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Flash Recaps #10 | SoA, RBS, Stalker, Castle, Selfie, Nashville, TBBT, Parenthood

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Flash Recaps  #10 | SoA, RBS, Stalker, Castle, Selfie, Nashville, TBBT, Parenthood

Sons of Anarchy | 7×10 – Faith and despondency
SoA-S7-Gallery-11Posso dire che finalmente Sons of Anarchy è tornato? Non che le puntate precedenti non mi siano piaciute, stiamo parlando di uno show qualitativamente molto alto, in ogni caso, ma mancava qualcosa. Mancava l’”ommioddio cosa succederà” e l’arrivare a fine puntata senza neanche accorgersene. Gli episodi precedenti erano oggettivamente ottimi, ma mancava il “trasporto”. Non mi sentivo catapultata nel mondo di Charming, come invece è successo con questo decimo episodio. E mancano solo tre puntate alla season finale. E’ una tragedia. Per inciso, giuro che il mio trasporto nei confronti di questa puntata non ha niente a che vedere con l’inquadratura del lato b del signor Hunnam, anche se devo ammettere che se ne era sentita la mancanza durante la stagione. Un’altra cosa che mi era mancata erano i “momenti Tig”, anche perché stavolta abbiamo visto meno Tig e più Alexander, e questa è una novità. Shippo lui e Venus come se non ci fosse un domani, e, anche se le sono stati dedicati pochi momenti nell’arco della serie, credo che la sensibilità di Sutter nel dipingere la storia, le paure e le fragilità di una donna trans sia notevole. La mia stima per quest’uomo cresce ogni episodio che passa. Diciamo anche che Faith and Despondency ha rispecchiato la descrizione di “stagione più brutale mai vista” quando Jax, finalmente, riprende il controllo del club e riesce a vendicare la morte di Bobby , e lo fa “alla Jax”, ovvero in maniera un po’ cruenta, del tipo bulbi oculari a penzoloni e via dicendo. E se da una parte vediamo Jax che inizia a rialzarsi dall’altra vediamo Gemma andare sempre più a fondo, perché sì, quella donna è mostruosa, ma c’è una sola cosa che sembra in grado di amare incondizionatamente, la sua famiglia. Quest’episodio ne ha portato via un pezzo: i suoi nipoti. Il fatto è che non so cosa farà Jax quando scoprirà la verità. Ho sempre pensato che l’avrebbe uccisa, ma in effetti, allontanarla per sempre dalla sua famiglia forse sarebbe quasi la stessa cosa. A questo punto inizio a pensare che privarla della cosa più importante della sua vita, così come lei ha fatto con lui portandogli via Tara, sarebbe la miglior vendetta , senza contare che uccidere la madre non sarebbe esattamente un passo avanti per qualcuno che voleva ripulire dal sangue e dalla violenza la propria vita. E il grande cliffangher è arrivato in punta di piedi, il finale che ti lascia con la mascella a penzoloni per circa un quarto d’ora: Abel, con l’ingenuità di un bambino, dopo aver scoperto che Wendy è la sua vera madre, chiede a Jax se “la nonna ha ucciso la mamma per far prendere a Wendy il suo posto”. Trattenete il respiro, alla prossima settimana!
Francesca_Giorgino

 

Red Band Society  | 1×07 – Know Thyself
Questa settimana a Red Band Society tante emozioni e tante preoccupazioni! Conosciamo meglio il passato di alcuni personaggi, come la Jackson, e il motivo per il quale ha deciso di diventare infermiera. Sua sorella, madre di sua nipote Sabra, è morta qualche anno prima e lei non ha mai avuto l’occasione di dirle addio perché troppo impegnata nelle prove di un coro stile Dreamgirls (sì avete capito bene). Secondo me questo episodio ha scatenato una sorta di senso di colpa che l’ha fatta avvicinare al mondo ospedaliero, che l’ha prontamente accolta. La sua mancanza si senza eccome, tanto che membri del Red Band Club decidono di indire una riunione per trovare una soluzione e farla tornare. Questo scaturisce però due storyline: Da una parte Leo ed Emma, che vanno a pranzo fuori con Lauren e Jay, due amici di Leo, e tra una chiacchiera sulle università e le vecchie storie amorose, Lauren comincia a fare il terzo grado alla bella brunetta, che viene da subito messa in imbarazzo dalla situazione. Lauren le pone quelle domande scomode che tutti noi avremmo voluto farle da tempo: perché lo fai? Senti il bisogno di mangiare? Il cibo ti disgusta? Ma Emma mantiene la sua facciata e non lascia trapelare nulla, solo un grande imbarazzo. Mi sono sentita male per lei, capisco che non toccava a Leo mettere le mani avanti e spiegare la situazione, ma data la delicatezza della cosa non mi sembra nemmeno giusto farla passare sotto un interrogatorio del genere. Alla fine però sembra che le dure parole di Laurel siano servite a qualcosa, quindi non mi lamento più di tanto. Dall’altra troviamo Hunter e il resto della banda, che vanno alla scoperta della sala operatoria. A quanto pare Hunter non mentiva quando diceva che il suo fegato è da buttare, e purtroppo anche le speranze dell’intervento sono svanite quando il fegato di David Rosen, presunto donatore, è arrivato avariato all’ospedale. Il ragazzo ha ora una visione molto pessimistica della vita, forse fin troppo.. non lo biasimo, per carità, io probabilmente sarei messa peggio, ma non saprei, vorrei comunque che il resto del gruppo tentasse di tirarlo su invece di isolarlo. A proposito di isolamento, torniamo a parlare di Dash, che in questo episodio non se la passa del tutto bene. Paga il prezzo di andare a zonzo per l’ospedale e saltare le sue sedute di terapia. Ho già detto quanto adoro questo personaggio? Non so nemmeno io spiegare bene perché ma lo adoro. E’ allo stesso tempo divertente e riflessivo e profondo, ma sa anche scherzare e comportarsi come un qualsiasi ragazzino della sua età. Lo adoro. Avvenimento shock della puntata è stato il risveglio di Charlie. Devo dire che ci pensavo da un po’, ma non me lo aspettavo precisamente in questo episodio. Quando Dash, nel suo stato di incoscienza, non incontra Charlie per i corridoi sfumati dell’ospedale, ho capito che qualcosa non andava.. ma devo ammettere di aver pensato prima alla sua morte piuttosto che al suo risveglio. Quando poi l’ho visto nel letto con gli occhi spalancati ho capito che l’agitazione era per tutto il contrario. Non vedo l’ora di riuscire a vedere Charlie ‘nel pieno della forma’, interagire con gli altri e condividere la sua storia, perché questa situazione fin troppo statica sta cominciando a stancarmi. E a proposito di cose che stanno cominciando a stancarmi.. parliamo di Jordi e Leo. Cosa sono? Amici? Acerrimi nemici? Può un fistbump rimediare a tutto? Non capisco. Il giorno prima uno era pronto a rinunciare a tutti i suoi amici, a prendere a pugni l’altro.. e ora è tutto magicamente risolto? Ma da cosa? Mah, misteri su misteri.. mi sa che per scoprirlo dovremo aspettare la prossima puntata!
xsunsetbeauty

 

Stalker | 1×07 – Fanatic
Rieccoci tornati a Stalker, prima di cominciare faccio una piccola premessa, stavo ripensando all’episodio, visto ormai più di 2 giorni fa e mi stavo dicendo che, caspita, è stato veramente un bel episodio e che la storia del selfiekiller era veramente buona, peccato che pochi secondi dopo mi son reso conto che avendo visto di seguito Stalker e Criminal Minds ovviamente mi fosse rimasto impresso quello tra i due con più mordente e scritto meglio… CM ovviamente! Stalker sta peccando ancora nella scrittura secondo me, i casi della settimana sono carini ma manca ancora quell’elemento sorpresa (il fatto che la madre fosse implicata era alquanto prevedibile dal momento che ci trovavamo con un solo indiziato e che tutti stavano puntando esclusivamente su di lui), quella cosa che ti fa saltare sul divano.
Consideriamo poi l’inserimento della dinamica tra le due sorelle che alla storia principale non ha portato poi molto, anzi, ha sottratto tempo per poter portare in scena qualcosa di ancora più creepy.
Senza parlare poi della storia orizzontale che da un episodio all’altro acquista e perde significato in modalità random: non dimentichiamoci che appena 2 episodi Jack era arrivato ad un ultimatum del quale ora non si sa più nulla.
Un fatto altamente positivo invece riguarda Beth devo dire che sono realmente curioso, il ruolo di Perry e soprattutto quel mistero sepolto sul suo passato.
Lestblue

 

Castle | 7×06 – The Time of Our Lives
Io non so davvero come abbiano fatto, non so come Terri Edda Miller ci sia riuscita ancora una volta, non so come Andrew Marlowe sia capace di darmi certezze e speranze che non ho, so solo che non potrò essere affatto oggettiva in questo mio recap perché piango ancora come una bambina che spera che in qualche parte del mondo possa davvero esistere un amore come quello di Castle & Beckett. In un episodio che mi terrorizzava perché la felicità e l’amore sono secondo me i temi più difficili da trattare in una serie tv senza cadere nella banalità, Castle riesce a fare del suo meglio e anche di più, restando fedele al suo stile così unico e così speciale, restando l’unico show in cui vorrei vivere perché il loro mondo è luminoso, imperfetto, vivo ma è anche un viaggio che ha sempre il suo traguardo, che ha sempre la sua stella a illuminargli la via e a permettergli di raggiungere quel lieto fine che troppo spesso ritroviamo solo nei nostri sogni più belli. Castle è questo, è un sogno ad occhi aperti, come quel sogno che Richard Castle crede di aver vissuto, quella realtà parallela scaturita forse da un antico manufatto inca o semplicemente da una piccola botta in testa, quel universo alternativo in cui tutte le persone che lo circondano sono andate avanti con le loro vite senza di lui, senza averlo mai conosciuto, senza essersi mai aperte alla sua amicizia, ai sui scherzi, al suo amore immenso e incondizionato. In un episodio scritto magnificamente, Terri Edda Miller riesce davvero a tornare indietro nel tempo senza una cabina blu della polizia, riesce a riprendere tanti piccoli dettagli e a presentarceli come nuovi, riesce a ricordare quella sintonia, quell’incredibile attrazione e alchimia che legava Castle & Beckett e a riproporcela, come se fosse la nostra prima volta, facendoci innamorare di loro ancora e ancora. Parallelismi e riferimenti epici fanno battere il cuore come se fossimo parte della storia, della loro magnifica storia, e nell’incontro più emozionante di queste due vite destinate a incrociarsi, Castle torna a vivere nel suo mondo, vede di fronte a sé la “sua” Kate, innamorata ogni giorno di più e capisce di non poter più perdere tempo, di non poter più vivere in una realtà in cui lui e Beckett non sono ancora una persona sola. Così dopo sette anni dal loro primo incontro, dopo sette anni da “Stop & Stare”, dopo sette anni da “You have no idea”, Castle & Beckett non hanno bisogno d’altro se non della loro famiglia per promettersi amore eterno, un amore più puro e immenso di quello delle favole, un amore che li vede partner, amici, anime gemelle, un amore che adesso viene accompagnato dalle note infinite di “In my veins”, un amore che forse esiste davvero tra Andrew Marlowe & Terri Edda Miller perché solo chi ha provato questo sentimento, può farlo rinascere in modo così speciale e intenso. Sono passati sette anni ma Castle è ancora un sogno, un sogno dal quale spero di non svegliarmi mai.
Walkerita

 

Selfie | 1×07 – Landline
Come immagino abbiate saputo, Selfie ha seguito il triste destino di Manhattan Love Story e forse, se gli dei lo vorranno, un giorno non troppo lontano riusciremo a vedere la fine della stagione. Perché è successo? Bé, perché l’ABC ha le sue cose, fa l’acidella, il tutto perché dopo dieci anni si aspetta ancora che tutto quello che si trova nel suo palinsesto debba necessariamente raggiungere i numeri di Lost.
La cosa assurda è che la cara ABC si aspetta certi numeri anche da serie leggere e, ammettiamolo, di poche pretese come Selfie.
Se non si fosse capito, sono abbastanza amareggiata.
Comunque sia spero di cuore che si raggiunga un degno finale (PRIMA O POI) e devo dire che l’episodio di questa settimana, Landline, spiana la strada a quello che mi piacerebbe vedere alla fine dei conti.
Eliza inizia lentamente ad allontanarsi dal mondo fittizio dei social network ed inizia ad apprezzare quello che la vita reale le offre: il suo unico e vero amico. Sarebbe tutto perfetto se non fosse per Julia, la nuova fiamma di Henry che, francamente, trovo interessante quanto un tortellino.
Il fatto che Eliza ed Henry siano meant to be lo si intende dall’assurdità che trapela dalla relazione di Henry con Julia: sono uguali, nei modi di fare, negli atteggiamenti. Sono meccanici, freddi… non trasmettono nulla.
Invece Eliza ed Henry si completano, si incastrano alla perfezione e poco importa che Eliza sia una donna gelosa e – come abbiamo visto in questa puntata – infantile perché è esattamente ciò di cui Henry ha bisogno.
Ammetto di essermi un po’ commossa quando l’uomo lascia Julia a casa per sostenere l’amica nel “momento più importante della vita di qualcun altro”, perché sono così teneri insieme che… I can’t even.
Addio Selfie, insegna agli angeli a vivere senza connessione wi-fi, tecnologia e ossessioni varie. Magari loro, a differenza nostra, impareranno qualcosa.
Aniel

 

Nashville | 3×07 – I’m coming home to you
Dopo una settimana di pausa, Nashville è tornato con novità abbastanza positive. La storia di Juliette e Avery sta prendendo una strada che mi piace molto e che spero porti loro un po’ di pace. La scelta di Avery di mettere da parte il suo orgoglio ferito per prendersi cura della gravidanza di Juliette è stata molto matura e prova lampante di quanto il ragazzo sia cresciuto dalla prima stagione. Non smetterò, poi, mai di evidenziare quanto Emily e Glenn siano due bei personaggi e la vera famiglia di Juliette. Reyna e Luke, invece, sono alle prese con i contrattempi ai loro piani. Da un lato comprendo il nervosismo di Luke ma dall’altro non posso non capire Reyna. Bisogna considerare quanto sia straordinario il suo personaggio, la sua continua lotta per dimostrare quanto vale come donna e artista e l’amore sconfinato per la sua sconsiderata famiglia che, invece, le da solo problemi. Non credo che da quest’intervista su Deacon verrà fuori qualcosa di buono ma, comunque, sarà un utile banco di prova per il personaggio di Luke il cui ego è da sempre il suo peggior nemico. Non nego che i due mi piacciano molto insieme ma mi sa che sarà solo questione di tempo prima che si lascino. Anche Deacon e Scarlett stanno intraprendendo strade che li porteranno a crescere ancora: era solo questione di tempo e il giusto aiuto li ha riportati a ritrovare la loro musica. Entrambe le storyline mi sono piaciute molto e non dubito che Scarlett riuscirà presto a ritornare a brillare come merita. La scelta di rendere Gunnar padre si sta rivelando più interessante del previsto, soprattutto perché pone ostacoli nella sua relazione con se stesso e con Zoe totalmente svincolati da triangoli amorosi. Gunnar ha bisogno di crescere ancora e smettere di sognare sempre ad occhi aperti mentre Zoe ha bisogno di qualcosa da fare, per piacere!Diamole una storyline che non termini dopo mezzo episodio. Quanto ai coniugi scontenti, se per un attimo mi hanno resa felice parlandosi come due vecchi amici (e la canzone di Layla era veramente bella, speriamo continui così) mi sono crollati due secondi dopo. Veramente hanno intenzione di portare avanti ‘sta storia del reality ancora a lungo?Io mi sto stancando. L’ho detto in passato e lo ripeto, il problema di Nashville sono le troppe storyline che fanno sì che per tre fatte per bene, ce ne siano sempre altre due campate per aria e senza scopo. Ogni tanto dedicare l’episodio ad un numero ridotto di personaggi non sarebbe male.
The Lady and The Band

 

Parenthood |6×07 – These are the Times We Live in
Parenthood - Season 5Episodio che ha saputo alternare molti tristi a momenti felici. Il ritorno di Zeek nei teleschermi portano un Drew, già un po’ fuori di testa per il test di Economia, totalmente fuori di testa, e ci vuole una super Natalie, a fargli capire che Zeek voleva regalare a Drew dei ricordi, qualcosa che potesse ricordare con piacere in futuro.
Amber viene incaricata di fare da babysitter a Nora e Max: sì che la ragazza diventerà madre, e un po’ di esercizio non le farà di certo male, ma quello che le viene chieste forse è un po’ troppo per lei, la gestione di una bambina piccola e di un ragazzo con bisogni speciali. L’apparente semplice compito di dover portare Max ad Alcatraz per una visita guidata, si trasforma in un incubo per la ragazza, complice la piccola Nora che nasconde le chiavi della macchina, facendo saltare i programmi di Max, che diventare una furia e totalmente fuori controllo. Una Amber totalmente nel panico, viene salvata, dalle sue stesse paranoie, da sua madre: ecco in questo momento, mi è sembrato di rivedere Amber e Ruby nella scorsa puntata, e alla fine la ragazza sembra esser matura abbastanza da poter affrontare ciò che sta arrivando.
Nel mondo di Ruby, tutto sembra un melodramma, e anche in questo caso l’eroina della situazione è Sarah, che riesce a gestire la crisi in modo magistrale. Ancora una volta Hank dimostra la sua inettitudine di fronte alla gestione di discussioni e situazioni tese: in questo caso, Sandy e Sarah si scontrano per il diverso modo di fare il genitore, due diversi punti di vista riguardo a un film, e la discussione viene interrotta da Hank, che abbandona il suo appartamento con una futile scusa, lasciando la sua fidanzata senza parole, e la ex-moglie indifferente, dopo anni in cui era stata abituata a quel atteggiamento. La situazione fra i quattro prende una svolta inaspettata: Hank confessa la possibilità di essere affetto dalla sindrome di Asperger, anche se ancora non si capisce se è un sospetto, se è una realtà, a Sandy, la quale, riguardando a tutto i suoi anni passati ad incolpare l’ex marito, inizia a sentirsi un po’ cattiva, per non dire altro, e inizia a guardare Hank con occhi diversi. L’uomo ha dimostrato un gran cuore e coraggio nell’aprirsi con l’ex moglie, cosa che gli fa compiere qualche piccolo passo avanti nell’ambito della sua crescita personale. Sandy ed Hank sembrano trovare una nuova specie di equilibrio, che li porta addirittura a uscire e a passare un po’ di tempo insieme, uniti loro tre come la famiglia che forse non sono mai stati, tagliando fuori Sarah, che attualmente è quella che condivide una vita con Hank, responsabile dei progressi di Hank. Questo mi ha lasciato un po’ stranito e con una domanda in testa: riusciranno Sarah ed Hank a sopravvivere a questo riavvicinamento?
Il matrimonio di Julia e Joel sembra all’epilogo finale: la mediazione scorre via senza alcun intoppo, con un Joel molto remissivo, forse complice il suo senso di colpa per ciò che sta accadendo. I due sembrano emozionalmente molto doloranti e scossi, tanto che la scena dell’ascensore è stata parecchio dura da vedere e sopportare. Nonostante sia sempre risoluta e decisa in quello che fa, Julia sembra molto scossa dalla situazione, tanto che nell’incontro con Chris, sembra fredda e distaccata, un atteggiamento mai visto prima. Da che ne ho memoria, Joel si è fatto valere dal momento in cui decise che fare il mammo non gli era più sufficiente, fino al momento in cui decise di separarsi da Julia: prima di questi eventi, e soprattutto in questa stessa stagione, è stato in balia delle decisioni di Julia, dimostrando poco carattere e poca attitudine a voler cambiare ciò che per lui non andava bene. E anche nel discorso con Zeek, ha dimostrato questa cosa. Un incontro per quello che sembra un saluto definitivo, si trasforma in un discorso motivazionale in cui il suocero deve convincere il genero a lottare per il suo matrimonio: una piccola spintarella, e un Joel rassegnato, improvvisamente caccia fuori gli attributi e capisce di voler lottare per sua moglie. Verrebbe da dire “meglio tardi che mai”: e la patata bollente ora viene lasciata in mano di Julia. Cosa sceglierà la donna???
Missing persons dell’episodio: Camille(che fine ha fatto), Adam, Kristina, Crosby e Jasmine. Alla prossima!
Etty90

 

The Big Bang Theory | 8×09 – The Septum Deviation

Quest’oggi sono molto combattuta sulla mini-recensione perché se da una parte ho veramente molto amato alcune scene ed immagini dell’episodio, mi trovo sempre più spesso a chiedermi se la sit-com rimane divertente. E la risposta non mi piace.
Primo plot: Leonard decide di operarsi al setto nasale, e questo naturalmente scatena le maggiori previsioni apocalittiche da parte di Sheldon, il quale per la prima volta in questa stagione dimostra il suo amore per il coinquilino e migliore amico. Assolutamente magnifico Sheldon che si apposta in camera di Leonard per ascoltarlo russare mentre dorme (cosa che dopo non potrà più fare: sia perché con l’operazione non russerà più, sia perché potrebbe non superare l’operazione proprio!!).
Penny esasperata da questo atteggiamento decide di agire come si farebbe coi bambini, e cioè mentire a Sheldon sul giorno dell’operazione per non farlo preoccupare e superare la cosa in pace. Peccato che però lo dicono ad Amy la quale, non solo non è affatto brava nei complotti, ma in questa stagione si è trasformata nel cagnolino di Sheldon e quindi ovviamente glielo dice.
In ospedale abbiamo altre scene di ventata di aria fresca, e cioè i punzecchiamenti a cui ci hanno sempre fatto abituare Penny e Sheldon (piccola nota per gli autori: questi due insieme hanno da sempre le scene più divertenti da 8 anni almeno … cosa ne dite di farcene vedere di più?).
Un piccolo terremoto costringe Sheldon ad alzarsi di scatto e a cercare di andare da Leonard colpendo però una porta.
Il risultato? Leonard e Sheldon con entrambi il naso semi-rotto si ritrovano a casa, insieme anche in quest’avventura (non farò commenti sulla pessima scena di Sheldon che aveva già ordinato le urne funerarie per entrambi) presi in giro da Penny!!
(adorabile momento di richiamo ad almeno 4 stagioni fa).
Secondo plot: i genitori di Raj purtroppo decidono di separarsi, e Howard e Bernadette hanno il compito di tirare un po’ su l’amico. Come si trasforma però la scena? (una cosa davvero pessima per la trama, devo dire).
Howard e Bernadette iniziano una battaglia verbale elencando tutte le cose che non funzionano nel loro rapporto. E a mio parere, sono davvero troppe per due persone sposate.
Niente citazioni ma una piccola critica agli autori: questa stagione ha una trama debole e confusa. E per quanto riguarda i rapporti (troppi e troppo pesanti) dei protagonisti con le ragazze, Friends lo abbiamo già visto.
Mary’s World

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