggio come lui (specialmente con le sembianze di David Tennant!) non possa lasciare indifferenti: le sue conoscenze, il suo modo di fare, tutto il suo essere porta il genere femminile a sentirsi attratto. Ma non Donna, che mette subito in chiaro le sue intenzioni al termine dell’episodio “Partners in Crime”, quando i due si rincontrano dopo quella prima volta due Natali prima.

Di Donna ho apprezzato anche quell’essere sì interessata al Dottore ma anche genuinamente spaventata da lui in un primo momento, ed è la ragione per cui non accetta di seguirlo la prima volta che le viene chiesto. Poche companion possono dire di aver resistito a un tale invito, ma per questo trovo ancora più bello il momento del loro secondo incontro…cioè, prima di tutto da scompisciarsi

http://www.dailymotion.com/video/xb4raj_doctor-who-partners-in-crime-funnie_shortfilms

e poi bello: perché lei l’ha cercato consapevolmente. Non è stata una decisione presa su due piedi, ha ragionato a lungo e ha deciso che è il tipo di esperienza che vuole: viaggiare nella Tardis con il Dottore per sempre (ah, sempre…sigh).

Come la presenza esuberante e chiassosa di Donna abbia influito sul destino del Dottore è messo nero su bianco nell’episodio Doctor-lite della quarta stagione quasi interamente dedicato a lei, “Turn Left”, in cui assistiamo al dipanarsi di una serie di eventi scaturiti da una semplice scelta come svoltare a sinistra anziché a destra in un anonimo giorno di qualche anno prima: Donna non va a lavorare nell’agenzia in cui le vengono somministrate le particelle che dovrebbero risvegliare gli Aracnos nascosti per millenni al centro della Terra, non viene salvata dal Dottore e… lui non viene salvato da lei! Ricordiamo come in quell’occasione il Dottore, che ancora non aveva del tutto superato la brusca separazione da Rose, è stato a un certo punto invitato da Donna a smetterla e fermarsi: aveva vinto gli Aracnos, ma non si stava muovendo dalla sua postazione per salvarsi dall’annegamento, e nella realtà alternativa di “Turn Left” si lascia morire lì sotto. La presenza di Donna ha regalato nuova linfa a un Dottore spento, e mi piace pensare che in parte è questo il motivo per cui si è aperto a Martha in primo luogo, per via delle parole che gli ha rivolto Donna al momento di salutarsi:

Donna: Just promise me one thing. Find someone.
Doctor: I don’t need anyone.

Donna: Yes you do. Because sometimes I think you need someone to stop you.

E poi, ancora, i due si incontrano proprio in seguito alla chiusura della parentesi Martha Jones, quando il Dottore è di nuovo solo ma sa per certo cosa vuole e cosa no questa volta: vuole una compagna di viaggio, ma che sia solo quello, che non sia in nessun modo coinvolta romanticamente dal loro rapporto. No problem!

Il legame tra i due, come già detto, è sincero e robusto, il Dottore stesso, prima di “morire”, la definirà la sua migliore amica (e la fangirl che è in me confesserà in questo frangente per poi non tirare mai più fuori l’argomento che ha odiato immensamente l’episodio della settima stagione in cui l’Undicesimo rivolge le stesse parole ad Amy) e dedicherà a lei una delle ultime visite pre-rigenerazione, riservando gli ultimissimi minuti a una Rose che non lo ha ancora mai conosciuto.
La definizione di migliore amica che Ten regala a Donna ricorre più volte nell’arco del doppio speciale “The end of time”, e ogni volta queste semplici parole mi emozionavano come neanche una dichiarazione d’amore potrebbe: un potente Signore del Tempo che sceglie di ergere una terrestre (e per ammissione di lei stessa una delle creature più semplici che potesse trovare sul nostro pianeta) a sua pari è davvero memorabile.The-Doctor-and-Donna-Noble-Banner-donna-noble-1590195-600-330 Tutto quello che Donna e Ten hanno vissuto insieme è memorabile, dalle grandi avventure in mondi lontani o in eventi che hanno fatto la Storia alle più semplici interazioni tra loro due: è un continuo botta e risposta, una continua sfida, un continuo battibeccare (ho trovato divertente come in più occasioni i due venissero confusi con una di quelle coppie di lunga data alla Sandra e Raimondo) ma allo stesso tempo c’è un solido rispetto reciproco, una stima di fondo che fa da base a questo splendido legame che ci ha regalato attimi estremamente divertenti e altri più commoventi…e per me anche alcuni degli episodi migliori dell’era Davies (“Silence in the Library”, anyone?).

Ho adorato l’amicizia Doctor/Donna dal primo momento per questi e mille altri motivi che non sto a elencare qui, perché ognuno ha ricevuto emozioni diverse dai personaggi e dalle vicende raccontati in Doctor Who e ognuno ha i suoi Dottori e i suoi companion preferiti.Ten-Donna-doctor-who-34793651-500-552 Ten è il “mio” Dottore e Donna è una delle mie companion preferite, la loro storia è un perfetto esempio di come questa serie riesca a catturare lo spettatore mettendo personaggi simili a noi (il 90% degli Whovian salterebbero sulla Tardis senza neanche aspettare l’invito, ma quel titubante primo rifiuto di Donna rappresenta una parte più razionale che parecchi di noi negano o forse neanche conoscono ma che è umana tanto quanto il desiderio di essere speciali e vivere fuori dall’ordinarietà) al centro di vicende sensazionali e facendoci assistere alla loro crescita. Donna è una delle companion con maggiore character development nella nuova serie di DW e allo stesso tempo a mio vedere è anche una di quelle che ha avuto un’influenza maggiore nell’esistenza del Dottore (solo per dirne una, è grazie a lei che da qualche parte in un universo parallelo abbiamo un Dottore umano che ha permesso agli shipper Doctor-Rose di avere in un certo senso il tanto sognato lieto fine).

L’esempio che, dopo la svolta romantica già intravista nel film del ’96 e proseguita con il reboot del 2005, si può tornare ai rapporti Dottore-companion di pura, semplice e leale amicizia del Doctor Who della serie classica senza perderci nulla. E poi, per me motivo supremo per “shippare” l’amicizia tra Donna e il suo Dottore, è che semmai un giorno dovesse materializzarsi una cabina blu in giardino e un tizio dovesse uscirne invitandomi a seguirlo all’interno, questo legame è l’esempio di rapporto che vorrei avere io con il mio Dottore. E questo è tutto dire…

Vi lascio con una delle scene per me più divertenti che ha visto i due protagonisti nel corso della quarta stagione. Harvey Wallbanger per tutti!

E voi, qual è stato il vostro momento Doctor-Donna preferito? Se anche voi avete adorato questa amicizia vi aspetto nei commenti e vi invito intanto a fare un salto dalle pagine Sei telefilm dipendente se… e Doctor Who Italy.

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Ale
Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.