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Flash Recap #16 | Nashville, NCIS:LA, Castle, Stalker

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Flash Recap #16 | Nashville, NCIS:LA, Castle, Stalker

Nashville 3×10 – First to Have a Second Chance by The Lady and The Band
Come da tradizione di Nashville, anche quest’annoil mid-season finale ci ha lasciato con una quantità di drammi che una soap opera spagnola sarebbe invidiosa. Ma siccome è il mio guilty pleasurepreferito, ammetto di ritrovarmi già a sentirne la mancanza sfrenata. A dire ilvero, l’episodio non ha brillato per leggerezza o ritmo, è solo alla fine che – finalmente –la narrazione si è velocizzata portandoci dritti dritti verso i diversi cliffhanger.Come da titolo ognuno dei protagonisti ha avuto l’opportunità di una secondachance.
Reyna ha la possibilità di scegliere se stessa, leproprie idee e stili di vita e l’uomo che può aiutarla a realizzarle, mandandoa monte il matrimonio. L’inquadratura finale di lei sorridente alla guida dellasua auto verso – credo – casa di Deacon è stata una felice conclusione per un’unioneche, per quanto lei potesse voler amare Luke e quello che rappresentava, non l’avrebbemai resa felice; esattamente come era stato con Teddy 15 anni prima.
Deacon ha avuto la possibilità di andareeffettivamente avanti e la scelta di non farlo ricadere nelle vecchie abitudinialcoliche è stata, finalmente, un passo positivo da parte degli autori perquesto personaggio così tanto incastrato nello stereotipo. Peccato per l’enormeminaccia alla sua salute che si prospetta in questo episodio: non sappiamoancora se il caro Deacon dovrà affrontare la questione cancro oppure no (sperodi no) ma devo ammettere che, onestamente, mi stavo meravigliando che nessunodei personaggi avesse ancora contratto una malattia mortale (scusate il cinismoma vi ricordo che stiamo parlando degli ingredienti cardine di un buonfeuilletton).
La cara Scarlett sta iniziando a pensare diconcedere una seconda possibilità al sodalizio artistico con il partner disempre ma,classico per questa coppia, ecco che Gunnar si ritrova tra capoe collo l’ennesima eredità del fratello e lo sfumare della possibilità di avereuna famiglia. Non per vantarmi ma LO SAPEVO!!!Nel momento esatto in cui hovisto Micah ho subito pensato che fosse figlio del fratello Scott sbagliato. Madelirio di onnipotenza a parte, era la scelta più logica per un personaggio cheaveva bisogno della spinta a crescere ma allo stesso tempo non avrebbe potutorimanere (narrativamente parlando) bloccato a Nashville. Sono contenta dell’evoluzionedi Gunnar, sono contenta che abbia potuto avverare il suo sogno, anche se perpoco e sono contenta che si sia riavvicinato a Scarlett: speriamo non rovininodi nuovo tutto.
Le seconde possibilità di Layla e Will, li fannoritrovare nuovamente l’uno contro l’altra e anche in questo caso è Layla afarne le spese. La deriva depressiva della ragazza era prevedibile e per quantonon sia uno dei miei personaggi preferiti, mi è spiaciuto vederla trattare cosìda Will e Jeff Fordham, che per un attimo era sembrato solo un viscido edinvece è tornato verme, tanto che alla fine è dovuto tornare strisciando da MrMajor per chiedergli un aiuto che spero il caro Teddy non gli dia. L’inutilestoryline di Teddy è anch’essa giunta alla sua conclusione: Eric Close saràanche un bell’uomo ma giocare a Pretty Woman può portare fortuna solo a Julia eRichard. Per la serie “sono un personaggio minore e ne voglio anche io”scopriamo che Sadie Stone ha un ex marito e che è un violento.
Unico raggio di sole dell’episodio sono i Javeryche hanno il loro happy-per ora-ending. Eccellente gestione della crescita diAvery che arriva a perdonare la meravigliosa Juliette e a farle quella propostache tutti gli shippers speravano ardentemente. I sorrisi di entrambi inchiusura di episodio sono stati un gran bel regalo per noi fans. Nashvilletorna a gennaio ed io vi auguro una buona crisi d’astinenza!

 

NCIS: Los Angeles | 6×10 – Reign Fall by Claw
Penultimo episodio prima delle vacanze natalizie e devo dire che quest’anno per me NCISLA non ne sbaglia uno. Purtroppo non si fanno passi avanti nella trama verticale, non veniamo a conoscenza di sviluppi nella questione della talpa all’interno dell’operazione e tutto ciò che questo ha causato. Quello che ci ritroviamo è semplicemente un bell’episodio stand alone, con una bella trama, un buon caso e una focalizzazione sul rapporto tra padre e figlio.
A LA infatti agisce indisturbato una sorta di serial killer, quello che si scopre essere poco più che un ragazzino, che credendo di agire per il bene superiore prende di mira i marines e i soldati che hanno messo sulla stessa strada fatta di regole e disciplina i loro figli. Grazie all’intelligenza di Nell, il supporto tecnico di Eric e la collaborazione perfetta tra le due coppie di agenti, soprattutto di Callen e Sam, il gruppo riesce a prendere il colpevole e assicurarlo alla giustizia, non senza qualche difficoltà sia chiaro ma quella è normale amministrazione. Nel corso dell’episodio abbiamo la possibilità di avvicinarci a due famiglie molto diverse, quella composta da un importante risorsa tattica degli USA, un marines e il suo diligente figlio cadetto, rigidi, seri, ma non per questo privi di cuore e quella allo sbaraglio composta da una madre e i suoi figli compromessi, distrutti psicologicamente dalle azioni di un genitore troppo pressante. Tutto questo si riallaccia alla storia di Sam, di suo padre, dell’accademia, di come quell’uomo lo abbia temprato e indirizzato per la via che lo ha condotto sino a quello che è ora. Interessante vedere anche la diversità nel rapporto tra Sam e suo padre e Sam e i suoi figli, per la quale farebbe di tutto, anche vestirsi da Sullivan di Monster, Inc o prendere un the insieme a loro.
Tempi diversi, questo è vero, ma non ho potuto fare a meno di apprezzare ancora una volta l’amore che quel grande omone di Sam prova verso la sua famiglia e questo rapporto duro e spigoloso con il padre che però lo ha portato sino a qua. Apro poi una piccola parentesi per la scena che ha visto Deeks, l’amico stella dell’NBA e Kensi perché il fatto che lui non volesse lasciarla sola con lui o che avesse parlato di lei al suo amico mi hanno strappato un grande sorriso. A giudicare dal promo della prossima penso che ne vedremo delle belle, gli episodi di Natale non mi hanno mai delusa, e prevedo potenziali sviluppi nell’aria. Preparatevi! E non dimenticate di far un salto in questa pagina NCIS Los Angeles Italian Fan.

 

Castle | 7×10 – Bad Santa by WalkeRita
Ogni volta che finisco di vedere un episodio di Castle la mia prima opinione personale e professionale è precisamente “Awww” perché non posso evitarlo, Castle è il mio angolo di paradiso, dove tutto funziona alla perfezione e soprattutto dove so di poter riporre la mia fiducia senza alcun dubbio o timore, perché sia nei momenti sereni, sia in quelli divertenti che in quelli adrenalinici e drammatici, Castle riesce a mantenere sempre il suo spirito e a restare fedele a quello stile che ci ha fatto innamorare di questa serie magica. Sta di fatto però che forse, per il mid-season finale, speravo in qualcosa di diverso, più d’impatto probabilmente, perché alla fine un caro vecchio cliffhanger ben fatto non dispiace mai. Per augurarci Buon Natale, Castle ci ragala una storia che rivisita il tragico amore di Romeo & Giulietta in uno sfondo newyorkese, con l’opposizione di due famiglie e con Castle che scarrozza in giro cercando una soluzione abbastanza letteraria e affascinante che lo soddisfi. Ai Capuleti e ai Montecchi si sostituiscono però due famiglie mafiose, i Tessaro e i Scarpella, questi ultimi vecchi amici di Castle stesso mentre la vittima, freddata da un Santa Claus certamente meno generoso e pacifico di quello originale, è il dottore ufficiale della famiglia Scarpella. Anche questa volta purtroppo Castle & Beckett sembrano prendere strade diverse nel condurre le indagini e proprio grazie ai suoi rapporti d’amicizia con il boss Scarpella, Castle si ritrova a capo di un’investigazione dai caratteri più fantasiosi che legali (e realistici). E se il colpevole cade al di là dei sospettati più evidenti, la magia del Natale permette anche alle due famiglie di unirsi e assecondare l’amore dei giovani Luca & Jane. Anche nel Dodicesimo distretto è tempo di Natale, amore e grandi decisioni e mentre la visita a sorpresa dei genitori di Lanie (ebbene si, questa donna ha una famiglia) chiarisce i limiti e gli obiettivi della sua storia con Esposito, nella sua favola, il lieto fine di Castle è dolce amaro perché se Beckett si immerge pienamente nelle tradizioni di famiglia, la loro partnership subisce una battuta d’arresto a causa dei tanti rapporti che legano Castle a informatori non completamente regolari.

 

Stalker | 1×11 – Tell All by Lestblue
Se ti viene in mente di scrivere un romanzo dove parli male di chi ti sta intorno, NON FARLO! Altrimenti poi ti vengono a stalkerare e muori! Possiamo riassumere il case of the week in questo modo, anche se come abbiamo visto le questioni si sono svolte in modo leggermente diverso. Un ex marito che torna alla carica e un libro scomodo in piazza, nulla che la nostra squadra anti stalkeraggio non abbia saputo risolvere destreggiandosi nelle indagini. Ma la parte veramente interessante di questo episodio sono state le due storyline secondarie. La prima è quella che riguarda gli sviluppi sulla storia di Jack: la ex compagna si è dimostrata una cogliona e ha fatto scoprire al figlio chi sia in realtà. Dall’altro canto il bambino si è dimostrato essere molto più sveglio e si è diretto alla ricerca del padre. Mi è piaciuto molto il finale in cui “l’allegra famigliola” si è riunita a giocare all’xbox anche se… sospetto che ci sia dell’altro nascosto sotto, non posso aver già risolto così tutta la questione, ci dovrà pur essere qualcosa di più!
Il secondo plot presentato invece riguardava Beth e il suo stalker, e anche in questo caso mi permane una sensazione di incompletezza, sono certo che l’arresto finale non sia per nulla risolutivo, anzi ci deve essere ancora molto nascosto alla nostra vista.
In linea generale questo undicesimo episodio è stato un buon affare, ci è stato ricordato che nello show abbiamo addirittura due sottotrame e che forse non viene trattato con così tanta superficialità come invece gli scorsi episodi mi avevano fatto temere. Speriamo continui su questa lunghezza d’onda!

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