Home Agent Carter Flashrecap #11 | Jane the Virgin, Scandal, Scorpion, Agent Carter, 11.22.63

Flashrecap #11 | Jane the Virgin, Scandal, Scorpion, Agent Carter, 11.22.63

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Flashrecap #11 | Jane the Virgin, Scandal, Scorpion, Agent Carter, 11.22.63

Jane The Virgin | Flashrecap 2×12 – Chapter Thirty-Four 
Jane The VirginScelte importanti, per le Villanueva, questa settimana, e nuove alleanze. Prevedibile la scelta degli autori di conservare la verginità di Jane per uno dei suoi principali interessi amorosi; che, sarà, molto probabilmente, Michael. E’ un peccato aver bruciato subito il professor Chavez, che stava portando una bella ventata d’aria fresca nella vita sentimentale di Jane, per tornare al vecchio triangolo. Se Michael è la scelta definitiva di Jane, meglio che abbiano un po’ di stabilità. Rogelio e Xiomara si ritrovano ad avere due visioni inconciliabili sui figli e lasciarsi è la scelta giusta. Ancora una volta, però, è Rogelio, più di Xiomara, ad avere storyline potenzialmente interessanti, al di fuori del loro rapporto: questa donna appena uscita di prigione creerà scompiglio. Il mistero di Pablo Alonso Segura, invece, è in parte risolto, ma dubito che gli autori l’abbiano introdotto per risolverlo così velocemente. La sua identità è però importante per permettere a Jane di prendere una decisione definitiva sulla sua verginità, e, in uno show intitolato Jane The Virgin, far procedere la protagonista in quella direzione è coraggioso. Petra ritrova un po’ di cattiveria, ma, alla fine, mostra di nuovo il suo lato tenero: è molto sola, e l’amicizia con Jane le farebbe davvero bene. Arriva a una svolta decisiva ancora nel caso di Mutter: la serie perde un bel cattivo, uccidendo Rose (ma sarà davvero morta?), e c’è da chiedersi se Mutter sarà all’altezza, come unica cattiva.
– Eilidh

Scorpion | Flashrecap 2×17 – Adaptation
ScorpionEpisodio particolarmente ricco di tensione questa settimana per Scorpion. Tutto l’episodio ruota intorno alla scoperta della relazione tra Toby ed Happy, con alcuni personaggi (Walter parlo di te) che non riescono nemmeno a considerare la cosa, e altri che invece tentano di mediare e sistemare la situazione (Cabe santo subito). Il team si trova in questo modo diviso, con Toby lasciato indietro, in compagnia di Paige, considerato come potenziale rischio per la missione per via dei suoi sentimenti, e il resto della squadra a lavorar sul campo. Walter passa ogni momento disponibile a sottolineare il perché non vi dovrebbero essere relazioni nel team e come queste possano mettere tutti a rischio ma è proprio quando la situazione precipita (un piano che funziona per una volta no eh?) che a salvare la giornata è proprio quel legame che si sta instaurando tra Toby ed Happy. L’uomo, nonostante la distanza, è là al suo fianco a supportarla, a guidarla, a convincerla di quanto incredibile sia e a darle così la FORZA per far qualcosa che in una situazione normale non sarebbe stato possibile. Inutile dire che ho amato l’intero episodio, particolarmente significativo per alcuni sviluppi, ma ho apprezzato in particolare 2 momenti: la sfuriata di Toby a Paige, il modo in cui mette in chiaro che l’unico motivo per cui son contro questa storia è perché così eliminerebbero l’unico ostacolo a qualsiasi sviluppo romantico tra lei e Walter. E ho adorato poi il modo in cui Happy ha supportato Toby, continuando così a credere nella loro relazione, insomma potere all’AMORE.
Claw

Marvel’s Agent Carter 2×08/2×09 – The Edge of mystery / A little song and dance
Agent Carter“It’s such a pity that two accomplished women should stand in opposite sites”
Le parole di Whitney riassumono perfettamente uno dei centri focali di questa stagione: due donne, di eguale ingegno e indipendenza che, dopo estremi e opposti percorsi di crescita, si ritrovano ora nel medesimo posto, l’una contro l’altra. per raggiungere obiettivi differenti, perché le loro scelte le hanno caratterizzate e le hanno rese padrone delle rispettive vite. In questi episodi, Peggy Carter si mostra completamente in tutta la sua umanità, nelle fragilità, nelle paure e nelle convinzioni che la rendono quella donna incredibile che cambia il suo mondo. Così come non avrebbe mai lasciato indietro neanche il suo peggior nemico come Dottie, allo stesso modo Peggy lotta senza sosta per liberare Jason, da Whitney, dalla Zero Matter, convinta anche di fronte all’evidenza contraria della necessità di salvare una vittima innocente anziché un uomo disperato ma consapevole delle sue azioni fino in fondo. E proprio la disperazione di Jason infatti permette a Whitney di realizzare il suo piano ma con risultati diversi rispetto a ciò che entrambi si aspettavano. In una situazione in cui ognuno compie la sua scelta, anche la Zero Matter al culmine della sua forza, sceglie di vivere attraverso Jason, mentre Thompson decide finalmente che tipo di uomo voler essere, avvicinandosi, con i suoi pregi e difetti, al lato migliore dell’SSR, e realizzando infine che l’unico piano che conta è lo stesso di sempre: “Do as Peggy says!”.
In un doppio episodio che presenta anche un onirico numero musicale, il cui significato non mi è del tutto chiaro ma finché mi permette di ammirare Hayley Atwell che balla e canta al fianco di una ritrovata Lyndsy Fonseca non mi lamento, trova spazio anche l’emotività più profonda di Peggy Carter, espressa nel modo più straziante possibile perché al fianco di colui che rappresenta il suo partner per eccellenza, la persona che più ha creduto in lei anche quando Peggy non credeva in se stessa, l’amico sempre presente e pronto a guardarle le spalle, Edwin Jarvis. La disperata preoccupazione di Jarvis infatti lascia il posto ad un irrefrenabile desiderio di vendetta quando Ana finalmente si risveglia, salva ma purtroppo irrimediabilmente ferita. La sua irrazionalità mette se stesso e Peggy in pericolo ma cosa più importante, li pone in posizioni in cui non si erano mai ritrovati, l’uno contro l’altra, feriti, distanti, confusi, tanto da non riuscire a riconoscersi nel loro legame meraviglioso. E mentre nel finale, Wilkes e Thompson decidono di mettere fine alla questione Whitney Frost a modo proprio, Ana ricorda a Jarvis quale sia il suo posto ma forse potrebbe essere troppo tardi per tornarci.
– Walkerita

Scandal | Flashrecap 5×12 – Wild Card
Scandal_SHOWSHEET-e1410468355123Ciao a tutti e bentornati all’appuntamento con la Casa Bianca! L’episodio di questa settimana è stato molto interessante. Siamo ancora nella fase di costruzione di eventi futuri ma ci stiamo avvicinando piano piano. Il tema principale dell’episodio sta nel titolo, “Wild Card”. Penso che ci siano diverse mine vaganti all’interno dello show. Fitz è sicuramente una di queste ma che ne dite di Susan? Cyrus? Jake? Rowan? Olivia? Non hanno forse tutti qualcosa in comune? La parte che ho preferito dell’episodio è sicuramente quella di Cyrus (e Tom?!, WHAT). Finalmente siamo tornati a giocare in politica, non vedo l’ora di vedere il confronto diretto tra Mellie, Susan e Vargas. Il personaggio di Lillian continua a non raccontarmela giusta, è una bomba ad orologeria e ho paura delle conseguenze del suo scoppio. Abby è stata la regina dell’episodio. Ho apprezzato il suo affrontare Fitz perché da sempre aspettavo il momento in cui si sarebbe fatta valere nei suoi confronti. A mio avviso nella puntata abbiamo visto anche frammenti della vecchia Quinn, molti si sono lamentati del fatto che non era nel suo personaggio fare da babysitter ad un bambino ma secondo me era il perfetto throwback alla vita che forse non abbiamo mai visto. La situazione David-Liz-Susan continua ad essere scomoda, ma da questo episodio è emerso che Liz sotto sotto non è tutta di pietra, secondo me tiene a David, deve solo trovare il modo per ottenere sia il potere che l’uomo. Prepariamoci per un resto della stagione esplosivo, e ci vediamo tra due settimane!
xsunsetbeauty

11.22.63 | FlashRecap 1×03 – Other Voices, Other Rooms
12814538_10208855267485941_2484124042683221909_nNella terza puntata la vicenda entra nel vivo della missione di Jake, il motivo per cui ha deciso di rimanere nel passato e raccogliere l’eredità di Al: fermare l’assassinio di JFK. Nel farlo ha con sé un alleato, una figura che nel libro è marginale, ma che qui diventa importante, Bill. Io temo che Bill, vista la giovane età e il temperamento eccitabile, metterà seriamente a rischio il suo piano, non solo perché quando beve troppo inizia a raccontare i fatti loro, ma magari proprio come pedina usata in modo più consistente dal passato che non vuole essere modificato (che ha già dato più dimostrazioni in tal senso).
Nel frattempo, Jake diventa professore al liceo di una piccola cittadina fuori Dallas, dividendosi quindi tra una vita normale, simile a quella che aveva lasciato, in cui c’è spazio per la nascita di una storia d’amore (non vedevo l’ora che comparisse di nuovo Sadie! La adoro) e per allacciare rapporti di amicizia (con Mimi e Deke), e la sua occupazione segreta in cui spia le mosse di Lee Oswald, per accertarsi delle sue intenzioni. A proposito di Lee Oswald, vederlo così gracile e viscido mi ha fatto venir subito voglia di premere il grilletto. Capisco i dubbi morali, e che non sia facile uccidere un altro essere umano, come si vede dalle conseguenze dello stress post traumatico lasciate su Jake – i suoi incubi sull’omicidio di Frank – ma non ha senso aspettare tanto. Lo tirasse sotto con la macchina e basta. Mi è piaciuta anche la visita guidata ai luoghi storici dell’assassinio, in una Dallas sinistramente vuota. E, su tutto, l’ambientazione anni ’60 e la colonna sonora, spettacolare!
– Syl

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