Home Awkward Flash Recaps #13 | Awkward, TBBT, Castle, New Girl, TGW, The Mindy Project, Parenthood, NCIS:LA

Flash Recaps #13 | Awkward, TBBT, Castle, New Girl, TGW, The Mindy Project, Parenthood, NCIS:LA

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Flash Recaps #13 | Awkward, TBBT, Castle, New Girl, TGW, The Mindy Project, Parenthood, NCIS:LA

Awkward | 4×20 – Springbreaks Pt 2 By Julia

Come dice la pagina ufficiale di Awkward What the fuck just happend?! Questo è esattamente uno di quei finali in cui ti trovi davanti allo schermo del computer gridando al ragazzo di correre dalla ragazza e dirle che la ama. Ok, so che può sembrare un tantino esagerato (o forse no? Voi addicted dovreste capirmi), ma per me i Jatty sono stati una ship enorme sin dall’inizio. E’ vero, durante questa stagione la ship era affondata peggio del Titanic, ma come si fa a non volervi insieme dopo un finale del genere? Sapevo che sarebbe successo qualcosa e se dovessi essere sincera, giusta e coerente nei confronti della storyline direi che Matty ha perso il treno o come gli ha detto Lacey ha sprecato la sua occasione; ed è così. Troppe sono state le umiliazioni che Jenna ha subito, troppe volte Matty l’ha usata e l’ha fatta sentire una nullità e per queste ragioni sarebbe la persona più sbagliata per Jenna. Le parole del padre biologico, però, erano vere in qualche modo. “Siete anime gemelle” era una frase pensata per Gabby e Matty, ma idealmente è stato proprio Matty a pensare a Jenna; a pensare che l’unica persona che gli è stata vicina e a cui è sempre importato di lui è stata proprio Jenna. Detto questo, ho grandi aspettative per i Jatty in vista del series finale.

Davvero bello è stato il momento della famiglia Hamilton. La preoccupazione dei genitori che è sparita in un batter d’occhio quando la figlia li ha tranquillizzati riguardo al nuovo bambino è stato il quadro quasi più bello della punatata, perché pochi secondi dopo è stato battuto prima da Jenna incoraggiando Lacey ad andare al college e fare ciò che non aveva fatto per “colpa” sua e poi da Lacey che ha protetto Jenna da Matty. Non ho mai visto Lacey così “mamma” come in questa stagione e devo ammettere che ho apprezzato tantissimo il suo cambiamento.

The Big Bang Theory | 8×10 – The Champagne Reflection By Mary’sWorld

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Dunque, dunque … la rubrica è settimanale, quindi non posso saltarla. Perché sarebbe davvero l’unica cosa da fare dopo un episodio del genere. Possiamo definirlo come? Vediamo. Pessimo? Non sentito? Noioso? Pesante? Recitato male? Potrei andare avanti ancora.
I plot della trama questa volta sono tre (yahiiii): Sheldon (con Amy) dice addio al suo famoso ‘Fun with Flags’.
Il carattere poco affabile di Bernadette viene messo in discussione da Penny (e dal loro capo).
Leonard, Howard e Raj devono sgomberare l’ufficio di un professore dell’università deceduto.
In nessuna delle tre sottotrame ci sono state battute divertenti (qualcosa per cui milioni di persone hanno imparato ad amare questa sit-com!!), gli attori appaiono forzati su dei character che dovrebbero conoscere a memoria (e per quanto io ami follemente Jim Parsons e apprezzi il suo continuo mettersi in gioco, è stra-evidente dalla sua poca partecipazione ‘fisica’ che forse il copione non faceva impazzire nemmeno lui) e un paio di battute di troppo hanno superato dei limiti (terribile quella finale sulla svastika ma nemmeno tanto bella l’imitazione dell’accento australiano col costume da canguro).
Concludo con un piccolo consiglio agli autori (per la seconda settimana di seguito): questa stagione appare lontana anni luce dal periodo d’oro.
E lo so che potete campare di rendita con gli ascolti, i guadagni e i premi … ma noi spettatori dobbiamo passare ancora tre anni con voi. Fateli valere.

Castle | 7×08 – Kill Switch By WalkeRita

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Senza ombra di dubbio, uno degli episodi più belli di questa stagione e non solo per il caso che tocca uno degli argomenti che personalmente più mi affascinano e in cui credo molto ma soprattutto perché finalmente alcuni comprimari ricominciano ad assumere spessore, uscendo da quel loop di 2D in cui sembravano intrappolati, forse per scelta, forse per il peso tante volte sovrastante dei Caskett. Luci puntate su Javier Esposito, sulla sua forza, sul suo coraggio come detective ma anche sulla sua fragilità in quanto uomo, sempre pronto a nascondersi dietro uno scherzo o un sorriso per evitare di guardarsi dentro e ammettere sentimenti che se affrontati, comporterebbero responsabilità di cui forse non è ancora pronto a portare il peso. Terribilmente affascinata da questo aspetto della personalità di Javi che fino a questo momento non avevo mai messo davvero a fuoco, sono rimasta ancora più intrigata dal caso dell’episodio che non ha visto la risoluzione prima degli ultimi minuti e che per quanto mi riguarda mostra uno sciacallaggio più realistico e veritiero di quanto si possa immaginare. Tutto comincia con l’omicidio di un investigatore per il governo inserito in ambito sanitario e già qui l’interesse cresce a livelli preoccupanti perché gli scenari possibili che si creano sono tanti e tutti assolutamente riscontrabili in realtà. Poi le indagini creano un collegamento con Jared Stone, un hacker attivista (hacktivist) presumibilmente partner della vittima ma quando Esposito insegue Stone in metropolitana, un caso del tutto parallelo sembra aprirsi in modo drammatico. Stone prende in ostaggio l’intero vagone della metro, sottraendo l’arma d’ordinanza all’agente di polizia presente ma rivelando anche un pericolo esponenzialmente maggiore, ossia un giubbotto suicida imbottito di esplosivo, pronto a detonare nel caso, per qualunque ragione, Stone lasciasse la presa sul detonatore. Nonostante le precarie condizioni di salute in cui sembra versare, Stone dimostra una strana quanto accurata attenzione ai dettagli del suo piano, ai possibili imprevisti e alle controffensive delle forze dell’ordine, tutto per un unico obiettivo: liberare Erin Wilson, sua partner in quanto hacktivist e compagna nella vita. Mentre il legame tra Stone e la vittima iniziale Paul Reeves si indebolisce ancora di più, la prontezza e l’abilità di Esposito e della giovane recluta del 54esimo Distretto permettono di disarmare Stone proprio nel momento in cui Lanie, riguardando i video di sicurezza della metropolitana, si rende conto del vero pericolo incombente. Se Stone chiedeva soltanto giustizia per la sua anima gemella, le persone che tiravano i suoi fili avevano intenti ben più meschini, utilizzando Stone come portatore sano di un virus influenzale letale, sperando dunque in una contaminazione epidemica da cui avrebbero tratto enormi profitti con la vendita dei vaccini. Ritorna dunque lampante il movente dell’omicidio di Paul Reeves e mentre i responsabili vengono arrestati, Espo torna a casa sano e salvo dalla sua famiglia, dal suo partner che aveva temuto per la sua sicurezza, da Beckett preoccupata per quel collega che conosce bene quanto un fratello, da Castle e dalla sua eterna voglia di riderci su, da Lanie e da quel sentimento incredibilmente forte che ancora lo spaventa ma che dovrà affrontare prima del previsto.

New Girl | 4×09 – Thanksgiving IV By Ale

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Bangsgiving, everyone!! Come al solito le idee più brillanti per svoltare un Ringraziamento sono di Schmidt, che riprendendo il suo incoraggiamento della premiere (“Winter is coming”) decreta che quest’anno festeggeranno tutti in compagnia, e il vero colpo di genio sta nel pescare i nomi del coinquilino da “sistemare” da un cappello (da Pilgrim ovviamente!). Io adoro gli episodi del Ringraziamento, in New Girl in particolare non mi hanno mai delusa, e sono felice che anche quest’anno non faccia eccezione. L’episodio, pur smantellandosi in tanti piccoli mini-filoni, grazie all’introduzione di nuovi personaggi (chissà quanti di questi rivedremo anche in futuro) e alla conseguente divisione in coppie tra gli abitanti del loft e i loro +1, nel complesso riesce bene sia nel compito di intrattenere e divertire che nel portare avanti lo sviluppo emotivo, in particolare di Jess e Nick ma anche di CeCe e Schmidt (per la mia gioia). Quando lei dichiara “You’re on my ‘Never’ list, too” ero con gli occhi a cuoricino, quando poi l’accompagnatore (che tutti eravamo certi non esistesse visto che era stato compito di Schmidt trovarglielo) si presenta alla porta del loft e lei lo respinge bruscamente la shipper in me ha definitivamente esultato. Per quanto riguarda gli ex-Ness, entrambi si troveranno a discutere dei loro sentimenti riguardo il loro approccio alle relazioni future, ed uscirà fuori che entrambi sono bloccati praticamente per lo stesso motivo: Nick è andato a letto con molte ragazze dopo Jess, ma tutte pessime scelte, probabilmente un modo inconscio per evitare di farsi coinvolgere di nuovo in una storia importante che potrebbe ferirlo; Jess capisce che sta usando quella della relazione professionale con Ryan come scusa per evitare di affrontare un rapporto più serio con lui, anche lei per timore di quello che potrebbe succedere. Ma alla fine entrambi sembrano fare un passo importante verso una risoluzione di questo stallo emotivo.
A livello di siparietti comici, se escludiamo l’esilarante breve flashback di Nick in palestra, devo dire che il meglio stavolta l’ha dato Coach, che pur restando alquanto abbozzato come personaggio si sta ritagliando sempre più un angolo definito come comic relief la cui carica umoristica emerge spesso proprio dalle insicurezze nascoste sotto la superficie del macho per eccellenza. È anche colui che si accaparra le battute e i momenti più divertenti dell’episodio (“Plus, he’s British, so you know the sex will be very polite” e tutta l’imitazione dell’accento britannico mi hanno fatta morire, per non parlare di quando è stato steso dalla sua muscolosa accompagnatrice e della loro “resa dei conti” a braccio di ferro sul tetto…chissà che questa coppia reggerà o sarà solo una cosa relegata al Thanksgiving…e Winston e la ragazza della mensa? E Nick e la nipote di Tran? Tra l’altro, grande e graditissimo ritorno quello di Tran!).
In definitiva, episodio meno effervescente di quelli delle ultime settimane ma comunque in linea con gli altri dedicati al Ringraziamento, e quindi direi promosso.
E per rimanere sempre aggiornati sullo show, vi ricordo di passare dai nostri amici di New Girl (Italia)!

The Good Wife | 6×10 – The Trial By Bravissima6

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Qualche recensione fa mi chiedevo se Bishop fosse meritevole di fiducia o meno. La sua gentilezza e disponibilità nei confronti dei soci della Florrick – Agos, mi sono sempre sembrate alquanto sospette. Nello scorso episodio, ci hanno tolto ogni dubbio: il signore della droga è uno che pensa esclusivamente ai fatti suoi, e i suoi collaboratori stanno bene solo finché gli sono utili. Infatti, ora che Cary rappresenta più una minaccia che una risorsa per lui, gli offre si una via d’uscita, ma a migliaia di km lontano dalla sua vita. Tanto che Cary preferisce dichiararsi colpevole e affrontare la prigione. Un plot twist veramente inaspettato. Anche se tutta questa prima parte della stagione è stata incentrata sulla vicenda di Cary, ero convinta che in qualche modo, sarebbero riusciti a trovare un cavillo a cui appellarsi per ottenere l’assoluzione del ragazzo. E invece no. Non riesco neppure ad ipotizzare quali saranno le conseguenze che questa scelta avrà sulla serie. Quello su cui mi voglio soffermare un attimo è la perfezione della prestazione di Matt, che con le sole espressioni facciali ci ha comunicato più che se avesse detto mille parole: sul suo volto abbiamo potuto leggere chiaramente tutti gli stati d’animo attraverso cui è passato nel corso della puntata, dall’insofferenza durante la scelta della giuria, alla speranza quando Dante si è presentato alla barra, allo smarrimento nell’ascoltare la sua testimonianza, fino alla disperazione più totale quando realizza di non avere più una via d’uscita. Insomma nel corso di un solo episodio, abbiamo visto il caso di Cary smontarsi lentamente fino a questo tragico epilogo.
Kudos anche a Kalinda,  che spinta dalla forza della disperazione, si presenta da sola a casa di Bishop a minacciare non solo lui, ma anche suo figlio Dylan, per costringerlo a “consegnarle” Dante, testimone chiave del processo, nonché l’unico in grado di salvare Cary. Ma, come sappiamo, nessuno minaccia Bishop rimanendo indenne e la testimonianza di Dante sarà l’opposto di utile per Cary. Un applauso anche Mike Colter,  che senza muovere un dito, uccide metaforicamente Cary, disponendo della sua vita, neanche si trattasse di un burattino. Quando ha chiesto a Kalinda se qualcuno sapeva che era andata da lui, l’ho veramente temuto.
Quello che era un innocente gioco tra mamma e figlia, finisce sulla prima pagina di tutti i quotidiani locali, ovviamente in maniera distorta, e alla gente arriva un’immagine travisata di Alicia che minaccia un professore di Grace, venendo subito crocifissa. La vicenda in sé, non è di grande rilevanza, ma ha dato vita a delle scene talmente esilaranti che è stato un bene che fosse inserita in un episodio dal clima così pesante. Le espressioni dipinte sul volto di Eli ed Elfman quando Alicia ammette di avere effettivamente scritto quel biglietto, valgono da sole tutto l’episodio. – “I trust assassins over teachers”, non ha bisogno di commenti! Eli è sempre il numero uno!!! –
Inoltre, ci permette di capire anche che Prady non è per nulla quel santo che vuole farci credere!!!

The Mindy Project| 3×09 – How to Lose a Mom in Ten Days By Criss

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La suocera è sempre la suocera. Danny ha il cordone ombelicale ben saldato con l’utero di Annette e Mindy in questo episodio glielo sbatte metaforicamente sotto il naso, per fargli rendere conto di quanto sua madre s’immischi nella loro vita privata. Per riuscire ad avere meno fiato sul collo, Mindy inserisce Mamma Castellano nel pericoloso mondo degli appuntamenti e, dopo la rottura con Tamra, il mal capitato della situazione diventa Morgan. Sappiamo sin dall’inizio della serie che Morgan ha l’immedesimazione facile, così fingendo di frequentare Annette, Morgan diventa fin troppo empatico nei confronti di Danny e del padre che non ha mai avuto, lasciando spazio a scene esilaranti con dichiarazioni di zelo e disgusto allo stato puro come risposta. La morale della favola è che Danny deve imparare a lasciare spazio a sua madre per viversi un po’ la sua femminilità e al tempo stesso dare un po’ di aria alla sua relazione con Mindy. Danny accetta il fatto che sua madre abbia bisogno di compagnia, dopo tanti anni trascorsi a prendersi cura dei figli, ed è già un primo passo verso la “guarigione”. Non è mai positivo mantenere un rapporto così ossessivo nei confronti della figura materna, bisogna saper sempre distinguere il ruolo di madre da quello di un’amica secondo il mio modesto parere, tanto più tra madre-figlio, dove l’arrivo di una donna può stare a significare soltanto guai per loro due.
Note:
– Tamra e Morgan che si lasciano (senza un motivo ben preciso), Morgan allora si getta a capofitto in una non-relazione con Ma’ Castellano e Tamra capisce che rivuole Morgan indietro. Morgan la rifiuta e il mio shock è storia.
– Peter avrei voluto abbracciarlo in questo episodio, sempre a essere disturbato nella sua quiete, povero uomo.
– Il bagno erotico dei Dandy, con Mindy in apnea, non ha bisogno di commenti.
The Mindy Project ritorna il 9 Dicembre con l’episodio a tema natalizio, nel frattempo fate un salto da The Mindy Project Italian Fans per rimanere sempre aggiornati!

Parenthood | 6×09 – Lean in by Etty90
Il Winter finale di Parenthood ci ha regalato una puntata ricca di emozioni che coprono un ampio spettro che va dalla tristezza, all’incredulità, alla felicità, alla malinconia e chi più ne ha più ne metta. Partiamo subito analizzando il finale: nel vedere Zeek aggrappato alla coperta, dolorante e senza fiato da non riuscire quasi a chiedere aiuto alla sua Camille, mi ha veramente lasciato un po’ di sasso: sinceramente pensavo che i suoi problemi di salute fossero il passato della serie, e qui mi riappare il ricordo di quando prima della stagione gli autori ci avevano comunicato le cose non sarebbero stare buone per i Braverman. E con l’ottica di questo finale, rivedendo la puntata, anche il viaggio acquisisce un retrogusto amaro, come se Zeek avesse la sensazione che presto qualcosa sarebbe andato male, forse prima del previsto, che quel viaggio era la possibilità di trascorrere un ultimo viaggio con sua moglie, la possibilità di costruire un ultimo ricordo felice.
Come è stato affrontata la situazione fra Julia e Joel non mi è granché piaciuta: mi ero già lamentato del fatto che nello scorso episodio non avessero dato spazio a loro, non per un grande mio interesse in questa coppia, ma per il fatto che ci avevano lasciato con un grosso cliffhanger a fine settimo episodio. Avrei preferito che si ripartisse da lì, vedere cosa avrebbe risposto Julia a quella dichiarazione di Joel. Quest’ultimo sembra quasi voler portare Julia sul viale dei ricordi, cercare di risvegliare in lei sentimenti che la donna cerca di scacciare e non affrontare. Julia è sembrata davvero combattuta e sotto pressione: Joel da una parte che le chiede di tornare insieme, Chris dall’altra che le chiede di firmare i documenti del divorzio, e anche Camille ci mette del suo, consigliando alla figlia di considerare ciò che veramente, secondo lei, conta nel matrimonio, cioè il perdono. Ed è questo che Julia non riesce a fare, perdonare Joel, perché ha paura di perdere quella sua indipendenza emotiva acquisita nell’anno di separazione, e non riesce a perdonarlo soprattutto per la sua debolezza. Il bacio finale è figlio di un turbinio di emozioni, che secondo me Julia stessa deve ancora bene esplorare.
Hank continua con i suoi atteggiamenti un po’ incoerenti: prima quasi esclude Sarah dalla prima della commedia di Ruby, poi però, dopo una gaffe grande quanto una casa, fa marcia indietro dicendole che ormai fa parte della vita della ragazza. Alla serata, Sarah rincontra il suo ex fidanzato, Mark: i due dal loro primo sguardo rimangono stupiti di vedersi, fra loro si vede che c’è ancora qualcosa, nonostante ormai lui sia sposato e stia per diventare papà, lei sta con Hank. Anche Hank, stranamente, si è reso conto del fatto che Sarah è rimasta stranita da quell’incontro, e due domande inizia a farsele, segno che davvero sta iniziando a fare qualche progresso. In ogni caso Sarah placa i suoi dubbi, dicendogli di essere esattamente dove deve essere. Certo che Sandy che piomba loro in casa durante una conversazione così importante, dovrebbe migliorare un attimino il suo tempismo.
Ultima nota dell’episodio alla situazione della Chambers. Kristina è buona, una donna che si emoziona molto facilmente e ha la lacrimuccia facile, in questo caso non da intendere in modo negativo. E’ uno dei personaggi che più amo di questa serie, ma in questo episodio ha commesso un errore non da poco: ha trascurato quelli che sono i bisogni di uno dei suoi studenti, Dylan, forse nemmeno accorgendosene forse, e sia lei che Adam forse hanno sottostimato le implicanze che il suo rifiuto hanno avuto su Max, e tutto questo e la sua petulanza, si son tradotti in una sfuriata della ragazza, ormai portata all’esasperazione, proprio nel momento meno opportuno: l’incontro scuola-famiglia della Chambers. Quello che doveva essere un momento di svago, divertimento e conoscenza, si trasforma in una situazione di difficile gestione e di imbarazzo per Kristina e Adam, costretti a difendersi dagli attacchi dei genitori di Dylan. Kristina in questo caso ha capito di aver sbagliato e cerca, proprio per la sua bontà di cuore, di sistemare la situazione, tenendo ad avere ancora Dylan alla Chambers, e facendo scusare Max con Dylan.
Alla luce di tutto quello che è accaduto in questo episodio, come faremo ad aspettare il prossimo episodio per così tanto tempo? VI ricordo che Parenthood torna l’8 gennaio con il decimo episodio.
MIssing persons: Amber(manca poco alla fine della gravidanza), Crosby e Jasmine. Alla prossima!

 

NCIS Los Angeles | 6×09 Traitor by Claw

Ho iniziato questo episodio con lo spirito da midseason finale e solo alla sua conclusione ho effettivamente scoperto che non solo non lo era ma che potremmo godere della compagnia degli agenti di Los Angeles per ben altre due puntate. MALEDETTA ME E LE MIE CONVINZIONI. A parte questo sinceramente ho adorato questo episodio, sia per la trama che per le interazioni e per molte delle dinamiche che si son create. Tutto ha inizio quando una macchina si schianta contro un altra auto rotolando per l’asfalto per poi tornare alla sua attuale posizione (in perfetto stile Squadra Cobra 11) e mostrare la presenza del vicedirettore Granger alla guida. Ridotto ad un relitto, un non troppo giovane agente preda dei medicinali, della confusione e come si viene a scoprire poco dopo di una potente neurotossina, Granger è costretto in ospedale e i suoi agenti si ritrovano a dover far chiarezza sulla sua situazione: devono trovare la talpa. Quella stessa talpa he aveva messo a rischio la vita della loro preziosa Hetty e che ora ha attentato alla vita del burbero vicedirettore va scovata e messa nella possibilità di non nuocere a nessun altro. L’episodio è una costante rincorsa al colpevole, da una parte con il duo Sam e Callen che si occupano delle operazioni esterne alla base e dall’altra con Deeks e Kensi che insieme a Nell, Eric, Hetty e il resto del personale si ritrovano chiusi dentro, in isolamento. Due fronti, poco tempo, la volontà di trovare il responsabile è veramente alta soprattutto se portebbe essere uno dei loro, soprattutto se non si sa più di chi fidarsi. A farci le spese sarà purtroppo Eric, prima sospettato di essere la talpa e poi preso di mira proprio da questa, un omone che mi sembrava così buono e pacifico ed invece. Per fortuna del mio nerd preferito i suoi compagni son degli ottimi agenti e grazie anche alla sua astuzia la minaccia viene neutralizzata prima che possa colpire ancora. Un morto e due feriti pesano sulle sue spalle e sicuramente non se la caverà facilmente, non dopo quello che ha fatto. E se chi come me era tremendamente curiosa di scorpire chi c’era dietro tutto purtroppo non viene rivelato nulla, penso se lo terranno per qualche sviluppo futuro o chissà…

Stupende tutte le scene tra Nell e Eric che finalmente si ritaglia un po’ di spazio, sempre enigmatica e posata la nostra Hetty un personaggio che mi affascina di continuo, Callen e Sam un po’ fuori del gioco a discapito invece di Kensi e Deeks che come sempre regalano grandi emozioni. La scena in cui mio biondino preferito ha elencato tutte le cose che conosce di Kensi e ha poi sottolineato di amarle tutte mi ha fatta impazzire, proprio l’uomo perfetto?!

In attesa di sviluppi su questi due, sulla trama verticale di questa stagione e per i prossimi episodi ci si rivede a dicembre, nel frattempo fate un salto in questa pagina NCIS Los Angeles Italia Fan.

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Classe 1988, nasce e cresce in Sicilia ma fin da piccola sviluppa una passione (direi quasi insana) per i viaggi. Ama conoscere nuove persone, lingue, culture e tradizioni, per questo ha mollato la facoltà di Giurisprudenza per studiare Lingue e Culture Straniere. Passa l'infanzia immersa nel suo primo amore: i libri. Ha praticamente letto di tutto, e seppur il suo libro preferito rimane Wuthering Heights (Cime Tempestose) ha sviluppato una predilezione per il genere Urban Fantasy (Le Cronache Dei Vampiri di Anne Rice e Lestat in particolare, la fanno da padroni nel suo cuore). L'adolescenza invece le spalanca il mondo delle serie tv, e fu così che tra Lestat e Morgana iniziarono a farsi spazio Lost, Charmed, Buffy, Veronica Mars, Scrubs, Dawson's Creek, The O.C e le Gilmore Girls. Quando deve scegliere un libro da leggere o una nuova serie da guardare segue molto l'istinto e le vibrazioni che essi le trasmettono e quasi mai è rimasta delusa. Vive seguendo due motti: Ad Maiora e Carpe Diem, e proprio questi l'hanno fatta approdare a Telefilm Addicted. Twitter: https://twitter.com/bettytossica88 Facebook: https://www.facebook.com/betty.smolder Instagram: bettysmolder88

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