Sangue, sesso, intrighi. E’ quello che accade in una normale giornata lavorativa nella compagnia di ballo al centro di Flesh and Bone, in onda su Starz.
La serie segue le vicende dell’ingenua Claire (interpretata dalla ballerina Sarah Hay) quando fugge dal suo tormentato passato per cadere in una situazione “cruda e oscura”, molto diversa dal film della co-star Sascha Radetsky, Center stage.
Il progetto di Starz “si assume dei rischi”, ha detto Radetsky. “Esplora tutte le sfumature del comportamento, non solo dei ballerini, ma degli esseri umani”.
Di seguito, l’attore ci parla delle intenzioni non così chiare del suo personaggio, e rivela quanto sia realistico il dance drama in onda. Parla anche della riunione con il collega di Center Stage, e amico, Ethan Stiefel, e di come il film sia molto diverso dalla serie.
La drastica differenza tra questa serie e Center Stage è stata parte dell’attrattiva del ruolo?
Sì. E’ interessante recitare un ruolo così diverso dal tuo personaggio. E’ una grande sfida. Ma più di questo, l’opportunità di mettere in scena il balletto e aumentarne il pubblico di appassionati è la cosa che mi ha interessato di più.
Non hai recitato molto tra questa serie e il film, quindi deve essere una cosa molto speciale per indurti a tornare in questo mondo.
Sì. E’ coinvolto un team incredibile. Ero un grande fan di Breaking Bad, quindi ero fan anche del lavoro della creatrice Moira [Walley-Beckett]. Lawrence Bender e Kevin Brown hanno entrambi un passato nella danza, e sono produttori molto importanti. Ethan Stiefel è probabilmente il mio migliore amico ed era il coreografo già scelto. Ho capito che con quel gruppo di artisti, professionisti e showrunner, doveva uscire qualcosa di molto speciale.
Hai collaborato alle coreografie o se ne è occupato solo Ethan? (nella foto a destra, con il cast)
I migliori coreografi sono aperti a ricevere input dai loro ballerini. Quindi, sì, ho collaborato in parte. Un coreografo vuole dare valore ai pregi dei suoi ballerini. E’ stato molto ricettivo sui feedback, assolutamente. Il suo lavoro è stato molto duro perché doveva raccontare una storia. Non poteva creare cose troppo tecniche, perché dovevamo ripetere molte volte le sequenze davanti alla telecamera. Doveva tener conto dei nostri limiti fisici, e anche rimanere fedele a quello che voleva creare.
Moira ha affermato al TCA panel che è uno show basato su un personaggio e che il balletto fa da scenario. Quanto danza vedremo? Ci sarà un pezzo forte?
Sì, c’è… O meglio, so quello che abbiamo girato, so quello che c’era nel copione, ma non ho visto il risultato finale. Non posso dire quanto vedrete danzare, ma sì, c’è molto ballo.
Il tuo personaggio, Ross, ha delle interazioni interessanti con Claire, nei primi due episodi. Che cosa gli piace di lei?
Penso che ne sia intrigato. Ovviamente, all’inizio la vede solo come possibile conquista. Di sicuro non parte con le migliori intenzioni, ma poi inizia a rispettarla come artista, grazie alle sue abilità e talenti. E’ entusiasta all’idea di lavorare con lei in quell’arena, sul palcoscenico. Ma il suo primo intento, ancora prima di vederla ballare è: “Oh, la porterò a letto”.
Da quello che vediamo di lui nei primi due episodi, possiamo dire che non è il massimo come ragazzo?
Sì, possiamo dirlo, precisando che ogni personaggio compie un percorso che mostra diversi aspetti del suo carattere e della sua personalità. Quindi vedrete di più della semplice superficie.
Quanto di questa storia, la realtà oscura di questo mondo, è simile a quanto hai sperimentato nella tua vita come ballerino?
La mia esperienza è stata molto diversa, ma ci sono elementi realistici. Detto questo, è tutto amplificato per creare drama. Sostegno e gentilezza e cameratismo tra i ballerini non avrebbero reso lo show televisivo molto coinvolgente. Quindi, di questo non si parlerà.
Il capo esecutivo di Starz, Chris Albrecht ha affermato che Flesh and Bone non andrà oltre questo format limitato. Hai percepito un senso di chiusura nell’ultimo episodio?
Penso che possa funzionare in entrambi i modi. Può essere una serie unica, ma Moira pensa sempre a creare nuove storyline, quindi c’è spazio per ulteriori esplorazioni.
Torneresti?
Sì. Ma non credo ci sia la remota possibilità che possa accadere. Penso che siano tutti felici che sia solo una stagione, e che abbiano già altri progetti.
Mi permetti una domanda su Center Stage? Il film è diventato un classico tra le persone che amano i film di danza. Mentre lo stavi girando, sentivi che sarebbe diventato così importante?
No, assolutamente. E’ stato sorprendente in senso piacevole vedere quanto sia ancora amato.
E hanno fatto dei sequel, ma non con il cast originale. Vedremo più avanti qualcosa con il cast originale?
Non lo so. Non lo so.
Amanda Schull sta facendo 12 Monkeys, Zoe Saldana è ovunque. Siete rimasti in contatto? Ti tieni al corrente delle loro carriere?
Sono molto orgoglioso di loro. Mi tengo aggiornato e ogni tanto ci incontriamo. Sono belle persone, e degli ottimi attori. Sono molto felice per loro.