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FlashRecap #23 | Mistresses, Outlander, Orphan Black, Feed The Beast, OITNB, Versailles

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FlashRecap #23 | Mistresses, Outlander, Orphan Black, Feed The Beast, OITNB, Versailles

Mistresses | FlashRecap 4×01 – The New Girls
SHOWSHEET_Mistresses-640Finalmente il mio guilty pleasure estivo è tornato! Entriamo subito nel vivo delle avventure delle tre ragazze, in attesa della quarta (a me Calista manca. L’ho detto. Sono felice che almeno sia viva). Adoro Joss e trovo che le storyline che le dedicano siano sempre le più coinvolgenti. Ovviamente, shippo lei e Harry dalla notte dei tempi (non ho mai apprezzato granché Savi). Ammetto che l’inizio della puntata, con lei a soffrire le conseguenze psicologiche del trauma subito – che immagino sia un tema che vedremo svilupparsi nel corso della stagione – e lui lontano senza starle accanto in un momento difficile, aveva fatto partire subito il mio istinto di protezione: nessuno tocca Joss. Anche quando è arrivato, non me la raccontava giusta. Tutti i dubbi si sono sciolti davanti alla meravigliosa proposta di matrimonio che non mi aspettavo nel modo più assoluto! Quanto sono belli (*si commuove in un angolo)!! Intrigante la nuova vita di Karen, con il m/nanny della figlia: spogliati pure tutte le volte che vuoi, ma certo, i bambini sporcano le magliette a ritmo continuo, è un fatto risaputo. Ammetto però che ho trovato più degna di nota l’agente letteraria super sassy. April invece è sempre lasciata in un angolo. Per me Marc non è la persona adatta e anche tutta la storia di lei arrabbiata con lui perché sfarfalla seguendo le sue passioni, quando si trattava invece della repressione del suo istinto artistico, è stata un po’ prevedibile. Si può riavere Daniel? Ho quasi più voglia di seguire le vicende di Lucy, che per il primo anno non mi ha irritato come al solito.
– Syl

 

Mistresses | FlashRecap 4×02 – Mistaken Identity
SHOWSHEET_Mistresses-640È arrivata la quarta componente del gruppo, e ha portato subito scompiglio. A me la storia di lei che se ne viene a un oceano di distanza per “provare il brivido dell’ignoto”, prima che sia troppo tardi, non sembrava normale fin dall’inizio, non mi ha quindi stupito scoprire che “Brian che accarezza i cuccioli” l’avesse tradita, doveva esserci qualcosa d’altro sotto. Joss è sempre the best, sia per come reagisce alla richiesta di Kate, sia perché ne mette al corrente Harry. La posizione sarebbe stata complicata in entrambe le ipotesi (dirglielo/non dirglielo), ma almeno non ci sono stati segreti tra loro. Non che le conseguenze non siano state pesanti, considerando soprattutto la peggior cena di fidanzamento ever, fino a quando Joss, sempre magnifica, si è alzata in piedi per proclamare il suo amore per Harry e che mi importa di cosa pensa il mondo. Tirar fuori adesso la storia di “Che strano, sposi il tuo ex cognato” è stato un po’ meschino e, soprattutto, non arriva un po’ tardi? “Eh, ma prima vi frequentavate soltanto, adesso è diverso”. Che discorsi sono?! Mi spiace per April, non tanto perché apprezzassi il quadro (No), ma perché Mark continua a trascurarla e a essere troppo distratto. Ti meriti di meglio, April. Mi piace la svolta di Karen, mi chiedevo da inizio puntata perché non potesse essere sia medico che sexespert, non trovandoci niente di così scandaloso, e pazienza se non ti vogliono al gruppo delle mamme, del resto la “maestra” cantava invece di parlare normalmente, Karen, non ti sei persa niente!
– Syl

 

Orphan Black | Flashrecap 4×08 – The Redesign Of Natural Objects
orphan blackDopo la rivelazione su Delphine, Cosima ritrova la speranza ed anche lo slancio per proseguire nelle sue ricerche: il grande passo potrebbe essere ricreare le cellule di Kendall dall’unione dei geni Leda e Castor, sfruttando gli ovuli sani di Sarah e Ira come controparte maschile. La situazione è rischiosa, anche perché richiede di fare totale affidamento su Susan Duncan. Cosima parte per l’isola segreta della dottoressa, mentre Rachel è determinata a tornare in gioco e addirittura collaborare con Sarah per spodestare Evie Cho. Fidarsi del tutto di Rachel non è semplice, anche se questa volta la sua stessa vita è strettamente legata al successo del Clone Club; inoltre le sue visioni-interferenze nel cyber occhio non prospettano una fine gioiosa per il progetto Leda – ed poi, chi sarà l’uomo apparso accanto al cigno? Il contatto con l’isola è stato reso possibile dal ritorno di Mika: la sua collaborazione è dettata dal fatto che anche lei sta cominciando a manifestare i sintomi della malattia, che da sola non saprebbe come affrontare. In ultimo c’è Alison: per una frazione di secondo ho veramente temuto che potesse tradire le sue sorelle, dato che Duko aveva minacciato di far uccidere Donnie in prigione, ma il loro legame è troppo forte: in modo molto furbo mette al sicuro (per ora) il marito e consegna il detective nelle mani di Mrs S. che finalmente può avere la sua vendetta.
– Al

 

Orphan Black | Flashrecap 4×10 – From Dancing Mice To Psychopaths [SEASON FINALE]
orphan blackUn finale coi fiocchi, dove tutte le carte in tavola vengono ribaltate! Di Rachel ho sempre detto che non ci si poteva fidare, ma ora è totalmente impazzita: si rivolta contro sua madre, tentando di ucciderla, e contro la sua stessa “specie”. Il suo progetto è quello di combinare la clonazione con le robolarve, così da sviluppare l’essere umano perfetto, senza però ripetere l’errore di Susan di lasciare i cloni liberi e inconsapevoli, ma coltivandoli come cavie da laboratorio. La cura che Cosima ha trovato con tanta fatica diventa un’arma a doppio taglio che può essere usata anche per dare inizio al progetto di Rachel. Cosima è costretta a fuggire, ma viene salvata in extremis dallo stesso uomo che Rachel vedeva col suo occhio e portata nella piccola comunità sull’altro lato dell’isola; qui ritrova Delphine (curata dopo che le avevano sparato) e la speranza di guarire (con dei campioni della cura sottratti alla furia di Rachel). L’uomo che ha salvato prima Delphine e poi Cosima, altri non è che il capo assoluto dei Neoluzionisti, colui che ha tessuto questo articolatissimo intreccio da tempo immemore, il creatore stesso di questa scienza – Percival Westmorland, non si sa come ancora in vita. Lui ha guidato prima Susan e poi Rachel (mediante il suo occhio) seguendo il motto “Neolution follows Science” a qualunque costo. E infine il tutto si conclude con un cliffhanger da brividi – nessuno è al sicuro, Sarah sola e ferita sull’isola e la sua famiglia ostaggio di Ferdinand. Con la prossima (e purtroppo ultima) stagione vedremo finalmente quale sarà la conclusione di questa guerra senza esclusione di colpi fra le fazioni dei Neoluzionisti ed il Clone Club.
– Al

 

Outlander | FlashRecap 2×09 – Je Suis Prest

claire-outlanderLa settimana scorsa siamo stati riportati in Scozia e subito buttati nei preparativi della rivolta giacobita organizzata per riportare il Prince Bonnie Charlie, erede della casata Stuart, sul trono del Regno Unito. “Je Suis Prest” si addentra ulteriormente in tali avvenimenti storici e ci mostra l’addestramento degli uomini affiliati al Clan Fraser; per l’occasione riappaiono Dougal MacKenzie, Rupert e Angus. Si può dire che l’episodio si focalizza, nella generalità della narrazione, su Claire da una parte (la quale affronta un vecchio trauma subito durante la Seconda Guerra Mondiale, che l’addestramento degli uomini riporta brutalmente in superficie) e Jamie dall’altra (con i suoi ripetuti scontri con Dougal, ansioso di buttarsi nei combattimenti, da sincero sostenitore della causa giacobita qual è sempre stato, ma anche lui, a differenza di Jamie e Murthagh, del tutto impreparato a fronteggiare l’esercito inglese). L’episodio è bellissimo, magnificamente realizzato, con i flashback che enfatizzano il trauma di Claire e la meravigliosa musica, i canti in gaelico, che a loro volta enfatizzano la drammaticità di quei coraggiosi Highlander che volevano battersi per la Scozia e andarono incontro a un infausto destino. In tutto questo, James Alexander Malcolm MacKenzie Fraser emerge come non mai. Se nella scorsa stagione avevamo un giovane poco più che “ragazzo”, questa seconda, dalla Francia alla Scozia, lo consacra come uomo, come assoluto eroe della storia, come leader. E Sam Heughan lo rende davvero bene.
– Sam

 

Outlander | Flashrecap 2×10 – Prestonpans
outlander 3Inizia la guerra vera e propria, con la prima scaramuccia vinta nello stile degli scozzesi: sfruttando la conoscenza del proprio territorio e delle sue caratteristiche.
Jamie si dimostra un comandante esperto e avveduto, nonchè un ottimo tattico militare, e Claire fa valere l’esperienza come infermiera in trincea organizzando l’ospedale da campo assieme alle donne, ma le due figure che spiccano maggiormente nel contesto dell’episodio non sono i nostri protagonisti. Sono, in realtà, Dougal MacKenzie e il giovane Principe Charles Edward Stuart, che si ergono agli opposti della scena di guerra forse più di quanto facciano Scozzesi e Inglesi stessi. Dougal ci mostra il fanatismo tipico di un patriota esaltato, che vede nella guerra la scusa per massacrare i nemici che odia. Bonnie Prince Charlie, di contro, ha un animo più mite e compassionevole, e lo esterna permettendo agli Inglesi di essere curati nella stessa infermeria dei propri soldati, dimostrando appieno l’intento di ribellarsi al governo “ingiusto” e “illegittimo” di un Paese i cui sudditi non hanno colpe, se non quella di essere nati “dalla parte sbagliata”.
Highlights dell’episodio, sicuramente la dolorosa dipartita di Angus e lo shock subito dal giovane Fergus nel trovarsi costretto a uccidere il suo primo nemico. E’ attraverso gli occhi del bambino, e tramite il coraggio di Angus che veglia il suo migliore amico e muore pregando per la sua vita, che l’impatto emotivo dell’episodio ci travolge, mentre Claire e Jamie assistono, come noi, impotenti allo svolgersi degli eventi, partecipando solo marginalmente, coinvolti da una guerra che ha preso il via nonostante i loro tentativi di fermarla.
– Ocean

 

Outlander | Flashrecap 2×11 – Vengeance Is Mine
outlanderMesi dopo la battaglia di Prestonpans, l’esercito giacobita ha invaso l’Inghilterra, occupato varie città, tra cui Manchester. Tuttavia, la decisione è quella di ritirarsi: la narrazione riabilita un poco la figura del Prince Bonnie Charlie (un inetto agli occhi della Storia), che vediamo infuriarsi per le pressioni dei suoi comandanti per la ritirata. Jamie, unico contrario, viene “esiliato” e questo causa IL problema, poiché durante la marcia, sorpresi dalle Giubbe Rosse, lui, Claire, Dougal, Murtagh, Rupert e il piccolo Fergus sono costretti a fuggire e, per le ferite di Rupert, a riparare in una chiesa dove vengono trovati e accerchiati. Ciò apre la via ai due momenti topici della puntata: Claire vuole ricorrere al loro solito espediente, fingersi “ostaggio” per permettere a tutti loro di scappare, mentre lei viene “salvata” dalle truppe inglesi, ma Jamie è contrario e così parte uno scontro di volontà da cui emerge tutto il profondo amore che li lega. Claire viene portata dagli Inglesi a casa del Duca di Sandringham, dove ritrova la giovane Mary, ed ecco che si scopre la verità sull’aggressione subita a Parigi. Fu Sandringham a ordinarla, d’accordo con St. Germain, e a violentare Mary fu il valletto del Duca. Il finale è strepitoso: giunti Jamie e Murtagh per riprendere Claire (i quali evitano la trappola grazie a Claire e all’aiuto di Mary e del fidato amico mendicante di Jamie… con una nota d’umorismo grazie alle critiche stupite di Murtagh a Claire per i suoi errori nello scrivere in Gaelico), nella cucina del castello avviene la resa dei conti: Claire svela la verità, Jamie e Murtagh reagiscono di conseguenza. Jamie sembra il dio della collera, Murtagh, alle spalle del Duca, con gesti e sguardi misurati e glaciali si trasforma nell’angelo della morte e colpisce, dinanzi a un Jamie impassibile, per poi deporre, inchinandosi, la testa di Sandringham ai piedi di Mary e Claire, in segno di mantenimento del giuramento che aveva fatto loro. L’ultima parola spetta a Mary, che finalmente smette di essere ragazzina inerme e spaventata e mostra carattere, uccidendo il valletto del Duca e mantenendo una perfetta padronanza di sé.
– Sam

 

Preacher | Falshrecap 1×01/1×02 – Pilot/See
preacher__140206194142Tratto dall’omonimo fumetto di Garth Ennis e Steve Dillon edito dalla Vertigo, “Preacher” è uno show della AMC sviluppato tra gli altri dal celebre comico Seth Rogen. Composta da una prima stagione di 10 episodi, questa serie fantasy-horror colpisce per i toni a tratti grotteschi e gli spunti pulp e tarantiniani che la caratterizzano. Jesse Custer è il prete della piccola cittadina di Annville, Texas: poco motivato dal suo impiego e tormentato da un passato poco limpido, l’uomo medita il ritiro sino a che un qualcosa di oscuro entra in collisione (fisicamente, non metaforicamente!) con lui e lo spinge a riacquistare fiducia nella propria missione. Nel frattempo, a creare scompiglio in città arrivano Tulip, furba e letale conoscenza del nostro predicatore, e Cassidy, vampiro sboccato e festaiolo braccato da una qualche organizzazione. Intanto, nel resto del mondo si stanno verificando strane implosioni di religiosi che hanno avuto la sfortuna di fare la stessa esperienza mistica di Jesse: che cos’è questa spaventosa forza invisibile che imperversa sulla terra? Chi sono i misteriosi figuri che vogliono appropriarsene? Come mai il nostro le è immune e, anzi, pare aver acquistato una sorta di super potere dopo l’incontro? Tante domande e poche risposte – come è giusto che sia! – per un inizio che colpisce più per toni che per contenuti: Dominic Cooper, pur azzeccato come volto del protagonista, porta in scena un personaggio sin ora poco interessante che si vede rubare la scena da Tulip (Ruth Negga) e Cassidy (Joseph Gilgun). Notevoli le sequenze d’azione nel campo di grano, nell’aereo e nella Chiesa, effetti spesso volutamente trash e retrò che sfociano in un pulp che ricorda la mano di Robert Rodriguez e Quentin Tarantino e che paiono strizzare l’occhio ad “Ash vs Evil Dead”. Purtroppo, tutto questo non basta a fare di “Preacher” qualcosa di più di un tiepido intrattenimento spesso sopra le righe: staremo a vedere come evolverà e se migliorerà. Intanto, non si può non fare un plauso alla fotografia e alle ambientazioni calde e polverose che diventano vere e proprie protagoniste della storia.
– Clizia

 

Preacher | Flash Recap 1×03 – The Possibilities
Giunti al terzo episodio di questa tanto attesa serie AMC tratta da un fumetto ormai preacher__140206194142cult, “Preacher” non decolla e addirittura si arena pur avendo a disposizione soli 10 episodi per la sua prima stagione. In questo “The Possibilities” vediamo Jesse sempre più preso dai suoi nuovi poteri che mostra a un sorpreso ed esaltato Cassidy e che non esita a usare quando la situazione lo richiede. Intanto, alle sue calcagna ha ancora lo strano duo formato da Fiore e DeBlanc e Tulip, decisa a riportarlo su quella che per lei è la retta via. Al netto di quella che è la storyline cardine – questa entità che entra letteralmente nel nostro predicatore – è proprio ciò che le sta attorno a non funzionare del tutto: Dominic Cooper è un Jesse Custer sbiadito e poco carismatico che si vede costantemente rubare la scena dai suoi comprimari che si stanno mostrando attori capaci nel tratteggiare due personaggi eccessivi e accattivanti. Ma questo, pur essendo unito ai magnifici scenari texani e a una marcata volontà di dipingere senza sconti una storia dai risvolti spesso alquanto crudi e dai personaggi segnati dagli eventi, non basta. Il fatto è che, giunti al terzo episodio e pur essendo lodevoli gli show che si prendono del tempo per raccontare storia e personaggi, è arrivato il momento per “Preacher” di fare quel salto che potrebbe portarlo su un altro livello, da mero intrattenimento (spesso ben poco esaltante) ad appuntamento settimanale imperdibile. Gli ingredienti ci sono tutti, basterebbe solo un po’ più di impegno.
– Clizia

 

Feed The Beast | Flashrecap 1×02 – Father of the Year
feed-the-beastConosciamo il padre della Fatina dei denti, il precedente capo in carica della mafia locale ora in prigione, che a quanto pare è ancora più spietato del figlio: fosse per lui, Dion non avrebbe avuto una seconda possibilità ma solo una pallottola in testa. Scopriamo poi che il poliziotto che ricatta Dion per avere informazioni sulla Fatina dei denti altri non è che il padre dell’avvocato che l’ha fatto uscire di prigione – per la serie quanto è piccolo il mondo! E in ultimo il padre di Tommy, un vecchio burbero razzista e violento, ma con un bel patrimonio. Con una cena di degustazione eccezionale, i due amici riescono a convincerlo ad investire sul locale: in cambio però chiede il 50% del ristorante e di poter vedere il nipote una volta la settimana; anche il contratto che prepara è stipulato in modo da portare vantaggio solo a lui. Di fronte al rifiuto dell’amica avvocato però, Dion e Tommy sono costretti a chiedere consiglio a Pilar, che in realtà lavora come semplice cameriera (e non come direttrice) nel locale della sorella; alla fine si decide a dare la sua approvazione nella speranza di potersi avvicinare a Tommy. Quando Tommy però scopre che TJ è stato picchiato, riversa subito la sua rabbia sul padre e decide di annullare il contratto. Dion d’altra parte è messo alle corde dalla Fatina dei denti e non può permettersi di tirarsi indietro – essere l’unico a sapere che i lividi su TJ sono opera di un compagno di scuola, riuscirà per l’ennesima volta a salvare il suo progetto e a convincere Tommy a tornare sui suoi passi?
– Al

 

Feed The Beast | Flashrecap 1×03 – Screw You, Randy
feed-the-beastDopo aver scoperto che i lividi su TJ erano causati da un bullo a scuola, Tommy decide di riprendere la collaborazione col padre, ma da contratto il termine per la consegna è quattro settimane e non c’è tempo da perdere. Per farsi aiutare nella gestione Tommy fa affidamento su Pilar, che non avrà le competenze di cui si vanta, ma che sembra tenere veramente a lui ed essere pronta a tutto pur di aiutarlo. L’intesa fra i due comincia a crescere, ma per lui è ancora troppo presto (ed il ricordo di Rie troppo vivo) per concedere una possibilità a questa nuova storia. Dion, travolto dall’entusiasmo, finisce per spendere tutti soldi dell’anticipo di Moran per la cucina, ed è così costretto a ricorrere al furto (nel negozio in cui prima lavorava Tommy) per procurarsi il vino per l’apertura. Gli eccessi di Dion causano l’ennesima lite fra i due amici, ma il loro rapporto è troppo forte per lasciarsi scalfire da questi screzi: sono cresciuti insieme da piccoli, entrambi soli (i genitori di Dion infatti sono stati assassinati e la madre di Tommy lo ha abbandonato) e si sono sempre sostenuti a vicenda, alimentando il loro sogno al di là delle differenze dei loro caratteri. Nel frattempo continuano anche le visite di TJ a suo nonno. Moran Senior a suo modo cerca di fare del bene insegnando al ragazzo a difendersi dai bulli a scuola, ma non riserva la stessa gentilezza al figlio e al socio: un’altra clausola del contratto infatti impone di escludere Dion dalla gestione della cucina.
– Al

 

Orange Is The New Black | Flashrecap 4×01 – Work That Body For Me
orange is the new blackAd un anno di distanza da quello splendido finale al lago torna sui nostri schermi una delle prime serie originali tra le più amate di Netflix, con le sue folli, divertenti e complicate protagoniste, il mitico Litchfield Penitentiary e una nuova scoppiettante stagione. Ci ritroviamo praticamente da dove ci eravamo lasciati, con le carcerate che si divertono al lago, Piper e i suoi complessi di superiorità e un Alex Vause fortunatamente ANCORA VIVA E VEGETA (YES).
Questa premiere non mi ha entusiasmato come le precedenti nonostante comunque sia perfettamente in linea con quello che lo show ci ha sempre mostrato, personalmente forse l’ho trovata un po’ troppo introduttiva e/o di passaggio. Mi son goduta però ogni scena, ogni inquadratura e ogni interazione e già non vedo l’ora di sapere dove ci porteranno quest’anno gli sceneggiatori di quello che considero un piccolo gioiellino. Questo nuovo capitolo dello show si apre dunque con nessuna perdita (Alex ha 9 vite come i gatti), tanti nuovi volti sia per quanto riguarda il reparto vigilanza che soprattutto quello delle divise arancioni (Judy King IS COMING) e i soliti problemi per i personaggi che amiamo. Riuscirà Caputo a gestire questa nuova situazione? Riusciranno invece le nostre detenute a sopportare questo sovraffollamento? Non so voi ma la voglia di mollare lo studio e lanciarmi nel binge watching della serie è enorme: OITNB IS BACK!
-Claw

 

Versailles | Flashrecap 1×03 – “It’s Time For The Nobility To Answer”
13442349_10209224288071847_4793215671160720325_nCon una sottile e intelligente metafora (lo specchio), ci viene mostrato un Re Sole che non ha davvero il controllo sul Paese ed è intenzionato a cambiare tale situazione: così come un nuovo specchio rifletterà un’immagine migliore di Luigi XIV, allo stesso modo la Francia lo vedrà come il Re vero che lui vuole essere. Nel frattempo, Montcourt va dal Duca di Cassel e insieme danno inizio alla cospirazione per porre fine alla sfida del Re nei confronti dei nobili. Filippo d’Orléans, intanto, si prepara ad assumere il comando delle truppe e a partire per la guerra. A Versailles arriva il Principe africano Annaba: Luigi XIV vuole un accordo per garantire ricchezze alla Francia e nuovamente usa tutta la sua astuzia per ottenerlo. Giocando al gatto col topo, conduce il negoziato ricoprendo sempre una posizione avvantaggiata rispetto all’ospite e in tutto questo usa anche la Regina. Scopriamo, così, la vera identità del padre della bimba nata alla Regina: proprio il Principe Annaba. Il Re Sole ottiene l’accordo che voleva, ma si pone un altro problema: attacchi ripetuti stanno rendendo pericolose le strade verso Versailles, che dovrebbero essere sempre sicure. Luigi capisce immediatamente che è un sabotaggio per far fallire i suoi piani e cerca un modo per agire che non porti alla guerra civile, ma questo non salva la vita ai Parthenay, famiglia nobile a lui legata che sta giungendo a Versailles. Le bellissime scenografie e costumi e l’ottima recitazione continuano ad arricchire e sottolineare la complessità della situazione dell’epoca.
– Sam

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